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Come rappresentato in breve nell’introduzione alla presente sezione, le assicurazioni ricoprono anche il ruolo d’investitori istituzionali. Nel caso dei prodotti di risparmio e d’investimento, l’assicurazione investe le risorse dei propri assicurati, riconoscendo loro un rendimento. Nel caso dei prodotti a copertura dei rischi, per cui vale invece la logica dell’indennizzo, l’attività d’investimento è legata a quella che è definita inversione del ciclo produttivo. Le assicurazioni incassano i premi, investono e in un momento successivo saranno chiamate a risarcire i danni derivanti dai sinistri che dovessero essersi verificati. Con logiche diverse tra i rami vita e i rami danni, le assicurazioni si trovano quindi in ogni caso ad agire come investitori, con importanti risorse disponibili per cui la selezione degli investimenti assume un ruolo fondamentale. In Italia nel 2019 sono stati raccolti premi per quasi 160 miliardi di euro. Questa cifra è indicativa dell’importanza dell’attività di investimento delle Compagnie assicurative.

Soprattutto a partire dal 2018, Cattolica ha rafforzato il proprio modo di operare in materia, definendo un processo strutturato per l’integrazione dei fattori ESG nelle scelte d’investimento. Nel giugno 2019, il Gruppo ha sottoscritto i Principi dell’Investimento Responsabile delle Nazioni Unite (UNPRI). Questa scelta permette al Gruppo di muoversi secondo un quadro di riferimento chiaro, basato sui sei principi per l’Investimento Responsabile: 1. incorporare le tematiche ESG nell’analisi

degli investimenti e nei relativi processi decisionali;

2. adottare una gestione attiva degli investimenti in ottica ESG, adeguando policy e processi;

3. ottenere adeguata disclosure sui temi ESG da parte delle società oggetto di investimento; 4. promuovere l’accettazione e l’implementazione

dei PRI nella gestione degli investimenti; fronte delle complessità poste dalla crescita

dell’intensità e frequenza dei fenomeni atmosferici. Questo scopo è perseguito mediante l’offerta di garanzie innovative e l’utilizzo di tecnologie evolute per la stima dei danni. Cattolica ha attivato collaborazioni con alcune Università italiane, finalizzate alla messa a punto di coperture Index-based, che prevedono indennizzi a seguito di un andamento climatico sfavorevole, misurato tramite lo scostamento registrato rispetto a un indice meteorologico. La stima dei danni, altro ambito d’innovazione, si avvale di immagini satellitari e della modellistica colturale a supporto dell’attività peritale. Queste e altre attività sono il focus di una struttura dedicata e specializzata in campo agricolo, impegnata nel “Progetto Innovazione in Agricoltura”. • Specialty Lines e nuove frontiere della

sostenibilità. Nell’ambito del business dei rischi non tradizionali, il Gruppo Cattolica ha introdotto alcune coperture di specifico interesse in materia di sostenibilità ambientale. Sono stati infatti elaborati programmi di assicurazione innovativi dedicati alla copertura delle responsabilità ambientali, definiti su misura in base alle effettive green performance delle aziende. Questi programmi escludono le attività che non superano i requisiti minimi di prevenzione e incentivano pratiche virtuose come l’adozione di sistemi di gestione ambientale o di prevenzione dei rischi. L’applicazione di premi più bassi rispetto agli standard di mercato per gli operatori che adottino queste pratiche mira a realizzare la terza delle direttrici fondamentali sopra rappresentate in cui si sostanzia il ruolo degli assicuratori in materia di cambiamento climatico. Sempre nell’ambito dei rischi non tradizionali, sono state sviluppate coperture assicurative dedicate ai produttori di energia da fonti rinnovabili. Si tratta di prodotti assicurativi ad hoc per la copertura di parchi fotovoltaici, eolici e impianti di trattamento dei rifiuti urbani, offrendo una tutela assicurativa dalla fase di installazione a quella di esercizio. In questo modo, Cattolica contribuisce in modo attivo allo sviluppo sostenibile.

attività. Con la crescente attenzione rivolta all’importanza della tematica, ha adottato iniziative concrete volte a ridurre il proprio impatto ambientale, lungo le direttrici caratteristiche dell’attività assicurativa.

Attraverso la dematerializzazione di processi e documentazione, ha operato per ridurre il consumo di carta che da sempre caratterizza i settori per cui la modulistica è rilevante. Ha inoltre agito per ridurre i propri consumi energetici.

Un progetto pilota di successo è quello della controllata TUA Assicurazioni, denominato TUA Green, avente il duplice scopo di sensibilizzare l’azienda sulle tematiche dell’eco-sostenibilità e di azzerare l’impatto delle attività lavorative della Compagnia sulle emissioni di CO2 generate. Questo secondo aspetto è stato concretizzato, misurando l’impronta di carbonio generata nel 2019 e compensandola tramite la cancellazione di crediti di carbonio certificati della tipologia REDD+. In questo modo, TUA Assicurazioni può definirsi una società carbon neutral.

Cattolica ha anche supportato l’attività di FEEM – Fondazione ENI Enrico Mattei, nel progetto “Disclosure, Measurement, Management and Mitigation of Climate-Related Risks for Companies”.

Infine, la sostenibilità è stata al centro della definizione della politica ambientale della Tenuta di Ca’ Tron, una delle più vaste tenute agricole a corpo unico del nord-est, di proprietà di Cattolica. La politica si concentra su criteri, linee guida e buone pratiche da seguire nella gestione, oltre a individuare le aree di miglioramento in termini di riduzione degli impatti ambientali.

A dicembre 2019 è stata approvata la Politica ambientale di Gruppo, che indica le direttrici di sviluppo in materia ambientale che il Gruppo intende perseguire.

5. cooperare per il miglioramento e una più efficace implementazione dei PRI;

6. produrre una reportistica trasparente e puntuale sulle attività di ESG Investing e sui progressi conseguiti.

L’approccio di Cattolica alla gestione della sostenibilità nell’attività d’investimento si sostanzia in quattro ambiti principali.

• Esclusioni (black list) e monitoraggi (watch list), basate su un processo di screening degli emittenti.

• Rating/Score ESG, riferito alla scala stabilita da MSCI.

• Thematic Investing/Impact Investing. Il Gruppo ha scelto d’investire valorizzando gli elementi distintivi delle obbligazioni, quali green bond, social bond e SDGs bond e degli investimenti alternativi illiquidi tematici. Entrambe queste categorie di asset hanno visto crescere la quota all’interno dei portafogli investimenti di Cattolica. Per gli investimenti alternativi, le tematiche ESG rivestono un ruolo chiave nella due diligence condotta, attraverso l’invio dei questionari elaborati dal PRI e la richiesta di un reporting periodico trasparente.

• Protezione ambientale. I gravi danni ambientali sono inseriti nella lista dei criteri di esclusione ed è stato implementato un sistema di monitoraggio trimestrale per verificare la presenza in portafoglio di investimenti in settori identificati come carbon intensive.

L’impegno di Cattolica in questo ambito è stato riconosciuto anche da MSCI, il cui rating ESG per il Gruppo è stato recentemente alzato a BBB.

L’attenzione all’ambiente

nell’attività di ogni giorno

Infine, come ogni soggetto che esercita attività d’impresa, il Gruppo Cattolica è chiamato a gestire l’impatto ambientale delle sue stesse

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