• Non ci sono risultati.

7.5

Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Come illustrato nel Cap. (3) e nel precedente Par. (7.4) nella descrizione del pendolo ad un grado di libert`a, i rumori ambientali rappresentano un limite alla sensibilit`a intrinseca della sospensione che `e data dal rumore termico del- la fibra a bassa frequenza (sotto la risonanza torsionale della fibra) e dalla sensibilit`a del sensore capacitivo a pi`u alta frequenza. Cruciale sar`a pertanto scegliere un sito “quieto” in cui allestire il nostro esperimento. Ci`o permet- ter`a di raggiungere pi`u facilmente le migliori prestazioni del doppio pendolo di torsione riducendo gli sforzi per minimizzare i rumori ambientali come ad esempio:

• schermaggio per quanto riguarda variazioni di temperatura e di campo magnetico,

• controllo attivo per il sistema di termostatazione e per il tilt del pavi- mento,

• attento disegno della sospensione per la massimizzazione del disaccoppi- amento dei gradi di libert`a soft.

Tra i punti precedenti gli aspetti che pi`u difficilmente possono essere risolti sono sicuramente il controllo attivo del tilt del pavimento, viste soprattutte le basse frequenze, (10−3÷10−1)Hz, a cui siamo interessati, e il disaccoppiamento

della massa di test dal rumore newtoniano visto soprattutto che il momento gravitazionale del pendolo roto-traslazionale `e decisamente pi`u consistente che nel caso ad un solo grado di libert`a. Pertanto una scelta ottimale del sito in cui allestire il nostro esperimento diventa fondamentale. La scelta `e attualmente ricaduta su LNGS (Laboratori Nazionali del Gran Sasso). Porsi in tale luogo ci consentirebbe di minimizzare gli effetti di:

7.5. Laboratori Nazionali del Gran Sasso

allestito l’esperimento sia disaccoppiata acusticamente dal resto dei lab- oratori ed accoppiando il pavimento direttamente agli strati di roccia sottostanti) e ridotti effetti di microsisma che in genere interessano gli strati pi`u superficiali della crosta terrestre.

• Rumore newtoniano. Essere circondati da roccia assicura fluttuazioni minime del gradiente del campo gravitazionale in presenza di variazioni di distribuzioni di massa circostanti causate dal rumore sismico, dalla variazioni di temperatura e dalle condizioni metereologiche.

• Variazioni di temperatura. Le variazioni di temperatura possono esse stesse essere la causa di tilt e di rumore newtoniano a causa delle defor- mazioni geometriche che producono, pertanto `e fondamentale un ambi- ente in cui i tempi scala di variazione della temperatura siano fuori dalla nostra banda d’interesse (sopra il giorno).

In Tab.(7.1), `e riportato un confronto tra i valori di tilt misurato presso i laboratori di Trento e quelli del gran Sasso.

Freq Trento LNGS

(Hz) (µrad/√Hz) (µrad/√Hz)

10−2 0.04 0.05

10−3 0.3 0.1

10−4 3 0.6

Conclusioni e prossimi sviluppi

Il lavoro svolto in questa tesi si colloca all’interno della campagna di test a Terra per lo sviluppo del sistema drag-free per il sensore inerziale delle future missioni spaziali LISA E LISA PF. Per la riuscita di queste missioni sar`a in- fatti cruciale disporre di un sistema di controllo delle masse di test che non interferisca con il loro moto di caduta libera a livelli, ad oggi, non ancora rag- giunti.

Cercare di verificare sulla Terra tale sistema richiede in primo luogo uno sfor- zo notevole per riprodurre le condizioni di volo della massa di test: occorre cio`e trovare il modo di disaccoppiare dall’ambiente quanti pi`u gradi di libert`a possibili della massa di test. La presenza dell’accelerazione di gravit`a limita sostanzialmente a 3 i gradi di libert`a che possono essere resi morbidi. Ad oggi i risultati pi`u brillanti in termini di sensibilit`a si sono ottenuti con un pendolo di torsione ad un grado di libert`a, sfruttando la piccola costante di richiamo di fibre di W.

Sulla scia di questi risultati in questo lavoro di tesi mi sono occupato dello studio, della progettazione e della messa in opera di un apparato sperimentale che permetta di avere 2 gradi di libert`a morbidi. Dopo aver analizzato pi`u soluzioni la scelta finale `e ricaduta su un doppio pendolo di torsione che assi- cura il disaccoppiamento di un grado di libert`a traslazionale orizzontale e del grado rotazionale attorno all’asse verticale. Nel Cap. (4), mi sono occupato del dimensionamento del doppio pendolo roto-traslazionale (scelta delle fibre di torsione e delle dimensioni della crociera) rispettando i limiti di sensibilit`a

Conclusioni e prossimi sviluppi

richiesta. Successivamente mi sono occupato della relizzazione di un prototipo da banco della sospensione necessaria per valutare scelte costruttive per il pen- dolo finale e per approfondire la dinamica di tale dispositivo. In particolare il risultato principale ottennuto `e stato lo studio di un sistema di smorzamento per i modi di pendolo che mi ha poi permesso di progettarne uno analogo per il modo torsionale della fibra centrale. Per lo studio della dinamica di questo prototipo ho realizzato un sistema di lettura su pi`u livelli: uno shadowmeter per monitorare i modi di pendolo, mentre un sistema di leve ottiche per mon- itorare i modi di torsione. I risultati ottenuti sono riportati nel Cap. (6) e risultano in buon accordo con i calcoli teorici del Cap. (5). Infine, ho iniziato la costruzione del doppio pendolo di torsione finale, soprattutto per quanto riguarda le componenti meccaniche e il sistema da vuoto. Una parte del lavoro si `e concentrata anche sulla qualificazione dei disturbi ambientali, in particolar modo per quanto riguarda le fluttuazioni del campo magnetico in prossimit`a della massa di test.

Nel breve periodo gli sviluppi principali riguarderanno l’integrazione sull’appa- rato sperimentale del sensore capacitivo sviluppato per il pendolo ad un grado di libert`a, con annessa elettronica di lettura ed attuazione. `E allo studio anche l’ipotesi di dotare il sistema di un ulteriore stadio di attuazione al livello della crociera. A regime la sospensione dovrebbe permetterci di testare gran parte degli accoppiamenti elettrostatici tra sensore e massa di test, le fonti di rumore principali, compreso il rumore newtoniano e soprattutto accoppiamenti spuri tra gradi di libert`a che non possono essere osservati con il singolo pendolo di torsione. In particolare avendo a disposizione 2 gradi di libert`a morbidi sar`a anche possibile iniziare a verificare anche le leggi di controllo previste in volo per correggere la posizione del satellite rispetto alla massa di test. Fonda- mentale per la riuscita dell’esperimento sar`a riuscire a tenere sotto controllo

Conclusioni e prossimi sviluppi B1 B2

j

1

j

2

q

Figura 7.14: Disegno schematico di una possibile sospensione per disaccoppi- are dal’ambiente una massa di test su 3 gradi di libert`a: i 2 gradi di libert`a traslazionali orizzontali e la rotazione attorno all’asse verticale.

i disturbi ambientali che in vario modo si accoppiano con i gradi di libert`a morbidi della massa di test: quando non sar`a possibile una attenuazione di- retta dei disturbi, compatibile con le nostre richieste, sar`a necessario riuscire a modellare le funzioni di trasferimento per queste fonti di rumore in modo da sottrarne gli effetti in fase di analisi dei dati. Su pi`u lungo periodo l’alles- timento sperimentale potrebbe rivelarsi adatto ad ospitare anche altri tipi di sospensione. In particolare sembra promettente l’idea di realizzare un triplo pendolo di torsione che sarebbe in grado di disaccoppaire la massa di test su

Conclusioni e prossimi sviluppi

tutti e 3 i gradi di libert`a che non coinvolgono direttamente l’accelerazione di gravit`a: la rotazione di due fibre di torsione, attraverso opportuni bracci, assicurerebbe il disaccoppiamento dei gradi di libert`a traslazionali orizzontali, mentre la rotazione di una terza fibra di torsione fornirebbe il solito disaccop- piamento del grado di libert`a rotazionale verticale. Uno schema di principio di questa sospensione `e riportato in Fig. (7.14)

Bibliografia

[1] A.Einstein, Ann. der Phys., vol.49, pp.769, 1916.

[2] R.A.Hulse e J.H.Taylor, Astrophysical Journal, vol.195, pp. L51, 1975. [3] J.H.Taylor, Rev. Mod. Phys., vol. 66, pp.711, 1994.

[4] R.A.Hulse, Rev. Mod. Phys., vol. 66, pp.699, 1994.

[5] B.F.Schutz, in Proc. 4th International LISA Symposium, Pennsylvania 2003.

[6] M.Maggiore, “High-energy physics with gravitational waves experiments”, gr-qc/9803028, 1998

[7] C.W.Misner, K.S.Thorne, J.Wheeler, “Gravitation”, San Francisco 1973. [8] S.Weimberg, “Gravitation and Cosmology”, New York 1972.

[9] L.Rezzolla, “Geodesic Deviation and Weak-Field Solution”, in 3rd

VIRGO-EGO-SIGRAV School on Gravitational Waves, Pisa 2004. [10] G.Losurdo, “Ultra-Low Frequency Inverted Pendulum for the VIRGO

Test Mass Suspension”, PhD degree thesis , Pisa 1998.

[11] V.Ferrari, “Sources and coalescing binaries”, in 3rd VIRGO-EGO-

SIGRAV School on Gravitational Waves, Pisa 2004.

[12] D.G.Blair, “Sources of gravitational waves”, Cambridge University Press 1991.

Bibliografia

[13] P.R.Saulson, “Fundamentals of Interferometric Gravitational Wave Detectors”, Singapore 1994.

[14] K.Danzmann et al, “Proposal for a 600m Laser Interferometric Gravita- tional Wave Antenna”, Max-Planck Institut, 1990.

(www.geo600.uni-hannover.de)

[15] A.Abramovici et al, Science, vol. 256, pp. 325, 1992. (www.ligo.caltech.edu)

[16] K.Tsubono et al, in Proc. of the International Conference on Gravitational Waves, Sources and Detectors, 1997.

(tamago.mtk.nao.ac.jp)

[17] A.Giazzotto, Phys. Rep. C, vol. 182, pp. 365;

C.Bradaschia et al, Nucl. Instr. Meth. A, vol. 289, pp.518, 1990. (www.virgo.infn.it)

[18] http://wwwcascina.virgo.infn.it/DataAnalysis/Calibration/home.html [19] S.Vitale et al, “LISA and its in flight test precursor SMART-2”, Nuclear

Physics B, vol. 110, pp. 210, 2002 and references therin. [20] E.Mauceli et al, Phys. Rev. Lett., vol. 54, pp. 1264, 1996.

(www.phys.lsu.edu/dept/research/gravity.html) [21] G.A.Prodi et al, in Proc. Amaldi2, 1999.

(www.auriga.lnl.infn.it)

[22] P.Astone et al, Phys. Rev. D, vol. 47, pp.362, 1993;

P.Astone et al, Astropart. Phys., vol. 7, pp. 231, 1997. (www.roma1.infn.it/rog)

[23] D.G.Blair et al, Phys. Rev. Lett., vol. 74, pp. 1908, 1995. (www.gravity.pd.uwa.edu.au)

Bibliografia

[24] E.Coccia, V.Fafone, G.Frossati, J.A.Lobo e J.A.Ortega, “A hollow sphere as a detector of gravitational radiation”, Phys. Rev. D, vol. 57, pp. 2051, 1998.

(www.minigrail.nl)

[25] A. de Waard e G.Frossati, “MiniGRAIL, a 65cm spherical antenna”, in Proc. Amaldi3, Pasadena 1999.

[26] Y.Benzaim, G.Frossati, L.Gottardi, H. Van Der Mark e A. De Waard, “MiniGRAIL Progress Report 2004”, in 17th International Conference on General Relativity and Gravitation, Dublino, 2004

[27] W.D.Phillips et all, “Gravitational wave detectors based on matter wave interferometers (MIGO) are no better than laser interferometers (LIGO)”, Phys. Rev. D, vol. 73, pp. 084018, 2006.

[28] F.Vetrano et all, “Can we use atom interferometers in searching for gravitational waves?”, in Proc. Aspen Winter Conference, 2004.

[29] P.Bender et al, “LISA Laser Interferometer Space Antenna: a Cornerstone Mission for the Observation of Gravitational Waves”, ESA-SCI, 2000. (www.sci.esa.int/home/lisa, lisa.jpl.nasa.gov)

[30] K.S.Thorne, in Proc. of Snowmass 1994 Summer Study on Particle and Nuclear Astrophysics and Cosmology, eds. E.W.Kolb e R.D.Peccei, World Scientific 1995.

[31] A.Stroeer e A.Vecchio, “The LISA verification binaries”, astro-ph0605227, 2006.

[32] M.Maggiore, “High-energy physics with gravitational waves experiments”, gr-qc/9803028, 1998.

Bibliografia

[33] T.Damour e G.Esposito-Far`ese, “Gravitational-wave versus binary-pulsar tests of strong-field gravity”, Phys. Rev. D, vol.58, pp. , 1998.

[34] B.Paczy´nski, Ap. J., vol.308, pp. L-43, 1986. [35] B.F.Schutz, Nature, vol. 323, pp. 310, 1986.

[36] K.S.Thorne, “Gravitational waves from compact bodies”, in Proc. of IUA Symposium 165, Compact Stars in Binaries, Olanda 1994.

[37] M.Zimmermann e E.Szedenits, Phys. Rev. D, vol. 20, pp.351, 1979. [38] B.Allen, “The stochastic gravity-wave background: source and detec-

tion”, in Proc. of the Les houches School on Astrophysical Sources of Gravitational Waves, Cambridge University Press 1996.

[39] M.Gasperini, “Relic gravitons from the pre-Big Bang: what we know and what we don’t know”, in New developments in string gravity and physics at the Planck energy scale, ed. N.Sanchez, World Scientific 1996.

[40] A.Buonanno, M.Maggiore e C.Ungarelli, Phys. Rev. D, vol. 55, pp. 3330, 1997.

[41] R.Brustein, in Proc. of the 1st International Conference on GW: Sources

and Detectors, eds. F.Fidecaro e I.Ciufolini, World Scientific 1996. [42] NASA Marshall Space Flight Center, US Govt. Printing Office No. 1978-

261-371:11, pp. 41, 1978

[43] J.E.Faller, P.L.Bender, J.L.Hall, D.Hils e M.A.Vincent, “Space anten- na for gravitational wave astronomy” in Proc. Colloquium on Kilometric Optical Arrays in Space, 1984

Bibliografia

[44] D.Bortoluzzi et al, “Testing LISA drag-free control with the LISA tech- nology package flight experiment”, Class. And Quant. Grav., vol. 20, pp. S89, 2003.

[45] K.Danzmann e A.R¨udiger, “LISA technology-concept, status, prospects”, Class. And Quant. Grav., vol. 20, pp. S1, 2003.

[46] S.L.Larsen et al, “Sensitivity curves for spaceborne gravitational wave interferometers”, Phys. Rev. D, vol. 62, 2000.

[47] S.L.Larsen et al, http://www.srl.caltech.edu/ shane/sensitivity/MakeCurve.html. [48] M.Hueller, “Geodesic motion of LISA test masses: development and

testing of drag-free position sensor”, PhD degree thesis , Trento 2003. [49] H.M.Araujo et al, Astrop. Phys., vol. 22, pp. 451, 2005.

[50] C. Grimani et al, Class. And Quant. Grav., vol. 22 (no. 10), pp. S327, 2005

[51] L.Carbone, “Ground based investigation of force noise sources for LISA”, PhD degree thesis , Trento 2005.

[52] http://www.onera.fr [53] http://www.ethz.ch

[54] M.P.Chiao, F.Dekens e A.Abramovici, “Gravitational Wave Detection”, in Proc. SPIE, vol. 4858, pp. 98, 2003.

[55] F.Acernese, E.Calloni, R.DeRosa, L.DiFiore, L.Garcia e L.Milano, Class. And Quant. Grav., vol. 21, pp. S261, 2004.

[56] D.B.DeBra, Class. And Quant. Grav., vol. 14, pp. S1549, 1997. [57] G.L.Smith et al, Phys. Rev. D, vol. 61, pp. 022001, 1999.

Bibliografia

[58] D.Bortoluzzi et al, “Measuring random force noise for LISA aboard the LISA pathfinder mission”, Class. And Quant. Grav., vol. 21, pp. S573, 2004.

[59] D.Bortoluzzi, M.Da Lio, R.Dolesi, W.J.Weber e S.Vitale, “The LISA Technology Package dynamics and control”, Class. And Quant. Grav., vol. 20, pp. S227, 2003.

[60] D.Bortoluzzi, L.Carbone, A.Cavalleri, M.Da Lio, R.Dolesi, C.D.Hoyle, M.Hueller, S.Vitale e W.J.Weber, “Measuring random force noise for LISA aboard the LISA pathfinder mission“, Class. And Quant. Grav., vol. 21, pp. S573, 2004.

[61] R.Dolesi et al, “Gravitational sensor for LISA and its technology demonstration mission”, Class. And Quant. Grav., vol. 20, pp. S99, 2003. [62] M.Hueller, A.Cavalleri, R.Dolesi, S.Vitale e W.J.Weber, “Torsion Pendu- lum Facility for ground testing of gravitational sensors for LISA”, Class. And Quant. Grav., vol. 19, pp. 1757, 2002.

[63] A.Cavalleri, R.Dolesi, G.Fontana, M.Hueller, J.Turneaure, S.Vitale e W.Weber, “Progress in the development of a position sensor for LISA drag-free control”, Class. And Quant. Grav., vol. 18, pp. 4133, 2001. [64] P.R.Saulson, Phys. Rev D, vol. 42, pp. 2437, 1990.

[65] G.L.Smith et al, Phys. Rev D, vol. 61, pp. 022001, 1999.

[66] P.R.Saulson et al, “The inverted pendulum as a probe of anelasticity”, Rev. Sci. Instrum., vol. 65(1), pp. 182, 1994.

[67] D.G.Blair et al, “Performance of an ultra low-frequency folded pendulum”, Phys. Lett. A, vol. 193, pp. 223, 1994.

Bibliografia

[68] D.G.Blair, J.Liu e J.Winterflood, “Transfer function of un ultra low- frequency vibration isolation system”, Rev. Sci. Instrum., vol. 66(5), pp. 3216, 1995.

[69] A.Bertolini, “High sensitivity accelerometers for gravity experiments”, PhD degree thesis , Pisa 2001.

[70] D.G.Blair et al, “Passive vibration isolation using a Roberts linkage”, Rev. Sci. Instrum., vol. 74(7), pp. 3487, 2003.

[71] J.Winterflood, “High performance vibration isolation for gravitational wave detection”, PhD degree thesis , Perth 2001

[72] G.Cella, V.Sannibale, R.De Salvo, S.Marka e A.Takamori “Monolithic Geometric Anti-Spring Blades”, gr-qc/0406091

[73] S.Kumar e D.Cho, “Electrostatically levitated microactuators”, J. Micromech. Microeng., vol. 2, pp. 96, 1992.

[74] J.M.Hensley, A.Peters e S.Chu, “Active low frequency vertical vibration isolation”, Rev. Sci. Instrum., vol. 70(6), pp. 2735, 1999.

[75] C.D.Hoyle et al, “4-Mass Pendulum for ground testing of LISA displacement”, in Proc. Marcel Grossman Meeting, 2003.

[76] L.Carbone, A.Cavalleri, R.Dolesi, C.D.Hoyle, M.Hueller, S.Vitale e W.J.Weber, “Achieving Geodetic Motion for LISA Test Masses: Ground Testing Results”, Phys. Rew. Lett., vol. 91, pp. 151101, 2003.

[77] L.Carbone, A.Cavalleri, R.Dolesi, C.D.Hoyle, M.Hueller, S.Vitale e W.J.Weber, “Upper limits on stray force noise for LISA”, Class. And Quant. Grav., 2004.

Bibliografia

[78] W.J.Weber, L.Carbone, A.Cavalleri, R.Dolesi, C.D.Hoyle, M.Hueller e S.Vitale, “Possibilities for measurement and compensation of stray dc electric fields acting on drag/free test masses”, in Proc. Advances in Space Research, COSPAR, 2002.

[79] H.B.Callen e T.A.Welton, “Irreversibility and generalized noise”, Phys. Rev., vol. 83, pp. 34, 1951.

[80] P.R.Saulson, Phys. Rev., vol. D42, pp. 2437, 1990.

[81] K.S.Thorne e C.J.Winstein, “Human gravity-gradient noise in in- terferometric gravitational-wave detectors”, Phys. Rev., vol. D60, 1999.

[82] G.Losurdo et al, “An inverted pendulum preisolator stage for the VIRGO suspension system”, Review of Scientific Instruments, vol. 70, pp. 2507, 1999

[83] S.Vitale et al, “LISA Error Budget”, University of Trento, 2003

[84] S.Vitale et al, “Inertial Sensor Ground Testing and Noise Model for LISA”, Universit`a di Trento, 2006

[85] L.Carbone et al, “Characterization of disturbance sources for LISA: tor- sion pendulum results”, Class. And Quant. Grav., vol. 22, pp. S509, 2005

Documenti correlati