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2. AEROPORTI ED EMISSIONI IN ATMOSFERA

3.3 La simulazione di emissione

3.2.2 I parcheggi e il traffico veicolare su strada

L’EDMS contempla la possibilità di calcolare le emissioni di inquinanti dovute al traffico veicolare indotto su strada e nei parcheggi.

Il traffico veicolare o Ground Access Vehicles, ai fini dell’elaborazione, può essere suddiviso in due categorie:

1. Traffico veicolare su strada; 2. Traffico veicolare nei parcheggi.

Il primo gruppo è inteso come l’insieme dei mezzi che transitano, generalmente su base annuale, sulle strade di accesso all’aeroporto, e comprende sia i mezzi privati che i mezzi pubblici.

Il traffico veicolare nei parcheggi, invece, può essere inteso come un sottoinsieme del

precedente: si tratta dei soli mezzi privati utilizzati dai passeggeri o dai dipendenti che si recano in aeroporto e sostano in uno dei parcheggi.

Per il calcolo delle emissioni il modello sfrutta il metodo dei fattori di emissione e prende come riferimento l’Appendice G del rapporto “Air quality procedures for civilian airports

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In tale rapporto, infatti, le emissioni relative al traffico veicolare su strada vengono suddivise in:

 Emissioni dovute alla combustione;

 Emissioni dovute all’evaporazione del combustibile.

Le prime sono legate alla normale attività dei motori, mentre le seconde sono imputabili a diverse cause quali:

- Crankcase: percolamento e successiva evaporazione di combustibile dal basamento

del motore, imputabili a malfunzionamenti o incidenti;

- Refuelling losses: emissioni di combustibile in atmosfera causate da evaporazione o sversamenti accidentali durante le operazioni di rifornimento;

- Running losses: perdite di combustibile durante la marcia del veicolo dovute alla permeabilità di alcuni componenti del circuito di alimentazione.

Allo stesso modo, anche per ciò che riguarda il traffico veicolare nei parcheggi, si possono distinguere emissioni dovute alla combustione e emissioni dovute all’evaporazione di combustibile. Queste ultime possono essere classificate come:

- Hot soak: perdite di combustibile legate alla permeabilità di alcuni componenti del veicolo che continuano, a motore spento, anche una volta parcheggiato il veicolo. Sono imputabili alle alte temperature che possono essere raggiunte in prossimità del motore.

- Resting losses: perdite sempre imputabili alla permeabilità dei componenti del veicolo

ma legate soprattutto alla temperatura esterna, che può variare nell’arco di una giornata e nell’arco delle stagioni. Le parti interne di un veicolo in sosta a motore spento e ormai freddo possono essere riscaldate dal sole con conseguente aumento della permeabilità e dell’evaporazione.

Sia per la valutazione delle emissioni dovute alla combustione sia per quelle evaporative, l’EPA ha sviluppato opportune equazioni che sfruttano i fattori di emissione calcolati secondo le specifiche raccolte nei rapporti “Procedures for emission inventory preparation” a cura dell’USAF.

Il modello, tuttavia, non segue appieno queste direttive trascurando completamente le emissioni evaporative, considerandole estremamente piccole rispetto a quelle imputate alla combustione.

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Per il calcolo dei fattori di emissione degli inquinanti, l’EDMS utilizza il modello matematico MOBILE 6.2.

Inserendo i dati di input (tipo di veicolo, velocità media di percorrenza, temperatura media annuale, altezza sul livello del mare), MOBILE 6.2 calcola i fattori di emissione espressi come massa di inquinante per veicolo [g/veh].

La quantità di carburante i, emessa su base annuale dal traffico veicolare su strada, può essere quindi calcolata secondo l’equazione:

Dove:

- Eir è la quantità totale di inquinante i emessa dal traffico veicolare nel periodo di

interesse (generalmente un anno), sul tratto di strada r, caratterizzato da una sua lunghezza e da una certa velocità di percorrenza;

- EIisy è il fattore di emissione dell’inquinante i, riferito all’anno y, calcolato per una

specifica velocità media s;

- Dr è la lunghezza del tratto r percorso dai veicoli, sia in andata che in ritorno, alla

velocità media s;

- Tr è il numero di veicoli che percorrono tratto r nel periodo di riferimento.

Quindi la quantità Ei di inquinante i emesso su tutti i tratti di strada di lunghezza r che portano

all’aerostazione può essere calcolata come:

Per il computo delle emissioni nei parcheggi, il modello tiene conto dei diversi movimenti compiuti dal veicolo all’interno del parcheggio:

1. Corsa del veicolo all’interno del parcheggio sino al posto macchina libero; 2. Assestamento del veicolo nel proprio posto macchina;

3. Fase di spegnimento del motore;

4. Fase di avvio e riscaldamento del motore;

5. Allontanamento del veicolo dal proprio posto macchina al termine della sosta; 6. Uscita dal parcheggio.

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Per ognuna di queste fasi, il modello calcola i fattori di emissione in funzione della distanza percorsa, della velocità media di percorrenza e del tempo di sosta del veicolo nel parcheggio. Tali fattori di emissione sono specifici per un dato parcheggio e vengono calcolati separatamente per ognuna di queste fasi.

In un secondo momento il modello perviene alla definizione di un unico fattore di

emissione complessivo (EIiTOT) per tutte le manovre svolte all’interno del parcheggio.

Il computo delle emissioni di inquinante i su base annuale, all’interno del parcheggio di riferimento avviene secondo l’equazione:

Dove:

- Eik è la quantità di inquinante i prodotta dai veicoli all’interno del parcheggio k;

- Tyk è il numero totale di veicoli che su base annuale hanno usufruito del parcheggio k.

La quantità Ei di inquinante i emessa dai veicoli che hanno usufruito di tutti i parcheggi disponibili presso l’aerostazione sarà allora data da:

L’attività veicolare all’interno dei parcheggi dello scalo aeroportuale in esame può essere specificata attraverso la finestra Parking Facilities (figura 3.15), accessibile dal menu principale.

Per il calcolo delle emissioni vengono richiesti: il numero di veicoli che hanno stazionato nei parcheggi nell’anno di riferimento (o per quarto d’ora), il profilo operativo e i parametri di emissione del veicolo, tra cui la velocità media tenuta all’interno del parcheggio [mph], la distanza media percorsa [m] e il tempo trascorso in coda [min].

E’ inoltre possibile definire la tipologia di parco veicolare operante. Il parco veicolare di default è costituito da un insieme di veicoli di tutte le tipologie, età e combustione.

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Figura 3.15 Schermata Parking Facilities

L’attività veicolare sulle strade convergenti nell’aeroporto oggetto di analisi (traffico stradale indotto) può essere definita attraverso la finestra Roadways (figura 3.16), accessibile dalla schermata principale.

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I dati richiesti al fine del calcolo delle emissioni sono simili a quelli richiesti per i parcheggi: il volume di traffico annuale, il profilo operativo, i parametri di emissione tra cui la velocità media di percorrenza [mph] e la lunghezza del tratto di strada [km].

Anche i questo caso è possibile definire la tipologia di parco veicolare scegliendo da un menu a tendina.