5.1 Spessori del film asciutto
Nelle più importanti norme nazionali per finestre come ÖNORM B 3803 e C 2350 oppure nel foglio d’istruzioni VFF H0.03 per finestre in legno verniciate dal produttore si consigliano spes-sori del film fra 80 (mordenzato) e 100 µm (laccato) asciutti. Tali spesspes-sori sono raggiunti con i nostri cicli di verniciatura standard. In accordo con la ditta ADLER sono possibili delle tolle-ranze in caso di determinati campi d’utilizzo come p. es. finestre in legno-alluminio o prodotti specifici.
Spessori di film troppo elevati a partire da ca. 120 µm a secco aumentano il rischio di distacchi e fessure della vernice.
5.2 Carteggiatura intermedia
Le vernici per legno all’acqua presentano in generale una carteggiabilità molto buona. Di solito la carteggiatura intermedia viene eseguita con grana 220 – 280.
Data la termoplasticità delle vernici all’acqua per legno è da evitare una pressione troppo forte di carteggiatura (la conseguenza è il notevole aumento di temperatura).
Per i lavori di carteggiatura utilizzare almeno il filtro antipolvere P2 come dispositivo di prote-zione individuale contro la polvere di carteggiatura e del legno. In caso di legno di latifoglia (soprattutto rovere) consigliamo un filtro anti-polvere P3. La priorità sta nella realizzazione di provvedimenti tecnici per l’aspirazione.
5.3 Resistenza al blocking
I sistemi di rivestimento per applicazioni esterne tendono a bloccarsi in determinate condizioni (ad es. temperatura e pressione elevate). Tutti i materiali di rivestimento ADLER sono stati formulati in modo da evitarlo nel miglior modo possibile. La buona resistenza al blocking è regolarmente controllata e confermata da istituti di controlli indipendenti.
Si devono prendere precauzioni per evitare il blocco dei pezzi verniciati durante il processo di produzione o durante il montaggio. Con l’utilizzo di appropriati inserti (distanziatori) di schiuma fina di PE questo problema è facilmente risolto. I distanziatori contenenti plastificanti o lamine non devono essere utilizzati a causa del rischio di segni e strappi. La compatibilità deve essere verificata in anticipo.
5.4 Formazione del film
Le vernici ADLER all’acqua contengono principalmente come leganti delle resine sintetiche a base di poliacrilato/ poliuretanico finemente disperse in acqua . Per queste dispersioni la
for-01-20 (sostituisce 10-18) Pagina 23 di 35
mazione del film avviene senza problemi se viene rispettata una temperatura minima di lavo-razione. Essa deve essere assolutamente al di sopra della temperatura minima di formazione del film (MFT) della rispettiva vernice dispersiva.
È necessario mantenere una temperatura della vernice, dell'oggetto e dell'ambiente di almeno +15 °C!
Il film di vernice prodotte a temperature più basse hanno una resistenza meccanica e chimica inferiore; in alcune circostanze possono anche verificarsi delle fessurazioni.
5.5 Pot-Life
Nelle vernici all’acqua bicomponenti si deve prima della lavorazione aggiungere accurata-mente il catalizzatore mescolandolo nella componente vernice. Dopo aver aggiunto l’induritore si consiglia si aspettare ca. 10 min. per consentire un migliore degassamento. Il prodotto ca-talizzato deve essere utilizzato nel giro di qualche ora, trascorso questo periodo, non si può più lavorare la vernice (consultare la scheda tecnica). Non chiudere i contenitori con materiale indurito.
Il superamento del tempo di durata della miscela non sempre è riconoscibile da un intorbida-mento oppure una gelificazione della vernice. Dopo la scadenza della miscela, nella vernice possono essere presenti sostanze disciolte, reticolate, non visibili, che in un secondo mo-mento, se applicate, provocano un intorbidamento dello strato di vernice secco. Pertanto si consiglia di osservare le indicazioni relative alla durata del prodotto catalizzato riportate sulla scheda tecnica.
Variazioni di temperatura, umidità d’aria e umidità del supporto in confronto ai valori indicati nelle schede tecniche possono portare a una riduzione della durata.
5.6 Compatibilità
Le vernici all’acqua non vanno mescolate con le vernici tradizionali al solvente e/o con diluenti, in quanto sono incompatibili insieme in fase liquida.
5.7 Pulizia dell'attrezzatura di applicazione
Per la verniciatura con vernici all’acqua sono adatte principalmente apparecchiature non cor-rosivi. Se nell’attrezzatura di applicazione a spruzzo sono state utilizzate prima vernici al sol-vente, è necessario eseguire una pulizia accurata prima di passare all’utilizzo di vernici all’ac-qua per legno. È consigliabile risciacall’ac-quare l’apparecchiatura prima con un diluente nitro o po-liuretanico e poi con acetone. Quindi risciacquare con acqua di rubinetto fino alla rimozione di tutti i residui di solvente. Qualora dopo l’utilizzo di vernici all’acqua venissero impiegate vernici al solvente, le apparecchiature andranno pulite seguendo l’ordine inverso (1° acqua, 2° ace-tone, 3° diluente al nitro o poliuretanico).
Le attrezzature di applicazione devono essere risciacquate accuratamente subito dopo il com-pletamento dei lavori con acqua di rubinetto e poi con ADLER Aqua-Cleaner (80080), diluito 1:1 con acqua. In caso di sporco pesante, si consiglia di lasciare agire per una notte con Aqua-Cleaner 80080, diluito 1:1 con acqua. Residui di vernici all’acqua diventati morbidi si lasciano facilmente togliere con un velo abrasivo. Le attrezzature di lavoro molto sporche possono es-sere pulite con acetone.
5.8 Essiccazione
Un’elevata umidità nell’aria (superiore al 60 % relativa) e basse temperature (inferiori ai 20 °C) prolungano notevolmente l’essiccazione! Per una buona essiccazione di superfici verniciate con vernici all’acqua è necessario provvedere all’asportazione del vapore acqueo sviluppato durante la fase di essiccazione. Ciò richiede essiccatori con una buona ventilazione. Per l’ac-catastamento dei pezzi verniciati ed essiccati è appropriato l’uso di distanziatori di polietilene espanso.
Le basi delle rastrelliere sulle quali vanno appoggiati i pezzi verniciati vanno ricoperte con tubi in polietilene; per il contenuto di plasticizzanti i tubi di PVC non sono idonei per il contatto con superfici da poco verniciate.
5.9 Cabine a spruzzo
Per la lavorazione con vernici all’acqua per legno sono adatte sia cabine a secco che cabine a velo d’acqua.
Per le cabine a velo d’acqua è necessario un impianto di depurazione dell’acqua. Questo non è fattibile senza un'apparecchiatura adatta. I coagulanti utilizzati devono essere specifici per l’utilizzazione di vernici all’acqua.
5.10 Protezione antideflagrante
La maggior parte delle vernici all’acqua presentano un punto di infiammabilità superiore ai 55 °C; per questo non sarebbe necessaria l’osservanza delle regole antideflagranti nelle rela-tive cabine di verniciatura. Poiché per motivi di pulizia verranno impiegati anche in futuro pro-dotti al solvente o propro-dotti a base di alcool (punto di infiammabilità inferiore ai 21 °C) consi-gliamo di costruire gli impianti elettrici e di illuminazione delle cabine di verniciatura di tipo antideflagrante.
5.11 Smaltimento
I residui liquidi di vernici all’acqua e l’acqua di pulizia sporca non vanno assolutamente smaltiti direttamente nelle canalizzazioni, ma devono essere consegnati ad un apposito raccoglitore per il corretto smaltimento, come i fanghi di vernice provenienti dagli impianti di trattamento delle acque di scarico.
I residui di vernici all’acqua e i fanghi di vernici provenienti da impianti di trattamento delle acque di scarico devono essere raccolti separatamente dagli altri rifiuti ed etichettati o smaltiti con i seguenti numeri di codice:
Elenco dei rifiuti, Decisione 2000/532/CE che istituisce un elenco di rifiuti
08 01 11x pitture e vernici di scarto, contenenti solventi organici o altre sostanze perico-lose.
15 01 10x Imballaggi, contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali so-stanze.
Elenco dei rifiuti (ÖNORM S 2100) 55503 Fango da vernici e pitture
Le polveri di vernice all’acqua e al solvente che si creano in una cabina di verniciatura a secco possono essere smaltite, previa consultazione dell’addetto, allo smaltimento come rifiuti indu-striali.
01-20 (sostituisce 10-18) Pagina 25 di 35 Osservazioni:
Fare riferimento alle prescrizioni nazionali o regionali pertinenti. I rifiuti devono essere separati in base alle categorie che possono essere trattate separatamente dagli impianti locali o nazionali di gestione dei rifiuti.
5.12 Magazzinaggio
In seguito alla loro composizione chimica e al loro elevato punto di infiammabilità le vernici ad acqua non sono soggette al “Regolamento sui liquidi infiammabili – VbF”, BGBl. n. 240/1991.
Tuttavia le installazioni elettriche nei magazzini dovrebbero comunque essere eseguite da un grado di protezione IP 54. Il pavimento di magazzini deve essere impermeabile ai liquidi, poi-ché nella maggior parte dei casi le vernici all'acqua sono classificate nella classe di pericolosità per le acque 1 (WGK 1); è necessaria l'approvazione del deposito da parte dell'autorità distret-tuale.
Le vernici all’acqua in generale vanno protette dal gelo durante il loro magazzinaggio. La ca-pacità di conservazione di catalizzatori poliuretanici all’acqua (Aqua-PUR-Härter) è limitata.
Confezioni che perdono possono portare a vernici e/o catalizzatori non più perfetti e quindi non possono più sviluppare appieno le loro proprietà. Pertanto la confezione va sempre chiusa bene e una volta aperta va lavorata il prima possibile.
5.13 Protezione sanitaria
Per la lavorazione con vernici all’acqua vanno rispettate simili precauzioni igieniche adottate durante la lavorazione con vernici al solvente. In generale è da evitare ispirare gli aerosoli di vernici provenienti sia da vernici al solvente che da vernici all’acqua. Questo è possibile indos-sando correttamente una maschera protettiva delle vie aeree (filtro combinato A2/P2).
I solventi residui utilizzati nelle vernici all’acqua (nella maggior parte dei casi inferiori al 10 % in peso) hanno generalmente un valore MAK molto basso. Per il loro basso valore di pressione del vapore durante la lavorazione, con queste vernici non è possibile raggiungere nell’aria concentrazioni di solventi pericolose dal punto di vista tossicologico.
Questo è sicuramente un vantaggio decisivo nei confronti dei sistemi di vernici al solvente con i quali il rispetto del valore MAK rappresenta sempre un grosso problema.
Per i lavori di carteggiatura utilizzare almeno il filtro antipolvere P2 come dispositivo di prote-zione individuale contro la polvere di carteggiatura e del legno. La priorità sta nella realizza-zione di provvedimenti tecnici per l’aspirarealizza-zione.
L'ulteriore trattamento / rimozione di strati di vernice mediante carteggiatura oppure bruciatura, ecc. può causare polveri e vapori pericolosi. Eseguire sempre l'operazione con una buona ventilazione e, se necessario, con adeguati dispositivi di protezione.
Si prega di osservare le nostre ARL 071 - Direttiva di lavoro riguardante alla protezione delle vie respiratorie.
5.14 Emissioni residue da film di vernice
Anche i film di vernici all’acqua appena applicati contengono una minima percentuale di sol-venti (“additivi per la formazione del film”). Questi residui di solsol-venti normalmente vengono emessi nell’aria nei primi mesi successivi alla verniciatura.
La velocità con cui le esigue concentrazioni di residui di solventi evaporano dipende dalla si-tuazione del locale e soprattutto dalle abitudini di aerazione. Le concentrazioni di solventi, data la minima concentrazione, non presentano nessun rischio per la salute dei consumatori. In
alcuni rari casi particolari si consiglia l’utilizzo di cicli misti, composti da fondi a base di solventi e finiture all’acqua. In tali casi sono da tenere in considerazione i seguenti punti:
La quantità dei residui di solventi contenuti nel film di vernice dipende molto dalla tecnica di applicazione. Il contenuto di solvente residuo è basso se si rispettano le quantità di applica-zione indicate nelle schede tecniche e se le superfici verniciate vengono asciugate durante la notte con un tempo di essiccazione intermedio e una ventilazione adeguata (temperatura am-biente di 20 °C).
I seguenti fattori ritardano il rilascio di solventi:
Spessori elevati dei singoli strati di vernici
Brevi tempi di essiccazione intermedia
Temperatura ambiente bassa durante l’applicazione e l’essiccazione
Scarso ricambio d'aria con basso contenuto di aria fresca durante l'essiccazione
Rapido assemblaggio dopo la verniciatura
Per ridurre al minimo i residui di solventi ed evitare contestazioni per l’odore sprigionato dalle emissioni residue, prima dell’assemblaggio si consiglia di riporre le parti verniciate per 5 - 7 giorni (non coperte) in un locale ben areato ad una temperatura ambiente di ca. 20 °C.
5.15 Consigli e suggerimenti
5.15.1 Prevenzione del flusso di resina e rimozione della resina
La resina, in quanto naturale componente del legno, è presente in considerevoli quantità in alcuni tipi di conifere come Pino Silvestre, Larice o Douglas. In caso di tonalità scure morden-zate o coprenti si possono verificare fuoriuscite di resina in combinazione con fessure prema-ture e staccamenti del film di verniciatura. Per evitare che la resina penetri, il processo di ver-niciatura deve essere eseguito il più presto possibile dopo la carteggiatura del legno.
In nessun caso si devono usare detergenti contenenti alcool, detergenti contenenti altri solventi o abrasivi per la rimozione. Esistono due possibilità per eliminare la resina fluida o già solidifi-cata sulle superfici, senza danneggiarle:
Eliminare ad esempio meccanicamente la resina fluida con l'aiuto di un cucchiaino. Pulire poi la zona con ADLER Entharzer Verdünnung 80330 e applicare ADLER Top-Care 7227000210.
La resina solida si elimina nel migliore dei modi in inverno. A temperature intorno agli 0 °C la resina naturale diventa molto fragile e può essere rimossa facilmente ad esempio con una spatola di plastica e senza lasciare residui. In alternativa, a temperature ambiente calde, la resina può essere raffreddata con spray di ghiaccio.
Successivamente applicare a temperature calde a partire da 15 °C ADLER Top-Care 7227000210.
La fuoriuscita di resina dalle finestre quando viene verniciata opaca porta ad una decolora-zione gialla, che rimane visibile anche dopo che la resina è stata rimossa. Per finestre con verniciatura laccata vengono pertanto consigliati solamente legni con un basso contenuto di resina. Le tonalità scure (mordenzate e laccate), data la loro elevata temperatura superficiale, presentano un elevato flusso di resina. Per contrastare questo fenomeno, sono stati sviluppati speciali pigmenti anti calore per i colori scuri, che riducono la temperatura superficiale e quindi anche il flusso di resina.
01-20 (sostituisce 10-18) Pagina 27 di 35
Per le seguenti tonalità di colore, si raccomanda l'uso di una finitura anticalore, che porta ad una temperatura superficiale significativamente ridotta alla luce diretta del sole. Ciò può con-trastare i danni indotti termicamente dalla deformazione. Le tonalità con finitura anticalore sono disponibili in fabbrica.
Tab. 5.1: Tonalità anticalore disponibili:
RAL 3007 Schwarzrot RAL 6022 Braunoliv RAL 7043 Verkehrsgrau B RAL 3009 Oxidrot RAL 6025 Farngrün RAL 8000 Grünbraun RAL 5000 Violettblau RAL 6028 Kieferngrün RAL 8002 Signalbraun RAL 5001 Grünblau RAL 7002 Olivgrau RAL 8003 Lehmbraun RAL 5003 Saphirblau RAL 7003 Moosgrau RAL 8007 Rehbraun RAL 5004 Schwarzblau RAL 7005 Mausgrau RAL 8008 Olivbraun RAL 5008 Graublau RAL 7006 Beigegrau RAL 8011 Nussbraun RAL 5011 Stahlblau RAL 7008 Khakigrau RAL 8012 Rotbraun RAL 5013 Kobaltblau RAL 7009 Grüngrau RAL 8014 Sepiabraun RAL 6003 Olivgrün RAL 7010 Zeltgrau RAL 8015 Kastanienbraun RAL 6004 Blaugrün RAL 7012 Basaltgrau RAL 8016 Mahagonibraun RAL 6006 Grauoliv RAL 7013 Braungrau RAL 8017 Schokoladenbraun RAL 6007 Flaschengrün RAL 7016 Anthrazitgrau ca. RAL 8019 Graubraun RAL 6008 Braungrün RAL 7021 Schwarzgrau RAL 8022 Schwarzbraun RAL 6012 Schwarzgrün RAL 7022 Umbragrau RAL 8028 Terrabraun RAL 6013 Schilfgrün RAL 7024 Graphitgrau RAL 9004 Signalschwarz RAL 6014 Gelboliv RAL 7026 Granitgrau RAL 9011 Graphitschwarz RAL 6015 Schwarzoliv RAL 7031 Blaugrau RAL 9017 Verkehrsschwarz RAL 6020 Chromoxidgrün RAL 7039 Quarzgrau
5.15.2 Formazione di macchie bianche su superfici bagnate dalla pioggia
Il completo indurimento di vernici all’acqua ad elevato spessore richiede almeno 4 settimane a temperatura ambiente e grado di umidità normale. Finestre e portoncini vengono però nor-malmente installati molto prima. Per questo motivo nella fase iniziale, dopo una forte esposi-zione alla pioggia, si possono formare macchie bianche. Le macchie spariscono però in breve tempo. L’effetto non ha nessun influsso alla funzione protettiva del film di vernice. Non appena la vernice si è completamente reticolata, l'effetto non si verificherà più.
5.15.3 Abrasione dei pigmenti nelle finestre laccate
Con l’utilizzo dell’ADLER Top-Cleaner 51696 per le pulizie di finestre laccate, può accadere che sul panno utilizzato compaia una leggera abrasione del pigmento. Come si può capire dalle seguenti spiegazioni questo però non costituisce motivo di reclamo.
L'abrasione del pigmento può essere causata dalla polvere di spruzzo (per es. lavorazione con umidità troppo bassa, ugello di spruzzo troppo piccolo) o dalla contaminazione da polvere in cantiere (effetto abrasivo durante la pulizia).
Pulendo con ADLER Top-Cleaner 51696, lo sporco sciolto viene rimosso e poi gli eventuali micropori vengono sigillati con ADLER KH-Pflegemittel 50021. In questo modo si garantisce un’ottima resistenza alle intemperie e un’ottima durata.
5.15.4 Pulizia e lavori di manutenzione degli impianti ADLERMix
Si prega, di consultare riguardo alla realizzazione di tonalità con il sistema ADLERMix la nostra ARL 800 - Direttiva per la lavorazione (comprese pulizia e manutenzione) con gli impianti ADLERMix.
Si prega di osservare le nostre indicazioni nelle schede tecniche e nelle schede di sicurezza.
6 Sigillanti
Un provino viene fornito con il sistema di rivestimento completo. Dopo un tempo di asciugatura di 5 giorni, un nastro adesivo viene applicato sulla superficie dei provini verniciati su entrambi i bordi.
Un cordone di sigillante di larghezza compresa tra 5 mm e 10 mm viene poi spruzzato libera-mente e lisciato in modo che il sigillante sia il più piatto possibile e abbia uno spessore di circa 5 mm (vedi figura sotto). I campioni vengono poi conservati per 5 giorni.
Per la prova, i nastri adesivi vengono rimossi dopo l'asciugatura, il cordone di sigillante viene afferrato ad entrambe le testate e tirato via dal rivestimento ad angolo retto.
Il sigillante e il rivestimento sono considerati compatibili se la rottura si verifica nel sigillante durante il processo di distacco. Non deve essere possibile staccare completamente il sigillante dalla superficie del rivestimento o rimuovere il rivestimento e il sigillante dal supporto. Il sigil-lante non deve causare lo scolorimento del rivestimento (vedi ÖNORM B 3803).