• Non ci sono risultati.

I principali dati economico-finanziari

Nel documento Lettera del presidente... 7 (pagine 41-45)

3. SoSTENIbILITÀ ECoNoMICa

3.1 I principali dati economico-finanziari

La Fondazione ha redatto il prospetto del valore aggiunto in

confor-mità con quanto richiesto dalle linee guida del grI

10

. Il prospetto si

basa su una riclassificazione dello schema di Conto economico del

bi-lancio di esercizio

11

.

Secondo quanto previsto dalle linee guida del grI, l’Enpam, che è una

Fondazione senza scopo di lucro, ricorre alla nozione di valore

ag-giunto per focalizzare il concetto di distribuzione del valore (valore

economico distribuito e trattenuto) e non tanto quello di produzione.

Il valore economico generato rappresenta la ricchezza economica

mi-surabile, prodotta nell’anno dalla Fondazione. L’analisi del valore

ag-giunto consente di ottenere una valutazione oggettiva dell'impatto

economico-sociale dell’Ente, misurando la ricchezza creata a vantaggio

dell’intera collettività.

SoSTENiBiLiTà EcoNomica

3

10. Il global reporting Initiative (grI) è la network-based organization leader mondiale

nell’elabo-razione di linee guida sulla rendicontazione di sostenibilità.

11. La tabella di riconciliazione tra le voci di Conto economico e quelle dello schema di valore aggiunto

Il valore economico distribuito è un indicatore quali-quantitativo

dell’im-patto sociale dell’impresa e rappresenta una verifica della reale portata della

responsabilità sociale assunta.

Il valore economico trattenuto all’interno della Fondazione rappresenta

la parte di ricchezza a garanzia della sostenibilità economica del sistema e

della continuità dei servizi offerti agli iscritti.

il prospetto di determinazione del valore aggiunto (gRi/g3.1 – eC1)

VALORE ECONOMICO GENERATO DISTRIBUITO(dati in milioni di €) 2011 2012 2013

Valore economico generato 2.515 2.762 2.695

Entrate contributive 2.214 2.190 2.237

Gestione patrimoniale 280 499 389

altri ricavi 21 73 69

Valore economico distribuito 1.329 1.457 1.514

iscritti 1.163 1.270 1.338

costi operativi 54 57 57

remunerazione dipendenti 36 36 33

organi sociali 4 5 4

remunerazione della pubblica amministrazione 72 89 82

Valore economico trattenuto 1.186 1.305 1.181

ammortamenti, svalutazioni 101 15 28

accantonamenti per rischi 0 0 0

accantonamenti e riserve 1.085 1.290 1.153

Come si evince dalla tabella, nel periodo preso in esame, la quota di valore

economico generato nell’anno 2013 è rimasta sostanzialmente stabile

rispetto all’anno 2012.

In particolare, nell’anno 2013 i dati espressi in tabella evidenziano un

valore economico distribuito aumentato rispetto all’anno precedente e

una riduzione della quota di valore aggiunto trattenuta.

Il valore economico generato misura la ricchezza prodotta dalla

Fon-dazione nel corso dell’anno. Le principali voci che contribuiscono alla

formazione del valore generato sono:

le “Entrate contributive”, che rappresentano l’83% del valore

econo-•

mico generato, si riferiscono ai contributi versati dagli iscritti. La

va-riazione di circa 47 milioni di euro è principalmente imputabile

all’incremento dei contributi versati dagli iscritti ai diversi fondi di

pre-videnza. In particolare, risultano incrementati i versamenti al Fondo

di previdenza della libera professione Quota b.

la “gestione patrimoniale”, che rappresenta il 14% del valore economico

generato, si riferisce ai proventi da partecipazione, negoziazione titoli,

alle rettifiche dei valori patrimoniali (rivalutazioni e svalutazioni) e agli

oneri che derivano dalla gestione. La differenza di circa 110 milioni di

euro rispetto all’anno precedente è sostanzialmente imputabile alla

con-trazione della voce “rivalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che

non costituiscono partecipazioni”. La variazione sconta, principalmente,

il fatto che nell’esercizio 2012, si sono avute riprese di valore in virtù sia

dei miglioramenti nei trend di mercato che dell’operazione di

ristruttu-razione di particolari componenti del portafoglio titoli. Inoltre, si è

regi-strato, nel periodo di rendicontazione, un sostanziale incremento della

voce “Svalutazioni dei titoli iscritti nell’attivo circolante che non

costitui-scono partecipazioni” in ottemperanza del principio della prudenza, sulla

base di quanto stabilito nel Codice Civile. Nello specifico, i titoli sono

stati oggetto di svalutazione per un riallineamento al presumibile valore

di realizzo, desumibile dall’andamento di mercato.

Si rammenta, tuttavia, che i principi contabili italiani, non permettono

di iscrivere le plusvalenze dei titoli in portafoglio, se non effettivamente

realizzate. Ciò fa sì che la voce “gestione patrimoniale” non

com-prenda potenziali plusvalenze, pari a circa 309 milioni di euro.

gli “altri ricavi”, che rappresentano il 3% del valore economico

gene-•

rato, si riferiscono a interessi (su mutui concessi dalla Fondazione, su

depositi bancari, per dilazioni di pagamento concesse agli iscritti) al

netto di oneri finanziari e utili/perdite su cambi e a proventi

straordi-nari. La voce è sostanzialmente in linea con il valore realizzato nel

pre-cedente esercizio e la leggera variazione (-5%) è principalmente

imputabile a minori interessi su depositi bancari e postali di circa 20

milioni di euro.

Il valore economico distribuito misura l’impatto sociale dell’impresa sui

diversi portatori di interesse:

1.338 milioni di euro sono stati restituiti agli iscritti (circa il 50% del

valore economico generato) a titolo di prestazioni previdenziali e

as-sistenziali, contributi agli ordini, ecc. Tale quota sottolinea la centralità

degli iscritti per la Fondazione e l’orientamento della missione alla

sod-disfazione delle loro esigenze;

82 milioni di euro sono stati versati allo Stato (circa il 3% del valore

economico generato) come imposte dirette e indirette. La Fondazione,

quindi, ha un’importante ricaduta sul sistema Paese sia direttamente,

attraverso l’espletamento della sua funzione, sia indirettamente

attra-verso le imposte e le tasse pagate. oltre alle tasse, per quest’anno, si

segnala un’ulteriore distribuzione di valore in favore della Pa per circa

1,4 milioni di euro a seguito dell’introduzione del Dlgs.95/2012

(“Spending review”);

33 milioni di euro sono destinati alle risorse umane (circa l’1% del

va-•

lore economico generato) sotto forma di erogazioni ai dipendenti

(sti-pendi, buoni pasto e assistenza sanitaria) e ai collaboratori;

57 milioni di euro sono stati destinati per l’acquisto di beni e servizi

(circa il 2% del valore economico generato).

Il valore economico trattenuto rappresenta la parte di ricchezza a

ga-ranzia della sostenibilità economica del sistema e della continuità dei

servizi offerti agli iscritti ed è pari a 1.181 milioni di euro (circa il 44%

del valore economico generato).

Tale quota è a disposizione degli iscritti ed è impiegata per realizzare

la missione dell’Ente e per la sostenibilità del sistema previdenziale e

assistenziale.

L’ avanzo di gestione complessivo, considerando i proventi e le plusvalenze,

le spese per la gestione patrimoniale, gli oneri finanziari e fiscali e quelli

ge-nerali di amministrazione dell’esercizio, ammonta invece a € 1.153.245.906.

Il risultato può essere essenzialmente attribuito al rapporto positivo tra

iscritti e pensionati e a un aumento contenuto della spesa per prestazioni

previdenziali.

a seguire si riportano i dati relativi all’andamento dei singoli Fondi di

Previdenza che evidenziano l’avanzo di gestione complessivo.

3.2 l’AndAMenTo dellA gesTione PRevidenziAle

Nel documento Lettera del presidente... 7 (pagine 41-45)