Una delle prime cose dette dal padre all'arrivo
fu: "...
Sapetebene che mi troverete a qualsiasi ora per aiutarvi nelle vostre ne-cessità. Vengo nel Messico per servire, non per essere servito...".
Queste parole si convertirono in fatti e diedero abbondante messe di fiori e di frutti.
I[ nuovo ispettore impiegò il primo mese nel conoscere Ie opere salesiane e
i
salesiani. Dopo scrisse la sua prima circolare, che ini-zia così: "Eccomi qui in mezzo a voi, cari confratelli, con il fermo propositodi
aiutarvi, nella misura delle mie forze, a compiere la vostra delicata missione e conil
desideriodi
essere, specialmente per voi,unfratello
e un amico... Lavoreremo con zelo nel campo cheil
Signore ci haffidato,
non cercheremo altro che la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime. ..Per
raggiungere meglio questofine vi
raccomandola
cura delle vocazioni: in molte città vogliono avere ifigli
di Don Bosco ele stesse case già esistenti hanno bisogno, lo sapete bene, di perso-nale... A voi in particolare, cari direttori, compete
il
dovere di stu-diare e coltivare le vocazioni... e sotto la vigilanTa vostra, glialtri
confratelli".Poi prosegue, puntualizzando diversi mezzi per coltivare le vo-cazioni: la preghiera, dar buon esempio ai giovani, applicare
il
Si-stema Preventivo, curaregli
oratori festivi, conservare fiorenti /e compagnie, dare la massima importanza alle feste religiose.Conchiude ricordando: "Non si tratta di cose mie, sono di Don Bosco,
di
don Rua e don Albera, checi
invitanoa
lavorare nel campo immenso aperto dinanzi a noi".L' ORGANI ZZ AZIONE DEL LAVORO
Don Piani valorizzò
il
ruolo dei collaboratori e puntualizzòil
proprio pensiero circa le cariche del consiglio ispettoriale. Lasciò scritto ciò che ognuno dei quattro consiglieri avrebbe dovuto fare:
50-
Mons. Guglielmct PianiSTATI UNITI DEL NORDAMERICA
GOLFO DEL MESSICO Monterrey
MESSICO
Guadalajara
MEXICO D F
'Oaxaca
o
o
colima Morelia
OCEANO PACIFICO
HONDURAS
Messico: Don Piani deve animare I'Ispettoria salesiana che ha delle opere nelle città di México, Puebla, Morelia e Guadalajara.
"Al primo dei consiglieri tocca essere vicario dell'ispettore nei casi
di
assenza del medesimo. Inoltre avrà cura dell'amministrq-zione generale dell' ispe ttoria. Controllerà i rendiconti amministra-tivi delle case e renderò conto di essi all'ispettore. Vigilerà la casa ispettoriale. Prenderà nota delle scritture e titoli di proprietà e sarà incaricato di segnalare ciò che si deve modificare o fare nelle case, prima della presentazione al capitolo superiore per l'approvazione definitiva.Un altro consigliere avrà a suo carico specialmente la pietà nei nostri collegi: proporre all'ispettore quanto crede conveniente per fomentarla nei confratelli e nei giovani secondo
lo
spirito di Don Bosco. Sono oggetto principale della sua attività apostolica:l'associazione dei Cooperatori,
gli
esercizi spirituali, ladffisione
del Bollettino Salesiano e delle Letture Cattoliche, gli oratorifestivi
e i centri degli Exallievi giovani.
Un grande cuore
-51
Il
terzo consigliere avrà come principale incombenza gli studi e tutto ciò che ad essi si riferisce. Veglierò a nome dell'ispettore suprogrammi, orari, esami, voti. Segnalerà ciò che si deve insegnare riguardo
a
Teologia, Sacra Scrittura, FilosoJia, Storia Ecclesia-stica.Il
quarto consigliere si preocc'uperà di quello che ha attinenza con le scuole professionali, studiando che producano come deside-rato dai venerati superiori, e che adempiano i programmi dellase-greteria de llct Pubblica I struzione " .
UNA VISITA
ILLUSTRE
In
occasione della visitadi
don Pietro Ricaldone, l'ispettore scrive: "Allafine di
gennaio (1913) ovremo la graditissima visita del Rev.mo D. Pietro Ricaldone, consigliere professionale del capi-tolo superiore, che viene a noi come inviato speciale del rettor mag-giore della nostra Pia Società. Non mi fermo a parlarvi delle doti rilevanti di mente e di cuore che adornano don Ricaldone...Una volta considerata la qualitò umano del nostro superiore, ricordiamo
i
temi che si tratteranno alla suo presenza:l.
Pietà ecostumi religiosi (don Jano). 2. Azione salesiana (don Rocca). 3.
Organizzazione delle case (don Rocca). 4. Amministrazione (don Wieczorek). 5. Studi letterari (don Montaldo). 6. Scuole professio-nali (don Montaldo). 7. Costumi delle case (don Wieczorek).
Nello sviluppare
i
temi nonsi
tratta(...)di
introdurre novità, ma di portare avanti sempre più fedelmente le prescrizioni dei no-stri Regolamenti e di precisare alcLrne cose che le circostanze localie le abitudini del paese o le esperienze avute sul posto suggeriscano e, soprattutto, di unire i nostri sforzi per ottenere Ltna certo confor-mità e lavorare con più ordine e regolarità..." .
UNAFOTO
SIGNIFICATIVADon Piani, uomo
di
relazioni, presto stabilì contatti con tutti:ricchi e poveri, sapienti e ignoranti... persino con
il
presidente della Repubblica, FranciscoL
Madero. Questi non era uomo di Chiesa, ma neppure anticlericale: era aperto e ben intenzionato.52-
Mons. Guglielmo PianiMons. Piani con il Presidente Madero e due salesiani.
È significativa una foto dell'8 dicembre
l9l2
(a9 mesi dall'ar-rivodi
don Piani nel Messico.a
13 dall'insediamentodi
Madero come presidente): al centro appaiono don Piani e Madero; ad essi fanno corona molti ragazzi poveri, guidati da due salesiani.Madero amava
il
suo popolo e desiderava fare riforme vere e ben pianificate,il
che esigeva tempo. Invece altri rivoluzionari vole-vano riforme più rapide e per questo si sollevarono in armi.Il
gene-rale Victoriano Huerta, al servizio di Madero, sconfissei
rivoluzio-nari. Purtroppo Huerta, colmo di ambizione, volle essere presidente del Messico e non dubitò di tradire Madero (22 feb. 1913).LE
SPINE DI DONPIANI
I
dolori più profondi don Pianili
soffrì dopo la morte di Ma-dero: Huerta si insedia come presidente ma non è riconosciuto. Ve-nustiano Carranza, Plutarco Elfas Calles, Alvaro Obregòn, Franci-scoVilla
e altri rivoluzionari fanno causa comune e sconfiggono I'usurpatore Huefta (15luglio l9l4).
Una parte dei rivoluzionari, guidati da Villa e Zapata, elegge presidente Eulalio Gutiérrez. Magli
altri, guidati da Cananza e Obreg6n, non aderiscono e la lottaUn grande cuore
-53
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.it, ;,
il,""
A
l
I
a.continua, fino alla vittoria di Carranza, che si impadronisce del po-tere (14 aprile 1916). Adesso arriveranno le spine.
Infatti
il
governo diCananza fu uno dei più anticlericali della storia del Messico: incarcerò ed espulse quasi tuttii
sacerdoti e ve-scovi, soprattutto per imporre riscatti; quasi tutte le religiose furono espulse dai loro conventi, molte chiese furono confiscate e profa-nate.Il
5 febbraio 1917 1l governo diCananza promulgò la nuova Costituzione,i
cui articoli3,24 e
130 sono apertamente contrari alla religione cattolica.Già
nel l9l4 i
Carranzisti,all'inizio
della loro rivoluzione, chiudono tuttii
collegi salesiani, tranne quellodi
Santa Julia nella Città di Messico. Don Francisco Mateos, allievo del collegio sale-sianodi
Puebla a quel tempo, racconta:"Il
collegio salesiano di Puebla fu convertito in caserma delle forze rivoluzionarie carranzi-ste. Obregrin espulsei
sacerdoti salesiani; rimase soltanto don Arias, essendo messicano.I
soldati invasero parte del collegio e dell'orto. Rispettarono parte dei laboratori e dormitori..." .Don Piani, come riferisce don Ztrita, in quella circostanza "fu catturato a Puebla con altri sacerdoti". L'ufficiale capo incominciò
ad ingiuriarli ed osò dare uno schiaffo ad uno di loro. Tutti facevano silenzio per paura. Una sola voce si alzò con coraggio, quella di don Piani, che disse all'ufficiale:
-
Guardi, capitano, lei avrà diritto aportarci
in
tribunale e anche ad esiliarci o metterci in prigione...ma non ha nessun diritto di offendere questi sacerdoti e meno an-cora di alzare la mano contro nessuno...
La sua voce,
il
suo portamento e, più che tutto,il
suo coraggio nel difendere i fratelli nel sacerdozio, fecero sì cheil
capitanoli
la-sciasse andare, ma condannando arbitrariamente don Pianie
un gruppo di sacerdoti stranieri all'esilio. Furono portati a Veracruz per essere da lì deportati. Fortunatamente a Veracruz don Piani ottenne un salvacondotto e potè ritornare a Puebla e poi a Città del Messico, per reintegrarsi nella sua missione.54-
Mons. Guglielmo PianiXI. EVAN GELIZZARE EDUCAN DO
NEL TEATRO
Don Piani fu grande evangelizzatore e grande educatore. Gli si può applicare molto bene l'espressione: evangelizzò educando ed educò evangelizzarzdo. Scrisse in una circolare:
"...È facite comprendere che
il
sistema preventivo deve esserel'anima dell'educazione salesiana e impregnare, per così dire, tutte le manfestazioni della vita
di
collegio. Unadi
queste manifesta-zioni èil
teatrino....È
,ec"ssorio prevenire I'azionee
l'influsso corruttore clelteatro immorale o pericoloso e, non potendo sempre sottrarli a quell'influsso quando sono usciti
dal
collegio, offiiamo loro al-menoun
antidoto salutare. Comefarlo?
Con rappresentazioni buone, assolutamente raccomandabili. ..... Ci tocca la delicata missione di formare
il
criterio e il gusto morale nei nostri educandi, non solo nelle manifestazionipiù
ele-vate della vita dello spirito, come sono la pietà e la scienza, ma an-che nelle manfestazioni estetian-che, comela
musica,la
declama-zione,
il
teatro..." .Poi la circolare continua con norme particolareggiate su prove, rappresentazion i. tempi. ecc.