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Altre cause di insoddisfazione

2.4 Discussione e conclusione

2.4.3 Implicazioni per la pratica

È indubbio che la sicurezza nella continuità della cura dei pazienti risulta essere l’obiettivo della consegna infermieristica, ovvero, lo scambio di informazioni su un paziente e sulle cure somministrate che avviene tra infermieri.

Una prassi consolidata che serve a garantire anche qualità e continuità assistenziale. Questo passaggio di informazioni avviene solitamente ad ogni cambio di turno, altre volte può avvenire informalmente in occasione del trasferimento di un paziente tra altri livelli di cura o diversi reparti all'interno dell’ospedale. La consegna infermieristica oltre a rivelarsi un utile strumento per trasmettere delle informazioni accurate sulle condizioni del paziente, sul trattamento e sui bisogni attesi, può rivelarsi inefficace o addirittura dannosa se le informazioni sono incomplete oppure omesse. Adottare una strategia adeguata per il passaggio della consegna infermieristica è una necessità e non può essere più rinviata.

Non vi può essere un’unica soluzione valida per tutte le situazioni, ma è necessario identificare lo strumento più idoneo per la propria realtà assistenziale infermieristica. L’Organizzazione Mondiale della Sanità(6) propone per esempio il metodo S.B.A.R. che può

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infermiere-infermiere che con altri professionisti. È utile avere un modello da seguire come guida nella comunicazione in quanto permette di organizzare la comunicazione, rimanere concentrati sul paziente, fornire le informazioni fondamentali, senza dilungarsi nella trasmissione di informazioni inutili o addirittura non pertinenti, come riportato dal 19% degli infermieri [Figura 4]. Il modello è comunque adattabile alle necessità di ogni reparto poiché, pur mantenendo la struttura, si possono inserire i punti da approfondire specifici per ogni reparto.

Oltre ciò sarebbe utile anche organizzare il momento delle consegne in modo da evitare le continue interruzioni e distrazioni, che vengono ampiamente ritenute motivo di insoddisfazione e causa di errore [Figura 7 e Figura 11]. Potrebbe essere opportuno porre un cartello fuori dalla porta con una dicitura come “consegne in corso, limitare i disturbi” per evitare che medici, operatori, pazienti o famigliari interrompano un momento così delicato. Allo stesso tempo si deve organizzare il reparto in modo che un operatore sia sempre disponibile per rispondere ai campanelli, al telefono e comunque alle esigenze del reparto in quel momento.

Un’altra strategia importante potrebbe essere l’introduzione nel percorso formativo universitario di una sessione dedicata alla corretta modalità di passaggio delle consegne infermieristiche

Il passaggio di consegna agli infermieri infatti non è inserito formalmente all’interno dei curricula per la formazione in ambito universitario, pur riconoscendolo come un problema formativo importante questo è quanto affermato da Gordon(28). Esso fa più parte delle attività che si apprendono nel corso della pratica clinica, dall'osservazione dei colleghi esperti, prima come studenti e, poi come neo inseriti, diventando uno strumento didattico per comunicare i dati dell’assistenza infermieristica. Per alcuni può essere considerato “un banco” di prova dove i nuovi infermieri sono osservati e giudicati da diversi colleghi di maggiore esperienza sul campo, in quanto l'uso di un linguaggio tecnico durante la consegna, denota la presenza un infermiere esperto, oltre a poter essere una forma di “revisione fra pari” con riflessi sulla consegna stessa.

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2.4.4 Conclusioni

La consegna è “il metodo di passaggio d’informazioni aggiornate sull’utente e costituisce il momento in cui gli infermieri si trovano assieme, a ogni cambio turno, per comunicarsi quanto è accaduto durante il turno appena concluso e per trasmettersi i dati necessari a pianificare l'assistenza; essa è un fondamentale elemento per la sicurezza nell'assistenza ai pazienti”.

Una corretta comunicazione e trasmissione delle informazioni rilevanti, tra gli infermieri, è fondamentale per evitare che accadano eventi avversi, errori che possano gravare sugli assistiti. Perciò, la comunicazione tra gli operatori influisce sulle attività assistenziali e se è corretta ed efficace accresce la qualità dell’assistenza fornita.

Questo studio è coerente con quanto affermato dalla letteratura, infatti una buona percentuale dei partecipanti è consapevole dei rischi insiti alla consegna infermieristica, probabilmente anche perché ne hanno avuto esperienza nella pratica clinica.

Dall’indagine condotta è emerso che sebbene siano state implementate delle strategie per evitare il ripresentarsi di alcuni errori, l’insoddisfazione da parte degli infermieri permane, per differenti motivi. Uno di questi prevale in maniera preponderante: le eccessive interruzioni vengono ritenute sia motivo di insoddisfazione sia una delle cause principali di errori. Un altro aspetto importante è l’insufficiente scambio di informazioni e/o la dimenticanza di dati importanti con le attuali modalità di consegna.

L’analisi di questo studio, pur nei suoi limiti, potrebbe essere uno spunto per le unità operative in oggetto per andare ad analizzare anche i pareri degli infermieri che si sono astenuti dalla compilazione del questionario e dal momento che il rischio di errore e di insoddisfazione è reale, proporre una delle strategie sopraelencate, compatibilmente con le risorse disponibili, per incrementare la sicurezza del paziente.

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III. BIBLIOGRAFIA

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(29) Arreni A, Di Giacomo F,M., La Vecchia F, Mangiacavalli B, Valerio G, Vita A. La documentazione infermieristica: Riflessioni Operative e giuridiche. i Quaderni de L'Infermiere 2009 Febbraio;1(24):II-V.

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IV. ALLEGATI

Allegato 1: Questionario

ALLEGATO 1: QUESTIONARIO

Tesi di Laurea in Infermieristica: Baban Ioana Madalina N° matricola: 1047377 Gentile Infermiere,

sono una studentessa del III anno del Corso di Laurea in Infermieristica (sede di Treviso), sto conducendo uno studio, tramite l’utilizzo di questionari consegnati agli infermieri, riguardante gli errori e le consegne infermieristiche. Sarei interessata a conoscere la Sua opinione su cause e conseguenze che questi errori hanno comportato nella pratica clinica all’interno del reparto in cui lavora.

Le chiedo cortesemente di compilare il questionario che trova nella pagina seguente, che risulta costituito da 7 domande a risposte multiple e aperte con risposta libera.

Garantisco, quindi, il completo anonimato dei dati estratti da questo mio studio. I dati estrapolati da questa ricerca verranno utilizzati esclusivamente per l’elaborazione della mia Tesi di Laurea.

Nel ringraziarLa anticipatamente per l’aiuto e la collaborazione offertami Le porgo i miei Distinti Saluti.

Baban Ioana Madalina ioanamadalina.baban@studenti.unipd.it

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