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PARTE SPERIMENTALE

5. Materiali e metod

5.2. Le stazioni oggetto d’indagine

I criteri che hanno portato all’individuazione delle stazioni di raccolta, sono stati stabiliti tenendo conto di tre fattori fondamentali. Il primo è quello dimensionale, per cui sono state individuate aree di estensione non inferiori a 8.000 m2 e non superiori a 75.000 m2. Il secondo criterio, quello geografico, tiene conto del fatto che i siti presi in considerazione si estendono lungo l’asse sud-ovest, nord-est, e ricadono inoltre nella fascia altitudinale che va da 100 a 300 s.l.m. Infine, il terzo fattore è quello della pressione antropica, che risulta da moderata ad elevata, e comunque rappresenta un aspetto rilevante, visto che tutti i siti ricadono in un tessuto notevolmente urbanizzato, soprattutto i parchi urbani.

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Fig. 20. Inquadramento della fascia pedemontana orientale dell’Etna ove

ricadono i siti di indagine (Acronimi: AC: Acicatena; SG: San Gregorio; PG: Parco Gioeni; PU: Parco degli Ulivi).

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Acicatena (AC). Tipologia: agroecosistema

Questa stazione è ubicata alla periferia di Acicatena, in provincia di Catania (Fig. 21). Si caratterizza per la presenza di un limoneto a conduzione biologica.

Fig. 21. Sito di Acicatena (AC).

Essa ricade in un contesto che in un passato assai recente era ad elevata vocazione agrumicola (Figg. 22-24) ed oggi è ampiamente soggetta ad urbanizzazione e presenta molte coltivi ormai abbandonati. E’ posta a 225 m s.l.m ed è estesa circa 10 ettari. Le cultivar che vi si trovano sono vecchi cloni di limone monachello e limone femminello. L’età media delle piante è di circa 30 anni: si tratta di un vecchio agrumeto impiantato nella prima metà del 900 nel quale le piante affette da malsecco sono state via via sostituite nel corso degli anni. L’irrigazione avviene mediante un sistema artigianale a “saje”.

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Fig. 22. Sito di Acicatena: aspetto dell’agrumeto.

Fig. 23. Sito di Acicatena: aspetto di un ambiente periferico all’agrumeto

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Nel corso del periodo di studio, l’agrumeto ha subito alcune modifiche (Fig. 24). Infatti, pur mantenendosi una conduzione biologica, dal 2009 si è passati ad una intensificazione di alcune pratiche colturali. Nel primo anno di studio all’interno della coltura non sono state effettuate lavorazione meccanica del suolo e sono state pertanto mantenute, nel corso di tutto l’anno, le fioriture di numerose piante erbacee nitrofile, infestanti tipiche degli agrumeti (varie specie di Urtica spp.,

Fumaria capreolata L., Oxalis pes-caprae L., Cyperus rotundus

L., Poa annua L. etc.); le erbe già secche sono state rimosse solo in tarda estate per evitare possibili incendi. Nel 2009 si è invece passati al diserbo eseguito in maniera meccanica mediante frangizolle. Nel corso della trasformazione il terreno, tendenzialmente di medio impasto e con buona dotazione di sostanza organica, è stato arricchito con concimazioni di letame e reintegro dei residui organici tramite lavorazioni meccaniche.

Fig. 24. Sito di Acicatena: aspetto dell’agrumeto dopo le operazioni

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Riserva Naturale Integrale “Complesso Immacolatelle e Micio Conti” (SG). Tipologia: area ad elevata naturalità

Questa stazione è una riserva naturale integrale ed include interamente il SIC ITA070008 “Complesso Immacolatelle e Micio Conti, Boschi limitrofi”.

Fig. 25. Sito di San Gregorio (SG), Riserva Naturale Integrale Complesso

Immacolatelle-Micio Conti.

Questo sito ricade nei territori dei Comuni di San Gregorio di Catania e Acicastello, in provincia di Catania (Fig. 25) ad un’altitudine di 280 m s.l.m, con una superficie di circa 68 ettari ed un perimetro di 5.6 km, sul versante sudorientale etneo. Tale versante è interessato da una numerosa serie di coni eruttivi periferici, da imponenti colate storiche e protostoriche, da rilevanti dislocazioni tettoniche (timpe) e da importanti valenze ed emergenze naturali (Fig. 26). Il paesaggio agrario è quello tipico del vigneto costruito con la presenza di un sistema diffuso di piccoli edifici rurali in pietra lavica che un tempo costituivano

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il centro vitale dei fondi. Il territorio conserva lembi relitti di vegetazione forestale termofila a querce caducifoglie. Sulle creste rocciose vi è la presenza di Euforbia arborescente (Euphorbia dendroides L.) che, assieme all’Alaterno (Rhamnus

alaternus L.), l’Ogliastro (Olea europea L.), il Terebinto (Pistacia terebinthus L.), costituisce una tipica vegetazione a macchia.

Negli spazi aperti e pietrosi, si rinviene una vegetazione di tipo steppico. Nei terreni una volta adibiti a coltivo spicca l’infiorescenza dell’Asfodelo (Asphodelus cerasiferus J. Gray) e della Ferula (Ferula communis L.), mentre nelle superfici laviche si rinvengono una molteplicità di piccole piante che presentano estese fioriture nel periodo primaverile.

Fig. 26. Aspetto delle vegetazione presso il sito di San Gregorio, Riserva

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Parco Gioeni (PG) e Parco degli Ulivi (PU) (Catania). Tipologia: parchi urbani

Si tratta di due parchi urbani ubicati nella città di Catania (Bella & Musmeci, 2004), fortemente influenzati da fattori sociali ed economici legati alle esigenze della locale popolazione umana. I molteplici aspetti storici, sociologici, architettonici ed ecologici si intrecciano e si fondono nella città dando così origine ad un sistema estremamente complesso. Le due stazioni sono comunque eterogenee da un punto di vista ambientale, e comprende una serie articolata di micro-habitat.

La prima stazione, Parco Gioeni (PG) è costituita da zona a verde urbano pubblico di circa 75 ettari, in pieno centro cittadino, a 122 m s.l.m. (Fig. 27); è uno dei più grandi parchi urbani di Catania ed è realizzato su di una collinetta in un terreno di natura vulcanica; presenta una vegetazione di tipo termo mediterraneo, con presenza anche di numerose specie alloctone, introdotte per finalità ornamentali (Fig. 28).

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Sono frequenti l’Olivo, la Buganvillea, l'Oleandro, l'Agave e il Fico d'india. I vialetti ed i manufatti sono realizzati in pietra lavica etnea.

Fig. 28. Aspetto della vegetazione presso il sito di Parco Gioeni.

L’altra stazione, Parco degli Ulivi (PU), è rappresentata da un parco comunale posto a 193 m s.l.m. che si estende per una superficie complessiva di 65 ettari, ricavato in una pre-esistente area naturale coperta da macchia mediterranea (Figg. 29-30). Esso è ubicato nella periferia nord della città (Bella & Musmeci, 2004).

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Fig. 29. Sito di Parco degli Ulivi (PU).

Fig. 30. Aspetto della vegetazione presso il sito di Parco degli Ulivi lungo il

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