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Modalità attuative del progetto in-formativo per famiglie affidatarie - SPECIFICHE SUI CONTENUTI DEL CORSO -

Il percorso della persona/famiglia che si candida all’affido prevede le seguenti tappe:

1. COLLOQUIO INFORMATIVO (da sempre in uso)

Gli operatori ATFA si recano presso il domicilio della persona o della famiglia interessata per un colloquio informativo con lo scopo di fornire le prime informazioni relative all’affido e quelle essenziali per intraprendere il corso in-formativo.

2. FORMAZIONE DI BASE (corso in-formativo) Premessa

La persona/famiglia che ha interesse ad intraprendere il percorso per diventare famiglia affidataria è invitata alla partecipazione di un corso di formazione organizzato dall’ATFA, il quale diventa requisito fondamentale ma non esclusivo nel percorso di valutazione d’idoneità (UFaM).

È auspicabile la frequenza al corso da parte di entrambi i coniugi (se si tratta di una coppia) a tutti gli incontri.

La non partecipazione al corso non è motivo sufficiente per impedire alle persone interessate all’affido di essere valutate da parte dell’UFaM, che valuterà attentamente le motivazioni della non frequenza al corso.

L’ATFA non effettuerà alcuna selezione sui candidati all’affido, l’ATFA sarà presente quale “accompagnatore” per chiarire eventuali dubbi e aiutare la persona/famiglia nella presa di decisione.

Ciclo di incontri:

Il corso è suddiviso in 4 incontri ed organizzato in modo tale da favorire una partecipazione attiva da parte dei partecipanti. È previsto un numero auspicabile di partecipanti compreso tra 10 e 20 persone.

2 ! 1° incontro

Il “sistema affido” e gli attori istituzionali, una panoramica della realtà ticinese.

Intervento degli operatori UFaM e di un rappresentante della Commissione Tutoria Regionale.

Contenuti:

- UFaM: di cosa si occupa

- Fasi dell’affido: segnalazione, abbinamento, vigilanza, distacco,…

- Elementi d’esclusione (tratto dalle linee guida per la valutazione d’idoneità) - Impegni delle parti: quali impegni ha la famiglia affidataria? Quali la famiglia

naturale (tratto dalla convenzione)

- Prestazioni offerte dalla famiglia affidataria (tratto dal progetto educativo) - Obbligo di mantenere il segreto

- Passaggio frontiere

- Documenti necessari (richiesti per la valutazione d’idoneità)

- Altre istituzioni che ruotano intorno all’affido (SMP, CTR, curatori,…) - CTR: di cosa si occupa

- Misure di protezione in favore dei maggiorenni (curatela, tutela, inabilitazione, privazione della libertà allo scopo di assistenza

- Autorità parentale e custodia parentale

- Misure di protezione in favore dei minorenni (ammonimento, sorveglianza educativa, curatela educativa, privazione della custodia parentale, privazione dell’autorità parentale

- Genitori affilianti (compiti, rapporti con le CTR, esempi di situazioni concrete)¨

! 2° incontro

Testimonianze d’affido.

Intervento di alcune famiglie affidatarie Family e SOS.

Le famiglie affidatarie parleranno della loro esperienza di affido. Contenuti:

- Visione del documentario ATFA

- Testimonianza Famiglia affidataria FAMILY • L’abbinamento tra famiglia e minore • I primi contatti con il minore affidato • Il minore, il suo vissuto, l’assestamento

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• I momenti difficili dell’affido • Le risorse per affrontare le difficoltà

• I rapporti con la famiglia naturale: gli incontri, i contatti… • I rapporti con i vari operatori: l’assistente sociale, la CTR, … • Il distacco: il vissuto della famiglia affidataria e del minore • I contatti con il minore

• Un bilancio della propria scelta: lo rifarei?, quali soddisfazioni mi ha dato?, quali rinunce?, quali frustrazioni?

• …

- Testimonianza Famiglia affidataria SOS • Collocamenti nell’urgenza: tipologie di affido

• Affidi brevi e multipli durante l’anno, quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi?

• Come avviene il collocamento • Difficoltà particolari negli affidi SOS • Le risorse per affrontare le difficoltà

• I rapporti con la famiglia naturale: gli incontri, i contatti… • I rapporti con i vari operatori: l’assistente sociale, la CTR, … • Il distacco: il vissuto della famiglia affidataria e del minore

• È possibile mantenere i contatti ed essere di sostegno al termine dell’affido? • Un bilancio della propria scelta: che soddisfazioni mi dà?, quali rinunce?, quali

frustrazioni? • …

! 3° incontro

La motivazione della famiglia affidataria.

Lo scopo dell’incontro è accompagnare i partecipanti a riconoscere le motivazioni che li portano a dare la loro disponibilità all’accoglienza in affido di un bambino o ragazzo. Accanto alle motivazioni esplicite esistono anche motivazioni implicite, non sempre consapevoli e a volte controproducenti all’affido.

L’incontro non prevede lo svolgimento di lezioni o la lettura di materiale scritto, ma è basato su lavori di gruppo (le coppie saranno invitate a dividersi), nella fase successiva i contenuti emersi verranno rielaborati dai conduttori e dagli stessi partecipanti.

4 ! 4° incontro

Il vissuto del minore affidato. Due sono gli scopi dell’incontro:

1. accompagnare il gruppo nel dare senso a comportamenti che possono essere osservati nel bambino/ragazzo in affido;

2. facilitare l’acquisizione di modalità relazionali adeguate ad alcune situazioni- tipo, in cui il rapporto con il bambino/ragazzo in affido presenta aspetti critici. Introduzione sui concetti di attaccamento, appartenenza, senso di colpa e compiacenza.

Le famiglie elaborano un racconto in due parti: nella prima parte viene descritta una situazione che dà origine ad un affidamento familiare, nella seconda parte il breve racconto prosegue con un episodio di vita quotidiana della famiglia affidataria in cui il minore in affido risulta incomprensibile o mette in difficoltà i genitori affidatari…

Verranno scelti due racconti, che saranno interpretati dai partecipanti per la drammatizzazione (gioco di ruolo).

Relatori: Franco Dell’Olio e Giuliano Arrigoni. Aspetti organizzativi

Il corso di preparazione avverrà a sabati alterni, dalle 09:00 alle 12:30, presso la sede ATFA; sarà a disposizione il servizio baby sitting.

Al termine di ciascun incontro ai partecipanti verrà sottoposto un questionario di valutazione per rilevare il grado di soddisfazione.

Il ciclo di formazione verrà proposto 2/3 volte l’anno, in base alla richiesta e alle possibilità dell’Associazione.

5 3. COLLOQUIO DI RESTITUZIONE

Al termine del percorso informativo l’ATFA incontrerà la famiglia.

La famiglia deciderà se iniziare il percorso di valutazione d’idoneità presso l’Ufficio delle Famiglie e dei Minorenni (UFaM).

Se la famiglia intende continuare il percorso, l’ATFA invierà all’UFaM i dati delle persone candidate e un rapporto d’osservazione.

Il programma potrà subire delle variazioni in base all’andamento del corso.

ALLEGATO 10: