2.4 LA RILEVAZIONE E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ IDENTIFICABILI ACQUISITE, DELLE
2.4.3 IMPLICAZIONI DERIVANTI DALLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITA’ E DELLE
Una volta individuate le attività e le passività rilevabili, in quanto elementi patrimoniali del business il cui controllo viene acquisito, queste devono trovare riespressione al fair value alla data di acquisizione nel bilancio consolidato del socio di controllo dell’entità acquirente.
Le attività e le passività trasferite potrebbero però essere iscritte nello stato patrimoniale dell’entità acquisita a valori differenti rispetto ai loro fair value determinati alla data di riferimento della business combination. Tale situazione comporta un inevitabile disallineamento tra valori contabili e valori correnti per il quale sarà necessario determinare gli effetti fiscali che ne derivano.
In particolare i due diversi scenari possibili sono i seguenti:
- Fair value della singola attività e passività = valore contabile nell’acquista; - Fair value della singola attività e passività > o < valore contabile nell’acquisita.
Se il valore contabile delle attività/passività coincide con il loro fair value non si avranno fenomeni di fiscalità differita. Invece se il fair value delle singole attività/passività dovesse non coincidere con quello iscritto nel bilancio dell’acquista sarà necessario considerare le conseguenti attività e passività fiscali differite emergente dal disallineamento del valore fiscalmente riconosciuto in capo all’acquisita ed il valore al fair value nel bilancio consolidato.
Per comprendere gli effetti fiscali che si producono sul bilancio di gruppo a seguito del disallineamento tra valori contabili e correnti degli elementi patrimoniali viene di seguito
150 Il metodo dei multipli di mercato prevede la conversione dei prezzi fatti dal mercato in multipli, ottenuti
rapportando tali prezzi a tipiche grandezze, reddituali finanziarie o anche patrimoniali, delle aziende cui si riferiscono, delle quali esprimono variabili strutturali. Il procedimento prevede di applicare il multiplo così ottenuto alla corrispondente grandezza relativa al business oggetto di valutazione.
151 Cfr. IASB, IFRS 13, Fair value Measurement, Appendix B, paragraph B7. 152 Cfr. IASB, IFRS 13, Fair value Measurement, Appendix B, paragraph B8.
91
proposto un esempio153 pratico nel quale si riporta la rappresentazione contabile nel bilancio
consolidato di un’operazione di business combination nella situazione in cui il fair value delle attività dell’acquisita sia maggiore del loro valore contabile (sempre nell’acquisita).
Si ipotizzi che la società A acquisti in data 1/1/N una partecipazione del 100% nella società B, per un importo di 50.000 CU. Alla data di acquisto lo stato patrimoniale di B è il seguente.
Alla stessa data il valore contabile degli elementi patrimoniali di B è pari al loro fair value, eccetto che per gli impianti il cui fair value è pari a 22.750 CU, vale a dire 4.000 CU superiore al suo valore contabile netto, che è pari a 30.000 – 11.250= 18.750 CU. Gli impianti sono stati ammortizzati infatti in quote costanti assumendo una vita residua di 8 anni. Alla data di acquisizione la loro vita residua è di 5 anni per cui il fondo ammortamento ammonta a 11.250 CU che è determinato dividendo il valore contabile degli impianti 30.000 CU per 8 anni e poi moltiplicando la quota di ammortamento (3.750 CU) per 3 esercizi (11.250).
Poiché gli impianti sono iscritti nello stato patrimoniale della società B ad un valore contabile netto di 18.750 CU mentre il loro fair value è 22.750, nel bilancio consolidato deve trovare iscrizione sia questo maggior valor degli impianti pari a 4.000 CU e sia si devono considerare gli effetti della fiscalità differita. Sino al termine del periodo di ammortamento, vale a dire per i 5 esercizi successi alla data di acquisizione del controllo, la società B continuerà ad iscrive in conto economico e a dedurre fiscalmente gli ammortamenti calcolati sul costo storico. La quota di ammortamento sarà pari a 3.750 CU nel bilancio della controllata. Nel bilancio consolidato invece, gli impianti saranno sottoposti alla procedura di ammortamento sulla base del loro fair value per cui la quota di ammortamento annua sarà pari a 4.550 CU. Tale differenza di 800 CU,
92
da iscrivere nei successivi 5 esercizi, non genera costi fiscalmente deducibili. In altri termini, il valore degli impianti, dal punto di vista tributario, resta quello precedente all’operazione154.Il
gruppo infatti, attraverso la sua controllata, verserà per i prossimi 5 esercizi imposte superiori a quelle che avrebbe versato se gli impianti fossore stati acquisiti al loro valore corrente.
Ne deriva, quindi, che il maggior valore degli impianti di 4.000 CU è un valore lordo, in quanto su di esso grava un maggior onere fiscale da sostenere negli esercizi successivi pari alle maggiori imposte da versare. Tali imposte non essendo però di competenza degli esercizi nei quali verranno utilizzati gli impianti e derivando dall’attribuzione alla data di acquisizione del controllo del maggior valore non riconosciuto fiscalmente, andranno quindi contabilizzate nello stato patrimoniale consolidato tra le passività per imposte differite155.
L’importo complessivo delle passività per imposte differite deve corrispondere al totale delle maggiori imposte da versare. Considerando un’aliquota di imposizione fiscale del 30% il valore complessivo delle passività per imposte differite sarà determinato applicando al maggior valore degli impianti 4.000 CU l’aliquota del 30%, avendo come risultato un valore di 1.200 CU. Si può giungere a questo risultato anche in un altro modo, vale a dire andando a calcolare sul maggior valore degli ammortamenti le maggiori imposte per il 30% di 800 CU= 240 CU che moltiplicati per i 5 esercizi daranno il valore di 1200 CU.
Pertanto in ogni esercizio si dovrà tenere conto delle minori imposte sul reddito da versare di 240 CU per 5 esercizi stornando di conseguenza una quota corrispondente delle passività per imposte differite, per cui al termine dell’esercizio N la voce passività per imposte differite sarà pari a 960 CU= 1200-240.
Il fondo ammortamento impianti al 31/12/N nel bilancio di B sarà pari a 15.000 CU (il valore del fondo al 1/1/N incrementato della quota di ammortamento relativa all’esercizio in corso di 3.750 CU) mentre nel bilancio consolidato il fondo dovrà essere adeguato al fine di tenere conto dei maggiori ammortamenti (800 CU) calcolati sul fair value, quindi, il valore del fondo ammonterà a 15.800 CU.
154 Per le operazioni di gestione straordinaria il t.u.i.r. prevede che esse si realizzano in regime di neutralità fiscale. 155 Le imposte differite sono la parte di imposte di competenza che diverrà corrente e quindi sarà liquidata negli
esercizi successive. Le imposte anticipate sono al contrario la parte di imposte correnti che diventeranno di competenza di esercizi futuri.
93