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Implementazione di pagine web statiche descrittive

de-scrittive

Sono state create delle semplici ma complete pagine web statiche per presentare gli esperimenti SPACE08, SubNet09 e KAM11, e una semplice guida al sito per illustrare il metodo di accesso ai dati.

Definizioni e sintassi su pagine statiche, HTML e CSS utilizzate in questo paragrafo sono ricavate da [13] e [17].

Definizione 3.2.1 (Pagina Web Statica). Una pagina web si dice statica se

tutti i suoi contenuti sono inseriti e gestiti esclusivamente da codice HTML, senza l’uso di linguaggi di scripting.

Dopo l’elaborazione da parte del web browser del codice HTML, le pagine vengono visualizzate nel modo univoco deciso dallo sviluppatore.

3.2.1 HTML

L’HTML è un linguaggio di pubblico dominio, sviluppato verso la fine degli an-ni ottanta da Tim Berners-Lee al CERN di Ginevra, la cui sintassi è regolata dal W3C. Non è un linguaggio di programmazione ma solamente un linguaggio di markup, ovvero descrive le modalità di impaginazione, presentazione e vi-sualizzazione grafica (layout) del contenuto di una pagina web attraverso delle etichette, chiamate tag di formattazione.

Ogni sessione aperta da un tag ha la struttura 3.1:

Codice 3.1: Struttura di un tag HTML

< t a g A ... > t e s t o < / t a g A >

dove con “<tagA>” viene aperto il tag, di seguito possono essere elencate le specifiche e gli attributi di formattazione del tag e al posto di “testo” viene inserito il testo che sarà visualizzato all’interno della sessione.

Il contenuto fornito dai siti web, in seguito a una richiesta dell’utente, consi-ste in un documento HTML e nei file ad esso correlati. Un web browser scarica da uno o più web server questi documenti, li elabora, interpretando il codice, e visualizza la pagina richiesta sullo schermo del computer.

Nella prima riga di codice viene specificato la Document Type Definition (DTD) cioè il tipo di documento e la versione HTML utilizzata, per permettere al browser di identificare le regole di interpretazione e visualizzazione appro-priate per il documento. Questa definizione deve pertanto precedere tutti i tag

3.2. IMPLEMENTAZIONE DI PAGINE WEB STATICHE DESCRITTIVE19

relativi al documento stesso. Il codice 3.2 indica la DTD utilizzata, nello spe-cifico eXtensible HTML (XHTML) 1.1, ed è presente all’inizio di ogni pagina HTML del sito descritto in questa tesi.

Codice 3.2: Prima riga di codice di tutte le pagine web: DTD.

< ! D O C T Y P E ht m l P U B L I C " -// W3C // DTD X H T M L 1 . 1 / / EN " " h t t p :// www . w3 . org / TR / x h t m l 1 1 / DTD / x h t m l 1 1 . dtd " >

Dopo aver specificato il tipo di documento inizia la stesura della pagina HTML, che assume una struttura ad albero annidato con sezioni aperte da tag, conte-nenti a loro volta altre sotto-sezioni aperte da altre etichette.

Il primo tag che viene aperto dopo la DTD è “<html>” all’interno del quale va inserito il resto del codice del documento. Alla fine del documento il tag di apertura viene chiuso con “</html>”. Il codice da inserire all’interno di “<html> </html>” è diviso in due blocchi, chiamati header e body.

Il primo, compreso tra i tag “<head> </head>”, contiene l’intestazione del documento, che comprende i seguenti tipi di sessione:

• il titolo della pagina, inserito tra le etichette “<title> </title>”, è un

elemento obbligatorio in ogni documento HTML e viene visualizzato nella barra del titolo del browser;

• i metadata, inseriti dentro i tag “<meta> </meta>”, sono

indispensabi-li per assegnare le norme International Organization for Standardization (ISO) rispettate dal documento;2

• i collegamenti, inseriti dentro l’etichetta “<link..>”, servono a specificare i

file esterni da cui il documento trae informazioni. Di norma vi è sempre un collegamento ad un foglio di stile in formato Cascading Style Sheets (CSS), utilizzato per definire le caratteristiche grafiche del documento. A tale scopo viene utilizzato il codice 3.3:

Codice 3.3: Intestazione per inserire una pagina CSS.

< l i n k rel = " s t y l e s h e e t " t y p e = " t e x t / css " h r e f = " url " > ;

• gli script utilizzati nel caso di pagine dinamiche (per generare ed analizzare

dinamicamente codice html), inseriti tra le etichette “<script> </script>”, oppure in file separati collegati alla pagina tramite il codice “<script src=... type=...>”.

Terminata l’intestazione inizia il secondo blocco, cioè il corpo della pagina, com-preso tra i tag “<body> </body>”. All’interno del body viene inserita la parte testuale del sito, le immagini e i collegamenti che costituiscono la parte visualiz-zata dal browser. È buona norma inserire tali informazioni dentro tag ramificati, ai quali, nell’elenco degli attributi, vengono specificati una stringa identificati-va e una classe di appartenenza. Si noti che nel documento HTML non viene scritta alcuna informazione sulle proprietà grafiche delle sezioni, nonostante ve ne sia la possibilità. Tali caratteristiche vengono specificate sul foglio di stile, dove vengono assegnate proprietà alle sessioni utilizzando le tipologie di tag, gli identificativi e le classi assegnate ai blocchi di codice. Segue una breve de-scrizione dei blocchi più utilizzati nella parte statica del sito. Il tag “<div>”

20 CAPITOLO 3. INTERFACCIA WEB

definisce una divisione o una sessione in un documento HTML e solitamen-te è utilizzato per raggruppare blocchi di elementi ai quali applicare le ssolitamen-tesse proprietà. Il tag “<p>” definisce un paragrafo del documento, mentre il tag “<span>” viene utilizzato per raggruppare elementi presenti nella stessa riga, solitamente non per modificare opzioni grafiche ma per permettere di accedere a tale blocco tramite linguaggi di scripting. Il tag “<ul>” definisce una lista non ordinata (cioè una lista puntata) , mentre “<ol>” definisce una lista numerata; ogni elemento di una lista viene inserito all’interno del tag “<li>..</li>”. Il tag “<table>” serve per definire una tabella; ogni riga della tabella viene inserita tra le etichette “<tr>..</tr>” mentre ogni colonna tra “<td>..</td>”. Per inseri-re collegamenti ipertestuali all’interno del documento viene utilizzato il tag “<a href=percorso o url>nome</a>”, mentre per inserire un’immagine si utilizza il tag “<img src=percorso/>”. Altri blocchi quali form, pulsanti, select e aree di testo sono illustrati nei paragrafi successivi, in quanto propri delle pagine web dinamiche. Una volta creati i blocchi di codice HTML contenenti le informazio-ni da visualizzare nella pagina, si procede con l’impaginazione tramite foglio di stile CSS.

3.2.2 CSS

Il CSS è un linguaggio informatico usato per definire le proprietà grafiche dei documenti, secondo le direttive emanate dal W3C dal 1996. L’introduzione del CSS si è resa necessaria per separare i contenuti dall’impaginazione e permettere una programmazione più chiara e facile da usare, per gli autori delle pagine HTML e per gli utenti.

I principali motivi di tale separazione sono i seguenti:

• maggior ordine del codice HTML, che non presenta lunghi elenchi di

proprietà grafiche,

• possibilità di assegnare caratteristiche grafiche ad un intero insieme di tag

o ad una classe di blocchi, permettendo modifiche delle proprietà di molte sezioni in un unico passaggio.

Le proprietà grafiche più usuali che si possono specificare all’interno di un foglio di stile sono: dimensione e posizione del blocco e dei margini, tipologia, colo-re, sfondo, dimensione e allineamento del carattere di scrittura all’interno del blocco. La sintassi utilizzata a tale scopo è listata nel codice A.7.

Come “nomeBlocco” può essere inserito nome di un tag (ad esempio “body” o “div”), “.nomeClasse” per assegnare le proprietà ad un’intera classe di sezioni, oppure “#nomeId” per accedere un blocco a cui è stato assegnato un identificati-vo. Dimensioni e spessori possono essere inseriti in termini di pixel, percentuale o centimetri. Le pagine del sito sono state impostate tramite codice HTML e foglio di stile CSS.

In particolare, ogni pagina è suddivisa in in quattro blocchi fondamentali. 1. primo blocco in alto al centro contenente il titolo del sito, scritto in

stampatello,

2. secondo blocco, contenente un menù per la navigazione,

3. terzo blocco, posto al centro della pagina, contiene le vere informazioni del documento,

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