Con l’inchiesta post-intervento si vuole misurare l’evoluzione delle competenze sulla natura delle scienze (NOS), della percezione sulla chimica e infine raccogliere le opinioni sul percorso didattico storico svolto. Per i primi due punti l’evoluzione è stata monitorata confrontando i risultati con quelli dell’inchiesta iniziale, mentre per la terza parte (dimensione II) sono state elaborate delle nuove affermazioni sul percorso svolto.
Le tre dimensioni contemplate sono:
• Dimensione I - L’attitudine e le concezioni verso la disciplina • Dimensione II – Il contributo della storia nell’insegnamento • Dimensione III - Cosa ne penso delle scienze?
4.1 Metodi
4.1.1 Progettazione
Il questionario post-intervento riprende quello dell’inchiesta pre-intervento. L’unica dimensione modificata è la II. In questa dimensione le tre affermazioni sulle potenzialità della storia sono state sostituite con sette affermazioni riguardanti il percorso didattico svolto (Allegato E).
4.1.2 Punteggi e analisi dati
Come per l’inchiesta pre-intervento i punteggi vanno da 1 a 4, che va dal “non sono affatto d’accordo” al “sono pienamente d’accordo”. Con l’acronimo N/D (Non Definito) si ha la possibilità di notificare la mancanza di un’opinione sul tema trattato.
L’analisi dei dati è identica a quella fatta per l’inchiesta pre-intervento. Per visualizzare concretamente il confronto tra pre- e post- intervento, per ognuna delle affermazioni delle dimensioni I e III è stato elaborato un istogramma di confronto come illustrato in Figura 4.1.
Figura 4.1 – Esempio di confronto tra la distribuzione di punteggi uttenuti nell’inchiesta pre-intervento didattico (verde) e quelli dell’inchiesta post-intervento (arancione).
4.1.3 Somministrazione
Come nell’inchiesta precedente, l’ordine dei quesiti è stato scelto in modo da variare molto spesso le domande.
Per la somministrazione e l’elaborazione dei dati sono stati utilizzati gli stessi metodi dell’inchiesta precedente. La somministrazione pilota non è stata fatta poiché le affermazioni della nuova dimensione non potevano essere testate su una classe differente da quelle che hanno seguito il percorso.
4.2 Risultati e discussione dell’inchiesta
Il questionario è stato somministrato giovedì 23 aprile e mercoledì 29 aprile agli stessi 36 studenti (N=36) della prima inchiesta.
Il grado d’indecisione degli studenti è stato misurato, come per l’inchiesta di ricognizione, mediante il numero di risposte “N/D”. La Figura 4.2 illustra il confronto tra le due inchieste.
0 5 10 15 20 25 1 2 3 4 N/D n u me ro d i al li evi punteggio Pre Post
Figura 4.2 – Confronto tra il grado di indecisione degli studenti nella prima e nella seconda inchiesta, misurato mediante il numero di risposte N/D sui 26 quesiti posti.
Da questo confronto emerge che il grado d’indecisione sembra essere aumentato. È necessario però tenere in considerazione che il questionario posto agli allievi proponeva 6 affermazioni in più rispetto a quello iniziale. Questo ha permesso di aumentare la probabilità che fosse fatta la scelta N/D. Il numero di studenti che ha mai scelto la risposta N/D è sceso da 13 a 11 unità, attestandosi al 30%. Contando anche quelli che hanno scelto la risposta N/D una o due volte, la percentuale è del 75%, di poco distante da quel 81% ottenuto in precedenza. In conclusione la rilevanza delle “non risposte” non è tale da invalidare i risultati ottenuti.
4.2.1 Dimensione I - L’attitudine e le concezioni verso la disciplina
Dal confronto dei dati (vedi allegato F) emerge che le concezioni degli studenti verso la disciplina non hanno subito cambiamenti radicali.
Ad un’invariata utilità della chimica per il quotidiano viene associata una maggior difficoltà della materia, frutto anche dei risultati non molto brillanti ottenuti in questi mesi. La concezione che la chimica sia pericolosa è diventata maggioritaria, mentre nell’inchiesta precedente non c’era uniformità di consensi. Questo risultato non sembra aver condizionato il piacere per la chimica, che resta sostanzialmente elevato, nonostante un maggior numero di “non risposte”. Il grado di riuscita cala leggermente, rispecchiando la valutazione espressa dal docente.
0 2 4 6 8 10 12 14 0 1 2 3 4 5 >5 n u me ro d i al li evi numero di risposte N/D Pre Post
Il percorso svolto sembra non aver influenzato questa dimensione, la quale sembrerebbe seguire l’andamento generale delle classi e le valutazioni ricevute (14 studenti su 36 hanno una valutazione insufficiente). L’apprendimento dei contenuti del corso non sono stati verificati prima della somministrazione del questionario e questo può aver influito sul risultato.
4.2.2 Dimensione II – Il contributo della storia nell’insegnamento
Una parte del campione (22 allievi su 36) ha dichiarato che i testi storici hanno favorito la comprensione dei concetti trattati e poco più della metà (19 allievi) hanno trovato le attività con i testi storici interessanti.
Questi risultati, nonostante non rispecchino l’unanimità all’interno della classe, mostrano che l’approccio storico “a immersione”, può aiutare gli allievi a raggiungere una comprensione maggiore dei concetti trattati e ad una motivazione ed un coinvolgimento maggiori. Il risultato sicuro è che l’approccio proposto non fa l’unanimità degli allievi, cosa che potrebbe essere legata ad un maggiore interesse verso la parte di calcolo ed esercizi che accompagna il corso.
4.2.3 Dimensione III - Cosa ne penso delle scienze?
Nonostante il buon livello di partenza valutato in precedenza, il confronto dei dati mostra alcuni cambiamenti nella percezione di alcuni aspetti della natura delle scienze (NOS). In particolare per alcune affermazioni è possibile ricondurre il cambiamento a determinati interventi didattici durante il percorso. Soprattutto per quanto concerne gli aspetti interpretativi (Allegato F, Affermazioni 9-14) e metodologici (Allegato F, Affermazioni 15-19) emerge lo spostamento del campione verso una posizione più vicina alla realtà. Negli aspetti interpretativi si può notare come gli studenti abbiano acquisito più coscienza dei fattori esterni (società, soggettività dello scienziato) che influenzano i risultati e l’interpretazione che è data dagli scienziati. Negli aspetti metodologici da sottolineare come il campione sia essenzialmente in accordo con la necessità di una sperimentazione per l’evoluzione della conoscenza scientifica (Allegato F, Affermazione 15).
Questi cambiamenti possono essere ricondotti al fatto che ho insistito molto sull’influenza che la comunità scientifica esercitava (ed esercita tutt’oggi) sull’evoluzione del sapere scientifico, come per esempio nel caso di Avogadro.
Sempre all’interno dell’irrilevanza statistica dovuta all’esiguo campione, è possibile affermare che questo percorso ha permesso di migliorare la conoscenza di alcuni degli aspetti legati alla natura delle scienze.
4.3 Conclusioni
L’inchiesta post-intervento, mediante il confronto con la prima inchiesta, ha permesso di quantificare e di monitorare l’influenza dell’intervento didattico sugli aspetti motivazionali e di concezione sulla natura delle scienze. Tutto ciò nei limiti della grandezza del campione statistico, cosa che non permette di generalizzare i risultati sull’intera popolazione scolastica.