11. FERTILIZZAZIONE
11.5. PIANO DI CONCIMAZIONE AZIENDALE
11.5.3 IMPIEGO DEI FERTILIZZANTI CONTENENTI AZOTO
Una volta stimato il fabbisogno di azoto della coltura in esame occorre decidere come e quando soddisfarlo. Per ridurre al minimo le perdite per lisciviazione e massimizzare l’efficienza della concimazione occorre distribuire l’azoto nelle fasi di maggior necessità delle colture e frazionarlo in più distribuzioni se i quantitativi sono elevati.
“Per terreni a basso rischio di perdita si intendono quei suoli a tessitura tendenzialmente argillosa (FLA, AS, AL e A) con profondità utile per le radici elevata (100 – 150 cm)”.
Il frazionamento delle dosi di azoto è obbligatorio quando il quantitativo da distribuire per singolo intervento supera i 100 Kg/ha per le colture erbacee ed orticole e i 60 Kg/ha per le colture arboree;
questo vincolo non si applica alle quote di azoto effettivamente a lenta cessione.
“I concimi organo minerali che indicano il tasso di umificazione e il titolo di Carbonio umico e fulvico non inferiore rispettivamente al 35% e al 2,5% (D.L n° 75/2010 Allegato I punto 6 – Disciplina in materia di fertilizzanti-), vengono considerati a “rilascio graduale” ed equiparati ai concimi a lenta cessione.” Le concimazioni azotate sono consentite solo in presenza della coltura o al momento della semina in quantità contenute. In particolare sono ammissibili distribuzioni di azoto in pre-semina/pre- trapianto nei seguenti casi:
i. colture annuali a ciclo primaverile estivo, purché la distribuzione avvenga in tempi prossimi alla semina;
i. uso di concimi organo-minerali o organici qualora sussista la necessità di apportare fosforo o potassio in forme meglio utilizzabili dalle piante; in questi casi la somministrazione di N in presemina non può comunque essere superiore a 30 kg/ha;
ii. colture a ciclo autunno vernino in ambienti dove non sussistono rischi di perdite per lisciviazione e comunque con apporti inferiori a 30 kg/ha;
iv. Nelle colture di IV gamma non si deve effettuare nessuna applicazione azotata per due cicli dopo l’eventuale letamazione.
Per l’utilizzo di ammendanti organici (letame e compost) non vengono fissati vincoli specifici relativi all’epoca della loro distribuzione e al frazionamento. Occorre, comunque, operare in modo da incorporarli al terreno e devono comunque essere rispettate le norme igienico sanitarie.
Eventuali ulteriori specifiche sull’impiego dei fertilizzanti azotati possono venire indicate nelle norme dei disciplinari regionali di coltura.
Efficienza dell’azoto apportato con i fertilizzanti Efficienza dei concimi di sintesi
Per i concimi minerali di sintesi si assume un valore di efficienza del 100%.
Efficienza degli effluenti zootecnici
Per gli effluenti zootecnici non palabili e palabili non soggetti a processi di maturazione e/o compostaggio si deve considerare che pur essendo caratterizzati da azione abbastanza “pronta”, simile a quella dei concimi di sintesi, presentano rispetto a questi, per quanto riguarda l’azoto, una minore efficienza.
Per determinare la quantità di azoto effettivamente disponibile per le colture, è necessario prendere in considerazione un coefficiente di efficienza che varia in relazione all’epoca/modalità di distribuzione, alla cultura, al tipo di effluente e alla tessitura del terreno.
Bisogna dapprima individuare il livello di efficienza (bassa, media e alta) in relazione alle modalità ed epoche di distribuzione, vedi tabella 9.
Successivamente si sceglie in funzione del tipo di effluente e della tessitura il valore del coefficiente da utilizzare, vedi tabella 8.
Tenendo presente che apporti consistenti in un’unica soluzione hanno per diversi motivi una minor efficacia rispetto alle distribuzioni di minor entità e frazionate in più interventi, volendo essere maggiormente precisi, si potrebbe valutare, come ulteriore fattore che incide sul coefficiente di efficienza, anche la quantità di azoto distribuita nella singola distribuzione
Tab. 8a: Coefficienti di efficienza degli effluenti suinicoli
Tab. 8b: Coefficienti di efficienza degli effluenti bovini
Tessitura grossolana Tessitura media Tessitura fine
Dose (2) Dose (2) Dose (2)
bassa media alta bassa media alta bassa media alta Efficienza(1)
Alta 67 62 57 60 55 49 54 48 43
Media 48 45 41 44 41 37 39 36 32
Bassa 30 28 25 28 26 24 25 24 21
Tab. 8c: Coefficienti di efficienza degli effluenti avicoli
Tessitura grossolana Tessitura media Tessitura fine
Dose (2) Dose (2) Dose (2)
bassa media alta bassa media alta bassa media alta Efficienza(1)
Alta 91 84 77 82 75 67 72 66 58
Media 66 61 55 60 55 49 53 48 44
Bassa 40 38 33 38 36 32 33 32 29
1) La scelta del livello di efficienza (Alta, Media o Bassa) deve avvenire in relazione alle epoche/modalità di distribuzione (vedi tab. 9).
2) La dose (kg/ha di N) è da considerarsi: bassa < 125; media tra 250 e 125; alta > 250.
Fonte Decreto Ministeriale 7 Aprile 2006 Tabelle elaborate dal GTA sulla base della Tabella 2 dell’Allegato V del DM 5046/2016
Tessitura grossolana Tessitura media Tessitura fine
Dose (2) Dose (2) Dose (2)
bassa media alta bassa media alta bassa media alta Efficienza(1)
Alta 79 73 67 71 65 58 63 57 50
Media 57 53 48 52 48 43 46 42 38
Bassa 35 33 29 33 31 28 29 28 25
Tab. 9 –Livello di efficienza della fertilizzazione azotata con liquami ed altri fertilizzanti organici in funzione della coltura, epoca e modalità di distribuzione 1
Gruppo colturale e ciclo Modalità di distribuzione in relazione alla coltura e all’epoca Efficienza
Primaverili - estive
(es. mais, sorgo, barbabietola)
Su terreno nudo o stoppie prima della preparazione del terreno e
semina nell'anno successivo bassa
Sui residui pagliosi prima della preparazione del terreno e semina
nell'anno successivo 2 media
Prima della preparazione del terreno e semina nel medesimo anno alta
In copertura con fertirrigazione media
In copertura con fertirrigazione a bassa pressione alta
In copertura con interramento alta
In copertura in primavera senza interramento media In copertura in estate4 senza interramento bassa
Autunno – vernine (es. grano, colza)
Su terreno nudo o stoppie prima della preparazione del terreno bassa Sui residui pagliosi prima della preparazione del terreno 2 media
Presemina bassa
In copertura nella fase di pieno accestimento (fine imnverno) media
In copertura nella fase di levata alta
Secondi raccolti
Presemina alta
In copertura con interramento alta
In copertura con fertirrigazione media
In copertura senza interramento bassa
Pluriennali erbacee (es. prati, erba medica)
Su terreno nudo o stoppie prima della preparazione del terreno e
semina nell'anno successivo bassa
Sui residui pagliosi prima della preparazione del terreno e impianto
nell'anno successivo 2 media
Prima della preparazione del terreno e semina nel medesimo anno alta
Ripresa vegetativa e tagli primaverili alta
Taglie estivi o autunnali precoci media
Tardo autunno (> 15/10) bassa
Arboree Preimpianto bassa
In copertura in primavera su frutteto inerbito o con interramento alta In copertura in estate su frutteto inerbito o con interramento media In copertura nel tardo autunno (>15/10) bassa In copertura sufrutteto lavorato senza interramento bassa
Fonte: Decreto 7 Aprile 2006.
1) I livelli di efficienza riportati in tabella possono ritenersi validi anche per i materiali palabili non compostati, ovviamente per quelle epoche e modalità che ne permettano l'incorporamento al terreno.
2) Per ottenere un'efficienza media la quantità di N non deve essere superiore ai 15 kg per t di paglia.
Tab.9 Definizione dell’efficienza dell’azoto da liquami in funzione delle colture, delle modalità ed epoche di distribuzione1
Colture Epoche Modalità Efficienza
Mais, Sorgo da granella ed erbai primaverili- estivi
Prearatura primaverile Su terreno nudo o stoppie Alta Prearatura estiva o
autunnale
Su paglie o stocchi Media Su terreno nudo o stoppie Bassa
Copertura Con interramento Alta
Senza interramento Media Cereali autunno - vernini ed
erbai
autunno - primaverili
Prearatura estiva Su paglie o stocchi Media Prearatura estiva Su terreno nudo o stoppie Bassa
Fine inverno primavera Copertura Media
Colture di secondo raccolto Estiva Preparazione del terreno Alta Estiva in copertura Con interramento Alta
Copertura Senza interramento Media
Fertirrigazione Copertura Media
Prati di graminacee misti o medicai
Prearatura primaverile Su paglie o stocchi Alta Su terreno nudo o stoppie Media Prearatura estiva o
autunnale
Su paglie o stocchi Media Su terreno nudo o stoppie Bassa Dopo i tagli primaverili Con interramento Alta
Senza interramento Media Dopo i tagli estivi Con interramento Alta
Senza interramento Media
Autunno precoce Con interramento Media
Senza interramento Bassa
Pioppeti ed arboree Pre-impianto Bassa
Maggio-Settembre Con terreno inerbito Alta Con terreno lavorato Media
1) I livelli di efficienza riportati in tabella possono ritenersi validi anche per i materiali palabili ed ammendanti, ovviamente per quelle epoche e modalità che ne permettano l’incorporamento al terreno
Fonte DM 5046 del 25 febbraio 2016
Efficienza degli ammendanti organici
Ai fini dell’utilizzazione agronomica si considerano ammendanti quei fertilizzanti, come ad esempio il letame bovino maturo, in grado di migliorare le caratteristiche del terreno e che diversamente da altri effluenti zootecnici come i liquami e le polline rilasciano lentamente ed in misura parziale l’azoto in essi contenuto. Come caratteristiche minime di riferimento si può assumere che detti materiali debbano avere un contenuto di sostanza secca > al 20% ed un rapporto C/N maggiore di 11.
Mediamente si considera che nell’anno di distribuzione circa il 40 % dell’ammendante incorporato nel suolo subisca un processo di completa mineralizzazione.
Efficienza dei digestati
I livelli di efficienza dei digestati sono da valutarsi in funzione delle modalità e delle epoche di distribuzione nonché delle colture oggetto di fertilizzazione secondo quanto riportato nella precedente tabella 9.
Tab. n.10 Coefficienti di efficienza dei digestati in funzione delle matrici in ingresso all’impianto.
1 2 3 4 5 6 7
Fonte DM 5046 del 25 febbraio 2016
11.5.4 CONCIMAZIONE FOSFATICA DELLE COLTURE ERBACEE ANNUALI E PLURIENNALI E