• Non ci sono risultati.

73 L’impianto fotovoltaico determina sul contesto paesaggistico presente nell’intorno del sito d’installazione

Nel documento COMUNE DI MELILLI PROVINCIA DI SIRACUSA (pagine 74-77)

un impatto visivo dovuto all’ampia superficie di suolo occupata dal generatore fotovoltaico (mq 17.620), dai volumi edilizi (cabine di trasformazione MT/BT, cabina utente, cabina di consegna, cabine servizi ausiliari, cabine di ricezione, cabine storage, per complessivi mq 226 e dalla viabilità interna (mq 7.143), pari a circa 2,5 ha; in particolare determinerà un certo impatto visivo sul contesto paesaggistico locale dovuto a:

- progressiva alterazione percettiva del paesaggio durante l’espianto delle alberature esistenti all’interno del sito e durante l’installazione dell’impianto fotovoltaico sino all’ultimazione dei lavori;

- modificazione del suolo dovuto ai movimenti di terra ed alla realizzazione dei volumi edilizi (cabine elettriche e locali tecnici), delle infrastrutture (viabilità, cavidotti ecc.), delle strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici, degli scavi per l’espianto ed il reimpianto nella zona perimetrale al sito d’installazione delle alberature esistenti (ulivi e agrumeti), ecc;

- progressiva alterazione percettiva del paesaggio durante l’installazione del generatore fotovoltaico e delle opere connesse (cabine elettriche, viabilità, etc.);

La soluzione progettuale prescelta di tipo “retrofit” ad inseguimento automatico su un asse tipo “SOLTIGUA - iTracker” che prevede l’utilizzo di strutture con altezze fuori terra variabili da circa 1,46 m a circa 2,26 m, in corrispondenza della massima rotazione dell’inseguitore solare, determinerà un impatto paesaggistico mitigabile attraverso l’attuazione di Misure di Mitigazione e Compensazione ambientale, consistenti nella realizzazione di una fascia arborea perimetrale al sito per una larghezza pari a 7 m, per una superficie complessivamente pari a 20.226 mq, costituita da:

- vegetazione arborea autoctona esistente (Olea Europea e Citrus);

- vegetazione arborea di nuovo impianto (Olea Europea e Citrus);

- vegetazione arborea proveniente dall’espianto e reimpianto delle alberature esistenti all’interno del sito (Olea Europea e Citrus).

Tale fascia arborea così realizzata avrà la funzione di schermatura dell’impianto, garantendo la riduzione il del grado d’intervisibilità dell’impianto fotovoltaico ed un corretto inserimento paesaggistico ambientale dell’impianto nel contesto territoriale esistente.

74

Fig. 51 - Tracker monoassiali “SOLTIGUA - iTracker”.

10.11 Beni culturali

All’interno dell’area non sono presenti beni storici o monumentali, beni archeologici, beni di interesse ambientale, o altri beni culturali.

Il sito d’installazione dell’impianto fotovoltaico, ricade nel vigente P.R.G. del Comune di Melilli, approvato con Decreto Dir. n.1050/DRU del 22/09/2003, in Zona Territoriale Omogenea “E – Zone agricole”, di cui all’art. 22 delle Norme Tecniche di Attuazione.

Il sito non è sottoposto ad alcun livello di tutela paesaggistico – ambientale, archeologico, naturale, naturalistico e storico artistico.

10.12 Radiazioni

Allo stato attuale non si riscontra alcuna emissione di radiazioni ionizzanti, né per cause naturali né per cause antropiche.

Le radiazioni non ionizzanti presenti sono principalmente dovute al campo elettromagnetico generato dalle parti di impianto in Media Tensione.

La progettazione di un campo fotovoltaico nell’area in esame provocherà un leggero incremento delle radiazioni non ionizzanti, generate principalmente dalle componenti elettriche.

Per mitigare tali radiazioni le apparecchiature elettriche verranno opportunamente protette con appositi locali/armadi di contenimento; verrà garantito inoltre il rispetto delle distanze da ambienti presidiati ai fini dei campi elettrici e magnetici, esse sono in linea con il dettato dell’art. 4 del DPCM 08-07-2003 di cui alla Legge n°36 del 22/02/2001.

Il progetto prevede l’utilizzo del Cavo tripolare cordato ad elica visibile.

Secondo quanto previsto dal Decreto 29 maggio 2008 recante “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti” (G.U. 5 luglio 2008 n. 156, Supll. Ordinario

MISURE INDICATIVE

75

n. 160), la tutela in merito alle fasce di rispetto di cui all’art. 6 del DPCM 8 luglio 2003 si applica alle linee elettriche aeree ed interrate, esistenti ed in progetto ad esclusione di:

- linee esercite a frequenza diversa da quella di rete di 50 Hz (ad esempio linee di alimentazione dei mezzi di trasporto);

- linee di classe zero ai sensi del DM 21 marzo 1988, n. 449 (come le linee di telecomunicazione);

- linee di prima classe ai sensi del DM 21 marzo 1988, n. 449 (quali le linee di bassa tensione);

- linee di Media Tensione in cavo cordato ad elica (interrate o aeree);

in quanto le relative fasce di rispetto hanno un’ampiezza ridotta, inferiore alle distanze previste dal DM 21 marzo 1988, n. 449 e s.m.i.

La linea elettrica di connessione in MT dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di distribuzione e le linee BT e MT interne al generatore fotovoltaico saranno realizzate in Cavo Cordato ad Elica Visibile e pertanto, in base a quanto esposto, non sono soggette al calcolo delle DPA (Distanza di prima approssimazione) ai sensi del richiamato Decreto 29 maggio 2008.

10.13 Assetto territoriale

Infrastrutture di trasporto: Il sito è servito da una strada comunale direttamente collegata alla S.P. n. 3

“Augusta – Villasmundo” idonea a servire il traffico indotto dalle attività di installazione, manutenzione e smantellamento dell’impianto fotovoltaico.

Insediamenti abitativi: nell’area non sono presenti volumi edilizi.

Opere di urbanizzazione secondarie e attrezzature di interesse generale: nell’area e nei dintorni non vi sono opere di urbanizzazione secondaria o attrezzature di interesse generale (sanitarie, sociali, sportive ecc.).

Opere di urbanizzazione primaria: nell’area e nei dintorni non vi sono opere di urbanizzazione primaria.

La realizzazione dell’impianto fotovoltaico determinerà una lieve modifica dell’assetto territoriale, determinata in particolare dai lavori di preparazione del sito, di espianto e reimpianto delle alberature esistenti all’interno del sito, di esecuzione degli scavi e successivi rinterri per la posa dei cavidotti interrati e per la realizzazione dei basamenti in cemento armato vibrato delle cabine elettriche.

L’assetto territoriale viene modificato sia in fase di cantiere sia in fase di dismissione; nella prima fase per l’esecuzione degli scavi a sezione ristretta e dei successivi rinterri necessari per la realizzazione dei cavidotti interrati, nonché per le operazioni di espianto e reimpianto delle alberature esistenti all’interno del sito;

nella seconda fase le modifiche sono dovute ai lavori di scavo per la rimozione delle strutture di sostegno dei moduli, dei cavidotti e per lo smantellamento dei materiali conseguenti alla rimozione dei volumi edilizi.

In entrambi i casi verranno adottate adeguate misure di mitigazione:

- i lavori di scavo saranno ridotti a quelli strettamente necessari per la posa in opera dei cavidotti interrati e per la realizzazione dei basamenti in c.a.v. delle cabine elettriche;

76

Nel documento COMUNE DI MELILLI PROVINCIA DI SIRACUSA (pagine 74-77)

Documenti correlati