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Descrizione dettagliata del progetto

Azione 3 - Industriarsi

Questa fase prevede attività “di innesco” da svolgersi nel mese di giugno 2019 e una serie di attività da svolgersi al termine dell’Azione 2 “Confrontarsi”.

In occasione del Mulino day 2019, previsto per il 16 giugno 2019, verranno realizzate attività

“di innesco” condivise tra i ​partner, ​sia per sperimentare il lavoro comune ai livelli più alti della scala della partecipazione (il fare insieme e l’appoggio ad azioni dei cittadini nell’interesse generale), sia per realizzare alcune attività di valorizzazione del patrimonio comune.

Al termine del periodo estivo, il gruppo di lavoro, sulla base di quanto emerso nel corso dell’azione 2 “Confrontarsi”:

1. realizzerà una cartografia partecipata e multimediale sul web, che illustri il patrimonio culturale oggetto dello studio di fattibilità del PIC-Ter; i servizi esistenti o in progetto, ad esso connessi; la modalità e/o possibilità di fruirne; ed i prodotti e servizi offerti da produttori privati, già esistenti o in progetto (ad esempio l’ospitalità, la ristorazione e la produzione locale).

2. redigerà la Bozza di studio del PIC-Ter, comprensivo di quanto sopra indicato, e di un programma di gestione delle risorse umane e finanziarie necessarie, disponibili o da reperire, per la realizzazione delle azioni prioritarie;

3. redigerà gli atti necessari per la creazione, la promozione e il coordinamento di alleanze tra settore pubblico e privato, per passare dallo Studio di fattibilità del PIC-Ter alla sua approvazione e, infine, alla sua realizzazione;

4. redigerà una Bozza di patto di collaborazione sussidiaria (ex art. 118 della Costituzione Italiana) tra tutti gli attori interessati alla realizzazione del PIC-Ter (il

“Patto per la cultura”), similmente a quanto già sperimentato in passato col già richiamato “Patto per l’Olona”. Questo accordo conterrà sia gli obiettivi di sistema del

16un metodo di facilitazione, particolarmente attento alla gestione dei processi di comunicazione nei gruppi di lavoro, basato sulla raccolta di opinioni dei partecipanti e la loro successiva organizzazione in blocchi logici, sino alla formulazione di piani di azione in cui sono evidenziate problematiche rilevate e possibili soluzioni. Per approfondimenti, è possibile consultare il sito:

https://it.wikipedia.org/wiki/Metaplan

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Studio di fattibilità per il Piano Integrato territoriale della Cultura “La valle ti richiama”

PIC-Ter, sia alcune attività ritenute prioritarie, che i sottoscrittori si impegnano a realizzare nel breve termine;

5. promuoverà la stipula di patti di collaborazione sussidiari, specifici per la realizzazione delle singole azioni prioritarie e subito cantierabili, individuate nello studio di fattibilità del PIC-Ter e nel “Patto per la cultura”.

Gli enti pubblici aderenti verranno quindi chiamati ad approvare il Piano, a coordinare i propri strumenti di programmazione e a favorire la stipula dei Patti di collaborazione sussidiaria per dare attuazione allo stesso.

I ​partner ​verranno chiamati a partecipare a tali patti di collaborazione.

Ruolo del capofila

Il partenariato sarà rappresentato dal capofila, il Comune di Parabiago. Al capofila sono attribuite le seguenti funzioni e responsabilità:

● coordinamento del partenariato;

● ruolo di referente unico per gli aspetti amministrativi, per la rendicontazione economica e per il monitoraggio/valutazione dei risultati dello studio di fattibilità del PIC-Ter;

● monitoraggio e valutazione. ​Le attività di monitoraggio e valutazione sono direttamente funzionali allo sviluppo del progetto e alla sua condivisione con gli attori.

Il comune capofila, coadiuvato dal gruppo di lavoro, effettuerà un'azione di monitoraggio e valutazione intermedia in occasione del Mulino day 2019 e una finale utile per la prosecuzione del progetto e la predisposizione degli atti amministrativi per l’approvazione del Piano e la partecipazione al bando di finanziamento regionale.

In particolare, verranno monitorati: i cambiamenti indotti dal progetto nel modo di lavorare (dimensione metodologica), i cambiamenti sostanziali di tipo culturale (dimensione relazionale e sociale), e infine, i cambiamenti che potrebbero innescarsi attraverso l’azione 3 “Industriarsi”, circa l’uso del patrimonio culturale (dimensione fisica).

● informazione. Come già ampiamente sperimentato, tutta la documentazione verrà pubblicata su un sito web dedicato al progetto, o in una sezione del sito del capofila, sulla mappa partecipativa ​on line e verrà diffusa attraverso i ​social network . Ciò permetterà, anche agli assenti alle riunioni o ai potenziali nuovi ​partner, di poter informarsi sul progetto e contribuire inviando proposte e suggerimenti.

Il capofila si assumerà il ruolo di coordinatore della eventuale realizzazione del PIC-Ter.

4. Risultati attesi

I risultati che si vogliono conseguire attraverso le azioni previste nel presente progetto sono:

1. individuare in modo partecipato il patrimonio “vivente” per dar vita allo sviluppo locale previsto nel PIC-Ter. Una visione partecipata del patrimonio culturale, ambientale, sociale ed economico, è necessaria per creare senso di identità, per ben progettare il futuro del territorio e per sviluppare un’intelligenza collettiva che diffonda competenze, capacità, responsabilità e autonomia.

2. attivare un processo partecipato, per concertare il Piano Integrato della Cultura condiviso tra i ​partner​. Il processo partecipato non sarà considerato solo come metodo, ma anche 24

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come risultato per sperimentare un nuovo modo di lavorare insieme ed ottenere cambiamenti nella dimensione metodologica, relazionale e sociale.

3. collegare la Valle e alla Valle. Creare connessioni tra operatori della cultura e della produzione e tra città e paesaggio agrario, principalmente di tipo sociale (il “Patto per la cultura”), che favoriscano la realizzazione delle attività programmate nel PIC-Ter con le sue infrastrutture fisiche (percorsi) e virtuali (app, ​social ​e sito web);

4. rilasciare energie e individuare risorse umane e finanziarie necessarie per la realizzazione delle azioni programmate nel PIC-Ter, attraverso: percorsi di partecipazione ed apprendimento cooperativo continuo ed integrale, i patti di collaborazione sussidiaria, la valorizzazione dei saperi e del saper fare, il coinvolgimento delle giovani generazioni, sia attraverso la loro formazione, sia nella gestione del patrimonio culturale (imparare facendo).

5. comunicare nel modo appropriato il patrimonio culturale «vivente», materiale e immateriale, utilizzando i metodi dell’interpretazione ambientale.

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