• Non ci sono risultati.

Istruzione e insegnamento dell’intelligenza emotiva in Cina

Appendice 1: Cos’è l’intelligenza emotiva

2. EDUCARE ALL’INTELLIGENZA EMOTIVA

2.2 Istruzione e insegnamento dell’intelligenza emotiva in Cina

我们的人民热爱生活,期盼有更好的教育、更稳定的工作、更满意的收 入……期盼孩子们能成长得更好、工作得更好、生活得更好。人民对美

好生活的向往,就是我们的奋斗目标135。

Così il neo eletto Segretario Generale del Partito Comunista Xi Jinping asserì nel 15 novembre 2012 durante una conferenza stampa con alcuni giornalisti stranieri, menzionando il ruolo chiave dell’educazione nella vita del popolo cinese. L’arte e la cultura costituiscono una parte fondamentale di tale educazione e, a detta di Xi Jinping, possiedono un valore puro solo nella misura in cui esse sono in grado di diffondere i valori cinesi contemporanei, incarnare la cultura tradizionale cinese e riflettere la ricerca estetica del popolo cinese136. La cultura costituisce per il Presidente della Repubblica Popolare cinese un contributo essenziale e imprescindibile per realizzare il sogno cinese

133 C. M. RUBIN, “Around the World in 30 Days – September 2015”, Educator Resources|Education &

Information Age Education News, 29-09-2015, http://www.educationviews.org/world-30-days-september-

2015/, consultato il 16-05-16.

134 H. Y. SUNG, “Emotional Intelligence and Sociocognitive Skills in Collaborative Teaching and

Learning”, New Directions for Teaching and Learning, Nr. 143, 2015, pp. 61-77.

135 [Il nostro popolo ama la vita, ripone le proprie speranze in una migliore educazione, in posti di lavoro

più stabili, in un reddito più soddisfacente…spera che i bambini possano crescere meglio, lavorare meglio e vivere meglio. Il desiderio del nostro popolo di una vita migliore è il nostro obiettivo], “Xi Jinping de jiaoyu guan: Rang mei ge ren dou you rensheng chucai jihui 习近平的教育观:让每个人都有人生出彩 机会” [Il punto di vista di Xi Jinping sull’istruzione: dare a ogni persona l’opportunità di risplendere],

Renminwang, 20-02-2016, http://edu.people.com.cn/n1/2016/0220/c1006-28136290.html, consultato il 02-

05-2016.

136 PANG X., “Xinhua Insight: China’s Xi Points Way for Arts”, Xinhuanet, 16-10-2014,

del rinnovamento della nazione, per promuovere la prosperità e lo sviluppo del Paese e, in ultima istanza, per formare un’educazione morale137. Come reiterato da Xi Jinping in una visita alla prestigiosa Università di Pechino in occasione della giornata della gioventù cinese nel 4 maggio dell’anno scorso, data coincidente con l’anniversario del Movimento del 4 maggio, realizzare un’educazione di tipo morale per portare avanti la riforma e lo sviluppo del Paese e attuarne la modernizzazione richiede l’insistenza su valori morali condivisi, quali la prosperità, la democrazia, la civiltà e l’armonia, e la realizzazione degli obiettivi sociali di libertà, uguaglianza, giustizia e Stato di diritto; essa richiede, inoltre, una valorizzazione dei princìpi di patriottismo, dedizione, integrità e amicizia, che tutti insieme costituiscono l’anima del socialismo e del soft power cinese138.

Xu Jingyue, Li Bin, Wu Jing e Huang Xiaoxi, in un articolo pubblicato il 12 luglio 2010 su Xinhuanet e presente anche sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione cinese139, affermano che l’istruzione è di fondamentale importanza per lo sviluppo a lungo termine della Cina. Infatti, sin dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949140, e in particolare nel corso degli ultimi tre decenni di politiche di riforma e apertura, la Cina ha assistito a notevoli cambiamenti storici e ha ottenuto ragguardevoli successi nel campo dell’istruzione, il cui sviluppo e modernizzazione hanno costituito la priorità anche nell’agenda dell’attuale governo. Gli sforzi compiuti dalla Cina per lo sviluppo del Paese attraverso la sua istruzione hanno modificato radicalmente la situazione precedente alla fondazione della Repubblica Popolare Cinese, quando il tasso di iscrizione dei bambini in età scolare era al di sotto del 20%, oltre l’80% della popolazione era analfabeta, e la durata media di scolarizzazione per le persone di età superiore ai 15 anni era inferiore al livello registrato nel 1820 negli Stati Uniti e in Gran Bretagna141. Come statuito dal Programma comune della Conferenza politico-consultiva

137 XI Jinping 习近平, “Zai wenyi gongzuo zuotan hui shang de jianghua 在文艺工作座谈会上的讲话”

[Discorso al workshop sull’arte], Xinhua News Agency, 15-10-2014,

http://news.xinhuanet.com/politics/2015-10/14/c_1116825558.htm, consultato il 02-05-2016.

138 “President Xi Urges Sound Values for Chinese Youth”, Xinhua News, 4-05-2014,

http://english.pku.edu.cn/Picture/11305.htm, consultato il 02-05-2016.

139 XU Jingyue et al., “Education as a Long-Term Priority”, Xinhuanet,

http://www.moe.edu.cn/publicfiles/business/htmlfiles/moe/s3501/201010/109030.html, consultato il 02- 05-2016.

140 Ibidem.

141 P. RALLO, Il sistema educativo della Cina rurale dall’epoca maoista ai giorni nostri: Sviluppi,

contraddizioni e prospettive per il futuro, tesi di Laurea magistrale in Lingue e istituzioni economiche e

giuridiche dell’Asia e dell’Africa Mediterranea, Università Ca’ Foscari Venezia, Anno accademico 2012/2013, p. 10.

del popolo cinese, che ha funto da costituzione de facto agli albori della fondazione della Repubblica, “l’educazione della Repubblica Popolare Cinese deve servire la nazione ed essere scientifica e universale; il compito primario del governo della Repubblica Popolare Cinese in ambito culturale ed educativo deve essere quello di innalzare il livello culturale delle persone, formare le persone affinché contribuiscano allo sviluppo del Paese e sviluppare l’ideologia del servizio del popolo”142.

Dunque, facilitare l’accesso all’istruzione per un maggior numero di persone e innalzare il livello di istruzione nazionale hanno costituito, a partire dal 1949, gli obiettivi fondamentali del progetto del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese per “rinvigorire” il Paese (“Zhongguo minzu weida fuxing 中华民族伟大复兴”143). Di conseguenza, accanto alla nascita di un nuovo sistema socialista, è sorto anche un nuovo sistema educativo, le cui misure hanno portato, nell’arco di un decennio, a sostanziali progressi nel settore dell’istruzione cinese, e alla formazione di un sistema di istruzione relativamente completo a livello nazionale. Tuttavia, con la Rivoluzione Culturale, campagna lanciata in Cina dal 1966 al 1976, si registrò una battuta d’arresto nello sviluppo di tale settore144.

La Rivoluzione Culturale fu, nelle parole di Vogel, una “rinascita fondamentalista dell’ortodossia politica”145, in cui in ambito scolastico la lealtà politica, piuttosto che le competenze, ha costituito il criterio principale per l’avanzamento. In sintesi, si può affermare che la Rivoluzione Culturale ha provocato l’annullamento delle riforme fino ad allora intraprese in ambito educativo in Cina. Durante tale fase, sebbene la maggior parte delle scuole primarie continuasse a funzionare regolarmente, tra il 1966 e il 1968 quasi tutti gli istituti di livello secondario e terziario furono completamente chiusi, e la maggior parte delle istituzioni di livello terziario rimase chiusa fino al 1972146. In seguito alla riapertura delle scuole secondarie nel 1968, si presentò il grave problema di

142 “Zhongguo ren min zheng zhi xie shang hui yi 中国人民政治协商会议” (The Important Documents of

the First Plenary Session of the Chinese People’s Political Consultative Conference), Bejing, Foreign

Languages press, 1949, pp. 1-20.

143 CHEN Junhong 陈俊宏, “Wo dui ‘Zhongguo meng’ de lijie 我对“中国梦”的理解” [Il mio punto di

vista sul ‘sogno cinese’], Xinhuanet, 08-05-2013, http://news.xinhuanet.com/politics/2013- 05/08/c_124678987.htm, consultato il 16-05-16.

144 XU Jingyue et al., “Education…”, op. cit.

145 E. F. VOGEL, Canton under Communism: Programs and Politics in a Provincial Capital, 1949–1968.

Cambridge, Mass., Harvard University Press, 1969, p. 321.

146 T. P. BERNSTEIN, Up to the Mountains and Down to the Villages: The Transfer of Youth from Urban

ricostituire un sistema scolastico per due categorie di persone che avevano subìto gli effetti dell’interruzione degli studi: gli studenti più anziani e gli insegnanti, molti dei quali erano stati epurati. La soluzione proposta per ovviare a questa questione, cui si aggiunse l’ulteriore problematica derivante da un incremento del numero degli studenti, fu quella di inviare i “giovani istruiti” (zhiqing 知青) che avevano preso parte alla Rivoluzione Culturale nelle aree più povere del Paese per ricevere una rieducazione da parte delle masse, ossia per completare la loro formazione politica accanto ai contadini. Il programma shangshan xiaxiang 上山下乡 (letteralmente “salire in montagna e scendere nei villaggi”) delineato da Mao Zedong nel corso degli anni Cinquanta trovò dunque piena applicazione dalla fine del 1968, in risposta alle disposizioni del Presidente sulla necessità di rieducare i giovani, a fronte del rafforzamento del movimento delle Guardie Rosse147. La rieducazione della gioventù cinese nelle campagne (xiaxiang 下乡) fu un evento su larga scala: si stima che dal 1967 al 1979, ultimo anno di applicazione di tale programma politico, 16 milioni di giovani residenti in città furono inviati nelle campagne, di cui 12 milioni tra il 1966 e il 1975 e 2,7 milioni nel 1969148. Il periodo della Rivoluzione Culturale, che vide anche la chiusura delle università, tra il 1966 e il 1972, fu testimone altresì dell’abolizione di ogni tipo di esaminazione nell’ambito scolastico.

A conclusione della Rivoluzione Culturale, si è cercato di ricondurre alla normalità il processo di sviluppo del sistema educativo cinese. La leadership del Partito Comunista Cinese dopo Mao Zedong tornò a concepire l’importanza dell’educazione per lo sviluppo del Paese e, in particolare, come la base per la realizzazione della riforma delle quattro modernizzazioni (sige xiandaihua 四个现代化), ossia un programma di riforme promosso da Deng Xiaoping nel 1978 volto a realizzare la modernizzazione industriale, agricola, della difesa nazionale e della scienza e della tecnologia. Nei primi anni ’80, in particolare, lo sviluppo dell’educazione in ambito scientifico e tecnologico è divenuto un obiettivo importante nelle politiche di miglioramento dell’istruzione cinese, e nel 1986, alla formazione di personale specializzato e all’ampliamento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche fu assegnata la massima priorità. Pur avvalorando l’importanza degli studi umanistici, le competenze professionali e tecniche furono

147 T. P. BERNSTEIN, Up to the Mountains…, op. cit., p. 57.

148 LIU Xiaomeng et al., Zhishi qingnian cidian 知识青年词典, Chengdu, Sichuan renmin chubanshe, 1995,

considerate di primaria importanza per il raggiungimento degli obiettivi di modernizzazione della Cina. La focalizzazione del governo sulle priorità educative avvenne in parallelo alle strategie di Deng Xiaoping per lo sviluppo economico, strategie che comprendevano il corpus delle politiche di riforma e apertura (gaige kaifang 改革开 放), intraprese in Cina a partire dal 1978. La rinnovata enfasi sulla scienza e la tecnologia moderna portò all’adozione, a partire dal 1976, di una politica di apertura verso l’esterno, che incoraggiò l’apprendimento all’estero e scambi culturali con Paesi stranieri per la formazione avanzata in una vasta gamma di settori scientifici. Dalle riforme economiche ed educative attuate dal governo di Deng Xiaoping, dunque, si evince come il ruolo dell’educazione nello sviluppo nazionale non fosse più unicamente di impianto ideologico (come accadde invece tra il 1966 e il 1976); al contrario, l’educazione tornò ad essere concepita come avente l’importante funzione di base strategica per lo sviluppo nazionale149.

A partire dalla terza sessione plenaria del XI Comitato centrale del Partito Comunista cinese nel dicembre del 1978, gli intellettuali furono incoraggiati a perseguire la ricerca a sostegno delle quattro modernizzazioni, rispettando i “quattro princìpi cardinali” (si xiang jiben yuanze 四项基本原则), formulati da Deng Xiaoping nel marzo del 1979 e contenuti nel preambolo alla IV costituzione della Repubblica Popolare Cinese (il primato del Partito Comunista, l’affermazione delle dottrine politiche guida del popolo cinese, la dittatura democratica del popolo e la via socialista150). La riforma scolastica di Deng Xiaoping, che coinvolse tutti i livelli del sistema d’istruzione, ebbe come ulteriore fine quello di ridurre il divario tra la Cina e gli altri Paesi in via di sviluppo, nella convinzione che modernizzare l’istruzione avrebbe costituito un requisito fondamentale per modernizzare la Cina e per riabilitarla a livello internazionale.

Nel maggio del 1985, lo stesso anno della creazione della Commissione Educativa Centrale (ossia l’attuale Ministero dell’Istruzione), il Comitato centrale del Partito adottò la “Risoluzione sulla riforma del sistema educativo cinese” (Zhonghua zhongyang guanyu jiaoyu tizhi gaige de jueding 中共中央关于教育体制改革的决定). Tale documento rappresenta una pietra miliare per l’istruzione cinese, e diede vita a una serie

149 M. T. SANG, “The Structural Reform of Secondary Education in China”, Journal of Educational

Administration, Vol. 29, Nr. 4, 1991, pp. 65-83.

di programmi educativi aventi cinque finalità fondamentali: formare persone più competenti; rendere le realtà locali responsabili dello sviluppo dell’istruzione di base e attuare sistematicamente un programma di istruzione obbligatoria di nove anni; migliorare l’istruzione secondaria in campo professionale e tecnico; riformare il sistema di istruzione superiore ed espandere i poteri decisionali delle singole istituzioni scolastiche; e, infine, fornire l’autorità e le competenze necessarie alle istituzioni scolastiche, per garantire un progresso stabile e duraturo nella riforma dell'istruzione151. Si trattò di fatto della prima, rilevante riforma strutturale in campo educativo dopo il 1949: l’importanza di questo atto risiede in una trasformazione radicale nel sistema dell’istruzione e, in particolare, nei suoi aspetti strutturali, finanziari e amministrativi152. La riforma dell’istruzione del 1985 prevedeva una formazione di base obbligatoria di nove anni (comprendente l’istruzione primaria e quella secondaria inferiore), il cui obiettivo era quello di formare “costruttori capaci ed equilibrati del socialismo cinese”153. Si trattava di un progetto molto ambizioso, considerando la realtà socio-economica della Cina di quell’epoca e lo scarso investimento economico nell’istruzione in generale e in quella di base in particolare. Nel 1985, la Cina si annoverava tra i Paesi a basso reddito (in quell’anno, lo studioso cinese Mun C. Tsang riporta che il PIL pro capite della Cina era di circa $ 300154), con uno sviluppo socio-economico irregolare tra le regioni e una popolazione smisurata (che ammontava a circa 1,2 miliardi di persone nel 1995); inoltre, in termini di numero di iscritti alla scuola, la Cina possedeva il più grande sistema di istruzione di tutto il mondo (il numero di iscritti all’istruzione di base ammontava a 173 milioni nel 1985) 155. Per tali ragioni, le risorse finanziarie necessarie per attuare una riforma nell’istruzione risultarono molto consistenti, e gli sforzi particolarmente ardui, considerando anche le barriere all’istruzione nelle regioni meno sviluppate. Deng Xiaoping era ben consapevole delle difficoltà nel portare avanti una riforma di tale portata ma, in occasione della Conferenza nazionale sull’istruzione del maggio 1985, ribadì la

151“Jiaoyu huiwang: 1985 “Zhong gongyang guanyu jiaoyu tizhi gaige de jueding 教育回望:1985《中共

中央关于教育体制改革的决定》 [L’istruzione nel passato: “Risoluzione del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese sulla riforma dell’istruzione del 1985”], China Education and Research Network, 04-09-2009, http://www.edu.cn/da_shi_ji_491/20090904/t20090904_404998.shtml, consultato il 08-05-16.

152 R. PRICE, “Labour and Education”, Comparative Education, Vol. 20, Nr. 1, 1984, pp. 81-91.

153 M. C. TSANG, “Financial Reform of Basic Education in China”, Economics of Education Review, Vol.

15, Nr. 4, 1996, p. 424.

154 Ibidem. 155 Ibidem.

necessità di investire nell’istruzione per la modernizzazione del Paese, nella convinzione che orientare l’istruzione “verso la modernizzazione, il mondo e il futuro” (mianxiang xiandaihua, mianxiang shejie, mianxiang weilai 面向现代化、面向世界、面向未来) significava in ultima istanza contribuire allo sviluppo socio economico del Paese156. Il documento presentato in occasione di tale conferenza segnò una svolta nel sistema educativo cinese e fornì, altresì, linee guida strategiche per lo sviluppo delle riforme future.

L’importanza dell’istruzione nello sviluppo del Paese fu un’argomentazione esposta anche nel corso del XIV Congresso Nazionale del Partito, convocato a Pechino dal 12 al 18 ottobre 1992. In particolare, l’ex leader del Partito Jiang Zemin, nel suo rapporto al Congresso intitolato “Accelerare la riforma, l’apertura verso il mondo esterno e la spinta alla modernizzazione, in modo da ottenere un maggiore successo nella costruzione del socialismo con caratteristiche cinesi”157 invitò tutto il partito e l’intera nazione a incrementare gli sforzi per rendere l’istruzione una priorità strategica per la modernizzazione della Cina. Ampliando la sua argomentazione a favore della necessità di migliorare il sistema educativo cinese, Jiang Zemin, nel suo discorso di apertura alla cerimonia della seconda Conferenza Nazionale sull’istruzione, tenutasi il 14 giugno 1994, sottolineò, inoltre, che allo sviluppo dell’istruzione occorreva dare priorità strategica per tutto l’arco del processo di modernizzazione socialista e che l’incapacità di riconoscere la sua importanza sarebbe stato un errore storico e avrebbe comportato un ritardo nello sviluppo del Paese158. Similmente, il 15 giugno 1999, nel corso della terza Conferenza Nazionale sull’Educazione, Jiang Zemin affermò che solo grazie a un sistema educativo efficiente sarebbe stato possibile realizzare la modernizzazione del Paese, e che

156 YU Qinglian 于清涟, “Jiaoyu yu jingji guanxi quanli de weida shijian-xuexi “Zhong gong Zhongyang

guanyu tizhi gaige de jueding” de tihui” 教育与经济关系原理的伟大实践— 学习《中共中央关于教育 体制改革的决定》的体会” [Istruzione e applicazione dei principi economici—Analisi dell’esperienza della “Risoluzione del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese sulla riforma delliistruzione”]

Northeast Normal University Journal (Education Edition), 1986, pp. 21-25.

157 JIANG Zemin 江泽民, “Jiakuai gaige kaifang he xiandaihua jianshe bufa, duoqu you Zhongguo tese

shehui zhuyi shiye de gengda shengli 加快改革开放和现代化建设步伐, 夺取有中国特色社会主义事业 的 更 大 胜 利 ” [Accelerare il ritmo delle politiche di riforma e apertura e della creazione della modernizzazione, per vincere vittorie ancora più grandi per la causa del socialismo a caratteristiche cinesi],

Renmin wang , 12-10-1992, http://cpc.people.com.cn/GB/64162/64168/64567/65446/4526308.html ,

consultato il 05-05-2016.

158 J. Y. S. CHENG (a cura di), China: A New Stage of Development for an Emerging Superpower, Hong

sviluppare l’educazione era una responsabilità di tutto il popolo: “Guoyun xingshuai, xi yu jiaoyu; jiaoyu zhenxing, quanmin you ze 国运兴衰,系于教育;教育振兴,全民有 责” 159. L’educazione come priorità del Paese fu poi ulteriormente ribadita dallo stesso nel corso del XVI Congresso Nazionale del Partito: approfondire la riforma del sistema d’istruzione, rafforzare l’educazione della scienza e della tecnologia in concomitanza con lo sviluppo dell’economia costituivano per Jiang Zemin gli obiettivi per la costruzione di un welfare state160.

Un contributo rilevante alla definizione di un nuovo sistema educativo in Cina si realizzò grazie all’adozione del Piano nazionale cinese per le riforme e lo sviluppo a medio e lungo termine dell’istruzione (2010-2020). La bozza di tale programma, delineata a Pechino nel luglio 2010, era stata in precedenza presentata, discussa e approvata nel corso della riunione dell’Ufficio Politico consultivo del Partito tenutasi il 21 giugno del 2010 e presieduta dall’ex segretario generale del Partito Hu Jintao. Il documento rappresentò il primo piano educativo a medio e lungo termine elaborato dalla Cina del ventunesimo secolo. Come stabilito nel Preambolo, in conformità con le disposizioni del XVII Congresso Nazionale del Partito Comunista cinese riguardanti la necessità di “dare priorità all’istruzione e trasformare la Cina in un Paese ricco di risorse umane” (“youxian fazhan jiayoyu, jainshe renli ziyuan qiangguo 优先发展教育,建设 人 力 资 源 强 国 ” 161) il piano venne formulato con lo scopo di contribuire al miglioramento del livello di vita dei cittadini, stimolare lo sviluppo educativo in modo scientifico e accelerare la modernizzazione socialista. L’importanza di mettere in atto le disposizioni contenute nel piano venne reiterata anche dal Presidente Hu Jintao in una

159[La prosperità o la decadenza di un Paese si misurano nel suo livello di educazione; lo sviluppo

dell’istruzione è una responsabilità di tutto il popolo] “Jiang Zemin zai quanguo jiaoyu gongzuo huiyi shang fabiao zhongyao jianghua qiangdiao 江泽民在全国教育工作会议上发表重要讲话强调” [Jiang Zemin ha tenuto un discorso decisivo in occasione della Conferenza nazionale dell’istruzione], Xinhuashi, 15-06-

Documenti correlati