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Istituto Venezia: scuola di lingua e cultura italiana

3. Didattica della cultura: manuali, scuola e studenti

3.2 Istituto Venezia: scuola di lingua e cultura italiana

Istituto Venezia è una scuola di lingua e cultura italiana con sede a Venezia, frequentata da

studenti di tutto il mondo che soggiornando nella città lagunare e decidono di intraprendere o approfondire lo studio della lingua italiana. La metodologia su cui si basano le lezioni è l’approccio comunicativo, che lascia ampio spazio allo studente e gli dà modo di esprimersi. La scuola offre una multitude di corsi di svariato tipo per tutte le esigenze e ogni giorno, di pomeriggio o di sera, propone per i propri studenti delle attività culturali a cui tutti sono liberi di partecipare. Durante la mia esperienza di tirocinio ho avuto la possibilità di prender parte ad otto attività culturali molto diverse tra loro.

Essendo queste attività aperte a tutti, i gruppi che si andavano a formare erano molto disomogenei, in quanto comprendevano studenti di tutti i livelli (principianti, intermedi, avanzati). Di conseguenza il complicato compito dell’insegnante era quello di cercare di volta in

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volta di rendere l’attività comprensibile a tutti, ma allo stesso tempo quello di non renderla troppo banale per chi possedeva una conoscenza più approfondita dell’italiano. I gruppi a cui facciamo riferimento variavano ogni giorno, in media si tratta di gruppi con una quindicina di studenti, dato che tendeva ad aumentare nelle attività che prevedevano l’uscita e la visita della città e che diminuiva leggermente se invece l’attività si svolgeva in aula.

Le attività di cui si leggerà in seguito rappresentano solo una piccola parte della molteplicità di attività, infatti le proposte offerte dalla scuola non si limitano a quelle riportate. Qui vogliamo dare una esemplificazione di che cosa si trova e che cosa si può fare a scuola quando si tratta di attività culturale per studenti di italiano L2.

3.2.1 Attività culturali all’aperto: visite e curiosità su Venezia

L’attività culturale classica che in ogni piano settimanale non mancava era la visita a qualche luogo famoso o il giro per qualche sestiere di Venezia, attività ad esempio come “Il quartiere di Dorsoduro: arte, cultura, vita veneziana” o “Itinerario storico-artistico da San Zaccaria a Santa Maria Formosa”, “Il sestiere di Canareggio” o “Leggende veneziane”. Queste attività erano generalmente tenute da un insegnante di arte e prevedevano appunto la visita di un luogo: si tratta quindi di un’uscita che si svolgeva in varie tappe, in ognuna delle quali ci si fermava per ascoltare ciò che l’insegnante aveva da raccontare. Ad ogni sosta l’insegnante cercava di spiegare in modo semplice e conciso il che cosa, il come e il perché dell’importanza di quel luogo o di quel monumento, avendo determinati accorgimenti come:

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parlare ad un ritmo non troppo sostenuto, pronunciando con cura le parole e ripetendo se necessario;

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l’uso di sinonimi, parafrasi e spiegazioni di parole o concetti difficili;

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l’uso di immagini mostrate da uno smartphone per spiegare i termini più difficili che ricorrevano durante la visita, una sorta di glossario per immagini preparato in anticipo dall’insegnante e che veniva mostrato all’occorrenza;

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spiegare l’etimologia delle parole e cercare di dare qualche nozione sul dialetto veneziano, chiedendo agli studenti se conoscevano o avevano mai sentito alcune parole e farli tentare ad indovinare.

Spesso l’insegnante dava consigli in merito a film, libri, posti e locali in base a quello che era il tema trattato e gli studenti apprezzavano ed erano loro stessi a mostrarsi interessati e a chiedere ulteriori informazioni. Poteva capitare che una di queste visite si concludesse verso l’orario dell’aperitivo e che quindi l’insegnante decidesse di portare gli studenti in un ‘bacaro’, tipiche osterie veneziane, per un momento conviviale assieme, in cui approfondire la conoscenza reciproca e continuare a stare assieme e a conversare in un contesto molto informale.

In generale in queste attività gli studenti venivano a conoscenza soprattutto con la storia della città e con il suo passato, senza tralasciare l’elemento delle ‘curiosità’ che spesso non si trova nei libri.

3.2.2 Attività culturali in classe

Le attività culturali svolte in aula vertevano soprattutto su temi artistici, musicali, letterari e cinematografici: alcune attività erano ad esempio “Venezia in arte, letteratura, a teatro e al cinema”, “Peggy Guggenheim: storia di una donna e della sua collezione” e “La guerra di Piero e

Bocca di rosa di Fabrizio de Andre’”. In queste attività culturali vengono quindi approfonditi vari

aspetti e temi legati all’ambito artistico-musicale, vengono presentati dei personaggi famosi, le loro vite e le loro storie. Essendo in aula gli insegnanti usavano varie modalità per queste attività:

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uso di schermo con slide in cui venivano presentate le opere d’arte;

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uso di filmati video per spezzoni di film e canzoni;

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uso della lavagna per chiarire termini difficili, per scriverli e cercare sinonimi;

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uso di schede con cui gli studenti possono seguire l’attività (ad esempio per le canzoni) e che possono tenere con sé;

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suonare e far cantare le canzoni in classe;

Una parte essenziale dell’attività consisteva nel chiedere agli studenti la loro opinione e le loro impressioni davanti ad un dipinto, ad una canzone, ad un film ecc., cercando di coinvolgerli il più

possibile e di prendere spunto dai temi trattati per farli parlare di loro, dei loro gusti, delle loro abilità ecc. L’insegnante ricordava anche all’inizio dell’attività che si trattava di un’attività culturale e non di una lezione di grammatica e che quindi essenzialmente era un’attività per parlare e confrontarsi e ribadiva che di conseguenza potevano sentirsi liberi di farlo. Gli studenti quindi intervenivano, chiedevano, erano incuriositi, portavano la loro visione, la loro idea: commentavano le biografie, si interessavano delle opinioni degli italiani a riguardo dei vari temi ecc.

In queste attività molto spesso gli studenti prendevano appunti e scrivevano quando l’insegnante spiegava e raccontava.

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