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INDICE DELLE TRADIZIONI PROFETICHE

Nel documento La saggezza di Al-Hakim (pagine 161-165)

«Chiunque operi in base a ciò che conosce, Iddio gli dona in eredità la scienza di ciò che non conosce» 88.

«In verità, questa scienza possiede un’insolenza uguale all’inso- lenza della ricchezza» 87.

«L’intuizione del credente non sbaglia» 142.

«Il credente vede per mezzo della luce dell’Altissimo»142. «L’ammonitore di Dio è nel cuore di ogni credente, e il Suo esor-

tatore è nel cuore di ogni credente» 142.

«Quando uno muore, è iniziata la sua resurrezione» 142.

«Tre sono quelli che scoprono la dolcezza della fede: l’uomo per

il quale Iddio e il Suo messaggero sono più cari di qualsiasi altra cosa, l’uomo che odia ritornare all’infedeltà dopo che Iddio lo ha tratto fuori da essa, tanto quanto odierebbe essere gettato nel fuoco, e l’uomo che ama uno dei [Suoi] servi solamente per [grazia di] Dio» 139.

«Gusta il sapore della fede colui che è soddisfatto di Dio come suo Signore, dell’Islām come religione, e di Muḥammad come inviato» 138.

«Le persone che in questo basso mondo sono messe alla prova più intensamente sono i profeti, poi quelli che assomigliano a loro, poi quelli che assomigliano a loro» 137.

«Se sapeste quel che io so, ridereste poco e piangereste molto, e spargereste polvere sulle vostre teste» 138.

«Colui che contempla l’Altissimo nella sua gloria, è sottoposto alla prova più intensa» 138.

«Se vedete della gente affl itta da una pena, chiedete a Dio che vi preservi da ciò» 138.

«Le azioni valgono per le loro intenzioni» 98.

«Le mani sono le ali [di un esercito], i piedi i corrieri, gli occhi le vedette armate, le orecchie imbuti, il fegato misericordia, la milza il riso, i reni inganno ed il polmone il respiro. Quan- do il re è sano lo sono anche i suoi soldati, e quando il re è corrotto sono corrotti anche i suoi soldati» 71.

«Nel corpo del fi glio di Adamo vi è un pezzo di carne: se esso è sano, tutto il corpo è sano, se invece è corrotto, tutto il corpo si corrompe. Questo pezzo di carne è certamente il cuore» 72.

«L’Islām è l’affermazione con la lingua, l’esecuzione dei suoi rituali fondamentali [con le membra] approvando con la

fede, e la contemplazione delle creazioni del Misericordio- so» 81.

«Iddio l’Eccelso, il Potente, non terrà conto di ciò che hanno riferito le anime a quelli della Mia comunità» 86.

«Mio Dio, io cerco rifugio in Te dalla scienza inutile» 88. «Mi rifugio in Dio dall’ipocrita che è sapiente con la lingua ma

che è ignorante con il cuore» 88.

«Iddio ha stabilito la Sua predestinazione il Giorno dei Decre- ti (al-maqādir) cinquantamila anni prima della creazione

dei cieli e della terra… Le creature sono state create nella tenebra, poi Egli ha proiettato la Sua luce su chi ha volu- to. Secondo la Sua decisione, alcuni sono stati raggiunti da questa luce, altri no. Chi è stato toccato è stato guidato, chi non lo è stato è stato sviato. Perciò dico: il calamo s’è seccato sui destini di tutti gli esseri» 89.

«Guardatevi dall’opinione poiché è il resoconto più ingan- nevole. Non cercate di venire a sapere e non spiate, non disputate, non invidiatevi l’un l’altro, non detestatevi l’un l’altro, non opponetevi l’uno all’altro. Siate servi di Dio fraternamente, come Egli vi ha ordinato. Il musulmano è fratello del musulmano, non gli fa torto, non lo pianta in asso e non lo disprezza. Il timore di Dio sta qui! Il timore di Dio sta qui!- E si indicò il petto tre volte- La cosa peggiore per un uomo è il disprezzo per il suo fratello musulmano. Ogni musulmano è interdetto al musulmano, nel sangue, nell’onore e nei beni. Iddio non guarda al vostro aspetto, o ai vostri beni. Invero Egli guarda ai vostri cuori e ai vostri atti» 91.

«La povertà è il mio vanto» 92.

«Se il cuore di quest’uomo fosse sottomesso, si sarebbero sotto- messe anche le sue membra!» 95.

«Gli uomini vengono ricompensati in base alle loro intenzioni» 98.

«Nessun azione viene ascritta a chi non esprime un’intenzione» 98.

«Esse hanno un difetto nell’intelletto e nella religione» 100. «Dio abbia misericordia di mio fratello Mūsà, perché aver sapu-

to non è come vedere con i propri occhi» 106.

«Disse Ḥāriṯa [all’Inviato di Dio]: “Sono diventato un credente vero”. L’Inviato di Dio – su di lui la benedizione di Dio e la pace rispose –: “Per ogni verità (ḥaqq) c’è una realtà

interiore (ḥaqīqa). Qual è allora la realtà della tua fede?”

[Disse allora Ḥāriṯa: “Mi sono allontanato da questo basso mondo e passo le mie notti senza dormire e i miei giorni senz’acqua. È come se vedessi apparire il Trono del mio Signore e le Genti del Paradiso (ahl al-ǧanna), e come essi

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al-nār) nel fuoco, e come essi urlano l’uno contro l’altro”.

Disse l’Inviato di Dio: “Tu hai saputo, quindi attieniti a ciò”]» 107.

«…[Gabriele chiese a Muḥammad:] “Cos’è l’Islām?” L’Inviato di Dio rispose: “L’Islām è che tu testimoni che non c’è dio tranne che Allāh e che Muḥammad è l’Inviato di Allāh, che tu compia la preghiera, versi l’elemosina, digiuni nel mese di Ramaḍān e compia il pellegrinaggio alla Casa, se hai la possibilità di farlo”. Poi gli chiese ancora: “Parlami della fede”. L’Inviato di Dio disse: “La fede è che tu creda in Dio, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Inviati, nell’Ultimo giorno e che tu creda nel destino sia esso buono o cattivo”. Poi interrogò Muḥammad per la terza volta e gli chiese: “Dimmi che cos’è l’iḥsān”. Egli rispose: “È che tu adori

Dio come se Lo vedessi, poiché anche se tu non lo vedi, Egli certamente vede te”…» 18-82-99-110.

«Il cuore è paragonabile ad una piuma in una piana deserta della terra appesa al tronco di un albero, e che il vento scuote avanti e indietro» 109.

«Nessuno è più saggio di chi ha esperienza, e nessuno è più com- prensivo di chi ha fatto un passo falso» 119.

«Quelli che tra di voi dotati di senno e giudizio mi seguano, poi coloro che li seguono» 121.

«Molti di quelli che apprendono non detengono alcun sapere, e molti di quelli che sanno, ottengono il sapere da qualcuno che è più sapiente di loro» 122.

«Quando Iddio desidera fare del bene a uno dei Suoi servi, gli concede il sapere in fatto di religione, gli fa vedere i difetti della sua anima e gli mostra le malattie di questo basso mondo e i suoi rimedi» 123.

«Avevo un demone, senonché l’Altissimo mi ha aiutato contro di lui e si è sottomesso» 128.

Nel documento La saggezza di Al-Hakim (pagine 161-165)

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