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3.3 Analisi del MCSI con esempi

3.3.1 Il componente lessicale

3.3.1.2. La collocazione “delitto passionale”

Il caso della collocazione “delitto passionale” ci permette di analizzare la narrazione sul femminicidio attraverso l’ancestrale binomio “amore e morte”, “Eros e Thanatos” (Lipperini&Murgia 2013). Come dimostrato dalla definizione che ne dà il

44 IFJ – International Federation of Journalists, “Recommandations de la FIJ sur le reportage de la violence à l’égard des femmes”, http://www.ifj.org/assets/docs/054/092/80a2436-197425c.pdf, (19/06/2013).

Dizionario di Italiano Garzanti45, si tratta di una forma stabile nella lingua italiana che delinea gli omicidi il cui movente principale è la passione.

Figura 8 – Passionale – Dizionario di Italiano Garzanti (on line)

Si definisce collocazione

l’association d’une lexie (mot simple ou phrasème) L et d’un constituant C (généralement une lexie, mais parfois un syntagme [...]) entretenant une relation syntaxique telle que C (le collocatif) est sélectionné en production pour exprimer un sens donné en cooccurrence avec L (la base). Le sens de L est habituel46.

Delitto passionale fa parte di quelle che Grossmann&Tutin chiamano « expressions semi-figées binaires, constituées de deux expressions linguistiques47 » in cui l’elemento L, la base (delitto) conserva il suo significato, e l’elemento associato C (passionale) viene selezionato in funzione della base L per esprimere un determinato significato.

Tornando all’ambito giornalistico, “delitto passionale” è un’espressione fuorviante, pericolosa e discriminatoria quando si parla del grave problema sociale dell’Italia contemporanea chiamato violenza maschile contro le donne. Secondo i dati raccolti dal blog 27ORA, fino al 15 giugno 2013 le donne morte per femmicidio erano 6448. Un rapido sguardo alle cronache dell’ultima settimana suggerisce un conteggio da aggiornare. “Uccise. Da mariti, fidanzati, spasimanti... Ma anche vittime di rapinatori o di uomini semplicemente violenti, anche per motivi futili”, come recita la frase introduttiva della

45 Dizionario di italiano Garzanti (versione on line).

http://garzantilinguistica.sapere.it/it/dizionario/it/lemma/897a1f7e178b4028bc2296369a52a6da5466633e, (25/06/2013).

46 GROSSMANN, F., TUTIN, A., (2002), « Collocations régulières et irrégulières : esquisse de typologie du phénomène

collocatif », Revue Française de Linguistique Appliquée, Lexique : recherches actuelles, vol VII, juin 2002, p.5. http://w3.u-grenoble3.fr/tutin/Publis/RFLA.pdf, (26/06/13).

47 GROSSMANN, F., TUTIN, A., (2003), «Quelques pistes pour le traitement des collocations, Les collocations :

analyse et traitement», in GROSSMANN, F., TUTIN, A. (eds.), Travaux et recherches en linguistique appliquée, Amsterdam, de Werelt, p. 8.

48 27ORA – La Ventisettesima Ora – Blog del Corriere.it, La strage delle donne.

sezione “La Strage delle Donne”, che ricorda le morte ammazzate con una foto (dove disponibile) e una ricostruzione del delitto. Se si guarda il fenomeno da questa prospettiva, la collocazione “delitto passionale” risulta un’espressione che ripete e amplifica l’idea che amare e uccidere siano verbi apparentati e interscambiabili, e che il crimine attraverso cui si dà la morte ad un essere umano possa essere edulcorato se il motivo scatenante è l’amore.

Come dimostrano gli esempi di seguito riportati, buona parte degli articoli del MCSI utilizza “delitto passionale” per definire l’omicidio per gelosia o per possesso, compiuto da un uomo contro una donna, a lui legata da vincoli d’affetto.

In due singoli casi, la collocazione “delitto passionale” è usata da sola:

(10) “Ma dietro la morte di Maria Consuela Chacón, infermiera di 39 anni da Quillabamba (Perù), si nasconde l’ombra del delitto passionale.” (COS, 26/01/11)

(11) “Crivellata di colpi, in pieno centro, per strada. Ancora un delitto passionale, ancora una donna, una moglie, questa volta albanese, quarantasettenne.” (COS, 25/01/13)

Gli estratti seguenti, invece, esemplificano l’accostamento ripetuto della collocazione al movente del delitto:

(12) “ Pistorius geloso di un rapper la pista del delitto passionale” (REP, 17/02/13)

(13) “ È stato il fidanzato ad uccidere Laila Mastari, la marocchina di 24 anni, trovata cadavere nel Po domenica mattina, al Valentino. Mohamed Nour Eldin, trentenne egiziano, l’ha accoltellata perché lei voleva lasciarlo [...]. Un delitto passionale ma non d’impeto.” (REP, 06/09/12)

(14) “ «Voleva lasciarmi e l’ho uccisa». È il movente standard del delitto passionale.” (STP, 06/09/12) (15) “ [...] Putrino ha ucciso la moglie nel cortile di casa per poi uccidere la cognata Franca all'esterno, dove stava cercando rifugio in una serra. [...] L'estremo ponente ligure si macchia nuovamente di un delitto passionale [...]. Da una prima ricostruzione degli inquirenti sembra che la causa scatenante dell'ira omicida dell'uomo sia stata la volontà da parte di Olga, di chiudere con questa relazione, [...].” (GIO, 27/12/12)

Negli esempi seguenti, è possibile notare come, alla compresenza della collocazione “delitto passionale” e della motivazione, si aggiunga la parola “amore”, usata nel primo caso per esemplificare meglio il concetto di delitto passionale, nel secondo usata come movente:

(16) “Quattordici anni di reclusione. E’ la pena che dovrà scontare Silvano Rainieri, [...] per aver strappato la vita alla giovane prostituta rumena Emilia Cosmina Burlan. E’ stato definito un delitto passionale, o d'amore.

[...] sperava che lei abbandonasse il marciapiede per andare a vivere con lui. Di fronte al rifiuto della ragazza, l'ha picchiata e strangolata con una cintura,[...].” (REP, 27/03/12)

(17) “Amore, rabbia, rancore, gelosia, anche per gli investigatori sono questi i sentimenti che potrebbero aver scatenato la furia dell'omicida. Un delitto passionale [...].” (REP, 15/01/12).

La gelosia e il possesso sono i sentimenti che, più di frequente, vengono adotti dall’omicida a giustificazione del proprio crimine contro una donna. Per amore e per possesso, quindi, si può uccidere. Gli estratti hanno dimostrato che la stampa italiana di qualità sostiene questa visione del femmicidio, attraverso scelte linguistiche che in taluni casi mitigano la gravità del gesto e mettono in secondo piano il colpevole, e che in altri sostengono implicitamente la tesi colpevolizzante secondo cui la violenza dell’uomo trae origine dai comportamenti della donna.

L’uso di questa collocazione, inoltre, veicola non solo un’idea errata del concetto di amore e di delitto, ma anche dell’idea di donna. Sostenere che la gelosia e il possesso maschili siano motivi validi per decidere della sorte di una donna significa affermare implicitamente che lei dipende dalle scelte di lui, è una sua proprietà, e vive oppure muore in funzione sua. In estrema sintesi, significa essere sessisti e discriminatori.

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