9 Le misure di Piano
9.1 Misure e obiettivi
9.1.2 Le misure strutturali
Per quanto riguarda le opere strutturali, il PGRA prevede la realizzazione delle opere già programmate e il completamento di quelle in corso; promuove inoltre le attività di progettazione di nuove opere infrastrutturali, con particolare riguardo ai contesti territoriali di notevole criticità per i quali la realizzazione di opere strutturali risulta l’unica (o la più vantaggiosa) possibilità di intervento per la riduzione del rischio. In questo caso, le attività previste dal PGRA riguardano solo la fase della progettazione e dei relativi studi propedeutici, mentre l’effettiva realizzazione delle opere verrà prevista nell’ambito di altri strumenti di programmazione delle risorse.
Le principali categorie di opere alle quali si fa riferimento sono le seguenti:
• manutenzione ordinaria e straordinaria degli alvei e delle opere idrauliche di difesa esistenti, con lo scopo di massimizzare la funzionalità del sistema di sistemazione e protezione idraulica esistente;
• incremento degli effetti di laminazione statica degli invasi artificiali esistenti con funzioni multisettoriali, compatibilmente con le altre finalità legate all’uso della risorsa idrica, qualora successivamente alla verifica siano ipotizzabili modifiche delle regole operative di gestione degli invasi, anche ai sensi dell’art. 7 comma 5 del D.Lgs. n. 49/2010;
• ulteriori interventi di laminazione delle onde di piena con espansione controllata in territori a tal fine vincolati;
• opere per la diversione dei deflussi di piena;
• opere di sistemazione idraulica di tipo passivo, consistenti principalmente in arginature, opere di difesa longitudinali o trasversali in alveo;
• opere di inalveamento e risagomatura degli alvei;
• adeguamento delle opere viarie ed infrastrutturali esistenti, interferenti con il corso d’acqua.
Nella seguente tabella sono sintetizzate le principali tipologie di intervento strutturale previste dal PGRA:
Tabella 9. Misure strutturali PGRA
CODICE MISURA
STRUTTURALE DESCRIZIONE
PGRA_MS_01 Interventi di consolidamento e sistemazione dei versanti, prevenzione e mitigazione dei fenomeni franosi
PGRA_MS_02 Interventi di delocalizzazione di elementi a rischio in altre aree a minore probabilità di inondazione
PGRA_MS_03 Opere di sistemazione idraulica di tipo passivo, quali arginature, opere di difesa longitudinali o trasversali in alveo
PGRA_MS_04 Opere di inalveamento e risagomatura degli alvei PGRA_MS_05 Interventi su infrastrutture di attraversamento
PGRA_MS_06
Interventi per ridurre le inondazioni da acque superficiali aumentando la capacità di drenaggio artificiale anche con sistemi di canalizzazione per la raccolta delle acque e con interventi sui canali tombati
PGRA_MS_07 Ricostruzione post-evento e ripristino delle condizioni antecedenti
A loro volta le principali tipologie di intervento strutturale possono essere costituite da una o un insieme di lavorazioni, che vengono di seguito raggruppate per tipo di opera di sistemazione idraulica.
Tabella 10. Tipologia di opere di sistemazione idraulica
D Tipo intervento DENOMINAZIONE DESCRIZIONE
CLASSIFICAZIONE
Adeguamento di corpo arginale in terra con pista di servizio al colmo con larghezza di 3-4 m, comprensivo della
preparazione della superficie di fondazione, dell'approvigionamento del materiale idoneo, del trasporto e
movimentazione, della sistemazione in qualunque
Formazione corpo arginale in terra con pista di servizio al colmo con larghezza di 3-4 m, comprensivo della
preparazione della superficie di fondazione, dell'approvigionamento del materiale idoneo, del trasporto e
movimentazione, della sistemazione in qualunque
Formazione o adeguamento di corpo arginale in terra
comprensivo della preparazione della superficie di S
rimozione vegetazione
scavo di sbancamento
Difesa spondale piede del paramento o nel suo paramento interno
trasporto e movimentazione, della sistemazione in qualunque conformazione planoaltimetrica come da capitolato tecnico e della protezione del piede del paramento di valle mediante gabbioni per il dreno con relativa appendice in materassi tipo Reno fino ad una larghezza di 3m dall'unghia. Protezione del
paramento interno del corpo arginale.
Scavo per apertura di nuovi canali o ampliamento di corsi d'acqua canalizzati
Scavi per l'apertura di nuovi canali o per l'allargamento di canali esistenti o di corsi d'acqua canalizzati, in sezioni rivestite o in terra, con l'apertura o adeguamento della pista di
servizio, la formazione delle ture a monte e a valle del cantiene, la rimozione della vegetazione, gli eventuali aggottamenti, il trasporto e la movimentazione nelle aree di
cantiere
Demolizione di arginature esistenti e il ripristino delle quote del piano di campagna in terreni di qualsiasi natura, compresi:
l'apertura o adeguamento della pista di servizio, la rimozione della vegetazione, gli eventuali aggottamenti, il trasporto e la
movimentazione nelle aree di cantiere.
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Sistemazione idraulica area monte di arginature, formazione della rete di drenaggio con fossi, controfossi, realizzazione di impianti di sollevamento idrovori a servizio della rete di dreno
impianti di sollevamento
Demolizione di ponti, viadotti, impalcati di opere d'arte e di pile esistenti, compresi il taglio del c.a, la pulizia, sistemazione, risagomatura ed il taglio dei ferri esistenti dell'armatura metallica scoperta, il trasporto a rifiuto dei materiali di risulta, ogni altra prestazione, fornitura ed onere.
S
Realizzazione di ponti, viadotti, impalcati di opere d'arte e di di raccordo alla viabilità, compresi oneri per realizzazione scavi di fondazione, opere di aggottamento, consolidamento terreni
di fondazione mediante palificate, pavimentazione stradale, opere di protezione stradale e regimazione delle acque pluviali. Struttura in c.a. ordinario o c.a.p. poggiata su pilastri,
con tegoli nervati.
Manutenzioni
Opere di manutenzione ordinaria arginale
Manutenzione arginale compresa la pulizia, lo sfalcio, la rimozione degli arbusti,la risagomatura dei rilevati, il recupero
di rifiuti urbani e speciali pericolosi e non pericolosi, eventualmente presenti nelle aree interessate dalla pulizia, la
regolarizzazione, sagomatura e profilatura delle aree interessate da pulizia, anche con effettuazione di scavi e
riporti.
Manutenzione nella zona di deflusso ordinario e golenale, compresa la pulizia, lo sfalcio, la rimozione degli arbusti,la risagomatura di modesta entità, il recupero di rifiuti urbani e
speciali pericolosi e non pericolosi, eventualmente presenti nelle aree interessate dalla pulizia, la regolarizzazione, sagomatura e profilatura delle aree interessate da pulizia, anche con effettuazione di scavi e riport di modesta entitài.
M
Lavori di realizzazione di variante stradale su tronco di strada comunale, provinciale o statale compreso lo scavo di sbancamento per uno spessore medio di 60 cm dal piano di
campagna, lo strato di sottofondazione, la fondazione della massicciata stradale, il compattamento degli strati, lo strato di
base in conglomerato bituminoso, il manto di usura cm 4, la
S
83
segnaletica orizzontale e verticale, la sistemazione idraulica, le banchine e gli attraversamenti.
sistemazione delle terre a rilevato
11
Opere trasversali
Realizzazione di briglia fluviale aperta Costruzione di una briglia aperta in cls armato e opere di
sistemazione minori relative S
scavo di sbancamento
scavo a sezione obbligata
getti di cls in opera
12
Opere stabilizzazione
Stabilizzazione fondo dell'alveo Costruzione di soglie aperta in cls o gabbioni e opere di
sistemazione minori relative S
scavo di sbancamento
scavo a sezione obbligata
getti di cls in opera
messa in opera di gabbioni
13 Pennelli trasversali Costruzione di pennelli trasversali in alveo per stablizzazione
in gabbionate S
scavo di sbancamento
scavo a sezione obbligata
Opere
Costruzione di muri spondali a divesa dalle esondazioni in zone urbanizzate o luoghi dove non sia possibile inserire
argini in terra stabilizzata
Costruzione di scogliere in massi di cava aprotezione delle arginature in prossimità di zone ad elevato rischio di erosione
o in zone di sbocco a mare
Ricalibratura sezione dell'alveo e golena Ricalibratura sezione alveo di magra e regolarizzazione delle
fasce golenali compresa eventuale rettifica dei corsi di magra S
scavo di sbancamento
scavo a sezione obbligata
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Realizzazione di opere per attivare il deflusso verso diversivi o scolmatori delle piene eccezionali, comprensivi delle opere di
presa e dei rivestimenti necessari per la protezione dei paramenti interesati dal deflusso,
Realizzazione di opere per realizzare bacini o casse di laminazione da utilizzare in caso di deflusso delle piene
eccezionali, comprensivi delle opere di presa e dei rivestimenti necessari per la protezione delle sponde
interessate dall'invaso
Realizzazione di traverse di laminazione delle piene con luci tarate che consentono il deflusso controllato verso valle e la
realizzazione di invasi di laminazione verso monte,
S
scavo di sbancamento
scavo a sezione obbligata
Opere di laminazione
comprensivi delle opere di scarico e dei rivestimenti necessari per la protezione dei paramenti
getti di cls in opera o pietrame regolarizzato e
malta cementizia
impermeabilizzazioni
20 Regole
gestionali invasi
Regolazione del deflusso fluviale negli invasi per la laminazione delle piene
Modifica delle regole gestionali degli invasi con adozione di procedure che consentano l'incremento della laminazione dell'idrogramma di piena per azione sugli organi di scarico dalle dighe o attivazione di livelli massimi di invaso consentiti
in periodi autunnali - invernali o primaverili.
G
Regole gestionali degli invasi
Regole di attivazione degli scarichi
87 9.2 Misure e aspetti rilevanti della gestione del rischio
La definizione delle misure di piano ha tenuto conto di una serie di aspetti rilevanti della gestione del rischio sintetizzati nella tabella di seguito riportata.
Tabella 11 - Aspetti rilevanti della gestione del rischio FRMP/RBMP
Aspetti rilevanti della gestione del rischio SI/NO
AI_1 - Cost and benefits Costi e benefici delle misure SI
AI_2 - Flood extent L’estensione delle aree allagabili SI
AI_3 - Flood conveyance routes Le traiettorie seguite dai deflussi di piena nelle aree
allagabili SI
AI_4 - Potential water retention Aree potenzialmente dotate di capacità di invaso, quali le piane inondabili o aree di naturale espansione delle piene SI
AI_5 - Art4 objectives WFD Gli obiettivi di qualità ambientale di cui all’art. 4 della Dir
Acque 2000/60/CE (WFD) SI
AI_6 - Soil and water management Gestione del suolo e delle acque SI
AI_7 - Spatial planning Pianificazione del territorio SI
AI_8 - Land use Uso del suolo SI
AI_9 - Nature conservation Conservazione della natura SI
AI_10 - Navigation and port infrastructure Navigazione e strutture portuali SI AI_11 - Promotion of sustainable land use Promozione di pratiche sostenibili di uso del suolo (*) SI AI_12 - Improvement of water retention Miglioramento delle capacità di drenaggio/infiltrazione (*) SI
AI_13 - Controlled flooding Destinazione di talune aree a contenere inondazioni
controllate(*) SI
AI_14 - Forecasting and early warning systems Previsione e allertamento SI
(*) facoltativi
9.3 La piattaforma ReNDiS per il monitoraggio sull’attuazione delle misure di Piano Con lo scopo di monitorare i progressi nell’implementazione del Piano e avere un quadro aggiornato della consistenza e dello stato di attuazione delle misure non strutturali, nonché della realizzazione di quelle strutturali, la Regione Sardegna ha attivato la piattaforma informatica RENDIS-web. La gestione della piattaforma ai fini del PGRA, è a cura del Servizio Opere Idriche e Idrogeologiche (SOI) dell’Assessorato dei LL.PP. della RAS (Settore degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico ricompresi negli accordi regione-ministero dell'ambiente) in coordinamento con l’Ufficio commissariale preposto all’attuazione degli interventi e le strutture regionali e nazionali di programmazione.
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10 Valutazione della coerenza degli obiettivi del PGRA con gli obiettivi dei principali piani/programmi nel primo ciclo di pianificazione e aggiornamento (II ciclo) Per tener conto degli impatti positivi o negativi sull’ambiente in senso lato (matrici ambientali, popolazione, contesto socio economico, etc.), in fase di prima stesura il PGRA è stato sottoposto al processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS - in attuazione della Direttiva 2001/42/CE e ai sensi del D. Lgs. 152/2006) in sede statale, le cui finalità sono volte a garantire la sostenibilità ambientale degli strumenti di programmazione e pianificazione. In quest’ottica, nel rispetto della procedura stabilita dalle norme vigenti in tema di VAS, è stato predisposto e sottoposto a consultazione pubblica il Rapporto Ambientale (RA)8che è lo strumento fondamentale all’interno della procedura di VAS e contiene le informazioni necessarie a individuare, descrivere e valutare i potenziali effetti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del PGRA. Tutti i soggetti competenti in materia ambientale sono stati invitati a prendere parte attiva al processo di consultazione, attraverso contributi ed osservazioni.
Secondo quanto previsto dalle norme, nel RA sono analizzati i contenuti fondamentali del PGRA e i suoi rapporti con gli altri piani, si sviluppa l’analisi del contesto socioeconomico e ambientale, per gli aspetti pertinenti al PGRA, si effettua la valutazione degli scenari e dei possibili impatti sulle componenti/comparti del contesto al fine di mettere in evidenza gli eventuali impatti negativi sull’ambiente e le misure preventive per impedirli, ridurli o compensarli. Infine, nella parte conclusiva del documento sono state descritte le modalità di monitoraggio del Piano per identificare un sistema teso a verificare gli impatti in itinere dello stesso piano sull’ambiente.
Come detto nel Rapporto ambientale è contenuta l’analisi di coerenza con altri piani e programmi volta ad individuare l’esistenza di relazioni di coerenza ed evidenziare elementi di incoerenza degli obiettivi del PGRA del distretto Sardegna con gli altri strumenti di pianificazione regionali.
A tale scopo sono stati confrontati gli obiettivi generali del PGRA (v. paragrafo 8) con gli obiettivi dei principali piani/programmi regionali aventi implicazioni significative sull’ambiente mediante una matrice di valutazione e, in particolare, con i piani descritti nel capitolo 6.
A ciascuna cella della matrice riportata nel citato RA, risultante dall’incrocio tra gli obiettivi del Piano/Programma con gli obiettivi generali del PdG, è stato attribuito un giudizio secondo il seguente schema:
8 https://www.regione.sardegna.it/index.php?xsl=2425&s=390262&v=2&c=94070&t=1&tb=14006
89 Coerenza diretta
Elementi di coerenza indiretta
Non Pertinente
Elementi di incoerenza con la pianificazione
In relazione ai Piani dei Parchi e ai Piani di Gestione dei Siti della Rete Natura 2000, il primo PGRA (2016) ha tenuto conto degli aspetti di tutela e salvaguardia del paesaggio in sede di redazione della Valutazione di Incidenza (VInca)9.
Nei documenti di VInca (allegati II e IIA del RA) è riportata l’analisi di coerenza delle misure non strutturali del PGRA con gli obiettivi di gestione e conservazione dei siti SIC (Siti di importanza Comunitaria), al fine di prevedere possibili interferenze del Piano con i valori di biodiversità tutelati attraverso l’istituzione della Rete Natura 2000.
A tale scopo si è ritenuto opportuno correlare gli obiettivi di conservazione generali dei Piani di Gestione dei siti di Rete Natura 2000 con quelli del PGRA (indicati nel paragrafo 8); si è proceduto quindi ad analizzare l’esistenza di relazioni di coerenza o di elementi di incoerenza con lo scopo di verificare se strategie diverse possano coesistere sullo stesso territorio e identificare eventuali sinergie positive da valorizzare o negative da eliminare o compensare.
In analogia con la metodologia descritta sopra, è stata costruita la matrice di valutazione (v. RA 2016) sulla base del seguente schema:
9 https://www.regione.sardegna.it/index.php?xsl=2425&s=390262&v=2&c=94070&t=1&tb=14006
90 Coerenza diretta
Elementi di coerenza indiretta
Non Pertinente
Non valutabile
Elementi di incoerenza con la pianificazione
Rispetto allo schema utilizzato per l’analisi della coerenza del PGRA con gli altri piani, è stata inserita la voce “Non valutabile”.
Un approccio di questo tipo è già stato adottato nella redazione del Piano di Gestione del Distretto Idrografico, strumento di pianificazione coerente con il PGRA e anch’esso elaborato dall’Autorità di Bacino Regionale della Sardegna.
Le analisi svolte per il Rapporto Ambientale del primo PGRA e in fase di VInca conservano la loro validità per l’aggiornamento in corso (II ciclo di pianificazione) che resta vincolato agli obiettivi generali della Direttiva Alluvioni; inoltre, il quadro di riferimento programmatorio assunto nel primo ciclo di pianificazione non subirà significative evoluzioni.
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11 Coordinamento con il Piano di Gestione redatto ai sensi della WFD (AAI_10) Come previsto dall’art. 9 della Direttiva 2007/60/CE (“Direttiva Alluvioni”), nel PGRA deve essere garantito il coordinamento con il Piano di gestione del distretto idrografico (PdG) di cui alla Direttiva 2000/60/CE (“Direttiva Quadro Acque”) e al D.Lgs. 152/2006 di recepimento della Direttiva. In particolare i piani devono prevedere misure di coordinamento mirando a migliorare l’efficacia, lo scambio di informazioni e a realizzare sinergie e vantaggi comuni tenendo conto degli obiettivi ambientali di cui all’art. 4 della Direttiva Quadro Acque, come previsto dall’art. 7 della Direttiva Alluvioni. Tale coordinamento prevede sia l’utilizzo della stessa informazione cartografica relativa alla pericolosità e al rischio di alluvioni, sia l’allineamento delle tempistiche di redazione e aggiornamento dei piani, sia il coordinamento della partecipazione attiva nella consultazione pubblica dei Piani.
Entrambe le Direttive suddette prevedono cicli di pianificazione di sei anni; il primo ciclo di pianificazione del PGRA è stato avviato in corrispondenza del primo aggiornamento del PdG e il primo aggiornamento del PGRA sarà effettuato in contemporanea al secondo aggiornamento del PDG.
Oltre alle tempistiche di pubblicazione e consultazione pubblica, i due Piani condividono obiettivi e misure finalizzate a individuare sinergie fra l'ottenimento di un buono stato delle acque e la gestione del rischio di alluvioni.
In ottemperanza a quanto previsto dalla Direttive, tra gli obiettivi del PGRA si evidenzia l’Obiettivo Generale 2 (OG2) “Riduzione delle conseguenze negative delle alluvioni per l’ambiente al quale si riferiscono i seguenti obiettivi specifici” del PGRA, che si articola nei seguenti sotto-obiettivi:
• 2.1 Salvaguardia delle aree protette ai sensi della Direttiva Acque dagli effetti negativi dovuti a possibile inquinamento;
• 2.2 Mitigazione degli effetti negativi permanenti o a lungo termine per lo stato ecologico dei corpi idrici ai sensi della Direttiva Acque, con riguardo al raggiungimento degli obiettivi ambientali di cui alla direttiva 2000/60/CE;
• 2.3 Riduzione del rischio da fonti di inquinamento come IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), o fonti puntuali o diffuse.
I due Piani prevedono inoltre l’attuazione di misure di tipo win-win, finalizzate sia alla gestione del rischio idrogeologico sia all’incentivazione di interventi di ripristino della naturalità e della
92
riqualificazione della qualità dei corpi idrici. In tale quadro si inseriscono le misure di predisposizione di strumenti di pianificazione concordata, denominati “Contratti di Fiume”, che nell’ambito del primo ciclo del PGRA sono stati già avviati per diversi corsi d’acqua del territorio regionale, e che verranno ulteriormente proposti nel secondo ciclo della pianificazione.
Si riporta nella tabella seguente un quadro delle modalità adottate per il coordinamento tra i due Piani:
Tabella 12 – Modalità di coordinamento tra il PGRA e il Piano di Gestione
CFRMP_1 - Integration of FRMP and RBMP into a single document
Integrazione dei due Piani FRMP e RBMP in un unico
documento NO
CFRMP_2 - Joint consultation of draft FRMP and RBMP Consultazione condivisa dei progetti di Piano FRMP e
RBMP SI
CFRMP_3 - Coordination between authorities responsible for developing FRMP and RBMP
Coordinamento tra le autorità responsabili per lo
sviluppo dei FRMP e RBMP SI
CFRMP_4 - The objectives of the FD have been considered in the WFD RBMPs and PoMs
Gli obiettivi della FD sono stati considerati nei Piani di gestione della WFD e nei Programmi di Misure (PoM) SI CFRMP_5 - Coordination with the environmental
objectives in Art.4 of the WFD
Coordinamento con gli obiettivi ambientali di cui all’art. 4
della WFD SI
CFRMP_6 - Planning of win-win and no regret measures in FRMP and RBMP have included drought
management measures
La pianificazione di misure win-win e no regret (misure che hanno comunque un’efficacia anche minima ma che sicuramente non hanno effetti negativi) in FRMP e RBMP include misure di gestione della siccità
SI
CFRMP_7 - Planning of win-win and no regret measures in FRMP and RBMP have included natural water retention and green infrastructure measures
La pianificazione di misure win-win e no regret in FRMP e RBMP include misure di miglioramento della naturale capacità di drenaggio/infiltrazione e le infrastrutture verdi
SI
CFRMP_8 - Permitting or consenting of flood risk activities (e.g. dredging, flood defence management) requires prior consideration of WFD objectives and RBMPs
Le attività inerenti il rischio di alluvioni quali ad es., dragaggio, gestione/manutenzione delle difese (sia misure strutturali che non strutturali) dalle inondazioni richiedono che siano prioritariamente considerati gli obiettivi WFD degli RBMP
SI
CFRMP_9 - Consistent and compliant application of Article 7 and designation of HMWBs with measures taken under the FD e.g. flood defence infrastructure
Coerente e conforme applicazione dell’art.7 e della designazione degli HMWB con le misure introdotte dalla FD ad esempio in termini di opere di difesa
(infrastrutture)
SI
CFRMP_10 - The design of new and existing structural measures such as flood defences, storage dams and tidal barriers have been adapted to take into account WFD Environmental Objectives
La progettazione di nuove ed esistenti misure strutturali quali le difese dalle alluvioni, dighe per invaso e barriere
La progettazione di nuove ed esistenti misure strutturali quali le difese dalle alluvioni, dighe per invaso e barriere