Nel seguente paragrafo, è stato rappresentato un quadro di sintesi degli interventi di mitigazione ambientale previsti, esito della procedura valutativa condotta, rappresentata nel Quadro di Riferimento Valutativo degli impatti (Elaborato SI.1.5).
Per quanto attiene la gestione delle emergenze sanitarie legate alla qualità delle acque, allo stato attuale la pianificazione di settore e la progettualità in atto, hanno già messo in atto misure preventive atte a far fronte a eventuali problematiche legate allo sviluppo di tossine anche in seguito alle fioriture algali che periodicamente interessano i laghi della Sardegna anche in relazione al loro stato spesso eutrofico o addirittura ipertrofico.
A partire dalla fine degli anni ottanta del secolo scorso, si sono registrati nei laghi delle fioriture di cianobatteri o algali causando seri problemi nell’ambito specialmente della potabilizzazione.
Si deve tuttavia registrare un notevole ritardo nel settore della valutazione del rischio associato alle fioriture algali tossiche e l’assenza di un’ adeguata normativa al riguardo.
La presenza di fenomeni di fioriture algali tossiche pone una serie di problemi per quanto attiene la gestione non solo per la salvaguardia della risorsa stessa, ma in relazione all’utilizzo specialmente idropotabile dei laghi in Sardegna per quanto attiene la salute pubblica e i diversi utilizzi della risorsa a livello locale a scopo irriguo.
Gli attuali processi di potabilizzazione sono comunque in grado di far fronte a tali eventuali periodiche emergenze attraverso la rimozione della gran parte delle fioriture algali. In integrazione a tali aspetti si segnala come nel contesto normativo italiano con il D. Lgs. 152/06 che recepisce integralmente la Direttiva 2000/60/CE vengono regolamentate e aggiornate le attività di monitoraggio dei corpi idrici.
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vegetazione e Habitat di urbanistici e infrastrutture monitoraggio dei principali parametrici in
relazione alla
definizione dello stato trofico degli invasi interessati
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Utilizzo di attrezzature basso-impattanti da un punto di vista acustico
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Attuazione di un monitoraggio periodico della componente in fase di cantiere e in fase di esercizio
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Mantenimento delle attrezzature di cantiere in un corretto stato di
manutenzione e
efficienza
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Scelta di settori a basso valore naturalistico e sprovvisti di emergenze conservazionistiche per le previsioni progettuali relative alle fasi di cantiere e di esercizio
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vegetazione e Habitat di urbanistici e infrastrutture
autoctone, con
contemporaneo
controllo della diffusione eventuale di entità floristiche alloctone opportuniste e invasive.
Per le attività di ripristino vegetazionale utilizzare entità floristiche coerenti con l’assetto ecologico e strutturale dell’area di inserimento, provenienti da germoplasma locale o comunque riferibili alle medesime seriazioni vegetazionali
riscontrabili nel settore di intervento.
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Umidificazione del terreno nelle aree di cantiere e dei cumuli di inerti al fine di contenere l’emissione di polveri
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Limitare quanto più possibile i tagli di materiale sul posto,
individuando e
predisponendo
preventivamente le pezzature ottimali da utilizzare che saranno così portate sul posto già dimensionate a misura.
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Distribuzione delle attività più rumorose gestione delle macchine e attrezzature da
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vegetazione e Habitat di urbanistici e infrastrutture
elettrogeni e
compressori
insonorizzati e di recente fabbricazione;
impiego di macchine per il movimento terra ed operatrici gommate;
installazione di silenziatori sugli scarichi);
Messa in atto, durante le operazioni di scavo, di adeguati accorgimenti atti a proteggere gli scavi mediante opere
provvisorie di
regimazione delle acque superficiali, sia quelle a carattere diffuso che concentrato, in modo da minimizzare gli effetti di potenziali interazioni tra
le acque di
ruscellamento e le falde superficiali. Laddove gli scavi si dovessero effettuare su terreni dotati di un elevato grado di plasticità, in condizioni di forte piovosità, si provvederà alla protezione delle pareti dello scavo con adeguate opere di contenimento. Inoltre, si dovrà provvedere quando possibile all’immediato ripristino degli scavi, al fine di proteggere gli acquiferi più profondi dall’azione delle acque meteoriche e da eventuali contaminazioni
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Evitare la formazione di nuovi ostacoli al normale deflusso delle acque e riduzioni riduzioni significative
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vegetazione e Habitat di urbanistici e infrastrutture invasamento delle aree interessate monitoraggio periodico della componente suolo e sottosuolo, in modo da intervenire
tempestivamente in situazioni di eventuale innesco di fenomeni di dissesto in atto o potenziali a carico delle litologie interessate dal passaggio della condotta, laddove la realizzazione del progetto potrebbe aver portato ad uno scadimento delle caratteristiche
geomeccaniche, soprattutto in aree che mostrano marcate acclività
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Prevedere la possibilità di scoticare lo strato di suolo superficiale caratterizzato da una maggiore fertilità e di stoccarlo
temporaneamente in un sito idoneo al fine di riutilizzarlo per gli usi agricoli.
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Scelta di idonee aree di stoccaggio e deposito temporaneo delle terre e rocce di scavo
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In fase esecutiva dovranno essere concordate le modalità operative più efficaci per ridurre al minimo le interferenze con la
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RTI: SGI Studio Galli Ingegneria S.r.l.- Steci Srl -Sardegna Ingegneria Scarl – Criteria Srl – MCE Srl Pag. 110 Interventi di mitigazione Clima e
Atmosfera:
Qualità dell’aria
Clima e
Atmosfera:
Cambiamenti climatici
Acqua:
disponibilità della risorsa
Acqua:
qualità della risorsa
Natura e biodiversità:
Ecosistemi
Natura e biodiversità:
Flora, vegetazione
Natura e biodiversità:
Flora,
vegetazione e Habitat di interesse comunitario
Salute pubblica
Suolo e
sottosuolo – vulnerabilità degli acquiferi
Suolo e sottosuolo – rischio idraulico
Suolo e sottosuolo – qualità della matrice
Suolo e
sottosuolo – Risorsa
agropedologica
Produzione di Rifiuti e TRS
Usi
insediativo - urbanistici e infrastrutture (Viabilità)
Risorsa storico-culturale e paesaggio
viabilità esistente.
Le aree di cantiere dovranno essere mantenute in condizioni di ordine e pulizia e saranno
opportunamente segnalate e delimitate
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A fine lavori si provvederà al ripristino dei luoghi e della aree alterate. Le strutture di cantiere verranno rimosse così come gli stoccaggi di materiali
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Riutilizzo in loco delle
terre e rocce da scavo X