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INDIVIDUAZIONE ED ANALISI DEI RISCHI (All. XV § 2.1.2.c D.Lgs. 81/08) pag

Nel documento PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (pagine 7-40)

2.1) AREA DI CANTIERE

(All. XV § 2.1.2.d.1 - § 2.2.1 D.Lgs 81/08)

2.1.1) LAYOUT DEL CANTIERE

C.05 - In riferimento alle caratteristiche dell'area di cantiere, si rileva che non risultano presenti condutture sotterranee, fonti inquinanti, falde, fossati, scarpate o altre condizioni geomorfologiche del terreno che possano comportare rischi specifici aggiuntivi.

Ortofoto

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-2.1) AREA DI CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.1 - § 2.2.1 D.Lgs 81/08)

Planimetria catastale con individuazione area intervento

2.1.2) ZONE

Inserire una planimetria che individui le zone

(clic destro del mouse > Inserisci > Nuovo oggetto (o Immagine)

CODICE DESCRIZIONE

Z.01 IMPIANTO DI CANTIERE Z.02 ZONA DI CARICO E SCARICO Z.03 ZONA DEPOSITO ATTREZZATURE

Z.04 ZONA STOCCAGGIO MATERIALI E RIFIUTI

Z.05 ZONA DI DEPOSITO MATERIALI CON PERICOLO DI INCENDIO O ESPLOSIONE

2.1.3) RISCHI PROVENIENTI DALL'AMBIENTE ESTERNO

C.06 - In riferimento all'eventuale presenza di fattori esterni che possano comportare rischi specifici aggiuntivi, si rileva che in prossimità del cantiere non vi sono altri cantieri preesistenti in grado di interferire con le attività .

2.1.4) RISCHI CAUSATI ALL'AMBIENTE ESTERNO

C.07 - In riferimento ai rischi che le attività di cantiere possono comportare per l'ambiente circostante, si rivela che non sono presenti nelle vicinanze dello stesso edifici con particolare esigenza di tutela quali ospedali, case di riposo, etc..

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-2.1) AREA DI CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.1 - § 2.2.1 D.Lgs 81/08)

2.1.5) CONDIZIONI CLIMATICHE SPECIALI

C.08 - Non esistono nell'area del cantiere condizioni climatiche sfavorevoli alla realizzazione dell'opera.

2.1.6) LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE

C.09 - Nell'area di cantiere non esistono linee interferenti, nè aeree nè interrate. Non sono quindi da prevedere disposizioni particolari in materia.

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-2.1) AREA DI CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.1 - § 2.2.1 D.Lgs 81/08)

2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

(All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

2.2.1) ACCESSI AL CANTIERE

C.10 - L'accesso al cantiere avviene utilizzando la viabilità esistente.

La presenza di macchine operatrici in movimento va segnalata con la cartellonistica prevista.

L'accesso al cantiere va strettamente limitato agli addetti ai lavori. La responsabilità dell'attuazione di tale misura, nonché dell'apposizione e della verifica della permanenza della relativa cartellonistica, ricade sul responsabile tecnico di cantiere o sul capo cantiere delle ditte presenti nei vari momenti nel cantiere stesso.

I fornitori dei materiali devono utilizzare l'accesso seguendo le indicazioni date dal responsabile tecnico di cantiere o dal capo cantiere della ditta, e collocandosi nella postazione sicura che questi provvedono ad indicare loro.

Eventuali visite da parte della committenza sono ammesse a condizione che indossino scarpe di sicurezza ed elmetto, e che il responsabile tecnico di cantiere o il capocantiere o il direttore dei lavori li accompagni.

D.L., collaudatore in corso d'opera e coordinatore per l'esecuzione devono indossare i medesimi DPI.

2.2.2) SEGNALETICA E CARTELLONISTICA DI CANTIERE

C.11 - All'ingresso del cantiere: divieto di ingresso ai non addetti; indossare scarpe antinfortunistiche ed elmetto

Accesso carraio lato esterno: rischio generico +"entrare adagio"

Accesso carraio lato interno: rischio generico +"uscire adagio"

Viabilità di accesso: mezzi meccanici in movimento

Nelle aeree in cui esistono rischi che richiedono l'uso di D.P.I.: cartellonistica sui relativi obblighi

Sulle singole macchine: non avvicinarsi alle macchine; vietato pulire o oliare organi in moto; non riparare nè registrare la macchina in movimento; norme di sicurezza relative a ciascuna macchina; DPI richiesti

Sui quadri elettrici: tensione di esercizio

Nell'area di cantiere: vietato usare scale in cattivo stato

Presso i ponteggi: divieto di gettare materiale dai ponteggi; divieto di salire e scendere dai ponteggi Nelle aeree in cui esistono rischi che richiedono l'uso di D.P.I.: cartellonistica sui relativi obblighi Nelle aree di lavoro: norme di sicurezza per imbracatori; codice dei segnali per le manovre della gru

Segnaletica Antincendio

Segnale Ubicazione

Estintore Nei pressi dell’Area cantiere

Direzione da seguire (antincendio) Nei pressi dell’Area cantiere

Avvertimento

Segnale Ubicazione

Tensione elettrica pericolosa Nei pressi dell’Area cantiere

Pericolo di inciampo Nei pressi dell’Area cantiere

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-2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

Attenzione carichi sospesi Auto con sistema di solevamento materiali

Divieto

Segnale Ubicazione

Divieto di accesso alle persone non autorizzate accessi cantiere

Prescrizione

Segnale Ubicazione

Protezione individuale contro le cadute ponteggio

Calzature di sicurezza obbligatorie tetto

Guanti di protezione obbligatoria Ponteggio e tetto

Protezione della testa Accessi

Salvataggio e Soccorso

Segnale Ubicazione

Estintore

Telefono per salvataggio e pronto soccorso

2.2.3) SERVIZI

2.2.3.1) Servizi igienico-assistenziali

C.12.01 - Data la dimensione del cantiere, si ritiene sufficiente la collocazione di un box prefabbricato dotato di un WC e relativo lavabo, dotati di trattamenti chimici dei reflui.

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-2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

2.2.3.2) Servizi sanitari e di primo soccorso

C.12.02 - Classificazione delle aziende:

Le aziende ovvero le unità produttive sono classificate, tenuto conto della tipologia di attività svolta, del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio, in tre gruppi.

Gruppo A:

I) Aziende o unità produttive con attività industriali, soggette all'obbligo di dichiarazione o notifica, di cui all'articolo 2, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, centrali termoelettriche, impianti e laboratori nucleari di cui agli articoli 7, 28 e 33 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230, aziende estrattive ed altre attività minerarie definite dal decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624, lavori in sotterraneo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1956, n. 320, aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni

II) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a quattro, quali desumibili dalle statistiche nazionali INAIL relative al triennio precedente ed aggiornate al 31 dicembre di ciascun anno. Le predette statistiche nazionali INAIL sono pubblicate nella Gazzetta Ufficiale

III) Aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell'agricoltura.

Gruppo B: aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A.

Gruppo C: aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo

Il datore di lavoro, sentito il medico competente, ove previsto, identifica la categoria di appartenenza della propria azienda od unità produttiva e, solo nel caso appartenga al gruppo A, la comunica all'Azienda Unità Sanitaria Locale competente sul territorio in cui si svolge l'attività lavorativa, per la predisposizione degli interventi di emergenza del caso. Se l'azienda o unità produttiva svolge attività lavorative comprese in gruppi diversi, il datore di lavoro deve riferirsi all'attività con indice più elevato.

Organizzazione di pronto soccorso

1. Nelle aziende o unità produttive di gruppo A e di gruppo B, il datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature:

a) cassetta di pronto soccorso, tenuta presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodita in un luogo facilmente accessibile ed individuabile con segnaletica appropriata, contenente la seguente dotazione minima (così come indicata nell'allegato 1 del D.M. 388 del 15/7/2003),

da integrare sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro e su indicazione del medico competente, ove previsto, e del sistema di emergenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale, e della quale sia costantemente assicurata, la completezza ed il corretto stato d'uso dei presidi ivi contenuti:

- Guanti sterili monouso (5 paia).

- Visiera paraschizzi

- Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1).

- Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3).

- Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10).

- Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2).

- Teli sterili monouso (2).

- Pinzette da medicazione sterili monouso (2).

- Confezione di rete elastica di misura media (1).

- Confezione di cotone idrofilo (1).

- Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2).

- Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2).

- Un paio di forbici.

- Lacci emostatici (3).

- Ghiaccio pronto uso (due confezioni).

- Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2).

- Termometro.

- Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.

Nelle aziende o unità produttive di gruppo C, il datore di lavoro deve garantire le seguenti attrezzature:

a) pacchetto di medicazione, tenuto presso ciascun luogo di lavoro, adeguatamente custodito e facilmente individuabile, contenente la dotazione minima (così come indicata nell'allegato 2 del D.M. 388 del 15/7/2003), da integrare sulla base dei rischi presenti nei luoghi di lavoro, della quale sia costantemente assicurata, in collaborazione con il medico competente, ove previsto, la completezza ed il corretto stato d'uso dei presidi ivi contenuti:

- Guanti sterili monouso (2 paia).

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-2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

- Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 125 ml (1).

- Flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) da 250 ml (1).

- Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (1).

- Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (3).

- Pinzette da medicazione sterili monouso (1).

- Confezione di cotone idrofilo (1).

- Confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso (1).

- Rotolo di cerotto alto cm 2,5 (1).

- Rotolo di benda orlata alta cm 10 (1).

- Un paio di forbici (1).

- Un laccio emostatico (1).

- Confezione di ghiaccio pronto uso (1).

- Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (1).

- Istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.

b) un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale

Nelle aziende o unità produttive che hanno lavoratori che prestano la propria attività in luoghi isolati, diversi dalla sede aziendale o unità produttiva, il datore di lavoro e' tenuto a fornire loro il pacchetto di medicazione di cui all'allegato 2, che fa parte del presente decreto, ed un mezzo di comunicazione idoneo per raccordarsi con l'azienda al fine di attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale.

Requisiti e formazione degli addetti al pronto soccorso

Gli addetti al pronto soccorso sono formati con istruzione teorica e pratica per l'attuazione delle misure di primo intervento interno e per l'attivazione degli interventi di pronto soccorso.

La formazione dei lavoratori designati e' svolta da personale medico, in collaborazione, ove possibile, con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Nello svolgimento della parte pratica della formazione il medico può avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato.

Per le aziende o unità produttive di gruppo A i contenuti e i tempi minimi del corso di formazione sono riportati nell'allegato 3 del D.M. n. 388 del 15/07/2003, e devono prevedere anche la trattazione dei rischi specifici dell'attività svolta.

Per le aziende o unità produttive di gruppo B e di gruppo C i contenuti ed i tempi minimi del corso di formazione sono riportati nell'allegato 4 del D.M. n. 388 del 15/07/2003.

Sono validi i corsi di formazione per gli addetti al pronto soccorso ultimati entro la data di entrata in vigore del presente decreto. La formazione dei lavoratori designati andrà ripetuta con cadenza triennale almeno per quanto attiene alla capacità di intervento pratico.

Attrezzature minime per gli interventi di pronto soccorso

Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente, ove previsto, sulla base dei rischi specifici presenti nell'azienda o unità produttiva, individua e rende disponibili le attrezzature minime di equipaggiamento ed i dispositivi di protezione individuale per gli addetti al primo intervento interno ed al pronto soccorso.

Tali attrezzature e dispositivi devono essere appropriati rispetto ai rischi specifici connessi all'attività lavorativa dell'azienda e devono essere mantenuti in condizioni di efficienza e di locale di emergenza.

2.2.4) VIABILITÀ PRINCIPALE DI CANTIERE

C.13 - Per impedire l’accesso involontario di non addetti ai lavori alle zone corrispondenti del cantiere, si dovranno adottare opportuni provvedimenti quali segnalazioni, delimitazioni, scritte e cartelli ricordanti il divieto d’accesso (cartelli di divieto) ed i rischi quivi presenti (cartelli di avvertimento); tali accorgimenti dovranno essere di natura tale da risultare costantemente ben visibili.

Le zone di lavoro del cantiere, quelle di stoccaggio, quelle di stoccaggio dei materiali e manufatti e quelle di deposito-sosta dei mezzi meccanici dovranno essere delimitate da una robusta e duratura recinzione.

Al termine della recinzione del cantiere dovrà provvedersi alla definizione dei percorsi carrabili e pedonali, limitando, per quanto consentito dalle specifiche lavorazioni da eseguire, il numero di intersezioni tra i due livelli di viabilità. Inoltre si dovrà tenere presente di tutti i vincoli derivanti dalla presenza di condutture e/o di linee aeree presenti nell'area di cantiere.

2.2.5) POSTI FISSI DI LAVORO

C.02

Pag. 11

-2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

Area <identificazione e caratteristiche>

Preparazione malte Confezionamento del ferro Assemblaggio a terra

Confezionamento calcestruzzo

Confezionamento miscele cementizie e bentonitiche

2.2.6) GESTIONE RIFIUTI 2.2.6.1) Stoccaggio dei rifiuti

C.19.01 - I materiali di risulta degli scavi giudicati riutilizzabili dalla direzione lavori vanno provvisoriamente stoccati realizzando cumuli stabili e collocati in posizioni che non intralcino le movimentazioni e/o le

lavorazioni. I materiali di risulta delle lavorazioni vanno raccolti e conservati in aree apposite, in cassoni o contenitori adeguati. Non è previsto l'impiego di prodotti il cui stoccaggio richieda provvedimenti o cautele particolari.

2.2.6.2) Smaltimento dei rifiuti

C.19.02 - I materiali di risulta delle lavorazioni vanno asportati dagli addetti (legno) o da ditte autorizzate (materiali plastici etc.). Non è previsto l'impiego di prodotti il cui smaltimento richieda provvedimenti o cautele particolari.

2.2.7) DOCUMENTI DA CONSERVARE IN CANTIERE - PIANI E PROGETTI

C.03

-Documento Riferimento legislativo Fasi vincolanti

DOCUMENTAZIONE GENERALE

Cartello di cantiere Da affiggere all'entrata

del cantiere (foglio con dati del cartello da conservare in cantiere) Richiesta agli enti competenti di segnalazione di cavidotti o

tubazioni sotterranee

Orario di lavoro dei dipendenti

Copia della concessione dell'Ente Poste all'impiego di pulsantiera radiocomandata

Denuncia di inizio lavori all'INAIL D.P.R. 1124/65

Denuncia di inizio lavori all'INPS Denuncia di inizio lavori alla Cassa Edile

Certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. delle imprese e dei lavoratori autonomi

Registro matricola dei dipendenti Copia della concessione edilizia SICUREZZA AZIENDALE

Copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento D.Lgs. 81/08 artt. 91, 100, Allegato XV

Copia del Fascicolo D.Lgs. 81/08 art. 91,

Allegato XVI

Copia della notifica preliminare D.Lgs. 81/08 art. 99

Piano operativo di sicurezza dell'impresa D.Lgs. 81/08 art. 96 comma 1 g), Allegato XV

Piano delle demolizioni

Piano di emergenza D.Lgs. 81/08 art. 43

Piano montaggio elementi prefabbricati Piano di rimozione/bonifica amianto Cartelle sanitarie del personale

Autocertificazione su avvenuta valutazione dei rischi ai sensi dell'art. 29 comma 5 del D.Lgs 81/08 (in quanto ditta con meno di 10 lavoratori)

D.Lgs. 81/08 Art. 29 comma 5

Giudizi di idoneità alla mansione specifica del personale D.Lgs. 81/08 Art. 41 comma 2 a)

Relazioni di visita all'ambiente di lavoro del medico D.Lgs. 81/08 Art. 25 Pag. 12

-2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

Documento Riferimento legislativo Fasi vincolanti

competente comma 1 l)

Comunicazione all'ASL e all'Ispettorato del Lavoro del nominativo del RSPP

Attestazione di avvenuta formazione e informazione del RSPP D.Lgs. 81/08 Art. 32 Attestazione di avvenuta formazione ed informazione dei

dipendenti

D.Lgs. 81/08 Artt. 36, 37

Verbale di riunione periodica per le aziende con più di 15 dipendenti

D.Lgs. 81/08 Art. 35 Verbali di verifica e ispezione degli organi di vigilanza

NOMINE

Nomina degli addetti all'antincendio e all'emergenza; verbali di formazione e informazione

D.Lgs. 81/08 Art. 18 comma 1 b)

Nomina del medico competente D.Lgs. 81/08 Art. 18

comma 1 a) Nomina del responsabile del Servizio di Prevenzione e

Protezione

D.Lgs. 81/08 Art. 17 comma 1 b)

Nomina del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza D.Lgs. 81/08 Art. 47 PRODOTTI E SOSTANZE

Schede dei prodotti e delle sostanze chimiche pericolose D.Lgs. 81/08 Allegato XVI § 3.2.1

MACCHINE ED ATTREZZATURE DI LAVORO Libretti uso ed avvertenze per macchine marcate CE Documentazione verifiche periodiche e della manutenzione effettuate sulle macchine e sulle attrezzature di lavoro DPI - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

Verbali di consegna dei DPI D.Lgs. 81/08 Art. 77

comma 3 Istruzioni per uso e manutenzione DPI fornite dal fabbricante

PONTEGGI

Pimus (piano di montaggio, uso e smontaggio del ponteggio) D.Lgs. 81/08 Artt. 134, 136

Autrorizzazione ministeriale e relazione tecnica del fabbricante Schema del ponteggio (<20m)

Progetto, relazione di calcolo del ponteggio (h>20m) o composto da elementi misti o difforme dallo schema autorizzato

D.Lgs. 81/08 Art. 133

Progetto e relazione di calcolo del castello di servizio

Documento attestante ultima verifica del ponteggio costruito D.Lgs. 81/08 Allegato XIX 2

IMPIANTI

Schema degli impianti ...

Dichiarazione di conformità dell'impianto di ... di cantiere D.P.R. 462/01 art 2 Per cantieri di durata superiore a 2 anni: Richiesta verifica

periodica biennale rilasciata da organismi riconosciuti (ASL,...) Calcolo di fulminazione

In caso di struttura non autoprotetta: progetto impianto di protezione contro le scariche atmosferiche

Dichiarazione del fabbricante dei quadri elettrici di rispondenza alle norme costruttive applicabili completo di schema di cablaggio

APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO Autorizzazione all'installazione di gru

Libretti di omologazione di apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 kg, completi di verbali di verifica periodica

Certificazione CE di conformità del costruttore per apparecchi di sollevamento

Libretto uso e manutenzione

Registro verifiche periodiche redatto per ogni attrezzatura D.Lgs. 81/08 Art. 71 comma 4 b)

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-2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

Documento Riferimento legislativo Fasi vincolanti Verifiche trimestrali funi e catene

Procedura per gru interferenti

Copia della richiesta annuale all'ASS di verifica degli apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 kg Notifica all'ISPESL dello spostamento e di nuova installazione di apparecchio di sollevamento con portata superiore a 200 kg Procedure per gru interferenti

Certificazione radiocomando gru RISCHIO RUMORE

Valutazione dell'esposizione personale al rumore dei dipendenti

D.Lgs. 81/08 Art. 28 Deroga all'emissione di rumore nell'ambiente esterno D.P.C.M. 01.03.1991 e

succ.

RECIPIENTI IN PRESSIONE

Libretto recipienti in pressione di capacità superiore a 25 l.

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-2.2) ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE (All. XV § 2.1.2.d.2 - § 2.2.2 D.Lgs 81/08)

2.3) ANALISI DELLE LAVORAZIONI

(All. XV § 2.1.2.d.3 - § 2.2.3 D.Lgs 81/08)

2.3.1) MISURE CONTRO IL RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTO DI PERSONE

C.14 - Il pericolo di caduta nel vuoto si presenta durante l'esecuzione di numerose fasi di lavoro.

· Installazione di ponteggio metallico fisso: impiegare ponteggi nei quali vengono installati contemporaneamente i supporti del piano di calpestio ed i parapetti; il piano di calpestio va installato dal basso

Ponteggi, cestelli elevatori e trabattelli sono soggetti ad omologazione e devono essere accompagnati in cantiere dai relativi libretti.

Data la dimensione, sagoma e tipologia dell'opera, non è richiesto il progetto del ponteggio. Verrà richiesto alla ditta se intende installare opere provvisionali realizzate con elementi provenienti da ponteggi di ditte o modelli diversi.

Per il montaggio, smontaggio e verifica del ponteggio va nominato un responsabile.

Il montaggio e lo smontaggio vanno realizzati da personale esperto, che impieghi i DPI previsti (essenziale la fune di sicurezza e l'imbracatura)

2.3.2) MISURE CONTRO IL RISCHIO DI CADUTA DALL'ALTO DI MATERIALI

C.15 - Il pericolo di caduta dall'alto di materiali si presenta soprattutto durante l'esecuzione dello scarico e montaggio degli elementi necessari alla realizzazione del manufatto in legno

2.3.3) VALUTAZIONE E MISURE CONTRO IL RUMORE

C.04 -

Valutazione dell'esposizione al rumore

L'esposizione al rumore degli addetti, la rumorosità di macchine ed attrezzature, nonchè delle varie fasi di lavoro sono state individuate impiegando i dati pubblicati dal CPT di Torino nel testo "Conoscere per prevenire - Valutazione del rischio derivante dall'esposizione al rumore durante il lavoro nelle attività edili"

ADEMPIMENTI PER FASCE DI ESPOSIZIONE AL RUMORE (D.Lgs. 81/08)

< VALORI INFERIORI D'AZIONE 80dB(A) Per tali lavoratori non è previsto alcun obbligo

VALORI INFERIORI D'AZIONE 80dB(A) ÷ VALORI SUPERIORI D'AZIONE 85 dB(A)

· Informare e formare i lavoratori su rischi (art 195 comma 1 D.Lgs. 81/08)

· Sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria se richiesto dai lavoratori stessi o dal medico competente (art.196 comma 2 D.Lgs. 81/08)

· Mettere a disposizione i D.P.I. (art 193 comma 1/a D.Lgs. 81/08)

VALORI SUPERIORI D'AZIONE 85 dB(A) ÷ VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE 87dB(A)

· Delimita e segnala le aree e l'accesso (art 192 comma 3 D.Lgs. 81/08)

· Informare e formare i lavoratori su rischi (art 195 comma 1 D.Lgs. 81/08)

· Sottoporre i lavoratori a sorveglianza sanitaria (art.196 comma 1 D.Lgs. 81/08)

· Fa tutto il possibile per assicurare che vengano indossati i D.P.I. (art 193 comma 1/b D.Lgs. 81/08)

> VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE 87dB(A)

· Adotta misure per riportare i valori al di sotto del limite (art 194 comma 1/a D.Lgs. 81/08)

· Individua le cause (art 194 comma 1/b D.Lgs. 81/08)

· Modifica le misure di prevenzione e protezione per evitare che la situazione si ripeta (art 194 comma 1/c D.Lgs. 81/08)

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140

Rumore

Tempo

Pag. 16

-2.3) ANALISI DELLE LAVORAZIONI (All. XV § 2.1.2.d.3 - § 2.2.3 D.Lgs 81/08)

2.3.4) MISURE CONTRO GLI SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA

C.16 - La zona non è soggetta a condizioni climatiche estreme; anche in condizioni climatiche avverse non si creano situazioni di pericolosità nei transiti e nell'operatività nell'area di cantiere.

2.3.5) DISPOSIZIONI PER LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

C.17 - Quasi tutte le attività che si svolgono in cantiere prevedono un intervento manuale per la movimentazione dei carichi.

I materiali vanno stoccati, se possibile, in prossimità delle aree di lavoro.

Pag. 17

-2.3) ANALISI DELLE LAVORAZIONI (All. XV § 2.1.2.d.3 - § 2.2.3 D.Lgs 81/08)

2.3.6) FASI DI LAVORO

Opere generali di sistemazione del cantiere

Pulizia dell'area dell'accantieramento e dello stoccaggio

Collocazione in opera di cartellonistica di cantiere e per deviazioni; di eventuali semafori provvisori negli incroci

Rimozione di cartellonistica di cantiere e per deviazioni; di eventuali semafori provvisori negli incroci Formazione cassonetto per vialetti pedonali e parcheggi

Esecuzione manuale dello scavo Compattazione del piano di posa Preparazione del piano di posa Stesa del materiale e formazione strati Compattazione per strati

Realizzazione di marciapiedi in cls ed area parcheggi in PEHD;

Esecuzione dello scavo di sbancamento e livellamento Realizzazione della caldana armata

Realizzazione della pavimentazione parcheggi

Realizzazione di fabbricato con struttura prefabbricata in legno e impianto elettrico Scarico e posa dei pilastri prefabbricati in legno lamellare

Scarico e posa delle travi prefabbricate in legno lamellare

Innalzamento e posizionamento degli elementi della copertura e di tamponamento Posa in opera di serramenti esterni

Installazione corpi illuminanti Inserimento fili

Esecuzione dei lavori elettrici e di completamento Realizzazione in opera di illuminazione architetturale

Esecuzione dello scavo in trincea con mezzi manuali

Esecuzione dello scavo in trincea con mezzi manuali

Nel documento PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (pagine 7-40)

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