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Capitolo III Commento traduttologico

3.3 Il lettore modello

Fase successiva all’identificazione della tipologia testuale consiste nell’individuare il target di possibili lettori, la risposta alla domanda “Chi leggerà il testo? A chi è rivolto?”

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Definito in semiotica lettore modello, il destinatario immaginario a cui l’autore rivolge il testo di frequente non coincide con il lettore del metatesto, ad opera del traduttore. In ogni caso, sia nella produzione del prototesto destinato al pubblico (e quindi a molteplici possibilità interpretative) sia del metatesto è necessario supporre chi sarà il fruitore del messaggio che si vuole comunicare. Utilizzando le parole di Eco (www.courses.logos.it): «L’autore deve dunque prevedere un modello del lettore possibile – da cui lettore modello - che suppone sia in grado di affrontare interpretativamente le espressioni nello stesso modo in cui l’autore le affronta generativamente». Il lettore modello può altresì essere inteso come colui che è in grado di interpretare un testo secondo le stesse valutazioni e interpretazioni dell’autore. In altre parole, «Il lettore modello è un insieme di condizioni di felicità, testualmente stabilite, che devono essere soddisfatte perché un testo sia pienamente attualizzato nel suo contenuto potenziale». Il traduttore stesso si trova, in una prima fase, a considerarsi lettore, che si trasforma in un secondo momento in autore; egli dovrà attuare lo stesso processo dell’autore del prototesto, mettere in pratica tutta una serie di strategie, al fine di avvicinare il testo al lettore della cultura ricevente. Di conseguenza, non sempre il lettore modello del metatesto coincide con quello del testo originale. Talvolta, l’autore di uno scritto che in una cultura si rivolge a un target ben definito può essere apprezzato da un pubblico differente una volta tradotto in un’altra lingua, diretto a lettori appartenenti a un’altra cultura. Pertanto, il traduttore ha l’opportunità di delineare quale sia il lettore modello a cui il testo di arrivo si rivolge.

Data la natura del testo di partenza prevalentemente informativa e la pubblicazione di esso all’interno di un contesto accademico, il target di lettori scelto dall’autore potrebbe essere perlopiù composto da studenti cinesi o parlanti cinese iscritti alla facoltà economica della Peking University e della Business School of Beijing Technology (www.gsm.pku.edu.cn) and Business University (www.btbu.admissions.cn), da ricercatori esperti del settore e da coloro i quali effettuano parallelamente studi approfonditi a riguardo, e che quindi necessitano di reperire ulteriori informazioni. È possibile delineare più dettagliatamente il pubblico interessato alla lettura della traduzione in lingua italiana: si ipotizza, infatti, che l’articolo divulgativo susciti la curiosità di giovani studenti universitari

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iscritti a facoltà economiche e umanistiche, spinti ad approfondire l’argomento della ricerca e ad applicarne il risultato a settori eterogenei, che siano sociologici, economici, antropologici o manageriali; non solo, l’articolo è indubbiamente fonte di informazioni utili alle realtà imprenditoriali italiane operanti a stretto contatto con il mercato cinese e con prodotti di origine cinese. Dunque, si suggerisce la pubblicazione della suddetta traduzione su manuali accademici aventi focus sulle grandi potenze e sui mercati emergenti, su testi universitari di marketing più generici e su riviste specializzate nei rapporti con l’Oriente, pubblicazioni per addetti al settore che oggigiorno stanno prendendo sempre più piede e online e in formato cartaceo nel nostro Paese.

Infine, possiamo riassumere la figura del lettore modello del metatesto come una persona italiana, mediamente colta e ben consapevole delle attuali strategie, delle dinamiche e delle teorie di marketing internazionale, coinvolta a livello accademico o professionale nel contesto economico del Paese e nelle relazioni internazionali tra Occidente e Oriente. Considerando la terminologia settoriale presente nel testo e gli innumerevoli riferimenti a concetti di marketing, la lettura prevede una sostanziale conoscenza pregressa dell’argomento per comprendere i risultati della ricerca. Di seguito, si riporta uno dei passi del testo a testimonianza del necessario background di conoscenze del lettore:

1、原产国刻板印象对消费者的影响

虽然, 很多学者都曾通过研究证实了原产国效应的存在, 但也有学者认为, 现有研究可能大 大高估了原产国的效应[13]。有证据表明, 产品来源地对发达国家消费者的影响越来越小 [14]。原产国效应变小的原因包括:产品“来源地”的模糊、消费者的成熟、“产品的标准化” 和跨国企业在全球范围控制“产品品质”[15]。

1. L’influenza dello stereotipo country of origin sul consumatore

Sebbene numerosi esperti abbiano già appurato l’esistenza dell’effetto country of origin attraverso la ricerca, altri sostengono che tali analisi possano avere ampiamente sovrastimato il suddetto effetto (Samiee 2011). Vi sono prove evidenti a dimostrazione del fatto che l’origine dei prodotti incide sempre meno sulla scelta dei consumatori in Paesi sviluppati (Magnusson, Westjoh, Zdravkovic 2011); tra le cause scatenanti

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troviamo: ambiguità circa l’origine dei prodotti, awareness del consumatore, standardizzazione dei beni e controllo globale sulla qualità dei prodotti ad opera delle multinazionali (Hakor, Lavack 2003).

Si noti che la ricchezza del lessico tecnico in entrambe le versioni preclude la comprensione della ricerca ad un pubblico non preparato in materia: i concetti di country of origin, awareness, standardizzazione sono di fatto il linguaggio di base del marketing, così come dello studio dei docenti cinesi.

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