• Non ci sono risultati.

Incarichi dirigenziali n Che cos’è un incarico dirigenziale e quali

sono le tipologie di incarichi conferibili? Dalla fine degli anni ‘90, in seguito al processo di aziendalizzazione delle amministrazioni sa-nitarie e, più in generale, con la riforma della dirigenza sanitaria, la specificazione delle fun-zioni assegnate al medico, avviene attraverso il conferimento di incarichi dirigenziali di durata prestabilita (di regola da 3 a 5 anni), il cui con-39

I

Come Iscrizione all’albo dell’Ordine dei Medici, chirurghi ed odontoiatri Incarichi dirigenziali

tenuto è negoziato dalle parti nel rispetto delle regole generali fissate dalla legge e dagli accordi collettivi (v. art. 15 e ss., D.lgs. n. 502/1992). L’incarico dirigenziale definisce il perimetro delle prestazioni esigibili dal dirigente sanitario in ri-ferimento agli obiettivi assegnati e ai programmi da realizzare. La contrattazione collettiva (v. art. 27, CCnl 8.6.2000, valido sia per l’area medica che per quella sanitaria) individua quattro tipo-logie di incarichi dirigenziali di natura gestionale o professionale:

> incarichi di direzione di struttura complessa (compresi gli incarichi di direttore di dipar-timento, di distretto sanitario, di presidio ospedaliero);

> incarichi di direzione di struttura semplice (anche a valenza dipartimentale);

> incarichi di natura professionale, di alta spe-cializzazione, di consulenza, di studio e ri-cerca, ispettivi, di verifica e di controllo;

> incarichi di natura professionale conferibili al dirigente con meno di cinque anni di an-zianità.

All’interno delle descritte quattro categorie di incarico, ciascuna azienda con proprio regola-mento può operare un ulteriore graduazione differenziando il livello economico e professio-nale di ciascun incarico.

n Come viene conferito l’incarico dirigen-ziale?

Le tipologie di incarichi sopra elencate non sono tutte attribuibili al momento della costituzione del rapporto, ma delineano un percorso di ac-crescimento di funzioni e poteri del dirigente medico strettamente legato alla professionalità maturata e ai risultati conseguiti, i quali sono oggetto di un articolato sistema di valutazione e verifica periodica da parte dei competenti or-gani individuati dall’autonomia collettiva (il Col-legio Tecnico, per le verifiche alla scadenza del-l’incarico e l’Organismo interno di Valutazione (o Nucleo di valutazione) per le verifiche annuali sui risultati di gestione e sugli obiettivi assegnati – v. voce VAlutAZIone a pag. 77).

In particolare, all’atto della prima assunzione, al dirigente sanitario sono affidati compiti pro-fessionali (“incarichi di natura professionale” let-tera d) art. 27 CCnl 8.6.2000) con precisi ambiti di autonomia da esercitare nel rispetto degli in-dirizzi del dirigente responsabile della struttura e, solo dopo i primi cinque di servizio, previa va-lutazione positiva, potranno essere conferiti

in-carichi comportanti una maggiore autonomia professionale, responsabilità tecnico-speciali-stiche, ed anche funzioni gestionali (incarichi di struttura semplice). Nel conferimento degli incarichi e per il passaggio ad incarichi di fun-zioni dirigenziali diverse, le aziende devono te-ner conto di una serie di fattori, e cioè:

> delle valutazioni del collegio tecnico;

> della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare;

> dell’area e disciplina di appartenenza;

> delle attitudini personali e delle capacità pro-fessionali del singolo dirigente, sia in relazio-ne alle conoscenze specialistiche relazio-nella disci-plina di competenza che all’esperienza già acquisita in precedenti incarichi (svolti anche in altre aziende), ovvero alle esperienze do-cumentate di studio e ricerca presso istituti di rilievo nazionale o internazionale;

> dei risultati conseguiti in rapporto agli obiet-tivi assegnati nonché alle valutazioni ripor-tate dal collegio tecnico;

> del criterio di rotazione ove applicabile. Gli incarichi di natura professionale, decorso il periodo di prova, sono conferiti dall’azienda, su proposta del dirigente responsabile della strut-tura di appartenenza - con atto scritto e motivato ad integrazione del contratto individuale (v. voce ContrAttI a pag. 19).

In particolare, al dirigente neo assunto e con an-zianità di servizio inferiore ai cinque anni, il re-sponsabile della struttura predispone e assegna un programma di attività finalizzato al raggiun-gimento degli obiettivi prefissati e al perfezio-namento delle competenze tecnico professionali e gestionali riferite alla struttura di appartenenza (v. art. 15, co. 4, D.lgs. n. 502/1992).

L’incarico di responsabile di struttura semplice, intesa come articolazione interna di una strut-tura complessa, è attribuito dal direttore gene-rale, su proposta del direttore della struttura complessa di afferenza, mentre l’incarico di strut-tura semplice a valenza dipartimentale, è attri-buito dal direttore generale, sentiti i direttori delle strutture complesse di afferenza al dipar-timento, su proposta del direttore di dipartimen-to. Infine, l’incarico di direzione di struttura com-plessa è attribuito dall’azienda, in seguito ad una complessa procedura selettiva pubblica, ai dirigenti in possesso di requisiti di idoneità sta-biliti dal d.P.r. n. 484/1997.

ATTENZIONE: tutti gli incarichi dirigenziali

I

Come

Incarichi dirigenziali

vanno conferiti con atto scritto e motivato ad in-tegrazione del contratto individuale, nel quale devono essere specificati: l’oggetto, la durata (che non può essere inferiore a tre anni e supe-riore a cinque), gli obiettivi assegnati e il tratta-mento economico correlato. In caso di più can-didati all’incarico da conferire, l’azienda procede sulla base di una rosa di idonei selezionati con criteri predeterminati. Al riguardo bisogna fare riferimento a quanto previsto dal regolamento aziendale.

n Nel computo dei cinque anni necessari per il conferimento di incarichi di alta professionalità o di struttura semplice, si computano anche i periodi di servizio svolti a tempo determinato presso la stessa o altra azienda prima dell’immis-sione in ruolo?

n Ed i periodi di lavoro svolti come dirigen-te in altri paesi europei?

Si, al riguardo la contrattazione collettiva pre-vede espressamente che nel computo dei cinque anni di attività ai fini del conferimento dell’in-carico di direzione di struttura semplice ovvero di natura professionale anche di alta

specializ-zazione, di consulenza, di studio e ricerca, ispet-tivi, di verifica e di controllo, rientrano i periodi svolti con incarico dirigenziale a tempo deter-minato, senza soluzione di continuità, nonché i periodi relativi ad attività sanitarie e professio-nali effettuate con incarico dirigenziale o equi-valente alle funzioni dirigenziali in ospedali o strutture pubbliche dei Paesi dell’Unione Euro-pea (v. art. 15, co. 1, CCnl 17.10.2008 così come integrato dall’art. 16, co. 6, CCnl 6.5.2010). n L’incarico dirigenziale può essere

revo-cato prima della sua naturale scaden-za?

È facoltà dell’azienda revocare o modificare un incarico dirigenziale prima della sua scadenza qualora ciò si rendesse necessario per effetto di un processo di ristrutturazione o riorganizza-zione (si pensi, ad esempio, al caso di soppres-sione e/o fusoppres-sione di una o più unità operative complesse o semplici), ma in tal caso, il dirigente ha comunque diritto alla conservazione del trat-tamento economico fino alla naturale scadenza del contratto, pur se assegnato a funzioni infe-riori. 41

I

Come Incarichi dirigenziali

L

come

Libera

professione intramoenia

Documenti correlati