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di Gaia Canè, Paola Porretta, Mauro Saccone

L’elaborazione di un GIS (Geographic Information System) finalizzato al monitoraggio delle emergenze storiche e archeologiche del Parco di Veio ha richiesto, innanzitutto, la sistematizzazione organica dei molteplici dati noti attinenti al territorio considerato – in ambito storico, archeologico, naturalistico e geofisico – che sono stati acquisiti, digitalizzati e georeferiti.

In particolare, grazie a questo strumento è stato possibile confrontare le informazioni provenienti da banche dati disponibili in rete (Open Data) e le diverse carte territoriali del Parco di Veio prodotte dall’Ottocento in poi, descrittive del paesaggio e delle emergenze storiche e archeologiche (Figure 30, 31, 32). Tra quest’ultime sono state considerate, in particolare: la pianta di Luigi Canina del 1847; le carte di John Bryan Ward-Perkins del 1957, del 1961 e del 1962; la Carta Archeologica dell’Antica

Città di Veio elaborata dallo Studio Di Grazia nel 1981; la Carta storica archeologica monumentale e paesistica del suburbio e dell’agro romano allegata al Piano Regolatore Generale di Roma del 1962 e

completata nel 1988; la cartografia pubblicata da Paolo Broccato nel 2012; la Carta Storica

Archeologica di Formello del 2013; la Carta Archeologica del parco di Veio, redatta dall’allora

Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale (ora Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale)11.

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Canina L., (1847); Ward Perkins J. B., (1957); Ward-Perkins J. B., (1961); Ward-Perkins J. B., (1962); Studio Di Grazia, (1981); Piano Regolatore Generale di Roma, (1962); Brocato P., (2012); Damiani M., (2013); Carta Archeologica del parco di

Figura 30. Ward-Perkins J. B., (1961), plate XXXII

Figura 31. Corrispondenza dei punti di georeferenziazione tra fotografia aerea (Google Maps 2016) e planimetria dell’antico pianoro di Veio di J. B. Ward-Perkins in EPSG 4326. (Ward-Perkins J. B., (1961), plate XXXII)

L’analisi comparata di queste fonti cartografiche ha permesso di evidenziare numerose incongruenze relative alla presenza e alla posizione delle emergenze architettoniche e, soprattutto per quanto riguarda le carte più recenti, anche numerose lacune. I dati ottenuti dalla digitalizzazione e georeferenziazione sono stati quindi successivamente verificati e parzialmente implementati con una apposita campagna di rilievo GPS condotta dal gruppo di ricerca12.

Acquisite e georiferite le basi cartografiche, sono stati vettorializzati i principali manufatti archeologici presenti nel Parco, organizzati in categorie tipologiche (cunicoli, fortificazioni, luoghi di culto, porte, strade, ville ecc.), ai quali sono stati associati una serie di dati per la costruzione di un database quanto più possibile esaustivo.

Le informazioni raccolte, utili sia per una conoscenza generale che per la successiva elaborazione di una Carta del Rischio idrogeologico, sono state riversate e organizzate nella Tabella degli Attributi del GIS (Tabella 11), articolata in diverse stringhe di descrittori, tra cui:

 la descrizione generale del manufatto che, oltre a fornire dati complessivi relativi all’oggetto edilizio indagato, ha permesso di orientare il successivo progetto di studio archeometrico;

 la datazione di ciascun manufatto che ha reso possibile l’elaborazione di carte tematiche e piante di fase dell’abitato di Veio, utili a evidenziare sia le modalità di espansione della città che lo sviluppo tipologico dei manufatti stessi;

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 la storia degli scavi e dei restauri che, letta in rapporto agli altri dati contenuti nella Tabella degli Attributi, ha permesso la costruzione di una carta delle priorità d’intervento e manutenzione;

 i dati sul rischio idrogeologico per la costruzione della carta del rischio. A questo proposito si evidenzia che le informazioni relative, che saranno specificatamente descritte nel capitolo 913, derivano non soltanto dalla lettura delle fonti bibliografiche e cartografiche, ma anche dalla raccolta dei dati in situ e da constatazioni dirette dello stato di fatto delle emergenze archeologiche rilevate.

Tabella 11. Stralcio della Tabella degli Attributi

In caso di incerta localizzazione del singolo manufatto, il lavoro di vettorializzazione si è avvalso anche dall’analisi delle riprese aeree conservate nell’archivio storico dell’Istituto Geografico Militare. Le immagini IGM si sono rilevate utili perché quando furono realizzate, negli anni Cinquanta del secolo scorso, si era appena conclusa una radicale campagna di disboscamento intorno al pianoro di Veio: benché inferiori in termini di qualità rispetto ad aerofoto più recenti, queste fotografie offrono preziose informazioni oggi non facilmente riconoscibili proprio a causa della fitta vegetazione che ricopre tutta l’area.

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Vedi infra cap. 9, Carta del Rischio Idrogeologico per le Emergenze storiche e archeologiche.

Nome Codice

identificativo Fonte Tipologia Descrizione Epoca Scoperta Tipo di lavorazione Elementi di pregio Manutenzione dell'oggetto Complessità del sito Deflusso delle acque Manutenzione del fiume Quota massima di esondazione Valore di rischio idrogeologico Tomba dei

Leoni Ruggenti mp058_1466 ts sepoltura

Scavata nel banco tufaceo e preceduta da un lungo

corridoio di accesso (dromos), la tomba deve il suo nome allo straordinario fregio raffigurante belve feroci tra cui i leoni, dipinto sulla parete di fondo della camera sepolcrale. E' la più

antica tomba dipinta finora rinvenuta in Etruria ed è stata

portata alla luce a seguito della confessione di un

tombarolo pentito.

primi due decenni del VII

sec. a. C. (700-690)

2006 0.83 2.49 0.83 1.1 5.82 5.82 2.5 19.39

Tumulo della

Vacchereccia mp058_1475 CAR sepoltura

Sepolcro monumentale destinato ai membri delle

famiglie aristocratiche. Il nome deriva da una sorta di

collinetta artificiale in terra che copriva l'edificio

funerario al fine di proteggerlo e renderlo visibile. Il tumulo, a pianta circolare, era sostenuto da un basamento tufaceo,

all'interno del quale si articolava la camera

sepolcrale.

Orientalizzante 2.49 0.83 1.66 1.1 1.94 3.88 2.5 14.4

Figura 32. Elaborazione grafica GIS da:

Curve di livello estratte da Digital Terrain Model;

Sezione estratta da Digital Terrain Model;

PTPR Regione Lazio – Linee Archeologiche;

Carta delle Mura di Veio – Studio Di Grazia, (1981) (Georiferita);

Carte delle strade di Veio: PTPR Regione Lazio – Linee Archeologiche; Ward Perkins J. B., (1957) (Georiferita); Ward-Perkins J. B., (1962) (Georiferita)

Capitolo 7