• Non ci sono risultati.

4. UN CASO PARTICOLARE DI SEMPLIFICAZIONE: FOCUS

4.3. Casi frequenti di inserimento: esempi e regole

4.3.3. Inserimento di un aggettivo

Agli esperti del settore, ma anche ai parlanti della lingua italiana che ne hanno una conoscenza basilare, è chiaro come la categoria degli aggettivi (così come quella di tutte le categorie di parole “contenuto”) comprenda una ricchissima varietà di parole semanticamente differenti e come la categoria stessa possa suddividersi ulteriormente in altre sottocategorie: aggettivi qualificativi o determinativi, che a loro volta si dividono in possessivi, numerali, ecc. Nella valutazione degli inserimenti più frequenti non ha dunque senso tralasciare le categorie morfo-sintattiche per concentrarsi solamente sulla realizzazione lessicale concreta (come l’inserimento di “perché” o “non” in una frase). Come esempio è stato preso in questa sezione proprio l’aggettivo, in quanto risulta interessante chiedersi che cosa spinga all’inserimento di una parola di questo tipo e come sia possibile effettuarne il recupero dal contesto. L’inserimento di un singolo aggettivo è un operazione che ha una buona frequenza in entrambi i corpora (20 su Terence e 24 su Teacher, senza considerare però tutte le volte in cui un aggettivo viene inserito come parte di un’espressione più complessa).

ESEMPIO 17 (Estratto da Terence):

Originale: A Luisa vennero brividi e guardò in alto; una nuvola gigantesca

incombeva sopra le loro teste.

Semplificata: Luisa guardò in alto verso il cielo e vide una grande nuvola nera.

Nella semplificazione è stato aggiunto l’aggettivo “nera”, in quanto la nuvola descritta prometteva un temporale imminente e per un poor reader ciò può aiutare in una comprensione immediata dell’evento descritto. Questo inserimento è

129 scontato per una persona, ma richiede qualche passo in più per un sistema automatico, in quanto ad esempio il fatto che la nuvola in questione fosse da temporale deriva direttamente da frasi precedenti.

Figura 4.18: proiezione della leggibilità sul testo delle frasi dell’esempio 17. Il miglioramento è evidente sugli indici lessicale e globale.

La semplificazione, come si poteva immaginare, è molto efficace a livello lessicale e a livello globale fornisce un ottimo margine di miglioramento su una frase che era già piuttosto semplice nella sua versione originale. Certamente inoltre l’aggettivo aggiunto aiuta nell’immaginare al meglio la scena, ma questo dato non è rilevabile dagli indici di leggibilità. I problemi che questo esempio solleva sono però ben due:

1. Come è stato deciso che ci fosse necessità di un aggettivo in più per descrivere l’evento;

2. Come è stato deciso l’aggettivo esatto, adatto a descrivere l’evento.

La necessità dell’aggettivo in più è data da una scelta totalmente arbitraria, che ha previsto come la presenza di quel termine aggiunto al complemento oggetto avrebbe aiutato a comprendere al meglio la situazione descritta, mentre la scelta dell’aggettivo deriva da quella che è la semplice conoscenza degli eventi atmosferici più comuni (nuvola nera  pioggia in arrivo). Un’idea valida per una simile situazione è l’utilizzo di un database in grado di fornire per una parola tutti gli aggettivi più frequentemente utilizzati in base all’evento descritto in una frase, ma la semplificazione più che automatica dovrebbe essere svolta in maniera semi- automatica. Un metodo potrebbe essere infatti quello di fornire all’utente un’indicazione di dove la frase potrebbe aver bisogno di essere arricchita con un aggettivo, fornendo una scelta degli aggettivi che più si adattano alla situazione. Sarà però l’utente stesso a decidere la parola da inserire, per poi consegnare la frase al target finale. In questo modo non sarebbe possibile l’utilizzo del sistema direttamente da chi usufruirà delle frasi semplificate, ma sarà necessario un passaggio intermedio attuato comunque da un essere umano.

130

ESEMPIO 18 (Estratto da Terence):

Originale: Quando sentirono il temporale ritirarsi in lontananza, Alì e gli altri

adulti uscirono fuori tremanti dai loro ripari per vedere i danni che il fulmine aveva fatto.

Semplificata: Quando sentirono il temporale andare via, Alì e gli altri adulti

vennero fuori dai loro rifugi sicuri per vedere quello che il fulmine aveva fatto.

Come nel caso precedente, l’esempio 18 mostra l’inserimento di un aggettivo che sottolinea in maniera chiara ed evidente un fatto che nella lettura del testo da parte di un comune lettore risulta scontato. Indicare che i rifugi sono “sicuri” serve a rafforzare il fatto che le persone sono al riparo, come nell’esempio 17 “nera” rafforzava il fatto che la nuvola fosse carica di pioggia. Un approccio simile a quanto descritto in precedenza sembra anche in questo caso una buona soluzione all’individuazione dell’aggettivo da inserire (che anche in questo caso è stato inserito per una scelta totalmente arbitraria dell’addetto alla semplificazione).

ESEMPIO 19 (Estratto da Teacher):

Alcuni tra i migliori cittadini, davanti ad una folla di arrivisti senza scrupoli e senza preparazione, preferirono ritirarsi dalla vita pubblica.

Di fronte a questa situazione, molti cittadini onesti preferirono lasciare la politica.

L’inserimento di “onesti” è effettuato in contrapposizione agli “arrivisti senza scrupoli” della frase originale e alla “politica” della frase semplificata. L’aggettivo deriva dunque direttamente dal contesto della frase e interviene data la cancellazione di “migliori”. Anche in questo esempio l’arbitrarietà dell’inserimento è evidente e l’aggettivo scelto è probabilmente frutto di una serie di considerazioni approfondite da parte dell’autore della semplificazione.

L’inserimento di una parola del genere di un aggettivo può essere definita come funzionale ai fini della semplificazione, in quanto aiuta alla comprensione di una frase aggiungendo informazioni utili. Risultano però di difficile modellazione, ad un primo sguardo, alcune possibili regole che ne permettano l’inserimento, in quanto in tutti

131 gli esempi (compresi i casi non mostrati) questi inserimenti richiedono scelte a partire da conoscenze pregresse (es: eventi atmosferici o politica) e derivano dal testo originale in maniera diretta ma di difficile individuazione (come nell’esempio 19).