Lo scenario di sviluppo regionale1
Sulla base delle previsioni elaborate dal Centro studi di Unioncamere, coerentemente con l’evoluzione del quadro internazionale e interno, per i quali l’avvio di una vera fase di ripresa si avrà solo nella seconda parte del 2003, la crescita del prodotto interno lordo dell’Emilia-Romagna sarà nel 2002 dello 0,7 per cento, lievemente superiore nel 2003 (1,1 per cento), per poi divenire apprezzabile solo successivamente (tab. 1).
L’andamento del Pil regionale per gli anni 2003-2005 risulta meno dinamico rispetto a quello dell’area del Nord est e a quello nazionale. Quest’ultimo, nelle ipotesi fatte dal Centro studi di Unioncamere, risulta sostenuto dall’assunzione di piena realizzazione delle opere pubbliche previste nella Legge Obiettivo.
L’evoluzione della domanda interna regionale, sensibilmente inferiore a quella del Nord Est e a quella nazionale, sarà sostenuta dalla ripresa dei consumi delle famiglie, prossima a quella media nazionale, dopo il sensibile rallentamento registrato nel 2002. Per quanto riguarda gli investimenti, la crescita di quelli in macchinari e impianti sarà nulla nel 2002. Negli anni successivi avverrà ad un tasso di mezzo punto inferiore a quello medio nazionale, mentre gli investimenti in costruzioni e fabbricati avvieranno da quest’anno un trend fortemente decrescente.
Le importazioni aumenteranno sensibilmente anche nel corso del 2002. Negli anni successivi il ritmo della loro crescita progredirà ulteriormente, con la ripresa della domanda interna. Le esportazioni invece concluderanno il 2002 con un segno negativo e nei prossimi anni registreranno una ripresa largamente inferiore a quella delle importazioni. Si tratta di un andamento in contro tendenza con l’andamento delle esportazioni e delle importazioni regionali sperimentato nel passato. La crescita delle esportazioni e più ancora quella delle importazioni sarà sensibilmente superiore a quella della media del Nord Est.
Tab. 1 - Scenario di previsione 2002 - 2005 per l'Emilia Romagna, Nord Est e Italia
Emilia Romagna Nord Est Italia
2002 2003 2004 2005 2002 2003 2004 2005 2002 2003 2004 2005
Prodotto interno lordo 0,7 1,1 2,0 2,4 0,8 1,4 2,3 2,6 0,7 1,8 2,4 2,8
Saldo regionale (% risorse interne) 5,3 5,1 5,2 5,0 3,7 2,9 2,8 2,4 0,4 0 -0,1 -0,2
Domanda interna 0,7 1,3 1,8 2,6 1,4 2,1 2,4 3 1,3 2,2 2,4 3
Spese per consumi delle famiglie 0,8 2,1 2,4 2,7 0,7 2,3 2,6 2,9 0,5 2,2 2,5 2,8 Investimenti fissi lordi -2,6 -1,1 0,5 2,6 0,2 1,9 2,9 4 0,4 2,7 3,5 4,7
macchinari e impianti 0,2 3,4 4,7 6,3 0,3 3,5 4,8 6,4 0,1 3,8 5,2 6,8
costruzioni e fabbricati -6,9 -8,6 -7,3 -5,1 0,2 -0,4 0,1 0,2 0,9 1,1 1,1 1,5 Importazioni di beni dall’estero 5,6 9,7 6,0 9,9 3,5 7,9 4,5 8,6 2,7 7,1 3,8 7,9 Esportazioni di beni verso l’estero -0,4 4,1 4,5 6,0 -1,2 3,4 3,9 5,4 -0,3 4,1 4,6 6 Valore aggiunto ai prezzi base 0,7 1,1 2,0 2,4 0,9 1,4 2,3 2,6 0,8 1,8 2,4 2,8
agricoltura 1,1 0,7 1,2 1,3 -0,9 -0,4 0,5 0,9 1,6 1,2 1,5 1,5
industria 0,6 0,9 2,3 2,1 0,5 0,8 2,3 2,2 0,1 1,9 2,6 2,4
costruzioni -6,9 -8,6 -7,3 -5,1 0,3 -0,2 0,3 0,2 0,9 1,1 1,1 1,5
servizi 1,3 1,9 2,5 3,0 1,1 1,9 2,5 3,1 0,9 1,8 2,5 3,1
Unita’ di lavoro 1,3 1,4 1,5 1,6 1,2 1,3 1,4 1,5 1,2 1,3 1,5 1,6
agricoltura 5,3 4,0 3,0 2,3 2,3 1,8 1,4 1,1 0,2 0,2 0,2 0,2
industria -1,1 -0,5 -0,5 -0,4 -0,9 -0,4 -0,4 0,2 -1 -0,5 -0,4 0,1
costruzioni 2,0 1,9 1,9 1,5 2,7 2,3 2,3 1,8 3,3 2,7 2,6 2,5
servizi 1,9 1,9 2,1 2,3 1,8 1,9 2,1 2,1 1,8 1,9 2,1 2,1
Rapporti caratteristici (%)
Tasso di occupazione (*) 45,5 45,9 46,3 46,8 44,6 44,9 45,3 45,7 37,9 38,2 38,7 39,2
Tasso di disoccupazione 3,2 3,5 3,1 2,7 3,2 3,4 3,3 3 9,2 9,2 8,9 8,5
Tasso di attivita’ 47,0 47,5 47,8 48,1 46 46,5 46,8 47,1 41,7 42,1 42,5 42,8 Reddito disponibile a prezzi correnti 3,5 2,7 3,4 3,5 3,9 3 3,7 3,8 3,7 3,4 3,8 4
Deflatore dei consumi 2,4 1,9 2,2 1,6 2,4 1,9 2,2 1,6 2,4 1,9 2,2 1,6
(*) quota di occupati sulla popolazione presente totale
Fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali 2000-2005
A livello di macro settori, la crescita del Pil nel 2002 e nel 2003 risulta sostenuta dal settore dei servizi, cui si affiancherà l’industria solo a partire dal 2004, mentre il settore delle costruzioni darà un apporto negativo per tutto il periodo.
Nel mercato del lavoro il supporto alla crescita complessiva delle unità di lavoro impiegate verrà dato dal settore dei servizi. Il tasso di disoccupazione si ridurrà ulteriormente nell’anno in corso, aumenterà lievemente nel 2003, per poi riprendere un trend di riduzione negli anni successivi, accompagnando la tendenza al continuo accrescimento del tasso di attività.
La previsione per l’industria emiliano-romagnola
Lo scenario di base per l’industria emiliano-romagnola
La congiuntura internazionale e interna continua ad avere un’evoluzione negativa e anche nel 3° trimestre 2002 la variazione tendenziale della produzione dell'industria manifatturiera regionale non è risultata sostanzialmente positiva (+0,1 per cento). La fase di rallentamento della crescita, sfociata nella lieve recessione dei primi sei mesi, non pare avere una chiusura certa e rapida. Negli ultimi dodici mesi la produzione industriale regionale è rimasta sostanzialmente invariata (figg. 1 e 4). Quella italiana, dato grezzo, mostra tassi di crescita tendenziale negativi da sei trimestri. La sua variazione tendenziale è stata pari a –0,7 per cento nel 3° trim. 2002 e a –2,7 per cento nella media degli ultimi dodici mesi (tali variazioni risultano pari a -1,1 per cento e -3,7 per cento per l’industria ma-nifatturiera). L’andamento della produzione manifatturiera, dati grezzi, è stato negativo negli ultimi dodici mesi, anche in Francia, Germania e Spagna, paese da cui giungono segnali di ripresa nel 3° trimestre. Le stime delle variabili macroeco-nomiche internazionali e interne, impiegate nel modello di previsione di base, prospettano un lento avvio della ripresa nel corso del 2003. A livello regionale la produzione manifatturiera risulterà pressoché invariata nel 2002
1 Si fa riferimento a Scenari di sviluppo delle economie locali 2000-2005, settembre 2002, Centro Studi Unioncamere, Roma.
Fig. 19.1 - Produzione dell’industria manifatturiera emiliano-romagnola, scenario di base, tassi di variazione trimestrali sullo stesso trimestre dell’anno precedente, media dal IV trim. 1992 al III trim. 2002. Previsioni a partire dal IV Trimestre 2002
-4 -2 0 2 4 6 8 10 12 14
92 4 93 4 94 4 95 4 96 4 97 4 98 4 99 4 00 4 01 4 02 4 03 4
Produzione Media IV 92 III 02 Prod. stimata
Previsioni
Fonte Ufficio studi Unioncamere Emilia-Romagna
Tab. 2 - Previsione per l'industria manifatturiera, tassi medi annui di variazione, previsioni a partire dal IV trimestre 2002
Anno Scenario di base Scenario alternativo
Ordini interni Ordini esteri Produzione Ordini interni Ordini esteri Produzione
2000 5,90 8,33 6,03
2001 1,00 3,50 2,23
2002 1,30 1,46 -0,04 1,22 0,51 -0,22
2003 3,20 5,04 2,58 1,66 2,95 1,22
2004 3,46 5,93 3,67 2,07 4,59 2,53
Fonte Ufficio studi Unioncamere Emilia-Romagna
(tab. 2), la ripresa sarà lenta e per tutto il 2003 la crescita sarà inferiore alla sua attuale media decennale (fig. 1), risultando nei prossimi dodici mesi pari al 2 per cento. Nei successivi dodici mesi, il tasso medio di sviluppo raggiungerà il 3,6 per cento (fig. 4).
Dopo quattro trimestri di variazioni tendenziali negative o nulle, gli ordini interni per l'industria regionale hanno registrato un buon incremento (fig. 2). In media negli ultimi dodici mesi sono lievemente aumentati (0,5 per cento). Tale andamento è migliore di quello nazionale, che nel periodo ottobre 2001 - settembre 2002 ha segnato una variazione tendenziale sui dodici mesi precedenti di -1,2 per cento. Nei prossimi dodici mesi (4° trim. 2002 - 3° trim. 2003), nell’ipotesi di ripresa della domanda interna, l’acquisizione degli ordini interni per l’industria regionale raggiungerà il 3 per cento (fig. 4), per portarsi su un livello poco più elevato nei dodici mesi successivi.
Gli ordini esteri per l’industria manifatturiera regionale dopo tre trimestri di variazioni tendenziali pressoché nulle hanno messo a segno un buon incremento (fig. 3), ma negli ultimi dodici mesi sono aumentati solo dello 0,6 per cento. Nello stesso periodo anche gli ordini esteri per l’industria nazionale hanno avuto una variazione tendenziale della stessa entità. La crescita degli ordini esteri per l’industria regionale dovrebbe
Fig. 2 - Ordini interni dell’industria manifatturiera emiliano-romagnola, scenario di base, tassi di variazione trimestrali sullo stesso trimestre dell’anno precedente, media dal IV trim. 1992 al III trim. 2002. Previsioni a partire dal IV Trimestre 2002
-10 -5 0 5 10 15
92 4 93 4 94 4 95 4 96 4 97 4 98 4 99 4 00 4 01 4 02 4 03 4
Ordini interni Media IV 92 III 02 Ord. int. stimati
Previsioni
Fonte Ufficio studi Unioncamere Emilia-Romagna
Fig. 3 - Ordini esteri dell’industria manifatturiera emiliano-romagnola, scenario di base, tassi di variazione trimestrali sullo stesso trimestre dell’anno precedente, media dal IV trim. 1992 al III trim. 2002. Previsioni a partire dal IV Trimestre 2002
-2 0 2 4 6 8 10 12 14 16
92 4 93 4 94 4 95 4 96 4 97 4 98 4 99 4 00 4 01 4 02 4 03 4
Ordini esteri Media IV 92 III 02 Ord. est. stimati
Previsioni
Fonte Ufficio studi Unioncamere Emilia-Romagna
ritornare su buoni livelli dalla fine del 2002 e per tutto il 2003. A fine 2002 l’incremento sarà dell’1,5 per cento (tab. 2), e del 4,6 per cento nei prossimi dodici mesi (fig. 4). Con la ripresa, nei dodici mesi successivi, la crescita degli ordini esteri raggiungerà il 5,7 per cento, ma i tassi di variazione trimestrali risulteranno comunque inferiori alla loro attuale media decennale sino alla fine del 2004.
Le variabili esogene del modello per la previsione di base derivano dal quadro definito in Prometeia, Rapporto di previsione, Settembre 2002.
Uno scenario alternativo per l’industria emiliano-romagnola
Lo scenario di base prevede un graduale andamento positivo per l’economia mondiale. Senza con-siderare fattori di rischio effettivi quali terrorismo, crisi in medio oriente e questione irachena, lo scenario alternativo tenta ancora di valutare, con prudenza, gli effetti per l’industria regionale di un quadro economico più incerto. Un tale scenario si basa sulla mancata ripresa degli Usa dovuta allo sfociare della crisi dei mercati finanziari in un ampio movimento laterale, all’indebolimento della domanda per consumi, non accompagnata da una ripresa degli investimenti industriali, e a un cambio del dollaro debole. L’Unione europea non potrebbe trainare l’economia mondiale, ne sostenere una buona crescita interna stante la debolezza di consumi e investimenti e i vincoli di finanza pubblica. In Italia l’andamento dei prezzi, le esigenze di bilancio e un’inferiore dinamica dell’occupazione comprimerebbero il reddito reale disponibile.
Ne risulterebbero una minore crescita dei consumi e degli investimenti. Per l’industria regionale, gli effetti si farebbero sentire nel 2003, che non vedrebbe ancora una chiara uscita dall’attuale basso profilo congiunturale (tab. 2).
Fig. 19.4 – Produzione, ordini interni, ordini esteri dell’industria manifatturiera emiliano-romagnola, scenario di base, tassi di variazione medi annuali sui dodici mesi precedenti, sui prossimi dodici mesi e sui dodici mesi successivi. Previsioni a partire dal IV Trimestre 2002
0 ,4 8 0 ,5 8
-0 ,2 0 3 ,0 4
4 ,5 8
1 ,9 7 3 ,5 3
5 ,6 7
3 ,5 8
-1,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0
O rdini interni O rdini esteri P ro duzio ne
IV 2001 - III 2002 IV 2002 - III 2003 IV 2003 - III 2004 Fonte Ufficio studi Unioncamere Emilia-Romagna
Ringraziamenti
Si ringraziano i seguenti Enti e Organismi per la preziosa documentazione e collaborazione fornita:
Aerac - Associazione Emiliano Romagnola Avi-Cunicola Aeradria
Amministrazioni provinciali dell’Emilia-Romagna Artigiancassa
Assocer - Associazione Interprovinciale tra Produttori di Cereali Associazione Nazionale Bieticoltori
Autorità portuali di Ravenna, Trieste e Genova Banca commerciale italiana - servizio studi Banca d'Italia
Borsa merci di Modena
Camere di commercio di La Spezia e Livorno Capitanerie di porto di Ravenna e Rimini
Centro studi - Unione italiana delle camere di commercio C.i.a. world factbook 2002
Club dei distretti Confcooperative
Consorzio di tutela del formaggio Parmigiano-Reggiano Consorzio Vini Colli Bolognesi
Ente Bilaterale Emilia-Romagna Ente Tutela Vini di Romagna
Fmi - Fondo monetario internazionale Infocamere
Inps Isae Istat
Istituto Guglielmo Tagliacarne Mercati ittici
Mercato avicunicolo di Forlì Ocse
Prometeia Ocse Prometeia Quasco
Sab, aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.e.a.f. Aeroporto di Forlì
Sogeap – Aeroporto di Parma.
Starnet – la rete degli Uffici studi e statistica delle Camere di commercio UIC - Ufficio italiano dei cambi
Uffici agricoltura delle Cciaa Uffici prezzi CCIAA
Uffici provinciali di statistica delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna
Un sentito ringraziamento va infine rivolto alle aziende facenti parte dei campioni delle indagini congiunturali sull’industria manifatturiera ed edile e ai Segretari generali e agli Uffici studi delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna.
Il presente rapporto e i dati utilizzati per la sua redazione sono disponibili sui siti:
www.rer.camcom.it il sito di Unioncamere Emilia-Romagna
www.starnet.unioncamere.it il portale statistico-economico delle Camere di commercio