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Infanzia ed adolescenza

Nel documento Country Report Italia 2013 (pagine 61-64)

Particolari gruppi di popolazione

5.1 Infanzia ed adolescenza

Descrizione della tematica - Molteplici sono le tematiche che ruotano attorno allo

stato di salute della popolazione infantile ed adolescenziale. In questa sezione è stata esaminata la mortalità infantile e l’eccesso ponderale.

Il tasso di mortalità infantile può essere considerato una buona misura riassuntiva dello stato di salute dell’intera popolazione ed, in misura ancora maggiore, della salute dei bambini; rappresenta, inoltre, un indicatore chiave per la Sanità Pubblica e per la qualità del sistema di protezione socio-sanitaria verso la madre ed il bambino.

L’indicatore “Sovrappeso ed Obesità”, invece, costituisce uno strumento fondamen-tale per la valutazione dello stile di vita dei bambini e può essere considerato quale metro della compartecipazione alla promozione ed alla tutela della salute dei genitori nei confronti dei figli.

- Mortalità infantile: la mortalità infantile comprende la mortalità neonatale, relativa ai neonati deceduti entro le prime 4 settimane di vita e la natalità post-neonatale, re-lativa ai bambini deceduti nel periodo compreso tra il 2° ed il 12° mese di vita. La ri-duzione dei tassi di mortalità infantile è uno dei fenomeni epidemiologici più rilevanti emersi negli ultimi 60 anni in Italia ed in tutti i Paesi economicamente avanzati. Nello specifico, è soprattutto la mortalità neonatale, maggiormente legata a fattori biologici ed all’assistenza al parto, ad essersi ridotta in modo importante negli ultimi anni. La mortalità post-neonatale, invece, più influenzata dalla qualità dell’ambiente di vita, presenta una riduzione più contenuta. Inoltre, pressoché costante nel tempo, è il rap-porto tra la mortalità post-neonatale e la mortalità neonatale rappresentando, quest’ul-tima, il 70% di tutta la mortalità infantile.

- Sovrappeso ed obesità: negli ultimi anni, il problema del sovrappeso e dell’obesità nei

bambini ha acquisito un’importanza crescente e prioritaria sia per le implicazioni dirette sulla salute del bambino che per il fatto che queste condizioni rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di gravi, e spesso disabilitanti, patologie in età adulta. Per monitorare tale fenomeno e per pianificare strategie d’intervento caratterizzate da un approccio multisettoriale, con azioni di tipo comportamentale e sociale, nel 2007 il Ministero della Salute/Centro nazionale per la prevenzione ed il Controllo delle Malattie

ha promosso l’iniziativa “OKkio alla SALUTE” con l’obiettivo di implementare un sistema di raccolta dati nazionale sullo stato ponderale ed i comportamenti a rischio dei bambini (8-9 anni) delle scuole primarie. Questa iniziativa prevede la compilazione di un questio-nario da parte dei genitori che, rispondendo a specifiche domande, forniscono informazioni sugli stili di vita dei figli.

Presentazione dei dati

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Grafico 1 - Tasso (per 1.000) di mortalità infantile in Italia ed in alcuni Paesi europei. Anni 1970-2008

Grafico 2 - Tasso (per 1.000) di mortalità neonatale in Italia ed in alcuni Paesi europei Anni1970-2008

Fonte dei dati: European Health for all databases WHO Europe. Anno 2010.

Percentuale di eccesso ponderale (sovrappeso + obesità) nei bambini di 8-9 anni per regione. Anno 2010

Analisi dei dati - Dall’analisi dei dati è emerso quanto segue:

- mortalità infantile: in generale, i tassi di mortalità infantile, sia nella componente neona-tale che post-neonaneona-tale, mostrano un andamento decrescente. Tale dato risulta ancor più eclatante se messo a confronto con quello riportato negli ultimi 40 anni dagli altri Paesi dell’area europea comparabili per condizioni socio-economiche e che pone l’Italia in una posizione di avanguardia (Grafici 1 e 2). Nonostante il tasso di mortalità infantile nel no-stro Paese sia in continua riduzione è, però, ancora presente un evidente divario tra le re-gioni, con un forte svantaggio per quelle meridionali, anche se le differenze sembrano in costante riduzione. L’intero differenziale Nord-Sud nella mortalità infantile è da addebi-tarsi a differenze nella mortalità neonatale. Una costante riduzione della mortalità neona-tale si evidenzia, particolarmente, nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno. Nelle regioni del Nord è soprattutto la mortalità post-neonatale a diminuire ulteriormente. Nonostante nei dati più recenti si continua ad osservare una significativa e costante riduzione dei tassi di mortalità infantile in tutte le macroaeree esaminate (Nord, Centro e Mezzogiorno), per-mangono disparità geografiche Nord-Sud che, seppure in riduzione, rappresentano una delle più gravi disuguaglianze che tuttora persistono nel nostro Paese;

- sovrappeso ed obesità: complessivamente, i dati rilevati nel 2010 risultano leggermente in-feriori (sovrappeso -0,9%; obesità -3,5%) rispetto a quelli osservati nella prima raccolta (2008), ma confermano livelli preoccupanti di eccesso ponderale. Nello specifico, il 22,9% dei bambini è risultato in sovrappeso e l’11,1% in condizioni di obesità. Come si evince dal Cartogramma, in cui vengono riportati i valori complessivi dell’eccesso ponderale, vi è una spiccata variabilità interregionale con percentuali tendenzialmente più basse nell’area settentrionale e più alte nel Centro-Sud. Tale gradiente geografico si conferma anche con-siderando separatamente il sovrappeso e l’obesità. Dal confronto dei dati 2008-2010 si evidenzia che, relativamente al sovrappeso, nelle regioni Centro-settentrionali, ad eccezione del Veneto che presenta una tendenza opposta, si osserva un decremento che oscilla tra il -17,9% del Friuli Venezia Giulia ed il -1,5% del Piemonte. Gli incrementi, invece, ri-guardano il Meridione, tranne in Sicilia dove il trend è in diminuzione (-4,1%). Per l’obe-sità, considerando sempre lo stesso arco temporale (2008- 2010), si registra una diminuzione nelle regioni Centro-meridionali, ad eccezione della Toscana e della Basilicata in cui si riscontra un aumento (rispettivamente, +1,4% e +3,7%) e della Sicilia i cui valori risultano stabili. Tra le regioni del Nord, che presentano un trend in aumento, da eviden-ziare è la tendenza controcorrente del Veneto (-4,1%), ma soprattutto della Valle d’Aosta che presenta anche il maggior decremento in assoluto pari a -31,1%.

Nel documento Country Report Italia 2013 (pagine 61-64)