3. SoSTENIbILITÀ ECoNoMICa
3.1 I principali dati economico-finanziari
La Fondazione ha redatto il prospetto del valore aggiunto in
confor-mità con quanto richiesto dalle linee guida del grI
10. Il prospetto si
basa su una riclassificazione dello schema di Conto economico del
bi-lancio di esercizio
11.
Secondo quanto previsto dalle linee guida del grI, l’Enpam, che è una
Fondazione senza scopo di lucro, ricorre alla nozione di valore
ag-giunto per focalizzare il concetto di distribuzione del valore (valore
economico distribuito e trattenuto) e non tanto quello di produzione.
Il valore economico generato rappresenta la ricchezza economica
mi-surabile, prodotta nell’anno dalla Fondazione. L’analisi del valore
ag-giunto consente di ottenere una valutazione oggettiva dell'impatto
economico-sociale dell’Ente, misurando la ricchezza creata a vantaggio
dell’intera collettività.
SoSTENiBiLiTà EcoNomica
3
10. Il global reporting Initiative (grI) è la network-based organization leader mondiale
nell’elabo-razione di linee guida sulla rendicontazione di sostenibilità.
11. La tabella di riconciliazione tra le voci di Conto economico e quelle dello schema di valore aggiunto
Il valore economico distribuito è un indicatore quali-quantitativo
dell’im-patto sociale dell’impresa e rappresenta una verifica della reale portata della
responsabilità sociale assunta.
Il valore economico trattenuto all’interno della Fondazione rappresenta
la parte di ricchezza a garanzia della sostenibilità economica del sistema e
della continuità dei servizi offerti agli iscritti.
il prospetto di determinazione del valore aggiunto (gRi/g3.1 – eC1)
VALORE ECONOMICO GENERATO DISTRIBUITO(dati in milioni di €) 2011 2012 2013
Valore economico generato 2.515 2.762 2.695
Entrate contributive 2.214 2.190 2.237
Gestione patrimoniale 280 499 389
altri ricavi 21 73 69
Valore economico distribuito 1.329 1.457 1.514
iscritti 1.163 1.270 1.338
costi operativi 54 57 57
remunerazione dipendenti 36 36 33
organi sociali 4 5 4
remunerazione della pubblica amministrazione 72 89 82
Valore economico trattenuto 1.186 1.305 1.181
ammortamenti, svalutazioni 101 15 28
accantonamenti per rischi 0 0 0
accantonamenti e riserve 1.085 1.290 1.153
Come si evince dalla tabella, nel periodo preso in esame, la quota di valore
economico generato nell’anno 2013 è rimasta sostanzialmente stabile
rispetto all’anno 2012.
In particolare, nell’anno 2013 i dati espressi in tabella evidenziano un
valore economico distribuito aumentato rispetto all’anno precedente e
una riduzione della quota di valore aggiunto trattenuta.
Il valore economico generato misura la ricchezza prodotta dalla
Fon-dazione nel corso dell’anno. Le principali voci che contribuiscono alla
formazione del valore generato sono:
le “Entrate contributive”, che rappresentano l’83% del valore
econo-•
mico generato, si riferiscono ai contributi versati dagli iscritti. La
va-riazione di circa 47 milioni di euro è principalmente imputabile
all’incremento dei contributi versati dagli iscritti ai diversi fondi di
pre-videnza. In particolare, risultano incrementati i versamenti al Fondo
di previdenza della libera professione Quota b.
la “gestione patrimoniale”, che rappresenta il 14% del valore economico
•
generato, si riferisce ai proventi da partecipazione, negoziazione titoli,
alle rettifiche dei valori patrimoniali (rivalutazioni e svalutazioni) e agli
oneri che derivano dalla gestione. La differenza di circa 110 milioni di
euro rispetto all’anno precedente è sostanzialmente imputabile alla
con-trazione della voce “rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che
non costituiscono partecipazioni”. La variazione sconta, principalmente,
il fatto che nell’esercizio 2012, si sono avute riprese di valore in virtù sia
dei miglioramenti nei trend di mercato che dell’operazione di
ristruttu-razione di particolari componenti del portafoglio titoli. Inoltre, si è
regi-strato, nel periodo di rendicontazione, un sostanziale incremento della
voce “Svalutazioni dei titoli iscritti nell’attivo circolante che non
costitui-scono partecipazioni” in ottemperanza del principio della prudenza, sulla
base di quanto stabilito nel Codice Civile. Nello specifico, i titoli sono
stati oggetto di svalutazione per un riallineamento al presumibile valore
di realizzo, desumibile dall’andamento di mercato.
Si rammenta, tuttavia, che i principi contabili italiani, non permettono
di iscrivere le plusvalenze dei titoli in portafoglio, se non effettivamente
realizzate. Ciò fa sì che la voce “gestione patrimoniale” non
com-prenda potenziali plusvalenze, pari a circa 309 milioni di euro.
gli “altri ricavi”, che rappresentano il 3% del valore economico
gene-•
rato, si riferiscono a interessi (su mutui concessi dalla Fondazione, su
depositi bancari, per dilazioni di pagamento concesse agli iscritti) al
netto di oneri finanziari e utili/perdite su cambi e a proventi
straordi-nari. La voce è sostanzialmente in linea con il valore realizzato nel
pre-cedente esercizio e la leggera variazione (-5%) è principalmente
imputabile a minori interessi su depositi bancari e postali di circa 20
milioni di euro.
Il valore economico distribuito misura l’impatto sociale dell’impresa sui
diversi portatori di interesse:
1.338 milioni di euro sono stati restituiti agli iscritti (circa il 50% del
•
valore economico generato) a titolo di prestazioni previdenziali e
as-sistenziali, contributi agli ordini, ecc. Tale quota sottolinea la centralità
degli iscritti per la Fondazione e l’orientamento della missione alla
sod-disfazione delle loro esigenze;
82 milioni di euro sono stati versati allo Stato (circa il 3% del valore
•
economico generato) come imposte dirette e indirette. La Fondazione,
quindi, ha un’importante ricaduta sul sistema Paese sia direttamente,
attraverso l’espletamento della sua funzione, sia indirettamente
attra-verso le imposte e le tasse pagate. oltre alle tasse, per quest’anno, si
segnala un’ulteriore distribuzione di valore in favore della Pa per circa
1,4 milioni di euro a seguito dell’introduzione del Dlgs.95/2012
(“Spending review”);
33 milioni di euro sono destinati alle risorse umane (circa l’1% del
va-•
lore economico generato) sotto forma di erogazioni ai dipendenti
(sti-pendi, buoni pasto e assistenza sanitaria) e ai collaboratori;
57 milioni di euro sono stati destinati per l’acquisto di beni e servizi
•
(circa il 2% del valore economico generato).
Il valore economico trattenuto rappresenta la parte di ricchezza a
ga-ranzia della sostenibilità economica del sistema e della continuità dei
servizi offerti agli iscritti ed è pari a 1.181 milioni di euro (circa il 44%
del valore economico generato).
Tale quota è a disposizione degli iscritti ed è impiegata per realizzare
la missione dell’Ente e per la sostenibilità del sistema previdenziale e
assistenziale.
L’ avanzo di gestione complessivo, considerando i proventi e le plusvalenze,
le spese per la gestione patrimoniale, gli oneri finanziari e fiscali e quelli
ge-nerali di amministrazione dell’esercizio, ammonta invece a € 1.153.245.906.
Il risultato può essere essenzialmente attribuito al rapporto positivo tra
iscritti e pensionati e a un aumento contenuto della spesa per prestazioni
previdenziali.
a seguire si riportano i dati relativi all’andamento dei singoli Fondi di
Previdenza che evidenziano l’avanzo di gestione complessivo.
3.2 l’AndAMenTo dellA gesTione PRevidenziAle
Nel documento
Lettera del presidente... 7
(pagine 41-45)