Per capire fino in fondo se l’imprenditrice, oltre ad avere delle caratteristiche che la distinguono dalle altre madri di famiglia e lavoratrici, assume anche delle connotazioni particolari in ambito lavorativo, è necessario confrontarle con la figura dell’imprenditore. E’ interessante capire quali sono i tratti e i punti di forza o debolezza che fanno dell’imprenditrice una persona a tutto tondo sia sulla sfera privata che lavorativa. E’ interessante anche capire se le strade percorse dagli uomini e dalle donne per divenire imprenditori sono state le stesse, o se invece ha fatto differenza essere donne e quindi portarsi appresso tutte quelle caratteristiche, la sensibilità e la determinazione tipiche della sfera femminile, o essere uomini e quindi avere una visione e un approccio alla vita diverso. Quello che connota i due gruppi non è solo il percorso fatto, è anche il tipo di attività, le dimensioni dell’azienda che gestiscono, e l’ottica con cui si proiettano sul mercato di domani.
Questi sono sostanzialmente gli argomenti trattati in questo capitolo: il primo paragrafo descrive le caratteristiche generali di imprenditrici ed imprenditori quali stato civile, età, luogo di nascita, titolo di studio. Inoltre si descrive qual è stato il percorso fatto dai due soggetti per arrivare ad incarnare la figura di imprenditore e quali sono stati, se ce ne sono stati, i problemi che hanno caratterizzato il cammino fino a qui percorso, cammino inteso non solamente come cammino professionale ma anche personale e privato. Nel secondo paragrafo si cerca di analizzare le aziende per capire se imprenditori o imprenditrici gestiscono aziende simili per dimensioni, mercato, in quanto queste caratteristiche in qualche modo possono essere legate al grado di responsabilità che grava sulla persona. Il terzo paragrafo guarda al futuro, a come uomini e donne, imprenditori ed imprenditrici, sanno guardare al domani della propria azienda.
4.1 Percorsi e problemi
Prima di capire come, imprenditrici ed imprenditori, sono arrivati ad intraprendere un’attività di questo tipo è bene capire se ci sono delle differenze fra i soggetti legate all’età, allo stato civile, al luogo di nascita e al titolo di studio. La strada che li ha portati ad intraprendere tale attività non è solamente di tipo professionale, ma anche privato: uno dei due soggetti ha per caso deciso di anticipare o posticipare alcune scelte riguardanti la vita privata e familiare, sono dovuti scendere a compromessi con il compagno/a per poter gestire gli impegni dettati dal lavoro e quelli dettati dalla famiglia?
Appare evidente che gli imprenditori hanno saputo costruirsi una famiglia, e soprattutto mantenerla, con più facilità: la differenza fra chi è sposato nei due gruppi è abbastanza alta, gli imprenditori con una compagna sono l’81.2% contro il 71.1% delle colleghe donne che invece primeggiano sui colleghi fra i divorziati o separati di 4 punti percentuali; interessante anche notare come solo lo 0,8% degli imprenditori sia vedovo, contro il 5.9% delle imprenditrici (Tabella 4.1).
Tabella 4.1 Distribuzione percentuale di imprenditrici ed imprenditori per stato civile
Imprenditrice (n=856) Imprenditore (n=409) Vive sola/solo 15.4 14.3 Coniugata/o convivente 71.1 81.3 Separata/o divorziata/o 7.6 3.6 Vedova/o 5.9 0.8 Totale 100.0 100.0
Mediamente le imprenditrici sono più giovani di due anni e mezzo rispetto agli imprenditori, anche se le donne che sono sole perché single o perché separate sono mediamente più vecchie rispetto agli uomini nella stessa condizione. Possiamo quindi dedurre che fra le donne chi è più vecchia è anche quella che dal punto di vista privato e famigliare ha una condizione particolare. Se l’età media dei soggetti cambia con lo stato civile, questo non influenza l’età in cui imprenditrici ed imprenditori hanno deciso di intraprendere questa strada, se non per chi è vedovo: le imprenditrici che mediamente sono le più anziane sono anche quelle che hanno intrapreso tale professione 8 anni dopo le colleghe, mentre per gli imprenditori che hanno perso la compagna, che sono comunque sempre i più anziani in media del loro gruppo, sono
quelli che hanno iniziato tale attività prima di tutti. Questi semplici numeri fanno comunque notare che per la donna l’età in cui essa ha avuto la possibilità di intraprendere la strada dell’imprenditorialità è diminuita negli anni, mentre per l’imprenditore non si e spostata di molto; o forse per l’uomo le porte per questa professione sono sempre state aperte, mentre per le donne tali porte si sono aperte più negli ultimi 50 anni, oppure prima ma solo per determinate situazioni famigliari e per sopperire alla mancanza improvvisa del compagno (Tabella 4.2).
Tabella 4.2 Distribuzione media d’età di imprenditrici ed imprenditori per stato civile
Imprenditrice Imprenditore
Età Inizio attività
imprenditoriale
Età Inizio attività imprenditoriale Totale 47.4 29.9 49.9 27.3 Vive sola/solo 39.9 27.5 37.7 26.8 Coniugata/o convivente 48.0 29.8 52.1 27.5 Separata/o divorziata/o 47.5 30.0 44.3 25.7 Vedova/o 58.8 38.1 63.0 21.3
Ancora una volta, dall’andamento dell’età media del raggiungimento di determinate tappe nel corso della vita di queste donne e uomini, per l’imprenditrice la possibilità e la scelta di intraprendere questa professione è avvenuta dopo una serie di traguardi famigliari, mentre per il collega maschio realizzazione professionale e familiare sono andate di pari passo (Grafico 4.1). Per l’imprenditore è stato forse più facile seguire sia lo sviluppo della propria carriera che la nascita di una famiglia, tanto che ha avuto la possibilità di avere un figlio in più rispetto alla collega donna che non ha potuto, come l’imprenditore, seguire la sfera famigliare e professionale in contemporanea, ma ha scelto, cronologicamente parlando, prima la famiglia, anche se a volte rinunciando ad un altro figlio, e poi ha pensato alla carriera professionale (Tabella 4.3).