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3.4 Elettroforesi

3.5.2 Induzione allo sviluppo della parte ipogea ed epigea della

Una volta ottenuti dei bei calli sia di albino che di wilde type si è proceduto all’inserimento di questi all’interno di un substrato di crescita contenete esclusivamente uno dei due ormoni, auxine per promuovere la formazione della parte ipogea e citochinine per quella epigea. Naturalmente all’interno del terreno di crescita erano presenti anche tutti gli altri elementi nutritivi: vitamine, sali minerali ecc, indispensabili per permettere il corretto sviluppo dei calli, nelle stesse concentrazioni viste per il substrato di partenza.

Anche in questo caso si è operato impiegando tre diverse concentrazioni: 0,1;1 e 10 ppm al fine di determinare quale fosse la migliore.

Si tenga presente che questo step normalmente viene eseguito in due fasi successive: prima i calli vengono trattati con le citochinine, per far sviluppare la parte epigea e successivamente con le auxine per far

fa sviluppare prima la parte ipogea, al momento dell’estrazione del tessuto dal substrato per inserirlo nell’altro dove verrà indotta la formazione della parte epigea, si può registrare la rottura delle radici avventizie neoformate ancorate al terreno di coltura. Se invece si procede invertendo le due fasi questo rischio non si corre.

Tuttavia nel nostro caso, essendo interessati principalmente a determinare quali fossero le risposte dei tessuti alle differenti concentrazioni dei due ormoni tale sequenza non è stata rispettata e i calli sono stati inseriti direttamente in un substrato contenente citochinine o auxine alle concentrazioni di 0,1; 1 e 10 ppm.

I risultati ottenuti sono riportati nelle figure sottostanti.

A AUUXX 1100 AAUUX X11 AAUUX X00,,11 C CIITT1100 CCIITT11 C CIITT 0 0,,11 Piastra Albino 1 A AUUXX1100 A AUUX X11 C CIITT1100 CCIITT11 CCIITT00,,11 A AUUXX00,,11 Piastra Albino 2 A AUUXX 1100 AAUUX X11 C CIITT1100 CCIITT11 CCIITT00,,11 A AUUXX00,,11 Piastra Albino 3 C CIITT11 C CIITT1100 C CIITT1100

Mentre per il wilde type

Come è possibile notare sia nell’albino che nel wilde type non si è registrata nessuna differenziazione, non sono infatti presenti né abbozzi di radice né di germogli.

Unica cosa che si è potuto notare nell’albino, poiché nel wilde type i calli sono rimasti pressoché invariati, è stato un incremento significativo della proliferazione cellulare per alte concentrazioni di citochinine (10 e 1 ppm).

Nello schema sottostante viene riportato il peso medio dei vari calli dopo un periodo di trattamento di 56 giorni.

Peso medio calli wilde type trattati con Aux o Cit

0 0,02 0,04 0,06 0,08 0,1

Aux 10 Aux 1 Aux 0,1 Cit 10 Cit 1 Cit 0,1

Tipologia ormone e [ ] P e s o ( g r) A AUUXX 1100 AAUUXX 1 C CIITT1100 CCIITT11 CCIITT 0,1 A AUUXX 0 0,,11

Piastra Wilde Type 1

A AUUXX 100 AAUUX 1X C CIITT1100 CCIITT11 CCIITT00,,11 A AUUXX00,,11

Peso medio calli albini trattati con Aux o Cit 0 0,5 1 1,5 2

Aux 10 Aux 1 Aux 0,1 Cit 10 Cit 1 Cit 0,1

Tipologia ormone e [ ] P e s o ( g r)

Il mancato differenziamento tissutale è probabilmente dovuto alla mancata presenza dell’idoneo contenuto in ormoni. Si ricorda infatti che la minima variazione della concentrazione di auxine o citochinine può avere un significativo effetto sulla risposta del callo a formare radici o gemme.

Capitolo IV

Conclusioni

 I dati riportati in letteratura relativamente all’albinismo nelle piante non sono molti, in ogni caso le analisi riguardanti il fenotipo e la composizione chimica di piante wilde type e albine di Erythrinia crista

galli si sono dimostrati concordi con le osservazioni generali riportate in

letteratura:

 le piante albine presentano un minore sviluppo somatico e una minore composizione in zuccheri, fenomeni entrambi collegabili allo stadio di protratto eterotrofismo in cui le piante si vengono a trovare;

 sempre nelle piante albine è stato constatato un bassissimo contenuto di pigmenti fogliari, fenomeno collegato all’irregolare sviluppo dei cloroplasti;

 l’analisi elettroforetica ha confermato come la Rubisco non venga espressa in quantità significative all’interno di individui albini.

 La metodica impiegata nel processo di micropropagazione per l’ottenimento di calli chiari e di notevole dimensione si è dimostrata idonea ed efficace.

 L’impiego di basse concentrazioni di Auxine e Citochinine all’interno del substrato di crescita ha dato i risultati migliori.

 Gli espianti ottenuti da individui albini hanno mostrato in linea generale una migliore risposta nel processo di callogenesi.

 L’impiego di espianti ricavati dal fusticino in individui wilde type si è rivelato più idoneo rispetto all’utilizzo di espianti ricavati da foglia, mentre tale differenza non è risultata significativa in individui albini.

 L’induzione alla formazione della parte ipogea ed epigea della pianta a partire dai calli migliori non ha dato risultati. Le cause sono da attribuire, molto probabilmente, alla mancata individuazione del giusto rapporto tra citochinine e auxine da impiegare.

 Prospettive future:

 Mettere a punto un protocollo che permetta di ottenere dai calli delle giovani piantine.

 Individuare i metaboliti responsabili delle proprietà curative di questa pianta e successiva analisi volta a verificare se quest’ultimi presentino o meno una maggior concentrazione all’interno di individui albini.

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