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La iniciativa, en caso de no prosperar, solamente podrá reiterarse pasados cinco año 89

IL PERCORSO VERSO L’AUTONOMIA

3. La iniciativa, en caso de no prosperar, solamente podrá reiterarse pasados cinco año 89

La Costituzione stabilisce nella quinta Disposizione transitoria anche una terza possibilità per accedere all’autonomia: per quanto riguarda Ceuta e Melilla essa ammette espressamente la

possibilità di costituirsi come Comunità Autonome se così fosse stato deciso dai rispettivi municipi tramite maggioranza assoluta, o se così fosse stato autorizzato dal Parlamento tramite Legge organica:

Las ciudades de Ceuta y Melilla podrán constituirse en Comunidades Autónomas si así lo deciden sus respectivos Ayuntamientos, mediante acuerdo adoptado por la mayoría absoluta de sus miembros y así

88 “Nei territori dotati di un regime provvisorio di autonomia, i propri organi collegiali superiori, tramite accordo

adottato dalla magioranza assoluta dei membri, potranno sostituire l‟iniziativa che l‟art. 143, comma 2, attribuisce alle Deputazioni Provinciali o agli organi interinsulari corrispondenti” [trad. pers.]. Ibid.

89 “1. Nell‟esercizio del diritto all‟autonomia riconosciuto nell‟art. 2 della Costituzione, le province limitrofe con

caratteristiche storiche, culturali e economiche comuni, i territori insulari e le province con entità regionale storica potranno accedere al proprio autogoverno e costituirsi come Comunità Autonome secondo quanto previsto in questo Titolo e nei rispettivi Statuti.

2. L‟iniziativa del processo autonomistico corrisponde a tutte le Deputazioni interessate o all‟organo interinsulare corrispondente e ai due terzi dei municipi la cui popolazione rappresenti, almeno, la maggior parte del censo elettorale di ogni provincia o isola. […]

lo autorizan las Cortes Generales, mediante una ley orgánica, en los términos previstos en el artículo 14490.

Nonostante quanto previsto dalla quinta Disposizione transitoria, l‟accesso all‟autonomia da parte di Ceuta e Melilla avvenne con la possibilità prevista nell‟art. 144 b) della Costituzione, che prevede che per motivi di interesse nazionale il Parlamento può consentire a certi territori che non siano integrati nell‟organizzazione territoriale spagnola di diventare Comunità Autonome:

Las Cortes Generales, mediante ley orgánica, podrán, por motivos de interés nacional:

a) […]

b) Autorizar o acordar, en su caso, un Estatuto de autonomía para territorios que no estén integrados

en la organización provincial.

c) […] 91.

Gli Acuerdos Autonómicos (Accordi autonomisti) del 31 luglio 1981, firmati dal governo dell‟UCD e dal PSOE, riconoscevano per Ceuta e Melilla l‟applicazione di una delle seguenti soluzioni: o la costituzione come Comunità Autonoma secondo quanto previsto dalla quinta Disposizione transitoria o la permanenza come Corporazioni Locali con regime speciale. Gli accordi, inoltre, indicavano il limite temporale per la presentazione degli Statuti di autonomia delle due città, fissato al 31 dicembre 1981; essi stabilivano la nuova configurazione territoriale autonoma e una struttura organizzativa comune92.

Per questo il 28 settembre 1981 il Comune di Ceuta approvò a maggioranza assoluta la costituzione della città come Comunità Autonoma, mentre il 13 ottobre 1981 il Comune di Melilla approvò all‟unanimità una mozione presentata dal Sindaco che prevedeva la costituzione come Comunità Autonoma secondo quanto previsto dalla quinta Disposizione transitoria, sollecitando l‟autorizzazione del Parlamento. Nonostante le due città avessero presentato gli Statuti entro la scadenza, il processo restò paralizzato sia durante il governo centrista che durante il governo socialista, il quale però includeva nel proprio programma l‟elaborazione degli Statuti.

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“Le città di Ceuta e Melilla potranno costituirsi come Comunità Autonome se così decidono i rispettivi municipi, mediante accordo adottato dalla maggioranza assoluta dei propri membri o se così sia autorizzato dal Parlamento, mediante una Legge organica, nei termini previsti dall‟art. 144” [trad. pers.]. Ibid.

91

“Il Parlamento, mediante legge organica, potranno, per motivi di interesse nazionale: a) …

b) Autorizzare o accordare, nel proprio caso, uno Statuto di autonomia per territori che non siano integrati nell‟organizzazione provinciale.

c) […]” [trad. pers.] Ibid.

92 Il testo completo degli Acuerdos Autonómicos del 1981 è disponibile nel sito del Ministerio de la Presidencia

Gli sforzi del Comune di Melilla produssero un progetto di Legge organica di approvazione dello Statuto della città di Melilla (Proyecto de Ley Orgánica de Aprobación del Estatuto de la Ciudad de

Melilla), il quale non fu mai approvato a causa della dissoluzione della Camera nell‟aprile 1986.

Il 26 febbraio 1986 fu pubblicato nel BOCG (Boletín Oficial de las Cortes Generales) un progetto di Statuto della città di Ceuta: il progetto, che non aveva carattere di Legge organica né supponeva il riconoscimento di Ceuta come Comunità Autonoma, fu però ritirato93.

Il 29 e 30 ottobre fu discussa in Senato una mozione presentata per l‟approvazione degli Statuti di Ceuta e Melilla, che fu ancora una volta rifiutata94.

Negli anni seguenti furono presentate varie proposte di legge da parte del Gruppo Popolare con l‟obiettivo di autorizzare la costituzione delle Comunità Autonome di Ceuta e Melilla, ma nessuna di queste proposte fu accolta, poiché si scontrava con l‟opposizione del PSOE.

Il 28 maggio 1991 fu pubblicata nel BOCG un‟altra proposta di Legge organica sull‟autorizzazione e la costituzione delle Comunità Autonome di Ceuta e Melilla, ma ancora una volta fu rifiutata95. Finalmente, dopo anni di trattative, si arrivò a un accordo tra il governo socialista e il PP, che presero come base un testo redatto dal Dipartimento delle Amministrazioni Pubbliche.

Dopo gli anni ‟80, nei quali il Governo si era mostrato reticente nel trasferire alcune delle proprie competenze alle Comunità Autonome, il 28 febbraio 1992 il PSOE e il PP firmarono i secondi Accordi autonomisti, tradotti poi nella Legge organica 9/1992 del 23 dicembre96: tali accordi trasferivano trentadue nuove competenze alle Comunità Autonome, sviluppando anche delle tecniche e dei meccanismi per la cooperazione tra le diverse entità territoriali. In questi accordi, inoltre, fu creata la figura della Città Autonoma per quanto riguarda Ceuta e Melilla.

Il 13 settembre 1994 furono presentati i progetti di Legge organica al Congresso dei Deputati, previa approvazione del Consiglio dei Ministri del 2 settembre: essi furono approvati anche dal Congresso, che lì passò alla Commissione Costituzionale97.

Furono proposti vari emendamenti parziali al testo e un testo alternativo da parte del gruppo di sinistra IU-IC (Izquierda Unida-Iniciativa per Catalunya, Sinistra Unita-Iniziativa per la

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BOCG, Congreso de los Diputados, Serie A, núm. 191-I, p. 3947-3954 (http://www.congreso.es/public_oficiales/L2/CONG/BOCG/A/A_191-I.PDF)

94 DS, Diario de Sesiones del Senado, núm. 6, p. 105-112

(http://www.congreso.es/public_oficiales/L3/SEN/DS/PL/PS0006.PDF) e DS, Diario de Sesiones del Senado, núm. 7, p. 114-118 (http://www.congreso.es/public_oficiales/L3/SEN/DS/PL/PS0007.PDF)

95 BOCG, Congreso de los Diputados, Serie B, núm. 89-I

(http://www.congreso.es/public_oficiales/L4/CONG/BOCG/B/B_089-01.PDF)

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Ley Orgánica de transferencia de competencias a Comunidades Autónomas que accedieron a la autonomía por la vía

del artículo 143 de la Constitución del 24 dicembre 1992 (https://www.boe.es/diario_boe/txt.php?id=BOE-A-1992-

28426)

97 BOCG, Congreso de los Diputados, Serie A, núm. 88-1

(http://www.congreso.es/public_oficiales/L5/CONG/BOCG/A/A_088-01.PDF) BOCG, Congreso de los Diputados, Serie A, núm. 89-1

Catalogna). Solo alcuni emendamenti parziali furono accettati e il Progetto di legge fu approvato il 27 dicembre 1994 con 308 voti a favore, nessun voto contrario e 19 astenuti per lo Statuto di Autonomia di Ceuta, mentre per lo Statuto di Autonomia di Melilla furono 307 i voti a favore e 19 astenuti98.

Il testo approvato dal Congresso dei Deputati fu pubblicato nella Gazzetta ufficiale del Senato il 3 febbraio 199599. La Commissione Generale delle Comunità Autonome effettuò la votazione il 22 febbraio 1995: il risultato fu di 224 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti100.

Fu così che durante la V Legislatura Costituzionale furono finalmente approvate la Legge Organica 1/1995 (per lo Statuto di Autonomia della città di Ceuta) e la Legge Organica 2/1995 (per lo Statuto di Autonomia della città di Melilla) del 13 marzo, che conferivano alle città il titolo di Città Autonoma. Le Leggi organiche furono pubblicate nel BOE il 14 marzo 1995.

La Città Autonoma è un ente territoriale di carattere autonomista particolare: essa assomiglia alle Comunità Autonome per le sue capacità autogovernative, il buon numero di competenze in cui essa è autonoma e la facoltà d‟iniziativa legislativa; si differenzia, però, sotto altri aspetti, come l‟assenza di capacità legislativa e, in generale, un livello di competenze di molto inferiore rispetto alle Comunità Autonome. Essa dispone inoltre di tutte le competenze proprie dei Comuni e delle Deputazioni Provinciali.

L‟approvazione degli Statuti di Autonomia di Ceuta e Melilla portò a termine l‟attuazione e il perfezionamento dell‟organizzazione territoriale prevista dalla Costituzione del 1978, il cosiddetto

Estado de las Autonomías (Stato delle Autonomie). Le due Città Autonome si aggiunserò alle

diciassette Comunità Autonome, le quali acquisirono la loro autonomia tra il 1979 e il 1983: nel 1979 il Congresso approvò gli Statuti dei Paesi Baschi e della Catalogna; nel 1981 quelli della Galizia, dell‟Andalusia, delle Asturie e della Cantabria; nel 1982 quelli de La Rioja, di Murcia, di Valencia, dell‟Aragona, di Castiglia-La Mancha, delle Canarie e di Navarra; nel 1983, infine, quelli dell‟Estremadura, delle Baleari, di Madrid e di Castiglia e León.

98 DS, Congreso de los Diputados, Pleno y Dip. Perm., núm. 119, p. 6365-6379 e p. 6408-6409

(http://www.congreso.es/public_oficiales/L5/CONG/DS/PL/PL_119.PDF)

99

BOCG, Senado, Serie II, núm. 63-a (http://www.congreso.es/public_oficiales/L5/SEN/BOCG/II/II0063A.PDF) BOCG, Senado, Serie II, núm. 64-a (http://www.congreso.es/public_oficiales/L5/SEN/BOCG/II/II0064A.PDF)

Fig. 33 - Mappa dell‟organizzazione territoriale della Spagna

(http://www.zonu.com/fullsize/2009-12-08-11364/Mapa-de-las-Comunidades-Autonomas-de-Espana.html)

La Comunità Autonoma, a differenza della Città Autonoma, è un‟entità territoriale amministrativa spagnola dotata di una certa autonomia legislativa e di rappresentanti propri, oltre a determinate competenze esecutive e amministrative: esse eleggono il proprio governo, il Presidente dell‟esecutivo, partecipano alle riforme della Costituzione, partecipano alla composizione del Senato, ecc.

Dalla sua entrata in vigore gli Statuti non hanno subito alcun tipo di riforma. L‟art. 41 degli Statuti prevede che qualsiasi riforma sia iniziata dall‟Assemblea della città, secondo quanto previsto dall‟art. 13 degli Statuti stessi, che sancisce la facoltà dell‟Assemblea di sollecitare il Governo nell‟adozione di un progetto di legge o di rimettere al Tavolo del Congresso una proposta di legge:

Art. 13. La Asamblea de Ceuta podrá solicitar del Gobierno la adopción de un proyecto de ley o remitir a la Mesa del Congreso una proposición de ley, delegando, ante dicha Cámara, un máximo de tres miembros de la Asamblea encargados de su defensa.

Art. 41. 1. La iniciativa de la reforma correspondará a la Asamblea de Ceuta, de acuerdo con la facultad de iniciativa legislativa prevista en el artículo 13 del presente Estatuto, a las Cortes Generales o al Gobierno de la Nación.

2. La iniciativa de reforma aprobada por la Asamblea de Ceuta requerirá la mayoría de dos tercios de la misma. En todo caso, la propuesta de reforma requerirá la aprobación de las Cortes Generales mediante Ley Orgánica101.

101 Art. 13 “L‟Assemblea di Ceuta potrà sollecitare il Governo per l‟adozione di un progetto di legge o rimettere alla

Tavola del Congresso una proposta di legge, delegando, davanti alla suddetta Camera, un massimo di tre membri dell‟Assemblea incaricati di difenderla”.

Art. 41 “1. L‟iniziativa della riforma corrisponderà all‟Assemblea di Ceuta, secondo la facoltà d‟iniziativa legislativa prevista nell‟art. 13 del presente Statuto, al Parlamento o al Governo della Nazione.

Nel 2005 fu iniziato il progetto di riforma degli Statuti delle due città. L‟obiettivo è quello di diventare delle Comunità Autonome per acquisire maggiori competenze e maggiore autonomia rispetto allo status attuale di Città Autonome, equiparandosi al resto delle Comunità Autonome spagnole. La riforma, però, non ebbe esito positivo, in quanto il PP si dichiarò contrario.

2. L‟iniziativa della riforma approvata dall‟Assemblea di Ceuta richiederà la maggioranza di due terzi della stessa. In ogni caso, la proposta della riforma richiederà l‟approvazione del Parlamento mediante Legge Organica”. Gli articoli riportati sono tratti dallo Statuto di Ceuta; gli stessi valgono anche per lo Statuto di Melilla

(https://www.boe.es/diario_boe/txt.php?id=BOE-A-1995-6358 per lo Statuto di autonomia di Ceuta; https://www.boe.es/diario_boe/txt.php?id=BOE-A-1995-6359 per lo Statuto di autonomia di Melilla)

CAPITOLO 4

STATUTO DI AUTONOMIA DELLA CITTÀ DI

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