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Il lessico

Nel documento Localizzazione siti web: Shiatzy Chen (pagine 106-109)

Il lessico appartiene a diverse aree semantiche che vengono differenziate nel glossario alla fine di questo elaborato. Una prima area semantica è forse la più importante è sicuramente quella della moda, divisa in microaree: capi di abbigliamento, tessuti, colori e termini generici che riguardano il mondo del fashion. I creatori del sito utilizzano una terminologia che si rifà alla moda anche in ambiti più generici. Questa strategia è stato mantenuta, nei limiti del possibile, anche in italiano, come vediamo di seguito:

1978 年,夏姿⋅陳以創造 “華夏新姿” 的使命感誕生,強調中國工藝美學,一針一線交織串聯東方與西方 的時尚風景。

Creata nel 1978 con la missione di dar vita al nuovo stile cinese, Shiatzy Chen promuove le tecniche di lavorazione tradizionali, tessendo una solida relazione tra Occidente e Oriente.

A parte i termini della moda, data la grande varietà di temi riscontrati, ci sono anche altre aree semantiche minori: un lessico tecnico-informatico, che comprende tutti i termini pratici utili per l’uso dei servizi online (login, registrazione, utente, aggiungi a, iscriviti ora, ecc). In questo caso, viene richiesta massima precisione nelle equivalenze, per esempio zhuce 注册 è registrarsi / registrazione / registrati ma non login, traduzione di denglu 登录; un lessico tecnico-legale, presente nell’area legale del sito internet, che comprende il contenuto dell’informativa sulla privacy e delle note legali; e termini sporadici artistici (rosoni, chiaroscuri, ecc) e cinematografici.

4.9.1 Termini stranieri

Una caratteristica dell’industria del fashion italiana è l’uso di termini stranieri, soprattutto francesi e inglesi. Per questo motivo, ho preferito utilizzare la versione in inglese

per alcuni elementi, come i nomi delle collezioni: “Cutting clouds” per un lettore italiano, magari non richiama alla nuvola come elemento di buon auspicio come in Cina, magari non ne conosce neanche la traduzione dall’inglese, ma sicuramente fa più effetto di un “tagliando le nuvole”, considerando, inoltre, che l’uso dell’inglese nei nostri tempi è considerato più cool e in questo senso, rende il brand internazionale e di maggior valore. I termini stranieri sono stati usati anche per nomi di capi di abbigliamento, articoli e termini generici sempre nell’ambito della moda: alcuni fanno già parte del linguaggio comune, anche per chi non se ne intende, altri sono riservati all’elite del fashion: paltò (cappotto), chatelaine (borsetta elegante con catenella), clutch (borsetta elegante senza manici), prêt-à-porter (abiti non su misura, “pronti all’uso”), fashion designer (stilista di moda), make up artist (truccatore), wishlist (lista dei desideri), IT girls (ragazze alla moda che ispirano tendenza sul web). Anche in casi più generici, come nelle news, sono stati preferiti termini stranieri nella descrizione delle collezioni: liason, melange, in accordo con i testi paralleli come il sito ufficiale di Valentino, ricco di francesismi. La complessità della creazione di questa parte del glossario stava principalmente nel dover capire con esattezza i modelli e gli stili esatti: è stato necessario consultare riviste di moda, libri sui merletti, glossari, siti specifici e paragonare con l’aiuto di Google le immagini di decine di capi, tessuti e accessori molto simili in apparenza, ma con dettagli diversi che ne determinavano il diverso nome. A ciò si aggiungeva una difficoltà ancora maggiore, al momento della traduzione di concetti non presenti nella cultura italiana, per esempio i già citati ricami Xiang e Su.

Da notare che alcuni titoli del sito in cinese sono inglese, per esempio la funzione di ricerca dei punti vendita: l’inglese viene mantenuto anche in italiano. La stessa strategia è stata adoperata ogni qualvolta non c’era una traduzione ufficiale italiana per nomi propri:

Comunque, rispetto al cinese della Cina, a Taiwan si preferiscono sinonimi che richiamano l’inglese. Infatti, troviamo alcuni esempio anche nel presente ipertesto, per esempio modeng 摩登 (moderno), o nell’uso diretto della lingua, come nella descrizione di un tipo di borse, le First Lady.

4.9.2 Binomi

Il cinese usa anche molti binomi coordinati che conferiscono significati identici o simili, cosa che in italiano non si è soliti fare o comunque, se pensiamo alla frequenza di uso, è una tecnica molto meno usata, se non in forme già standardizzate e lessicalizzate nel tempo (i cosiddetti binomi “congelati” o irreversibili31, come morto e sepolto, felici e contenti, ecc.). Per questo motivo, nei suddetti casi, nel metatesto sono stati usati aggettivi unici, che preferibilmente potessero conferire entrambe le sfumature di significato dei due aggettivi cinesi, semplificando così la struttura. Riportiamo di seguito un caso estremo in cui quattro elementi hanno un significato molto vicino:

輝煌壯闊的不凡氣勢 magnificenza nello stile

4.9.3 Espressioni idiomatiche

Un ultimo appunto che vorrei fare in questa sezione è l’uso smoderato nella versione cinese dei chengyu, locuzioni fisse formate da quattro caratteri il cui significato non è deducibile dai singoli termini, ma necessita di uno studio approfondito: questi hanno spesse volte un’origine storica ben consolidata nel tempo e pertanto sarà necessaria la conoscenza del relativo contesto per risalire al loro significato32, e proprio dal contesto dipenderà la traduzione in italiano. A volte, sono stati usati aggettivi che conferissero il significato dell’espressione idiomatica:

31 Cresti, E. Prospettive nello studio del lessico italiano, Atti SILFI 2006, Firenze, FUP: Vol II, pp. 563-571 32 Magda Abbiati, Grammatica di cinese moderno, Venezia, Cafoscarina, 1998, p. 52.

曼妙唯美 : bello ed elegante

Altre volte sono state usate metafore alternative, comuni in italiano:

承先啟後 (lett. ereditare il prima e iniziare il dopo): una significativa liaison tra passato e futuro 目眩神迷 (lett. occhio confuso spirito incantato): a bocca aperta (ho cercato di trovare qualcosa che si rifacesse

a una parte del volto come nella versione cinese)

天馬行空 (lett. cavallo celeste vola nel cielo): volare sulle ali dell’immaginazione 独一无二 (lett. solo uno non due): unico e senza eguali, unico nel suo genere

行雲流水 (lett. volano nuvole scorrono acque): naturale

剛柔並濟 (Lett. aiuto combinato di forza e leggerezza): un binomio di complessità e semplicità

Quest’ultimo chengyu è particolarmente interessante sia dal punto di vista semantico che per la sua frequenza d’uso. Le sue origini risalgono a Il romanzo dei tre regni in cui questa espressione idiomatica veniva tradotta con “combinazione di inflessibilità e cedimento”. A Taiwan, è molto comune usare questo chengyu per indicare due cose che si completano: gang 剛 si riferisce a yanggang 陽剛 e indica le caratteristiche maschili e rou 柔 si riferisce a roumei 柔美 e indica le caratteristiche femminili. Questa espressione idiomatica così come le altre, le traduciamo in senso lato, poiché in italiano manca questo legame storico, culturale e letterario.

Nel documento Localizzazione siti web: Shiatzy Chen (pagine 106-109)

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