Un importante passo per l’elaborazione di una strategia traduttiva è l’individuazione di un pubblico di riferimento al quale indirizzare la traduzione. Quando un autore scrive un testo, immagina di rivolgersi ad un pubblico in grado di comprendere e interpretare nel suo stesso modo le espressioni che utilizza.139 Allo stesso modo il
traduttore, autore del nuovo testo, deve impostare la traduzione prefigurandosi la tipologia di lettori che usufruiranno del testo da lui creato. Questo immaginario
137 Peter NEWMARK, A textbook of translation, NEW JERSEY: Prentice Hall, 1988, pp. 39-40. 138 OSIMO, Manuale del traduttore, op.cit., p. 43.
63
destinatario del testo è definito ‘lettore modello’ poiché rappresenta un’astrazione del pubblico, appunto un massimo modello, in grado di rispondere alle aspettative che l’autore ripone in lui.140 Per impostare la strategia traduttiva, è fondamentale che il
traduttore si prefiguri – o riceva da chi commissiona la traduzione – lo sfondo socioculturale, le conoscenze pregresse e la sensibilità del possibile futuro lettore.141 In
realtà il lettore modello non è precisamente definibile e spesso non corrisponde al pubblico che fruirà effettivamente della traduzione, ovvero il cosiddetto ‘lettore empirico’.142
Per la presente traduzione sono stati individuati due possibili lettori modello: il pubblico giovanile dei romanzi storico-fantasy e gli appassionati di serie televisive orientali.
Analizzando il genere letterario a cui fa riferimento Bubujingxin, ovvero una narrativa con caratteristiche fantasy, storiche e romantiche, è facile immaginare come, approdando nel mercato editoriale italiano, possa essere inserito all’interno di un genere dedicato ad un pubblico giovane appassionato di romanzi fantasy-storici e in particolare femminile, data la forte presenza dell’elemento romantico. Individuando questo primo segmento come possibile lettore modello, si è cercato di adattare il testo al genere letterario fantasy e storico e, prendendo spunto dai maggiori romanzi di questa categoria143, si è deciso di
inserire, ad inizio traduzione, una mappa dei luoghi in cui si svolgono le vicende e, in coda, una lista dei personaggi che fanno la propria comparsa nella storia, accompagnata da una breve descrizione del ruolo – storico o fittizio – che hanno nel romanzo. Questa scelta è stata operata in particolare a causa della poca familiarità che il pubblico italiano ha con la storia e la geografia cinese. La presenza di una mappa permette una maggiore comprensione degli spostamenti e dei riferimenti spaziali e la lista di personaggi permette di inquadrare i complicati rapporti che intercorrono tra i protagonisti del romanzo. L’intervento, utile a sopperire ad una mancanza nei lettori italiani, verrebbe verosimilmente assimilato dal pubblico ad un semplice espediente narrativo: molti sono infatti i romanzi che presentano mappa e dramatis personae per facilitare la comprensione degli sviluppi della storia.
Una seconda categoria di lettori modello potrebbe essere individuata negli spettatori italiani di serie televisive cinesi. Un romanzo come Bubujingxin, infatti, avendo ricevuto una trasposizione cinematografica e televisiva, è conosciuto anche all’interno dei circoli
140 OSIMO, Manuale del traduttore, op.cit., p. 290.
141 Christiane NORD, Translating as a purposeful activity, MANCHESTER: St. Jerome Publishing,
2007, p. 22.
142 OSIMO, Manuale del traduttore, op.cit., p. 290.
143 Alcuni tra i romanzi fantasy più famosi al mondo come Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien, Le
cronache di Shannara di Terry Brooks e Le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin e i romanzi storici come le numerose opere dell’autore italiano Valerio Massimo Manfredi presentano tra le prime pagine la mappa dei luoghi citati all’interno della storia per permettere al lettore di seguire gli spostamenti dei personaggi. Allo stesso tempo molti romanzi, in particolare trilogie o romanzi
voluminosi e ricchi di personaggi (si veda Le cronache del mondo emerso di Licia Troisi, la trilogia di Kushiel di Jacqueline Carey ecc.) presentano una lista finale o iniziale di tutti i personaggi apparsi nel romanzo corredata da una sintetica presentazione.
64
di appassionati di serie televisive orientali, che facilmente si dimostrerebbero interessati alla lettura di una delle storie dalle quali sono state tratte alcune delle loro serie preferite. Da un breve sondaggio144 effettuato all’interno di uno di questi circoli e finalizzato
all’indagine di quale potrebbe essere un possibile mercato per la presente traduzione, è emerso che il 100% degli intervistati sarebbe interessato alle traduzioni dei romanzi cinesi dai quali sono state tratte famose serie televisive. Diversi hanno affermato di aver già acquistato o letto le traduzioni inglesi dei romanzi disponibili145, ma preferirebbero in
ogni caso avere accesso ad una traduzione italiana. Inoltre, alcuni intervistati hanno espresso il desiderio di avere una traduzione corredata di glossario recante la spiegazione dei termini culturospecifici (es. realia, nomi di relazioni sociali non traducibili, ecc.) e ancor più persone si sono dimostrate favorevoli all’inserimento di una breve sezione di approfondimento culturale e/o storico che inquadri il romanzo per un pubblico non particolarmente familiare con la storia e la cultura cinese, lasciando poi la scelta al lettore se leggere o meno questa breve introduzione.
Tentando di determinare un pubblico di riferimento per la presente traduzione, si può unire al modello di giovane lettore – o ancor più lettrice – di romanzi storico-fantasy il modello di appassionato di serie televisive storico-romantico-fantasy cinesi, costituito in particolar modo da donne dai 15 agli oltre 50 anni, aumentando così la fascia di età del pubblico target. In sintesi, il lettore modello italiano sarebbe quindi, più o meno, corrispondente all’utente empirico della narrativa chuanyue in Cina, che presenta appunto un pubblico prettamente femminile.
Per la stesura della traduzione si è dunque tentato di trovare un compromesso tra queste due diverse tipologie di lettori, cercando di identificare gli espedienti formali e grafici che avrebbero attratto l’una e l’altra categoria. Ad esempio, l’inserimento di una mappa e di una lista descrittiva dei personaggi sarebbe in linea con il genere storico-fantasy, risultando però utile tanto al pubblico di questa narrativa, quanto a quello di serie televisive. L’approfondimento culturale e storico (editore permettendo) d’altro canto riuscirebbe a soddisfare il pubblico delle serie tv che desiderano comprendere meglio la realtà storico- culturale dell’antica Cina e forse potrebbe attrarre anche qualche rappresentante dell’altra categoria. Costituirebbe in ogni caso– come la proposta di premessa storica inserita nel presente elaborato – una sezione in appendice di non eccessiva lunghezza, perfettamente trascurabile da chi non sente il bisogno di spiegazioni.
144 Sondaggio effettuato dall’autore su un campionario di 17 intervistate, di cui i risultati in Appendice I. 145 Negli ultimi anni, dato il sempre maggiore interesse del pubblico occidentale verso le serie televisive
asiatiche, sono state realizzate – tradotte da fansite o pubblicate da case editrici vere e proprie – alcune traduzioni inglesi dei più famosi romanzi da cui queste serie sono state tratte, come ad esempio la serie di cacciatori di tombe Daomu biji 盗墓笔记 (Diario dei cacciatori di tombe) pubblicata dalla
ThingAsian Press o San sheng san shi, shili taohua 三生三世, 十里桃花 (Tre vite e tre secoli, miglia di fiori di pesco) pubblicata dalla casa editrice interna ad Amazon, AmazonCrossing. Per una lista
dettagliata delle traduzioni (fansite e ufficiali) consultare:
65
10.5 Macrostrategia traduttiva
Sulla base del pubblico identificato come lettore modello e della gerarchia di dominanti e sottodominanti individuate, si può procedere alla definizione di una macrostrategia traduttiva a cui fare riferimento all’insorgere di difficoltà traduttive. Così facendo, sarà possibile risolvere con coerenza i problemi che si presentano nel corso della traduzione.
Nel presente caso è stata elaborata una strategia traduttiva incentrata sulla resa romanzesca e narrativa del testo, evidenziando a livello stilistico lo scontro tra presente e passato individuato come dominante. Si è puntato ad una traduzione generalmente addomesticante che consentisse una lettura agevole anche per chi non sia grande conoscitore della cultura cinese, appianando difficoltà linguistiche, ma preservando la connotazione culturale tramite espedienti che ne facilitassero la comprensione. Riferimenti base alla cultura cinese, ritenuti interessanti per il pubblico anche per eventuali letture future, sono stati preservati, mentre riferimenti troppo specifici sono stati semplificati o direttamente eliminati.
Il prototesto ha una forte caratterizzazione culturale e in traduzione si è scelto di mantenere questa viva e palpabile atmosfera, cercando di non causare un’eccessiva perdita del gusto cinese del testo.
Il racconto presenta una narratrice interna identificata con la protagonista stessa – e di conseguenza autodiegetica – che, provenendo dall’epoca contemporanea, tende a fondere un registro tipico della narrazione a pensieri e commenti di registro colloquiale. Inoltre, i dialoghi tra i personaggi presentano gradi di formalità e stili differenti: mentre eunuchi e dame di compagnia fanno uso di lessico popolare e familiare, i principi e l’imperatore utilizzano un linguaggio alto e formale. Questa commistione di stili, resa in cinese da uso di verbi monosillabici o bisillabici, pronomi specifici, lingua classicheggiante e termini moderni, è stata ricreata in italiano tramite l’utilizzo di diversi registri linguistici e una scelta lessicale adeguata alla tipologia stilistica richiesta dai vari contesti.
All’interno della traduzione sono state inserite inoltre alcune note a piè pagine. Queste sono più che altro spiegazioni utili a chi non ha letto integralmente il romanzo per comprendere alcuni dettagli e riferimenti che risulterebbero altrimenti impossibili da capire leggendo esclusivamente gli estratti. In un’ipotetica traduzione integrale, queste note non sarebbero presenti e idealmente la traduzione sarebbe corredata di un approfondimento iniziale atto a spianare eventuali difficoltà legate alla comprensione culturale.