• Non ci sono risultati.

LAVORAZIONE DELL'AMIANTO, GOMMA E AFFINI

Nel documento Cronache Economiche. N.144, Dicembre 1954 (pagine 80-83)

S I N O S S I D E L L ' I M P O R T - E X P O R T

BRASILE

Automobili per il Brasile. - Si ritiene elle il Brasile necessiterà per i prossimi 8 anni di un numero di automobili superiore alle 640 mila unita. Data la cronica scarsità di dollari, sarà opportuno provvedere alla costruzione di fabbriche di automobili nel Paese; vengono così aperte possibilità a industrie estere di impiantare fabbriche automobilistiche nel Brasile.

Arrivo di una importante missione tedesca in Brasile. - È giunta in Brasile una missione tedesca incaricata di con-durre negoziati con il Governo brasiliano e con le imprese private. Significativo il fatto che l'arrivo della missione coincida con il periodo di difficoltà che attraversa il Brasile per la penuria di dollari. È inoltre da sottolineare che durante l'anno in corso, la Germania ha raddoppiato il suo com-mercio con il Brasile.

BULGARIA

Rappresentanze in Bulgaria. - Da infor-mazioni giornalistiche risulterebbe che è rigorosamente proibito nominare dei rap-presentanti commerciali in Bulgaria ed i privati che assumono rappresentanze estere vengono severamente puniti dalla legge. Tutto il commercio estero deve essere «flettuato tramite trattative dirette con gli organismi governativi suddivisi secondo i diversi settori industriali.

Sempre secondo queste informazioni, esiste però la possibilità che durante le manifestazioni fieristiche di Plovdiv alcuni privati approfittino dell'occasione per avvi-cinare gli inviati di ditte estere e tentino di allacciare rapporti commerciali su base di rappresentanza. È consigliabile, in tali casi, non tenerne conto, perchè tale collaborazione comporterebbe più

svan-taggi che vansvan-taggi.

CILE

Stabilimento Fiat nel Cile. - La Commissio-ne del Ministero dell'Economia per gli inve-stimenti esteri del Cile ha dato l'autoriz-zazione per l'importazione di 500 auto-carri, autobus e trattori italiani F I A T . Secondo l'accordo, fra la Commissione del Ministero dall'Economia e la Società Fiat, le somme provenienti dalla vendita di questi automezzi verranno adoperate per l'acquisto di terreno dove si potrà co-struire uno stabilimento Fiat per la fab-bricazione dei vari tipi di carrozzerie di autoveicoli.

GERMANIA

Riapertura del mercato dell'oro. - È stato ripristinato a Francoforte il mercato dell'oro che non aveva più luogo dal-l'epoca in cui i tedeschi erano tenuti a consegnare le monete d'oro alle autorità naziste. Le prime transazioni si sono principalmente svolte in oro moneta

anziché in lingotti. La ripresa pur avendo per ora un carattere limitato, illustra le caratteristiche della politica tedesca di liberalizzazione della divisa che già in set-tembre scorso ha assunto reale importanza con lo sblocco dei conti in marchi con-gelati.

GERMANIA ORIENTALE Aumento del commercio estero nella zona sovietica. - L'indice del commercio estero della zona sovietica della Germania è aumentato da 204 nel 1952 a 272 nei primi sei mesi del 1954. Nel 1953 circa l'80% delle merci esportate sono finite nei paesi del blocco sovietico. La Russia, naturalmente, è stata la nazione che ha importato di più, seguita dalla Polonia, Cecoslovacchia, Cina, Ungheria, Romania, Bulgaria e Albania. Le esportazioni mag-giori riguardano il macchinario e gli arti-coli elettrici seguiti dai prodotti minerari e chimici.

INDIA

Estrazione del diamante con assistenza tecnica sovietica. - Tre tecnici russi sono giunti a Nuova Delhi, avanguardia di un gruppo di esperti per l'impianto del mac-chinario per l'estrazione del diamante. Risulta che la Compagnia interessata, la Panna Diamond Mining Syndicate, ha avuto negoziati con l'Ambasciata Sovie-tica a nuova Dehli per un accordo che è stato accettato dal Governo indiano. L'impianto, destinato allo sviluppo della miniera Mag-Ganua-Pip recentemente sco-perta, entrerà in funzione nel 1956. Gli esperti indiani hanno dichiarato che la regione di Panna è zona ricca di diamante di buona qualità.

INDONESIA

Regolamentazione per la concessione di divisa estera. - I crediti ottenuti dall'Indo-nesia da parte dei vari paesi, per l'impor-tazione di beni d'investimento, non sa-ranno concessi che alle Società industriali a responsabilità limitata, approvate dal Governo e che posseggano un capitale d'origine esclusivamente nazionale. I tra-sferimenti di profitti verso l'estero sono vietati. Il capitale ottenuto a mezzo dei sopra citati prestiti non sarà soggetto ad alcuna tassazione. Per ogni concessione di credito ottenuto, le società dovranno pagare una tassa supplementare del 6 % sulla contropartita in rupie.

NICARAGUA

Mezzi ed apparecchi insetticidi per il Nicaragua. - La produzione locale nel Nicaragua di mezzi insetticidi riesce a coprire solo il 10% del fabbisogno nazio-nale e, data la sempre maggiore estensione della produzione agricola, il Paese dovrà ricorrere a forti importazioni dall'estero, in modo particolare per quanto riguarda DDT, texaphene, fieldrina e zolfo.

NIGERIA

Esportazioni italiane. - La Nigeria è un paese ricco, pieno di risorse ed in continuo promettente sviluppo, dove non esistono, praticamente, restrizioni alle importazioni, e con il quale è possibile allacciare ottime relazioni di affari.

Necessita però che da parte degli espor-tatori italiani venga spiegata molta ocu-latezza e prudenza prima di concludere operazioni commerciali con gli acquirenti nigeriani.

Non mancano in Nigeria ditte impor-tanti e serie, alcune delle quali di fama mondiale, e commercianti onesti, laboriosi e fidati, ma vi sono anche individui poco scrupolosi, organismi commerciali fittizi e «ditte» addirittura inesistenti e creati con

propositi esclusivamente truffaldini. I presunti titolari di queste « ditte» sono persone completamente sconosciute negli ambienti commerciali, hanno reca-pito in modestissime abitazioni, senza ufficio e senza impiegati, ma hanno sol-tanto carta da lettere vistosamente inte-stata e fanno, naturalmente a credito, annunzi od inserzioni sui giornali italiani, ordinano campioni, che utilizzano nel modo migliore per essi, e poi non si fanno più vivi.

Altri individui ricorrono al sistema di ordinare le merci, accettando qualsiasi prezzo e condizione di pagamento, poi mettono in campo ogni pretesto e ricor-rono ad ogni cavillo per far sì che la dogana, trascorso il termine stabilito, venda la merce a prezzi irrisori, magari a loro stessi, sia direttamente che per interposta persona.

V i sono poi anche ditte effettivamente esistenti ed iscritte all'albo dei commer-cianti, ma di debole consistenza econo-mica e finanziaria che finiscono spesso per agire allo stesso modo sopra descritto, anche per la deplorevole facilità con la quale gli esportatori italiani effettuano vendite a credito.

Altra considerazione importantissima da fare è che in Nigeria non esiste l'istituto della cambiale com'è inteso in Italia. Quella che in Nigeria passa per cambiale non costituisce come altrove, un titolo esecutivo che ha forza di sentenza passata in giudicato, ma costituisce una semplice dichiarazione di debito che si promette di pagare ad una certa data; la tratta è una semplice richiesta di una persona ad un'altra di pagare una data somma. Tanto la cambiale che la tratta sono prive di qualsiasi effetto legale, ma provano sol-tanto un credito chirografario.

La presunzione degli esportatori ita-liani che la cambiale abbia in Nigeria valore di titolo esecutivo viene conside-rata, dagli importatori nigeriani poco (o niente) scrupolosi, la maniera più facile e più comoda per ottenere delle merci che essi non hanno nessuna intenzione di pagare, ma che ordinano per ottenerle a prezzi bassissimi attraverso le vendite effet-tuate dalla dogana.

II creditore in possesso di una cambiale e che voglia ottenerne il pagamento dovrà

ricorrere al tribunale, sostenendo spese per il giudizio e per l'onorario di un avvo-cato. Inoltre, anche in caso di condanna, il debitore ottiene di pagare il proprio debito a rate piccolissime ; nel caso, poi, che egli qualche mese « salti» il paga-mento, occorre ricominciare un'altra causa in tribunale.

È quindi assolutamente sconsigliabile di accettare il pagamento a mezzo di cambiali; tale forma di pagamento, se offerta, denota sicuramente l'intenzione di non pagare, anche perchè in Nigeria il denaro viene ottenuto dalle Banche a tassi molto ridotti e, perciò, il debitore volenteroso e che gode di credito può facilmente far fronte ai propri impegni.

Necessita infine che le ditte esportatrici italiane, prima di concludere affari con ditte nigeriane, usino prudenza ed ocu-latezza e si rendano anzitutto conto della località in cui il probabile acquirente risiede, ed assumano precise informazioni sulla serietà e solvibilità delle ditte stesse. È indispensabile, perciò, rivolgersi al Consolato d'Italia a Lagos, il quale è a disposizione di tutti i connazionali, per qualsiasi chiarimento ed informazione di carattere commerciale, non solo per evi-tare danni agli esportatori italiani ed all'economia nazionale, ma, anche, per evitare il sorgere di numerose vertenze che richiedono notevole lavoro e non approdano quasi mai ad una soddisfa-cente soluzione.

PAKISTAN

Miglioramenti della rete ferroviaria. -Il Governo pakistano ha elaborato un piano quinquennale in collaborazione con la Banca mondiale per il miglioramento delle ferrovie nel territorio nazionale. Saranno stanziati circa 705,4 milioni di rupie ed il programma si estende per un periodo che va dal 1954/55 al 1958/59. Ci sarà una forte concorrenza fra le diverse nazioni che vorranno partecipare alle con-segne di materiali, macchine ed attrezza-ture varie ed in prima linea si trovano gli Stati Uniti, l'Inghilterra, la Germania, il Giappone, la Francia e l'Ungheria. Le più basse quotazioni finora pervenute sono state riscontrate nelle offerte giapponesi ed ungheresi.

Nuove agevolazioni per l'investimento di capitali stranieri. - Allo scopo di favorire l'investimento di capitali stranieri, il Governo del Pakistan ha consentito le seguenti agevolazioni :

— facilitazioni di rimpatrio dei capitali investiti e degli utili;

— indennità in caso di nazionalizzazione; — autorizzazione d'investimento in

deter-minate industrie di una percentuale del capitale straniero.

Successo della Montecatini. - La Paki-stan Industriai Development Corporation ha confermato recentemente l'incarico della consulenza tecnica alla Montecatini per una centrale termo-elettrica azionata da turbine a vapore utilizzanti gas metano. La centrale è la prima iniziativa che si ricollega alla recente scoperta del metano nel territorio pakistano. Il metano fu scoperto presso Sui nel Pakistan setten-trionale e fu creata la Sui Gas Corporation

per lo sfruttamento del gas con parteci-pazione statale e privata pakistana e inglese. Il programma di industrializza-zione del Pakistan trarrà grandi van-taggi da questa scoperta che apre nuove prospettive per la collaborazione tra l'in-dustria italiana e egli enti economici pakistani.

SPAGNA

Importazione di fertilizzanti. - La Spa-gna è autosufficiente per quanto riguarda la produzione di fosfato e potassio, ma deve importare circa il 70% dei materiali nitrogeni. La produzione del superfosfato, l'unico fertilizzante al fosfato prodotto in Spagna, ha raggiunto 1.318.000 tonnellate. La Spagna è una grande esportatrice di potassio; le principali destinazioni sono il Giappone, il Belgio-Lussemburgo, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, l'Olanda e l'Italia.

STATI UNITI

Aumento degli investimenti esteri. -La Northern Trust Co. di Chicago comu-nica che gli investimenti stranieri negli Stati Uniti sono triplicati rispetto al periodo anteguerra (8 miliardi di dollari nel 1937, 23,6 miliardi nel 1953), con un mutamento significativo, dato che, attual-mente, i capitali sono investiti negli Stati Uniti in modo permanente.

Produzione siderurgica. - La produzione siderurgica ha toccato il livello più basso nel luglio e nell'agosto quando le acciaierie hanno avuto un ritmo lavorativo che ha

superato appena il 60% della loro capacità produttiva valutata a 124 milioni di ton-nellate annue. Nei mesi di settembre e ottobre, dato l'incremento della produ-zione automobilistica, si è avuto un aumento che ha raggiunto il 72%. Si ha motivo di credere che per il 1955 si possa giungere ad una capacità produttiva del-l'80%.

" Oleodotti " per carbone. - Negli Stati Uniti è stato recentemente ultimato il più lungo tubo che sia mai esistito per traspor-tare il carbone. Questo tubo collega una miniera di Cadiz nell'Ohio ad una centrale elettrica di Cleveland percorrendo una distanza di circa 200 Km.; con questo mezzo di trasporto si economizza circa un dollaro per tonnellata di combustibile.

Progetti per le automobili del 1955. -Si prevede che nel prossimo anno verranno esposti moltissimi modelli nuovi. Le ditte che hanno fatto maggiori affari durante il 1954 sono state la Oldsmobile, la Buick e la Cadillac perchè hanno lanciato novità in campo automobilistico. Per l'anno prossimo la produzione verrà orientata verso tipi di macchine sempre più lunghe e più basse, con finestrini di maggior ampiezza; anche i motori aumenteranno di potenza. Il motore del nuovo tipo di Chevrolet sarà di 150 HP, la Cadillac avrà due tipi di motori: da 230 e 250 H P ; la Chrysler produrrà un modello con un motore di 260 IIP.

Conferenza Internazionale per lo Studio dei mercati. - Dal 2 al 9 marzo 1955 avrà luogo a Seattle la 2a Conferenza Interna-zionale per lo studio dei mercati. I promo-tori di questa iniziativa sono l'Università

AMARO

A V A L L E

>)JL C'H

A p e r i t i v o , d i g e s t i v o , t o n i c o di p u r e e r b e a l p i n e e m e d i c i n a l i , o t t e n u t o c o n l a v o -r a z i o n e e p -r o c e d i m e n t i c l a s s i c i c h e g a r a n t i s c o n o i n a l t e r a t a la p r o p r i e t à d e l l e e r b e d i c u i è c o m p o s t o . L ' e s p e r i e n z a a n t i c a ne ha o t t e n u t o u n p r o d o t t o s u p e r l a t i v o r i c o n o s c i u t o • p r e m i a t o in t u t t o il mondo.

T O R I N O • V i a O r m e a 1 3 7

"() | C R O N A C H E E C O N O M I C H E

di Washington e la International Trade Fair Incorporated (una Associazione Assi-stenziale di tutti gli operatori dello Stato di Washington). La Conferenza ha a capo i più illustri nomi dell'Università ameri-cana, di Enti Governativi e rappresentanti del Commercio e dell'Industria. I parteci-panti provvedono loro stessi alle spese di viaggio e di mantenimento.

I temi della conferenza sono i seguenti: 1) Il mercato statunitense per merci di consumo: dati relativi, come introdursi sul mercato americano.

2) Problemi delle esportazioni verso gli Stati Uniti: dogana, finanziamento, pa-gamento e assicurazione, imballaggio per la spedizione, vendita.

Si possono ottenere ulteriori informazioni sulla suddetta conferenza presso il Profes-sore A. Burd, Direttore della « Second International Marketing Conference, 215 Columbia Street, Seattle 4 - Washington, U.S. A.

VENEZUELA

Rapporti commerciali Italo-Venezuelani. - Nel primo semestre 1954 l'Italia ha note-volmente incrementato le sue esporta-zioni verso il Venezuela, che sono passate da 6.595.920 dollari del corrispondente periodo del 1953 a 9.149.280. L'incremento delle vendite italiane sul mercato venezue-lano è stato quindi di circa il 40%. Come negli anni scorsi, le principali forniture riguardano la vasta gamma dei metalli e dei lavori relativi, nonché dei prodotti della ^meccanica. Ragguardevole anche l'esportazione di prodotti alimentari e bovini; i tessuti, invece, rappresentano una percentuale modesta delle vendite italiane, per quanto sia tuttora notevole la partecipazione alle forniture complessive al mercato venezuelano.

Si può ritenere che le esportazioni di prodotti ,'metallurgici e meccanici, della ceramica industriale, dell'industria elet-trica, continueranno il loro ritmo ascen-dente anche nel prossimo avvenire. Lo sviluppo delle grandi opere pubbliche e delle industrie determina invero condizioni favorevoli al collocamento di tali prodotti. Discrete prospettive si presentano anche per taluni prodotti alimentari: formaggi, frutta fresca e secca, conserve di frutta; per altri invece, permarranno gli ostacoli di natura doganale che da un lato ne rendono sempre più difficile la vendita e dall'altro favoriscono lo sviluppo dell'in-dustria nazionale.

Anche per i tessuti, è da ritenere che 1

recenti inasprimenti doganali contribui-ranno ad una ulteriore contrazione delle vendite, contrazione inferiore, nondimeno, alle aspettative degli industriali locali che hanno promosso il provvedimento protet-tivo. Per talune merci manca tuttora una organizzazione di vendita e di propaganda; per altre invece, l'introduzione riesce diffi-cile, dato che i produttori dei paesi concor-renti si sono affermati sul mercato da tempo e dispongono di una perfetta orga-nizzazione di vendita e di propaganda, di depositi e di un adeguato servizio di parti di ricambio e assistenza tecnica.

L'Italia è assente dalle forniture di numerosi prodotti ed è inadeguatamente rappresentata nelle vendite di numerosi altri, mentre particolarmente attive si sono dimostrate tutte le nazioni europee

e specialmente la Germania e la Francia. La prima è intenzionata a riprendere le sue posizioni anteguerra e sta svolgendo il suo programma con la metodicità e lo slancio che le sono propri. Le offerte più allettanti sono venute sopratutto da espor-tatori tedeschi i quali specie per grandi forniture hanno offerto persino finanzia-menti di 9 e 10 anni.

L'offerta di pagamenti dilazionati, per le merci di vendita corrente e sopratutto per quelle di fornitura speciale alle Ammi-nistrazioni statali ed agli Enti pubblici, tende a generalizzarsi. Lo stesso governo venezuelano mostra di voler ricorrere a pagamenti sempre più lunghi che gli consentano di scaglionare in un periodo il più largo possibile, il finanziamento del grande programma di lavori che intende realizzare ad un ritmo serrato. Le dila-zioni di pagamento richieste dalle Ammi-nistrazioni statali in alcune delle più importanti gare non sono state mai infe-riori ai 4 anni; in alcuni casi è stata lasciata alle ditte offerenti la facoltà di offrire le dilazioni che più ritenessero opportune. Questo aspetto della politica governativa è seguito dai gruppi finanziari e dalle banche dei principali paesi; ban-chieri e finanzieri svizzeri, tedeschi, nord-americani e belgi sono venuti in Venezuela negli ultimi tempi per studiare la possibi-lità e la convenienza di operazioni colle-gate con le più importanti forniture che sono state trattate.

Appare auspicabile che anche da parte della Banca Italiana, il problema dei finanziamenti all'industria del nostro paese interessata a forniture al Venezuela, venga attentamente seguito e che una stretta cooperazione consente all'industria stessa di offrire anche per questo aspetto, condizioni in linea con la concorrenza e comunque allettanti.

Nel documento Cronache Economiche. N.144, Dicembre 1954 (pagine 80-83)

Documenti correlati