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Innovazione, nuove tecnologie e carburanti alternat

Il gruppo FCA, come tutti gli altri grandi carmakers che popolano il mercato mondiale, impegna ingenti risorse nello sviluppo di propulsori e di sistemi che rendano i veicoli sempre più effcienti e attenti alla sostenibilità ambientale, fattore che fno a pochi anni fa non era di primaria importanza, soprattutto negli Stati Uniti. Oggi la crisi economica globale e l'incertezza del prezzo dei carburanti, sembrano aver spinto in modo deciso la domanda dei consumatori verso automobili più effcienti, e con costi di gestione contenuti. Ciò vale anche per mercati storicamente poco orientati alla performace ambientale dei veicoli come gli Stati Uniti, che durante l'amministrazione Obama hanno adottato una serie di provvedimenti atti a migliorare la qualità ambientale dei veicoli circolanti nel paese, e che in alcuni stati come la California hanno introdotto regolamenti che favoriscono la diffusione di nuove tecnologie “pulite” in forte discontinuità con il recente passato.

L'intero settore automotive è quindi impegnato nella ricerca di carburanti e motori alternativi, nel perfezionamento delle tecnologie già esistenti e nel tentativo (da parte di alcuni) di affermare modelli dotati di tecnologie nuove e

discontinue rispetto al passato. Una situazione repentina di forte discontinuità col passato si è già verifcata negli USA all'inizio degli anni '70. In quel periodo la crisi petrolifera globale ha indotto molti carmakers a offrire in un arco di tempo ristretto motori con caratteristiche diverse, dimensioni e potenze ridotte per cercare di arginare i consumi e agevolare la ripresa della domanda. Nello stesso periodo il segmento delle muscle car che aveva avuto un ruolo molto importante e una veloce penetrazione del mercato durante gli anni '60, ha subito subito una drastica riduzione nelle vendite, determinata appunto dal forte mutamento delle condizioni esterne.

In passato inoltre l'introduzione di nuove carrozzerie e quindi nuovi segmenti (sull'argomento vedi Volpato: Fiat Group Automobiles, le nuove sfde) ha cambiato in modo repentino l'andamento economico di molti automakers. Questo ad esempo è successo quando Ford ha introdotto la pony car Mustang, e cioè una piccola auto sportiva e dal prezzo abbordabile con un motore potente adatta ai giovani, oppure quando il minivan è stato introdotto da Chrysler. Questi prodotti di successo hanno affermato un nuovo concetto di auto, ma dal punto di vista del contenuto tecnologico non erano molto diversi dagli altri modelli.

In periodi di forte cambiamento delle condizioni economiche e sociali però, alcune variabili che prima infuenzavano poco o solo parzialmente la scelta di un consumatore, possono balzare ai primi posti e diventare determinanti per la scelta fnale, e favorire l'affermazione di nuovi standard in forte discontinuità rispetto al passato. Probabilmente man mano che le scorte di petrolio andranno esaurendosi, il prezzo dei carburanti sarà sempre più volatile, e questo infuenzerà non poco l'andamento dell'intero settore automotive, che oggi è ancora fortemente ancorato ai derivati del petrolio.

L'era di fermento che sta attraversando l'automotive pone quindi nuove sfde che riguardano OEM e suppliers di tutti i livelli.

una posizione dominante anche nel caso in cui inizino ad affermarsi modelli architetturali che presentano forti discontinuità rispetto alla tecnologia corrente. Nello specifco si discute molto della capacità che avranno gli incumbents più affermati di mantenere il controllo generale sul prodotto fnale, senza rischiare che una quota importante del valore scivoli verso i suppliers di componenti. Dall'altro lato, si discute della possibilità di ingresso con successo nel mercato di massa da parte di new entrants, e della loro capacità o meno di trainare i modelli del futuro verso nuove architetture in discontinuità con quanto è successo fno ad oggi.

Un'ulteriore sfda riguarda la capacità di interpretare i bisogni dei consumatori in un mondo in cui la mobilità urbana ed extraurbana presentano caratteristiche diffcili da soddisfare con lo stesso prodotto.

Inoltre un argomento di studio molto discusso dagli esperti del settore riguarda la traiettoria di espansione dei veicoli elettrici, e la loro possibilità di affermarsi nel mercato di massa e non solo come prodotti di nicchia.

Gli sforzi di FCA nel campo dell'innovazione, sono orientati contemporaneamente in più ambiti e attraverso lo sviluppo di varie tecnologie che riguardano sia i motori termici tradizionali, sia tecnologie propulsive alternative.

Le tecnologie del primo tipo riguardano il downsizing dei motori termici, e l'utilizzo di sistemi bi-fuel, tri-fuel e addirittura tetra-fuel. L'obiettivo del downsizing è utilizzare propulsori più piccoli e leggeri, allo scopo di contenere costi e consumi, pur mantenendo alto il livello delle prestazioni, e questo attraverso il continuo perfezionamento dei motori tradizionali, la diminuzione degli attriti, e l'utilizzo di nuovi accorgimenti. Esempi del lavoro svolto da Fiat in questo senso sono i motori Multi Air e Multi Jet di ultima generazione. Sempre per quanto riguarda le innovazioni “competence enhancing” troviamo i veicoli alimentati a gas, che utilizzano motori tradizionali appositamente modifcati per permettere le massime prestazioni anche con carburanti alternativi come il

metano.

A cavallo fra i motori termici e quelli elettrici troviamo i motori ibridi, che probabilmente entreranno a far parte della lineup di FCA fra qualche anno. Ed infne fra le innovazioni più radicali e discontinue, troviamo le auto elettriche che avranno in futuro un ruolo sempre più rilevante verso il raggiungimento della mobilità a emissioni zero. Questa tecnologia però sta ancora attraversando un' ”era di fermento” (Anderson e Tushman), e cioè un periodo di turbolenza e incertezza che si verifca quando una nuova tecnologià non è ancora adatta a rimpiazzare completamente una tecnologia vecchia rendendola obsoleta. In questo ambito FCA non ha in programma investimenti per offrire veicoli elettrici, tranne nel caso della 500e per il mercato californiano della cui situazione si parlerà nei prossimi capitoli.

E' da citare inoltre il tentativo di rendere popolari auto di dimensioni ridotte come Fiat 500 e motori diesel su veicoli leggeri anche nel mercato nordamericano, storicamente poco attratto da queste tipologie di veicoli.

Nei prossimi capitoli si cercherà di fornire un'overview basata suile principali alternative al sistema di mobilità tradizionale basato sui veicoli alimentati a benzina e gasolio, analizzando la possibilità di affermazione di determinate tecnologie, e considerando l'operato di FCA in materia di mobilità alternativa.