Il campione

Il campione di riferimento, utilizzato in questa ricerca, è composto da manager che hanno par- tecipato negli ultimi dieci anni, ad una delle edizioni dei programmi EMBA (Executive

Master of Business Administration) o MBA (Master of Business Administration) part-time,

svolti presso la Fondazione CUOA di Vicenza. È una delle Business School più prestigiose del nord Italia, posizionatasi anche nel 2015 al quarto posto nel ranking delle migliori Busi- ness School d'Italia, pubblicato dalla rivista Espansione. Il corso MBA ed il corso EMBA og- getto di indagine, affrontano gli stessi argomenti e sono organizzati allo stesso modo, ma si differenziano per i destinatari a cui si rivolgono : chi frequenta un programma EMBA ha in media 36 anni e ha un maggiore esperienza alle spalle nel mondo del lavoro, mentre, chi par- tecipa ad un MBA è un soggetto più giovane, che ha da poco conseguito la laurea e possiede un‟esperienza lavorativa minore, di solito, a partire da 2-3 anni. Si rivolgono quindi a manager e professionisti, che vogliono accrescere il proprio profilo di conoscenze e compe- tenze.

Nello specifico sono dei Master of Business Administration, che hanno l‟obiettivo di svilup- pare le conoscenze manageriali e strategiche necessarie per gestire le nuove sfide professiona- li e per affrontare al meglio i contesti dinamici e complessi come quelli attuali. Inoltre questi programmi, hanno l‟intento di incrementare si le conoscenze tecniche ma anche le competen-

ze comportamentali, richieste per poter raggiungere elevate performance professionali. Di conseguenza gli MBA e EMBA considerati in questa analisi, non sono nati con la precisa

intenzione di sviluppare esclusivamente le competenze trasversali, ma introducono tra gli o- biettivi di formazione tradizionali, anche lo sviluppo di queste competenze. Dunque accanto agli insegnamenti di contabilità, marketing e comunicazione, gestione delle risorse umane, fi- nanza d‟azienda e gestione strategica del business, emerge pure lo sviluppo delle competenze trasversali attraverso i competency check-up, le attività di coaching, i lavori di gruppo e l‟orienteering.

La formazione viene a sua volta sviluppata tramite l‟utilizzo di attività didattiche interattive, oltre alle canoniche lezioni frontali in aula sono previste: attività di gruppo, business game, project work, discussioni di casi aziendali, visite aziendali, testimonianze di manager; che in accordo con i principi stilati dalla Dichiarazione di Bologna, favoriscono l‟apprendimento delle soft skills.

Emerge così, un ulteriore aspetto che vuole essere indagato attraverso l‟analisi sviluppata in questo capitolo, cioè quello di capire se l‟esperienza formativa sviluppata con la partecipazio- ne ad un MBA o ad un EMBA e le diverse attività didattiche proposte al suo interno, sono in grado di modificare il portafoglio di competenze trasversali dei partecipanti.

La popolazione totale è costituita da 432 manager, i quali hanno partecipato ad una tra la pri- ma e l‟ottava edizione dell‟EMBA o ad una tra la prima e la quinta edizione del MBA. L‟indagine è stata sviluppata in due momenti temporali diversi: all‟inizio e al termine del Master, sono state rilevate le competenze attraverso un‟intervista comportamentale; mentre la rilevazione degli aspetti legati alla soddisfazione vita e di carriera, e del successo oggettivo, è avvenuta tramite l‟invio via mail di un questionario, nel momento in cui è stata avviata la ri- cerca. Il campione di partenza, oggetto della nostra indagine, è composto da 149 manager ri- spondenti, pari al 34,5% della popolazione. Però a causa della presenza di valori mancanti, quattro intervistati non hanno fornito le risposte relative alla loro situazione alla conclusione del master, per cui il campione finale è stato ridotto a 145 unità. Dunque è stato osservato lo stesso campione ma in due momenti diversi, prima della partecipazione al MBA o al EMBA, e dopo il conseguimento del titolo.

La composizione del campione è costituita da 125 maschi, pari al 86% del totale e da 20 femmine, pari al 14% del totale, di età compresa tra i 26 e i 52 anni. L‟età media dei maschi è 39,12 mentre quella delle femmine a 32,1 , per un‟età media complessiva pari a 37,29. Per quanto riguarda il profilo educativo del campione, una percentuale pari al 88% degli intervi- stati ha conseguito un diploma di Laurea , in particolare l‟87% dei maschi e il 97% delle

femmine. Le facoltà di studio di provenienza sono : 48% Ingegneria; 21% Economia; 7% Giurisprudenza; 24% altre discipline.

Per quanto riguarda invece il profilo professionale, in media gli intervistati hanno alle spalle 14,57 anni di esperienza lavorativa e 7,66 anni di esperienza come manager. Se confrontiamo background professionale e genere, notiamo che le femmine hanno in media 10 anni di espe- rienza lavorativa e 3,15 anni come manager mentre per quanto riguarda i maschi i valori si al- zano notevolmente, in media possiedono 15,31 anni di esperienza nel mondo del lavoro e 8,3 anni di esperienza da manager. In termini di esperienze di lavoro all‟estero il 69,7% degli in- tervistati non ha alcuna esperienza indistintamente dal genere.

La maggior parte degli intervistati lavora principalmente in piccole medie imprese, infatti il 56% dei manager lavora in aziende con meno di 250 dipendenti. Il settore di appartenenza dell‟azienda è principalmente manifatturiero pari al 47% dei casi, il 22% lavora in aziende che si occupano di attività quali la prestazioni di servizi, la consulenza e l‟ implementazione di servizi informatici e i restanti manager operano nei settori più disparati che vanno dall‟agricoltura, alla fornitura di energia, al commercio all‟ingrosso, alla comunicazione, alla pubblica amministrazione, ecc.

Con riferimento alla vita privata il 71,7% degli intervistati è sposato , ha in media un matri- monio che dura da circa 10 anni, e il 56% dei manager ha almeno un figlio. Con distinzione per genere incredibilmente solo il 5 % delle femmine ha almeno un figlio e il 40% di esse è sposata.