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Il caso d’Annunzio Prove di una fascinazione

In occasione del 150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio, la Regia Accademia Filarmonica di Bologna ha com- missionato un concerto drammatizzato in sei sequenze intitolato

Il caso d’Annunzio. Prove di una fascinazione. La prima esecuzione

assoluta si è tenuta il 30 ottobre 2013 nella Chiesa di Santa Cristi- na, ottenendo un buon consenso testimoniato anche dalla rassegna stampa1.

Sono stati coinvolti sei compositori (tra i 25 e i 45 anni) che, coordinati da Azio Corghi, hanno scritto le musiche per le sei se- quenze in cui è strutturata l’opera, in un progressivo sguardo sulla della vita di d’Annunzio – paragonabile a un prisma di rifrazio- ni che pone al centro il realizzarsi della sua vocazione artistica: Corrado Rojac (Poesia / Fama), Riccardo Panfili (Guerra), Mirco Ceci (Musica), Gianluca Verlingieri (Donne), Federico Gardella (Duse), Daniela Terranova (Poesia / Morte). Il Fontana Mix En- semble è stato diretto dal maestro Francesco La Licata. In scena, gli attori Andrea Fugaro (d’Annunzio) ed Eugenio Papalia (L’Al- tro), e la soprano Valentina Coladonato (Duse).

La parte drammaturgica, affidata al sottoscritto, si basa su un incalzante dialogo tra d’Annunzio e il suo alter ego, designato come

1 In particolare: L. Baccolini, Il caso d’Annunzio, Sei giovani compositori per il

Vate, “La Repubblica”, 29 ottobre 2013; c. su., Il Vate, un prisma riflesso sullo sparti- to, “Il Resto del Carlino”, 29 ottobre 2013; B. Carrozzini, “Il caso d’Annunzio” tra musica (nuova) e parole, “Corriere di Bologna”, 29 ottobre 2013.

“L’Altro”. Nelle sei sequenze ben è visibile la sua poliedrica natura: uomo e personaggio pubblico, artista e guerriero, poeta e amante, creatura legata alla caducità della vita e pure immortale. Egli è por- tatore di una modernità che risulta sorprendente anche ai giorni nostri.

Proponiamo qui di seguito il libretto, per gentile concessione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna, come testimo- nianza di un percorso che ha portato Gabriele d’Annunzio nel tea- tro del Nuovo Millennio.

Il caso d’Annunzio

Prove di una fascinazione

Concerto drammatizzato in sei sequenze

Musiche di Corrado Rojac, Riccardo Panfili, Mirco Ceci,

Gianluca Verlingieri, Federico Gardella, Daniela Terranova Fontana M I X ensemble

Lavinia Guillari flauti Marco Ignoti clarinetti Valentino Corvino violino Marco Radaelli violoncello Stefano Malferrari pianoforte Valentina Coladonato soprano

Mirco Ceci pianoforte

Andrea Fugaro voce recitante (d’Annunzio) Eugenio Papalia voce recitante (L’Altro)

Francesco La Licata direttore

Montaggio drammaturgico e regia a cura di Claudio Longhi Coordinamento musicale e organizzativo Azio Corghi e Loris Azzaroni

Assistente alla regia Giacomo Pedini Prima esecuzione assoluta

Commissione della Regia Accademia Filarmonica di Bologna nel 150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio

{ Incipit }

Corrado Rojac

giallo stame (omaggio a Gabriele d’Annunzio)

per flauto / ottavino / flauto in Sol, clarinetto / clarinetto basso, pianofor- te, violino e violoncello

Intervento I

L’Altro: Dicono che d’Annunzio in questi fogli del suo giornale si

sia trasformato. Ma è sempre lui. (…)

{ Prima sequenza } POESIA / FAMA

Intervento II

D’Annunzio: Le barbariche strofe io, ne le prime

armi, scagliavo in alto a la ventura. (…)

Intervento III

L’Altro: Ho cercato di comprendere perché ogni parola di

quest’uomo straordinario abbia svegliato un vespaio. (…)

Intervento IV

D’Annunzio:

Come da la putredine le vite nuove crescono in denso brulicame. (…)

Intervento V

L’Altro: Quando d’Annunzio faceva parlare di sé, per una ragione

o per l’altra, il buon giornalista doveva trovare qualcosa di inedito da raccontare sul suo conto. (…)

Intervento VI

D’Annunzio: Chi mai, oggi e nei secoli, potrà indovinare quel che di me

ho voluto io nascondere? (…)

{ Seconda sequenza } GUERRA

Riccardo Panfili

Vaterland

per clarinetto in Sib, violino e pianoforte

Intervento I

L’Altro: L’impresa di Fiume: 12 settembre 1919 – 31 dicembre

1920. Dice Filippo Tommaso Marinetti: “Arriva d’Annunzio in automobile. Elegantissimo”

(…)

Intervento II

D’Annunzio: Sono spogliati tutti i miei rosai.

Non più ghirlande! E la mia coppa è vuota. (…)

{ Terza sequenza } MUSICA

Mirco Ceci

Tre studi per pianoforte Studio n. 1

L’Altro: Il pubblico adora il Vate, dunque, così come lo adorano

molti altri grandi artisti del suo tempo. (…)

Studio n. 2

L’Altro: Ma per assaporare il meglio dell’alterigia dannunziana nei

confronti dei pretendenti più disgraziati, è bene volgere lo sguardo all’epistolario pucciniano. (…)

Studio n. 3

L’Altro: “Romanticismo più o meno raffazzonato dei tuoi vecchi

libretti”… Schiettezza brutale, non c’è che dire. (…)

{ Quarta sequenza } DONNE

Gianluca Verlingieri

Quattro eponimi della bellezza

per clarinetto basso, flauto, voce femminile e violoncello

Intervento I, clarinetto basso

D’Annunzio: Con tenue murmure l’Adria velivolo

Da ’l lido torrido di fulve sabbie (…)

Intervento II, flauto

D’Annunzio: Com’eri splendida!… Le trecce madide,

a’ nodi indocili, cadean su gli omeri (…)

Intervento III, soprano

D’Annunzio: Ella avea diffuso in volto

quel pallor cupo che adoro (…)

Intervento IV, violoncello

D’Annunzio: Furonvi donne serene

con chiari occhi (…)

{ Quinta sequenza } DUSE

Federico Gardella

Architetture di una lontananza

per flauto/ottavino, clarinetto/clarinetto basso, pianoforte, violino, vio- loncello

Intervento I

Soprano: Eleonora Duse aveva sperato da d’Annunzio un profondo

rinnovamento del teatro, e aveva atteso da lui un capolavoro che infine arrivò, composto in pochi giorni di

febbrile creatività: La figlia di Iorio. (…)

Intervento II

Soprano: Ecco cosa scrive la Duse a d’Annunzio il 28

febbraio 1904, a quattro giorni dal debutto dello spettacolo: “Ahimé! Mando ogni augurio. Se la mala mia

sorte mi ha impedito poter dividere rischio e pena per l’opera bella” (…)

Intervento III

D’Annunzio: 17 luglio 1904. Or è un anno, in questo giorno eravamo

sul Tirreno; e domani 18 ricorre l’anniversario della prima parola scritta su la prima pagina della Figlia di Iorio. (…)

Intervento IV

D’Annunzio: Tu hai vissuto accanto a me per anni ed anni. Mi parve

talvolta che tu guardassi nella profondità della mia natura. (…)

Intervento V

Soprano: Pur tradita e offesa in molti modi durante gli anni della

loro relazione, in fin di vita la Duse arrivò a dire: “Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato” (…)

Intervento VI

D’Annunzio: Domani sera, con la mia squadriglia, scenderò in un

Intervento VII

Soprano: Alla notizia della morte di Eleonora, il 21 aprile 1924,

Gabriele affermò: “È morta quella che non meritai” (…)

Intervento VIII

{ Sesta sequenza }

POESIA / MORTE

L’Altro: Esattamente settantacinque anni e quattro mesi fa,

alle otto di sera del primo marzo 1938, moriva Gabriele d’Annunzio. (…) Daniela Terranova

Asfodeli. “Imagini” dell’Amore e della Morte

per voce, flauto, clarinetto/clarinetto basso, violino, violoncello e piano- forte

Conversazione sulla passione teatrale