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Le caratteristiche demografiche

Nel documento PIANO SANITARIO REGIONALE 2009/2011 (pagine 43-48)

2. I contesti

2.2 Le caratteristiche demografiche

La popolazione che abita un determinato territorio è il principale fruitore delle strutture sanitarie e dei servizi assistenziali e per la salute e le sue caratteristiche determinano e condizionano la domanda di salute e di assistenza; pertanto l’analisi della struttura e dei fenomeni di transizione demografica, che influenzano la corrispondenza dell’offerta dei servizi alla richiesta effettiva della popolazione, è di importanza fondamentale per un’adeguata programmazione e organizzazione dell’assistenza sanitaria nella regione.

Dal punto di vista sanitario, la distribuzione territoriale, la struttura della popolazione per età e sesso e il rapporto popolazione attiva e dipendente costituiscono un riferimento essenziale per valutare potenzialità e bisogni. La distribuzione della popolazione sul territorio regionale influisce sulla distribuzione e l’accessibilità dei servizi; l’invecchiamento comporta un aumento dei carichi assistenziali, in particolare per quanto riguarda la cura delle malattie croniche e disabilitanti e determina la richiesta di servizi specifici. D’altra parte uno squilibrio tra la componente attiva della popolazione e quella dipendente può comportare un aumento della richiesta di assistenza sanitaria e sociale.

Scopo del presente capitolo è quello di delineare, attraverso la descrizione delle caratteristiche demografiche della popolazione umbra, lo scenario dal quale potrebbero svilupparsi eventuali problemi di salute nella popolazione e dal quale possono arrivare utili indicazioni per la programmazione dell’assistenza sanitaria.

In particolare, per descrivere la struttura della popolazione sono stati utilizzati il rapporto di mascolinità, la composizione percentuale per grandi classi di età e l’indice d’invecchiamento, la piramide delle età, la speranza di vita alla nascita, l’indice di vecchiaia e l’indice di dipendenza; l’andamento nel tempo di tali indicatori è stato descritto facendo un confronto tra il dato più recente disponibile, relativo al 1 gennaio 2007, e i dati dei due precedenti censimenti del 2001 e del 1991.

Le principali informazioni sulla dinamica demografica sono state tratte dal calcolo del bilancio demografico, dai tassi di fecondità, di natalità e di mortalità; il trend temporale prende in considerazione il periodo 2000 – 2006.

La struttura della popolazione e la dinamica demografica sono state descritte utilizzando i dati ISTAT riguardanti la popolazione residente al 1° gennaio 2007 per sesso, classe di età quinquennale e comune e i censimenti ISTAT 1991 e 2001; il bilancio demografico anno 2006 e la popolazione residente al 31 dicembre 2006 per comune; la popolazione straniera residente al 1 gennaio 2007 per comune.

La struttura della popolazione

La popolazione residente in Umbria al 1° gennaio 2007 è di 872.967 abitanti; il 52%

della popolazione umbra è di sesso femminile con un rapporto medio di mascolinità di 93,7 maschi ogni 100 femmine; il 7,3% della popolazione residente è rappresentato da stranieri, il 23% dei quali ha meno di 18 anni.

La quota di popolazione con più di 65 anni è aumentata di 4 punti percentuali dal 1991 al 2007, passando dal 19% al 23% (fig.1); l’invecchiamento costante nel tempo della

popolazione è dovuto prevalentemente alla componente dei grandi anziani, ovvero dei soggetti con più di 75 anni.

La struttura della piramide delle età evidenzia il peso consistente della componente femminile nelle classi più anziane; sopra i 75 anni di età il 4,5% sono uomini a fronte di un 7,4% di donne (fig. 2). La speranza di vita alla nascita in Umbria è infatti, secondo i dati ISTAT del 2004, di 78,7 anni per gli uomini e di 84,3 anni per le donne, in miglioramento rispetto ai dati del 1999 e con valori superiori sia a quelli nazionali sia a quelli del Centro Italia (tab. 1).

Figura 1 - Indice di invecchiamento: trend 1991-2007

Figura 2 – Piramide delle età: Umbria 2007

0%

Tabella 1 – Speranza di vita alla nascita (in anni): confronto 1999-2004

UMBRIA CENTRO ITALIA M F M F M F

1999 76,9 82,8 76,4 82,5 76,0 82,1

2004 78,7 84,3 78,2 83,8 77,9 83,7

Per descrivere ulteriormente la struttura della popolazione, ed in particolare il fenomeno del costante invecchiamento, possono essere utilizzati alcuni indici quali l’indice di vecchiaia e l’indice di dipendenza.

L’indice di vecchiaia, che è passato da un valore di 142,4% nel 1991 ad un valore di 185,9% nel 2007, mostra una leggera flessione rispetto al 2001 (186,3%), con una tendenza quindi ad una stabilizzazione del fenomeno dell’invecchiamento nella popo-lazione umbra (fig.3).

L’indice di dipendenza totale, che è soprattutto di rilevanza economica e sociale, è in continuo aumento dal 1991, soprattutto nella sua componente senile; nel 2007 ci sono 56 persone cosiddette dipendenti ogni 100 persone nella fascia di età considerata attiva (fig.

4).

Figura 3 – Indice di vecchiaia: trend 1991-2007 Figura 4 – Indice di dipendenza: trend 1991-2007

0%

50%

100%

150%

200%

250%

1991 2001 2007

10%

30%

50%

70%

1991 2001 2007

totale senile giovanile

Il confronto tra le ASL e la media regionale mette in evidenza il maggior invecchiamento della popolazione sul territorio della ASL 3 e soprattutto della ASL 4, che hanno per lo più valori degli indici allineati o superiori alla media regionale (figg.5-7).

Figura 5 – Indice di invecchiamento per ASL: Umbria 2007

23,4 23,1 22,1

24,1 25,0

0% 10% 20% 30%

Umbria ASL1 ASL2 ASL3 ASL4

Figura 6 – Indice di vecchiaia per ASL: Umbria 2007

185,9 180,6 167,8

196,6 213,6

0% 50% 100% 150% 200% 250%

Umbria ASL1 ASL2 ASL3 ASL4

Figura 7 – Indice di dipendenza per ASL: Umbria 2007

36,5 36,1 34,1

38,0 39,5

19,6 20,0 20,3

19,3 18,5

0% 20% 40% 60%

Umbria ASL1 ASL2 ASL3 ASL4

S enile Giova nile

La dinamica demografica

La popolazione umbra è in costante crescita; dal 2000 al 2006 è passata da 840.482 a 872.967 abitanti, con un incremento di 32.485 unità pari al 3,9%; tale crescita è dovuta al fatto che il flusso migratorio compensa il saldo naturale negativo, anche se dal 2003 il flusso di immigrati è andato via via diminuendo. Nel 2001 si è verificata una lieve flessione del saldo demografico dovuta al fatto che il censimento ha probabilmente riallineato i dati del precedente periodo intercensuario (fig. 8).

Il saldo naturale, pur restando negativo, tende a crescere per un costante seppur lieve aumento del tasso di natalità ed una sostanziale stabilità del tasso di mortalità; nel 2006 in Umbria, secondo i dati ISTAT, sono nati 7.822 bambini, il 15% dei quali sono stranieri; il tasso di natalità è passato da 8,1 nati vivi per 1.000 abitanti nel 2000 a 9,0 nati vivi per 1.000 abitanti nel 2006, con un andamento sovrapponibile a quello italiano e del Centro Italia, anche se con valori sempre lievemente inferiori (fig. 9). Parallelamente, il tasso di fecondità è progressivamente aumentato, passando da 35,5 nati vivi per 1.000 donne in

età feconda nel 2000 a 40,0 nel 2006, in linea con i valori medi italiani e del Centro Italia (fig. 10).

Il tasso di mortalità mostra, nel complesso del periodo considerato, una tendenza alla stabilità con valori nel 2000 di 10,8 e nel 2006 di 10,9 morti ogni 1.000 abitanti; i valori umbri restano tuttavia più elevati rispetto sia a quelli medi nazionali sia a quelli del Centro Italia (fig. 11).

Figura 8 – Bilancio demografico: trend 2000-2006

-5 0 5 10 15 20 25

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

saldo naturale saldo migratorio saldo demografico

tasso x 1000 ab.

Figura 9 – Tasso di natalità: trend 2000-2006

0 5 10 15

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Umbria Centro Italia

tasso x 1000 ab.

Figura 10 – Tasso di fecondità: trend 2000-2006

0 10 20 30 40 50

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Umbria Centro Italia

tasso x 1000 ab.

Figura 11 – Tasso di mortalità: trend 2000-2006

0 5 10 15

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

Umbria Centro Italia

tasso x 1000 ab.

Nel documento PIANO SANITARIO REGIONALE 2009/2011 (pagine 43-48)