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1. INTRODUZIONE

1.6 L’importanza degli indicatori

La rapida urbanizzazione avviene spesso con la perdita di ecosistemi e territori di valore per il soddisfacimento delle necessità urbane (Shen et al., 2011). Malcevschi S., (1991), afferma: “la società moderna si sta interrogando in modo sempre più preciso sulle trasformazioni della qualità dell'ambiente che essa stessa ha provocato (e sta provocando); si sta chiedendo quali siano le implicazioni delle sue azioni sugli equilibri ecologici, quali valori ambientali stia consumando in modo irreversibile, quanto critica sia la situazione per sé e per le future generazioni; si pone sempre con maggiore forza il problema di quali strumenti usare per decidere sull'accettabilità o meno delle nuove azioni in progetto”. È, di conseguenza, sempre più urgente una maggiore efficacia nell'affrontare questi temi in quanto i problemi ecologici, territoriali, igienico-sanitari si dimostrano ogni giorno più gravi a livello locale come a livello globale. Malcevschi (1991) sottolinea, inoltre, come le esigenze di un corretto governo dell'ambiente stiano acquisendo una propria espressione abbastanza completa in sede tecnica e scientifica ma come i risultati ottenuti dal governo effettivo dell'ambiente siano stati insufficienti rispetto alla gravità dei problemi. L’insufficienza dei risultati è dovuta anche alla difficoltà di avere sinergie tra i diversi attori interessati (comunità scientifica, istituzioni, organizzazioni che rappresentano interessi diffusi, mondo produttivo).

Per affrontare questioni sempre più complesse, è necessario individuare degli indicatori in grado di misurare l’evoluzione delle alterazioni dell’ambiente causate dai fenomeni antropici e consentirne il controllo.

Gli indicatori di sostenibilità urbana sono stati selezionati come elementi principali in grado di comunicare lo stato delle prassi e aiutano a determinare il livello di successo delle strategie e politiche adottate per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. (Shen et al., 2011)

Gli indicatori di sostenibilità urbana sono cruciali per aiutare a impostare gli obiettivi, per rivedere le prestazioni e facilitare la comunicazione tra i soggetti legiferanti, gli esperti e il pubblico (Verbruggen & Kuik, 1991).

Nel mese di settembre 2015 sono stati adottati dalle Nazioni Unite 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile (OSS) Sustainable Development Goals (SDGs) per porre fine a tutte le forme di povertà, combattere le disuguaglianze e affrontare i cambiamenti climatici nei prossimi quindici anni, con l’orizzonte del 2030.

Figura 13 | I 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile (OSS) o Sustainable Development Goals (SDGs) individuati dalle Nazioni Unite con l’orizzonte del 2030

Le nazioni che hanno dichiarato di mobilitarsi a questo fine umanitario globale riconoscono che porre fine alla povertà deve andare di pari passo con le strategie che costruiscono la crescita economica e affrontano una serie di bisogni sociali quali l'istruzione, la salute, la protezione sociale, e le opportunità di lavoro in parallelo alla lotta ai cambiamenti climatici e la tutela dell'ambiente.

Le Nazioni Unite fondano chiaramente il monitoraggio delle evoluzioni verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile su una serie di indicatori misurabili e confrontabili.

Alberti (1996) illustra come strutturare al meglio il processo di selezione di indicatori in modo da garantire che le informazioni selezionate siano rilevanti per la politica, fondate scientificamente, prontamente implementabili e utilizzabili nella pianificazione. Alberti sottolinea, inoltre, come gli indicatori siano cruciali per aiutare decisori politici nazionali e locali nel miglioramento delle loro azioni verso la sostenibilità. Oltre a ciò si aggiunge come gli indicatori urbani siano utili per differenti scopi: il monitoraggio schematico dei cambiamenti, il pre-allarme di problemi ambientali in ambito urbano, la definizione di obiettivi, la revisione delle prestazioni, e informazione e comunicazione al pubblico.

Gober et al. (2011) sostengono che la modellazione di simulazione consenta ai politici di esplorare scenari del futuro e di cercare politiche che siano robuste rispetto a diverse future possibilità. Le simulazioni poi possono evolvere iterativamente come vengano acquisite e elaborate nuove informazioni. Pahl-Wostl (2002) afferma inoltre la necessità di innovazione e cambiamento nel processo decisionale tradizionale sottolineando l'importanza della dimensione umana nella gestione sostenibile delle risorse idriche. In questo settore, come in altri analoghi sulla gestione territoriale i modelli sono importanti sia come strumenti scientifici che come dispositivi di comunicazione poiché facilitano l'apprendimento sociale del futuro sia tra gli addetti al settore sia al pubblico. In tal senso la ricerca si allinea all’approccio secondo il quale gli indicatori offrono informazioni in una forma che facilita la comunicazione tra esperti, decisori e il pubblico. La semplificazione che gli indicatori possono generare rende grandi quantità di informazioni molto più facili e comprensibili e comunque essendo modelli della realtà consentire di relazionarsi ad una misura semplice. Per di più gli indicatori secondo quanto sostenuto dal World Resources Institute WRI (1995) garantiscono una misura dei trend dello stato dell’ambiente e consentono ai decisori politici e al pubblico di accedere a informazioni sulle prestazioni delle politiche nel tempo.

La lista degli indicatori urbani che le grandi agenzie pubbliche hanno selezionato differisce nel rango politico e nella scala geografica in quanto rispondono a diversi scopi di misura Alberti (1996). Alberti (1996) sostiene che i pianificatori e i gestori necessitino di riconoscere che le proprie decisioni impattano sui sistemi ecologici molto oltre i limiti amministrativi comunali e regionali e questo è il punto di partenza per progettare strumenti per il monitoraggio della sostenibilità urbana.

C.L. Choguill (1996) sostiene che nonostante la necessità di soddisfare i bisogni umani fondamentali, sostanzialmente il dibattito sulla sostenibilità si centra intorno al tema dell’ambiente e particolarmente sul modo delle zone costruite di impattare sulle zone naturali. Politiche di conservazione in questo senso risultano essenziali ed è altrettanto importante la realizzazione di strumenti per la misura degli impatti anche se queste tematiche non sono facilmente risolvibili in quanto necessitano di tutta una serie di semplificazioni atte a poter applicare la procedura a contesti differenti. Sono suggerite, pertanto, strategie flessibili, orientate ai processi e che rispondano ai bisogni e alle capacità di cambiamento delle comunità.