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Gli Impegni Strategici, gli Obiettivi Aziendali e le Dimensioni della Performance

3.1. Dimensione della Produzione

Il mantenimento quali-quantitativo delle prestazioni è obiettivo proprio di tutte le UU.OO. afferenti ai diversi Dipartimenti, tenuto conto della costante ricerca dell’appropriatezza della risposta quali-quantitativa ai bisogni assistenziali e delle modalità di erogazione delle prestazioni, nonché dello sviluppo e mantenimento delle attuali reti HUB e di eccellenza. Tali obiettivi sono ampiamente dettagliati nelle schede di budget a i cui contenuti si rimanda. Di seguito gli obiettivi riferiti alla produzione qualificanti in termini di efficienza e produttività.

3.1.1. Area dell’Efficienza dei Processi

Riordino dell’assistenza ospedaliera

Sulla base delle linee guida di riordino ospedaliero, la Direzione aziendale dovrà elaborare, di concerto con l’area vasta di appartenenza, anche utilizzando strumenti di equity auditing, il piano specifico di adeguamento alle linee guida di prossima emanazione sulla riorganizzazione della rete ospedaliera con conseguente ridefinizione del modello organizzativo dei presidi ospedalieri.

L'Azienda dovrà, inoltre, pianificare e implementare l’omogeneizzazione delle procedure di soccorso delle emergenze cardiologiche, dei traumi e dello stroke, assicurando la generalizzazione dei valori minimi degli indicatori di centralizzazione.

Nell'ambito dell'assistenza oncologica, occorre promuovere lo sviluppo della rete clinico-organizzativa del paziente oncologico, con particolare attenzione a:

 tempestività della diagnosi e del trattamento;

 multidisciplinarietà dell'approccio clinico-assistenziale;

 integrazione del percorso ospedaliero-territoriale;

 concentrazione della casistica per garantire qualificazione professionale e ottimizzazione delle risorse;

 integrazione delle liste di attesa per procedure diagnostico-terapeutiche a medio bassa diffusione.

In particolare, occorre provvedere alla riorganizzazione delle attività di allestimento delle terapie antiblastiche, in sinergia con l'Azienda Usl.

La Direzione aziendale dovrà, inoltre, ridefinire e valutare l'hub and spoke perinatale di area vasta secondo le indicazioni emerse dall'audit regionale.

55 L'Azienda dovrà garantire l’interoperabilità della centrale 118 con le altre due, con particolare riferimento alla capacità di ricezione e gestione delle chiamate da territori diversi da quello di competenza (vicariamento della centrale in caso di disaster recovery o di eccesso di chiamate).

Altri obiettivi

L’Azienda dovrà sviluppare strategie ed azioni conseguenti finalizzate a qualificare e rilanciare le attività Dipartimentali ad alto impatto tecnologico e/o di impegno di risorse umane.

In particolare, si focalizzerà l’attenzione sui seguenti punti:

 riorganizzazione area chirurgica;

 riorganizzazione area chirurgica ginecologica oncologica;

 riorganizzazione area internistica finalizzata alla gestione delle dimissioni appropriate.

3.1.2. Area della Produttività delle Risorse

Governo della domanda ed appropriatezza degli interventi in ambito ospedaliero, specialistico e farmaceutico

Si individuano i seguenti ambiti di particolare rilevanza:

Assistenza perinatale: garantire l'appropriatezza nel ricorso al taglio cesareo, all'induzione e al controllo del dolore nel travaglio di parto.

PMA: garantire l'accesso con tempi congrui alla PMA omologa ed eterologa, partecipare attivamente alla riorganizzazione dei centri di PMA, alla realizzazione di una banca dei gameti e di un registro dei donatori regionale e promuovere la donazione di gameti.

Appropriatezza farmaceutica: realizzare attività strutturate che coinvolgano i prescrittori in ambito ospedaliero e territoriale e nella continuità ospedale/territorio, al fine di perseguire l’uso appropriato dei farmaci e dei dispositivi medici secondo quanto indicato nei documenti elaborati dalle Commissioni e dai gruppi di lavoro regionali; realizzare periodici monitoraggi e audit clinici; perseguire l'appropriatezza di impiego delle categorie di farmaci previsti dal sistema di valutazione della performance dei sistemi sanitari regionali nonché di altre categorie individuate ad hoc; promuovere l’utilizzo dei farmaci biosimilari ed equivalenti; utilizzare esclusivamente i principi attivi presenti nel Prontuario della propria Area Vasta, per la continuità ospedale/territorio e per la distribuzione diretta.

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3.2. Dimensione della Qualità

3.2.1. Area della Centralità del Paziente

Facilitazione all'accesso alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero

L’Azienda dovrà perseguire il miglioramento all’accesso alle prestazioni e la messa in campo di soluzioni clinico-organizzative efficaci, finalizzate a:

 il miglioramento dei tempi di attesa delle prestazioni offerte;

 lo sviluppo del Day Service Ambulatoriale;

 il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva ed erogativa per la specialistica;

 il miglioramento del ciclo Prescrizioni e Prenotazione dei controlli con interventi tesi a facilitare il percorso dei cittadini;

 la corretta gestione delle agende di prenotazione e l'individuazione di soluzioni personalizzate.

In particolare l’Azienda dovrà adottare misure per:

 Verificare, in collaborazione con l’Azienda USL di Parma, l’appropriatezza prescrittiva ed erogativa con particolare riferimento alla diagnostica pesante, RM muscolo scheletriche e TC osteoarticolari per le quali sono state definite le condizioni di erogabilità ;

 Incentivare, relativamente alle prescrizioni ed alle prenotazioni dei controlli;

 La prescrizione diretta delle prestazioni da parte dello specialista senza rinvio del paziente dal proprio medico di medicina generale;

 La prenotazione dei controlli da parte della struttura (UO/Amb) che ha in carico il cittadino;

 Sviluppare il Day Service Ambulatoriale per concentrare gli accessi dei pazienti complessi secondo protocolli formalizzati dell'Azienda sanitaria e anche ai fini di trasferire in regime ambulatoriale le prestazioni ritenute inappropriate in regime di ricovero;

 Contenere significativamente, in collaborazione con l’AUSL di Parma, i tempi di attesa delle prestazioni specialistiche monitorate.

Attività di prevenzione e promozione della salute

L'Azienda dovrà sostenere interventi di prevenzione e promozione della salute previsti nel nuovo Piano Regionale della Prevenzione, promuovendo integrazione tra i servizi e presidi ospedalieri e i servizi territoriali rafforzando i messaggi di promozione della salute, favorendo l’informazione e gli interventi di prevenzione nei processi assistenziali e la costruzione di alleanze con enti e associazioni locali.

In particolare andranno garantiti: le attività di prevenzione delle malattie infettive, i programmi di screening oncologici e la gestione integrata delle emergenze.

[Digitare una citazione tratta dal documento o il sunto di un punto di interesse. È possibile collocare la casella di testo in qualsiasi punto del documento. Utilizzare la scheda Strumenti casella di testo per cambiare la formattazione della citazione.]

57 3.2.2. Area della Qualità Organizzativa/Sicurezza

Sviluppo percorsi integrati e multidisciplinari

Sviluppare e consolidare percorsi e piani diagnostico-terapeutici comuni e multidisciplinari, favorendo la collaborazione, la partecipazione e l’integrazione tra specialità per una sempre più efficacia e qualificata risposta assistenziale. (Make in Parma – Percorsi Interaziendali)

Qualità, sicurezza e gestione del rischio clinico

Sviluppare un sistema aziendale per la sicurezza delle cure e dei pazienti in ospedale e sul territorio, con particolare attenzione alla gestione degli eventi avversi, alla diffusione di pratiche clinico-assistenziali efficaci nel contenimento del rischio, allo sviluppo di metodologie per la valutazione del rischio, monitoraggio e valutazione dei risultati.

In particolare, si rende necessario:

 armonizzare le funzioni di rischio clinico e gestione dei sinistri;

 integrare le funzioni di rischio clinico, rischio infettivo e di rischio occupazionale;

 applicare le pratiche efficaci nel contenimento del rischio, incluso il rischio infettivo;

 applicare le raccomandazioni nazionali per la sicurezza delle cure, sviluppando in particolare il processo di ricognizione e riconciliazione farmacologica e garantire l'adesione al monitoraggio regionale sull’implementazione delle stesse.

3.3. Dimensione della Sostenibilità

3.3.1. Area della Autonomia Economico-Finanziaria

Rispetto dell’equilibrio economico-finanziario ed azioni di razionalizzazione e contenimento della spesa La Direzione aziendale è impegnata a raggiungere gli obiettivi economico-finanziari annualmente definiti dalla programmazione regionale sanitaria e socio-sanitaria, a rispettare il vincolo di bilancio assegnato ed a concorrere al raggiungimento dell’obiettivo del pareggio di bilancio del Servizio Sanitario Regionale.

L’Azienda dovrà, inoltre, aderire alla gara di Tesoreria unica regionale nei termini previsti e garantire un utilizzo efficiente della liquidità disponibile al fine di rispettare i tempi di pagamento previsti dalla normativa.

Con riferimento al governo dei processi di acquisto, ivi compresi i farmaci e i dispositivi medici, la Direzione aziendale è tenuta a rispettare la programmazione degli acquisti definita dal Master Plan triennale adottato dall'Agenzia Intercenter-ER, ad aderire alle convenzioni, a rispettare le percentuali di adesione agli acquisti tramite Intercent-ER e tramite Area Vasta, fissati dalla programmazione regionale.

58 3.3.2. Area degli investimenti

Razionalizzazione nella gestione del patrimonio edilizio-tecnologico e governo degli investimenti

 orientare prioritariamente gli investimenti strutturali ed impiantistici con il fine di valorizzare, nell’ambito del riordino della rete ospedaliera, il ruolo di HUB dell'ospedale;

 effettuare investimenti per sostituzione e rinnovo delle tecnologie biomediche per garantire il necessario livello qualitativo della diagnosi e cura e contestualmente garantire l'utilizzo più efficace ed appropriato delle apparecchiature al fine di favorire l’accessibilità alle prestazioni sanitarie ed il contenimento dei tempi di attesa.

3.4. Dimensione dello Sviluppo Organizzativo

3.4.1. Area del Capitale Intellettuale

Governo delle risorse umane

La programmazione aziendale, da effettuarsi attraverso la predisposizione di Piani di Assunzione annuali, dovrà tenere conto degli obiettivi e degli standards, di tipo economico-finanziario e gestionale, contenuti nella deliberazione regionale di programmazione annuale e degli obiettivi di integrazione dei servizi di supporto.

Valorizzazione del capitale umano L'Azienda dovrà:

 integrare la ricerca e la formazione come parte della sua missione istituzionale;

 avviare azioni tese alla razionalizzazione dell’offerta formativa ECM, anche a livello di area vasta, con riguardo a tutti i professionisti sanitari interessati;

 progettare percorsi ed esperienze formative innovative, avanzate e specialistiche a supporto dei cambiamenti della demografia professionale, delle riconfigurazioni organizzative e delle modalità di erogazione delle prestazioni;

 migliorare i sistemi di valutazione delle competenze e orientare i sistemi premianti (economici e non economici) nonché i profili di sviluppo individuali agli esiti della valutazione.

3.4.2. Area del Capitale Organizzativo

Sviluppo dei processi di integrazione dei servizi di amministrazione, supporto e logistici nelle Aziende La Direzione aziendale dovrà adottare un'integrazione piena di livello provinciale e/o di Area Vasta relativamente ai servizi di supporto amministrativo e tecnico-logistico.

59 La Direzione aziendale, insieme alle altre Aziende oggetto di integrazione strutturata dei Servizi, dovrà produrre un piano delle unificazioni da cui si evinca, a regime, il risparmio in termini di unità di personale ed economico, entro sei mesi dall'insediamento.

A livello di Area Vasta, la Direzione è impegnata nel completamento della centralizzazione degli acquisti e della logistica dei beni farmaceutici e dei dispositivi medici. La Direzione è altresì impegnata per lo stoccaggio e la distribuzione dei beni e al miglior utilizzo delle piattaforme logistiche del Servizio Sanitario regionale.

Adempimenti nei flussi informativi

La Direzione aziendale dovrà garantire la raccolta dei dati, consolidare i sistemi informativi, i registri e le sorveglianze, provvedere con tempestività e completezza alla trasmissione dei flussi informativi e dei dati, verso il livello nazionale, che costituiscono adempimenti per la verifica della corretta erogazione dei LEA, e verso le banche dati attivate a livello regionale.

3.5. Dimensione della Innovazione

3.5.1. Area dell’Innovazione di Processo e Prodotto

Sviluppo dell’infrastruttura ICT a supporto della semplificazione ed al miglioramento dell’accessibilità ai servizi

La Direzione aziendale dovrà attenersi, nello sviluppo delle architetture e degli applicativi ICT, al documento

“Piano per l'innovazione e sviluppo ICT nel Servizio Sanitario Regionale 2015-2017” e creare le condizioni affinché a livello aziendale possano essere perseguiti efficacemente gli obiettivi per lo sviluppo dell’ICT con il fine di supportare la semplificazione ed il miglioramento dell'accessibilità.

Le aree in cui prioritariamente dovranno essere sviluppati i progetti saranno: rete Sole/FSE; integrazione socio-sanitaria; innovazione dei sistemi per l'accesso; razionalizzazione ed innovazione di sistemi applicativi di Area vasta e regionali; dematerializzazione dell'intero ciclo passivo degli acquisti (ordine, documento di trasporto e fattura).

In particolare dovrà essere realizzata l'unificazione dell'infrastruttura software CUP e ALP a livello interprovinciale tra Piacenza e Parma.

Sviluppare l’utilizzo dell’alta tecnologia nel Dipartimento Diagnostico coerente con l’equilibrio tra domanda ed offerta di prestazioni appropriate al fine anche di migliorarne l’accessibilità.

3.5.2. Area della partnership

Integrazione ospedale territorio e continuità dell’assistenza

L'Azienda sarà impegnata ad integrare la rete ospedale-territorio nei seguenti ambiti:

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 percorso nascita,

 percorso IVG,

 diabete in età pediatrica,

 dimissioni protette,

 patologia osteoarticolare dell’anziano (frattura femore e protesica),

 protocolli assistenziali di accoglienza e assistenza di donne e minori vittime di violenza e abuso;

L'Azienda dovrà migliorare la tempistica del percorso di frattura di femore nella fase chirurgica e riabilitativa.

L'Azienda dovrà attuare modelli di integrazione a rete prevalentemente in ambito provinciale nelle aree:

pediatrica, laboratoristica, neurologica, riabilitativa, dialitica e nefrologica.

3.6. Dimensione della Ricerca

3.6.1. Area della Produzione Scientifica

 incoraggiare e valorizzare la partecipazione degli operatori ad attività di ricerca integrate con l'attività clinica;

 rendicontare con periodicità annuale le attività di ricerca condotte nel proprio contesto aziendale.

3.6.2. Area delle Sinergie Azienda Ambiente

 Rendere l'azienda un contesto il più possibile favorevole alla conduzioni di sperimentazioni cliniche di buona qualità

3.7. Dimensione dell’Insegnamento

3.7.1. Area della qualità dei processi

Rispetto dei doveri delle risorse umane dell’Università

Nell’ambito degli accordi regionali e locali l’Azienda dovrà ispirarsi alla massima collaborazione con l’Università, tenendo nella dovuta considerazione i doveri didattici e di ricerca dei docenti universitari inseriti nell’assistenza, nonché dei doveri verso l’Università dei dipendenti tecnici – amministrativi che svolgono compiti anche per l’Azienda.

Impegno del personale ospedaliero nell’ambito della didattica

La missione di dipendenti ospedalieri, in particolare medici ed infermieri, ricomprende il supporto dell’attività didattica universitaria nell’ambito sanitario. Pertanto il l’Azienda sarà tenuto al rispetto delle

61 esigenze dei corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie e delle Scuole di Specializzazioni, avendo cura di incentivare l’impegno concreto e fattivo dei dipendenti ospedalieri.

Flussi economici della regione a favore delle attività didattiche e di ricerca dell’Università

La RER riconosce l’importanza strategica dell’Università nell’ambito dell’alta formazione in campo sanitario e della ricerca applicata e pertanto essa genera risorse economiche a sostegno di tali attività universitarie assegnandole direttamente all’Azienda Ospedaliero – Universitaria. L’Azienda è tenuto a concordare con l’Università l’uso coerente di tali risorse economiche e a rendicontare, ogni anno, l’utilizzo delle stesse nel proprio bilancio economico e di missione.

Condivisione di spazi, attrezzature scientifiche, risorse informatiche e bibliotecarie

Ai fini della razionalizzazione della spesa e dell’uso integrato e sinergico degli spazi, delle attrezzature scientifiche, delle risorse informatiche e delle biblioteche, L’Azienda avrà cura di tenere nella dovuta considerazione il patrimonio che l’Università mette in condivisione con l’Azienda, nel reciproco interesse.

3.7.2. Area della competitività

Impegno a sostegno dell’offerta formativa della Facoltà di Medicina e Chirurgia

Gli studenti e gli specializzandi dell’Università sono una risorsa attuale e potenziale di primaria importanza per un’Azienda Ospedaliero – Universitaria e pertanto l’Azienda, in stretta collaborazione con l’Università, dovrà mettere in atto idonee misure anche innovative, per il sostegno dell’offerta formativa della Facoltà di Medicina e Chirurgia

Rapporto con l’Azienda USL e l’area vasta per gli aspetti universitari

L’Università, per le proprie attività di didattica e ricerca, ha come riferimento primario, ma non esclusivo, l’Azienda Ospedaliero – Universitaria. Pertanto l’Azienda, nell’ambito delle integrazioni tra le aziende sanitarie della provincia e dell’area vasta, dovrà agevolare e facilitare, per quanto di competenza, i rapporti di collaborazione tra l’Università e le altre aziende sanitarie.

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