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1 3 L’interprete diventa visibile

2. Javier Marías

Javier Marías è uno scrittore, giornalista, traduttore e saggista spagnolo di fama internazionale. Nato il 20 settembre del 1951 a Madrid, nel quartiere di Chamberí, è il quarto dei cinque figli avuti dai coniugi Dolores Franco Manera, professoressa e Julián Marías Aguilera, filosofo. Marías inizia a scrivere giovanissimo, ad appena undici anni, per poter “seguir leyendo lo que le gusta” (vedi De Miguel; Blanca, 2001) e pubblica il suo primo romanzo Los dominios del lobo quando ha solo diciannove anni. Laureato all’Università Complutense di Madrid in lettere e filosofia nel 1973 ottiene anche la specializzazione in filologia inglese. Come traduttore, Marías traspone al castigliano opere di autori anglofoni del calibro di Hardy, Nabokov, O’Hara, Faulkner, Stevenson, Conrad, Yeats, Auden, Salinger, Ashbery e Browne, tra gli altri. Fra le opere da lui tradotte risalta “La vida y las opiniones del caballero Tristram Shandy”, ovvero la traduzione spagnola di “Tristram Shandy” di Laurence Sterne, vincitrice del Premio Nacional de Traducción nel 1979.

La casa editrice Alfaguara, nella pagina web dedicata a Javier Marías riassume come segue la vasta produzione dell’autore ed elenca i premi a lui conferiti durante la sua lunga carriera:

Javier Marías (Madrid, 1951) es autor de Los dominios del lobo, Travesía del horizonte, El monarca del

tiempo, El siglo, El hombre sentimental (Premio Ennio Flaiano), Todas las almas (Premio Ciudad de

Barcelona), Corazón tan blanco (Premio de la Crítica, Prix l'Oeil et la Lettre, IMPAC Dublin Literary Award), Mañana en la batalla piensa en mí (Premio Fastenrath, Premio Rómulo Gallegos, Prix Femina Étranger, Premio Mondello di Palermo), Negra espalda del tiempo, de los tres volúmenes de Tu rostro

mañana: 1 Fiebre y lanza (Premio Salambó), 2 Baile y sueño, 3 Veneno y sombra y adiós, de Los enamoramientos (Premio Tomasi de Lampedusa, Premio Qué Leer) y Así empieza lo malo; de las

semblanzas Vidas escritas y Miramientos; de los relatos Mala índole y de la antología Cuentos únicos; de homenajes a Faulkner y Nabokov y dieciocho colecciones de artículos y ensayos. En 1997 recibió el Premio Nelly Sachs, en Dortmund; en 1998 el Premio Comunidad de Madrid; en 2000 los Premios Grinzane Cavour, en Turín, y Alberto Moravia, en Roma; en 2008 los Premios Alessio, en Turín, y José Donoso, en Chile; en 2010 The America Award en los Estados Unidos; en 2011 el Premio Nonino, en Udine, y el Premio de Literatura Europea de Austria; en 2012 el Premio Terenci Moix, y en 2015 el Premio Bottari Lattes Grinzane, todos ellos por el conjunto de su obra.

Le opere di Javier Marías sono state tradotte in quarantatré lingue e pubblicate in cinquantacinque paesi, con più di otto milioni di copie vendute. Nel 2011, la prestigiosa casa editrice inglese Penguin ha inserito sette libri di Marías (cinque romanzi, un libro di racconti e uno di saggi) nella collezione Modern Classics, facendo dell’autore il sesto scrittore in lingua spagnola ad entrar a farne parte dopo Jorge Luis Borges, Federico García Lorca, Gabriel García Márquez, Pablo Neruda e Octavio Paz

( vedi http://cultura.elpais.com/cultura/2011/10/20/actualidad/1319061615_850215.html).

Javier Marías, inoltre, è stato professore di letteratura spagnola e di teoria della traduzione all’Università di Oxford (1983 - 1985) e professore di teoria della traduzione all’Università Complutense di Madrid (1987 - 1992). In qualità di giornalista ha collaborato con testate spagnole e latino americane come il quotidiano El País, il supplemento del Grupo Correo, El semanal, e la rivista messicana Letras Libres. Il fatto che Javier Marías sia un grandissimo letterato, influente e stimato è stato riconosciuto dalla Real Academia Española che l’ha nominato suo membro il 29 giugno del 2006. L’autore ne è entrato a far parte ufficialmente il 27 aprile del 2008. Già nel 1994 l’Accademia aveva proposto a Marías di entrare a farne parte ma egli aveva rifiutato l’offerta visto che suo padre faceva parte di tale istituzione.

Per quanto riguarda il romanzo analizzato in questo lavoro, Corazón tan blanco viene pubblicato in Spagna nel febbraio del 1992, riscuotendo un grande successo di pubblico e critica, tanto che quest’ultima definirà Marías uno dei migliori scrittori dei nostri tempi. Il romanzo vince il Premio de la Crítica e il Prix L’Oeil et la Lettre l’anno successivo. Nel 1996

Corazón tan blanco viene pubblicato in Germania e in solo due settimane raggiunge le

centomila copie vendute. Parte di questo strepitoso successo si deve agli elogi che del libro vengono fatti in un programma televisivo in cui il critico Marcel Reich-Ranicki afferma “[Javier Marías] Es uno de los mayores autores vivos del mundo [...] Está a la altura de Gabriel García Márquez y su nivel literario no tiene comparación actualmente con otros autores contemporáneos” (De Miguel; Blanca, 2001). Anche il critico tedesco Paul Ingendaay, dalle pagine del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, si unisce agli elogi, e il romanzo resta per mesi in cima alla classifica dei libri più venduti in Germania. La popolarità del romanzo arriverà a tal punto che l’attore tedesco Axel Milberg presterà la sua voce per la versione audio-libro dell’opera. L’anno successivo, la New York Public Library inserisce Corazón tan blanco tra i 25 titoli più importanti pubblicati negli Stati Uniti nel 1996.

Javier Marías, nel 1997, riceve il premio IMPACT: Premio internazionale di letteratura assegnato dal Trinity College di Dublino. Nel febbraio del 2017 la casa editrice Alfaguara pubblica un’edizione commemorativa in occasione del venticinquesimo anniversario di

Corazón tan blanco. Oltre al romanzo, preceduto da un prologo di Javier Marías, è stato

realizzato un volume, intitolato No he querido saber, nel quale si ripercorre la vita editoriale del libro, con interviste all’autore e immagini del manoscritto corretto. Dal 1992 ad oggi,

Corazón tan blanco è stato pubblicato in 44 paesi, tradotto in 37 lingue e ne sono state

vendute complessivamente 2,3 milioni di copie (https://javiermariasblog.wordpress.com).

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