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Dopo numerosi disegni di legge, studi e un travagliato iter, infine, il riciclaggio e l’impiego di proventi illeciti sono diventati penalmente rilevanti anche per l’autore del delitto presupposto. Sollecitato da organismi internazionali ed organi comunitari, il legislatore, considerati il lamentato “privilegio” garantito all’autoriciclatore e i deludenti risultati in termini preventivo-repressivi ottenuti dagli artt. 648 bis e ter c.p. in parte attribuiti alla clausola di riserva, ha infine inserito nel codice penale la fattispecie di autoriciclaggio delineata dall’art. 648 ter 1.

Il nuovo articolo è stato introdotto dalla legge 15 dicembre 2014, n. 186, recante “disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero nonché per il potenziamento della lotta all’evasione fiscale. Disposizioni in materia di autoriciclaggio”.

È estremamente significativo il fatto che il reato in esame abbia trovato il suo ingresso in un provvedimento volto a contrastare l’evasione fiscale e che abbia accompagnato 108 l’introduzione della voluntary disclosure, procedura che proponeva “meccanismi di premialità in favore dei contribuenti che si autodenunciavano e regolarizzavano la propria posizione fiscale” . Ciò a evidente testimonianza dello stretto legame che il legislatore vede tra 109 riciclaggio (fenomeno che si è fortemente evoluto rispetto alla concezione degli anni ottanta) e i delitti fiscali; un’altra conferma sulla rilevanza di questo legame c’è stata anche da parte della stessa Unità di Informazione Finanziaria secondo la quale: “evasione fiscale e riciclaggio sono fenomeni strettamente collegati. Recenti indagini giudiziarie dimostrano come l’evasione rappresenti uno strumento utilizzato per precostituire fondi da reinserire nel circuito economico ovvero per agevolare più articolate condotte criminose” . In modo 110 analogo si è espresso il GAFI, raccomandando di inserire tra i reati presupposto anche i delitti

GULLO A., Autoriciclaggio, voce per “Il libro dell’anno del diritto Treccani 2016”, in

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www.penalecontemporaneo.it, 2016; secondo autorevole dottrina: “dal punto di vista del diritto tributario, l’introduzione del reato di autoriciclaggio può essere letta come una sorta di consacrazione legislativa dell’idoneità del reato fiscale a generare proventi suscettibili di generare riciclaggio” CORDEIRO GUERRA

R., Reati fiscali e autoriciclaggio, in Rassegna Tributaria, 2016, 316 ss.

GERACI M., Autoriciclaggio: la nuova norma e il contesto della Voluntary Disclosure, in Giurisprudenza

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Penale, 17 Novembre 2015, 3.

Comunicazione UIF del 23 aprile 2012, Banca D’Italia.

fiscali; così come nella IV direttiva antiriciclaggio si suggerisce l’inserimento perlomeno dei reati fiscali più gravi . 111

Andando ora nello specifico, il contribuente che si autodenunciava al fisco dichiarando i capitali illeciti in Italia o all’estero, otteneva notevoli benefici dal punto di vista fiscale e penale. Non solo poteva pagare tasse e sanzioni su tali capitali con considerevoli abbattimenti ma poteva ottenere l’esclusione della perseguibilità per vari reati tributari, nonché per riciclaggio, reimpiego ed autoriciclaggio . 112

Peraltro il binomio costituito, da una parte, dal nuovo strumento repressivo dell’autoriciclaggio, e dall’altra, da misure di premialità per chi autodenunciava i capitali illeciti, era stato caldeggiato dalla stessa Commissione Greco che suggeriva non un condono fiscale, sia chiaro, bensì meccanismi idonei a “costituire una sorta di strada maestra per rientrare nella legalità” . 113

Il gettito procurato dalla voluntary disclosure allo scadere dei termini per la presentazione delle istanze di adesione è stato stimato a circa 3,8 miliardi di euro (“considerando gli interessi l’introito finale potrà facilmente raggiungere circa 4 miliardi” ), superando dunque 114 l’ammontare previsto dal governo pari a 3,4 miliardi.

Senza dubbio la nuova fattispecie di autoriciclaggio ha costituito un importante incentivo ad aderire alla collaborazione volontaria , tanto che alcuni autori hanno paragonato la scelta 115 del legislatore alla nota tecnica “del bastone e della carota”: da un lato la minaccia della

“Come sintetizzato nella Relazione della Commissione Greco, le attuali fattispecie di riciclaggio e reimpiego

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(artt. 648 bis e 648 ter c.p.) sono frutto del dibattito internazionale degli anni ‘80, in cui si avvertiva la necessità di contrastare l'immissione nell'economia di capitali delle organizzazioni criminali, in grado di destabilizzare gli assetti democratici ed economici dei diversi Paesi. A partire dagli anni ‘90, la ‘trasformazione’ del denaro di origine lecita in denaro ‘clandestino' ha assunto un ruolo centrale, per la sempre maggiore importanza dell'evasione fiscale e per la necessità di accumulare ‘fondi neri’ per operazione di corruzione od altro”

STAROLA L., Autoriciclaggio e antiriciclaggio: i riflessi sui dottori commercialisti, in Società e Contratti,

Bilancio e Revisione, 1/2015, 100 ss.

L’art. 5 quater d.l. 167/1990, inserito dal provvedimento stabilisce: “Sul piano penale si dispone che nei

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confronti del contribuente che si avvale della procedura di collaborazione volontaria è esclusa la punibilità per i delitti di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti o mediante altri artifici, di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione, di cui agli articoli da 2, 3, 4 e 5 del decreto legislativo n. 74 del 2000, nonché per i delitti di omesso versamento di ritenute certificate e omesso versamento di IVA, di cui agli articoli 10-bis e 10-ter del medesimo decreto legislativo. E' esclusa inoltre la punibilità per i delitti di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita previste dagli articoli 648-bis e 648-ter del codice penale, commessi in relazione ai delitti sopra citati. Le condotte riguardanti il delitto di autoriciclaggio previste dall'articolo 648-ter.1 del codice penale, come introdotto dal disegno di legge in esame, non sono punibili, se commesse in relazione ai delitti richiamati, sino alla data del 30 settembre 2015, entro la quale può essere attivata la procedura di collaborazione volontaria.” Si veda anche: BRONZO P., Introdotto il reato di “autoriciclaggio”, in Cass. pen., 2015, 0026B.

Relazione Commissione Greco per lo studio dell’autoriciclaggio - Ministero della Giustizia.

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Agenzia delle Entrate, Comunicato Stampa del 9 dicembre 2015, Voluntary disclosure: 3,8 miliardi di gettito e

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oltre 129mila istanze.

Circolare Confindustria del 12 giugno 2015.

potenziale applicabilità dell’art. 648 ter 1. c.p. a chi occulti all’estero capitali provenienti da evasione fiscale e dall’altro una “clausola di non punibilità” per i delitti di cui agli artt. 648 bis c.p., 648 ter e 648 ter 1 c.p. commessi relativamente ai proventi di delitti tributari . 116

Passiamo dunque all’analisi della nuova fattispecie.

CORDEIRO GUERRA R., Reati fiscali e autoriciclaggio, cit., 316 ss.; CORRADO OLIVA C.,

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Autoriciclaggio e reati fiscali: una dissonante accoppiata, in Il Quotidiano Giuridico, 07 gennaio 2015;

CAVALLINI S. e TROYER L., Apocalittici o integrati? Il nuovo reato di autoriciclaggio: ragionevoli sentieri

Capitolo II

Disamina della nuova fattispecie