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3.4) LICENZA D’IMPRESA E NOTIFICA DI IMPRESA

Prima di individuare i limiti e le possibilità del mercato del sesso riconosciuto dalla Fūeihō, occorre sottolineare la posizione dello stato verso questi business. Per le attività commerciali dell’intrattenimento e del divertimento, lo stato, attraverso la Fūeihō,

108 Polizia Metropolitana di Tokyo

https://www.keishicho.metro.tokyo.jp/smph/tetsuzuki/fuzoku/gyoshu_ichiran.html

109 Ibidem

110 La Fūeihō, nella sezione riguardanti le attività di intrattenimento di natura sessuale elenca altre

tre categorie che, data la natura dell’analisi di questo elaborato focalizzata sulle attività di prostituzione, vengono omesse. Esse sono I servizi di streaming di video per adulti on line, l’ormai caduto in disuso Dengon dial service e i “Tere-kura” o “telephon Club”.

predispone un sistema di licenze e autorizzazioni con relativi standard minimi obbligatori. Essi vertono sulle risorse umane, materiali e spaziali. Un’irregolarità individuata negli standard minimi equivale a l’impossibilità dell’imprenditore del ricevere il permesso per aprire la propria impresa, sia essa un bar o un ristorante. Anche una successiva non ottemperanza post concessione dell’autorizzazione in questione, agli standard minimi imposti dalla legge, può scaturire in una rimozione del permesso e la conseguente chiusura dell’attività111. In altre parole, l’imprenditore è obbligato a rispettare alcune

regole determinate dallo stato per avere da parte dello stesso (nel caso della legge in questione dall’organo presposto, cioè la commissione di pubblica sicurezza) l’autorizzazione per procedere112. I regolamenti delle Attività commerciali sessuali,

presentano invece un’altra modalità di riconoscimento. Per essi non è presente un sistema di permessi. E anche i regolamenti hanno una struttura e un fraseggio diverso da quelli per le categorie precedenti.

L’imprenditore che desidera aprire un’attività facente parte del gruppo delle “attività commerciali sessuali” non è tenuto ad inviare alla commissione per la pubblica sicurezza alcuna richiesta di permesso o autorizzazione ma, al contrario, una notifica di intenti, seguita da una procedura che ricorda in tutto e per tutto l’iscrizione ad un albo.

Come giustamente nota KAGEYAMA citato in KUMADA 2010 :

“Considerando che “la notifica è [un atto di una persona privata], una licenza fornita dallo Stato “nero su bianco” non è assolutamente contemplabile. Ciò perché il servizio che comprende l’azione sessuale è qualcosa di “fondamentalmente indecente” contrario al sistema "un marito e una moglie"; lo stato nei riguardi dei servizi che vengono offerti dalla Fūeihō spiega come impossibile fornire un “definito standard consigliato”-Ancora Kageyama continua- “Si è ritenuto come necessario inserire inoltre un rigido regolamento nei riguardi di quella tipologia di business [sessuali]”113.

Da un lato abbiamo lo stato che identifica le attività commerciali del divertimento e dell’intrattenimento come “fondamentalmente pericolose”. Questo presupposto morale era già presente alla promulgazione iniziale della Fūeihō. Il motivo di ciò si concretizzava nella visione dei locali considerati normali oggigiorno, (pub, sale danzanti o lounge bar)

111 D.l 1948, Fūzoku Eigyō Torishimari hō.

112 KUMADA,Yoko, Gendai nihon ni okeru seifūzokuteneigyō no hōtekiichizuke, Journal of the

graduate school of humanities and sciences, 2010 pag. 311.

come luoghi che assecondano le pulsioni delle persone, e perché dallo sfruttamento di queste passioni vi sono individui che ne traggono profitto. Nondimeno, da questa concezione, ne segue una razionalizzazione che getta i presupposti della Fūeihō stessa. Le pulsioni incontrollate (e quindi pericolose) se adeguatamente regolate, ne consegue che dalle attività generate da esse la popolazione ne può trarre riposo e divertimento114.

Dall’altro lato invece, lo stato, identifica nelle attività a sfondo sessuale il concretizzarsi di determinate azioni che vanno contro altri principi alla base del tessuto sociale giapponese.

Nonostante una visione negativa verso le attività a sfondo sessuale, non dissimile da quella verso le attività commerciali del divertimento, lo stato verso il primo ne contempla la “giustificazione” del settore, e quindi può farsi da garante e stabilire uno standard con ordini ben precisi e di conseguenza permessi sotto forma di autorizzazione. Del secondo, lo stato si limita a riconoscere l’esistenza dei business a sfondo sessuale e a delimitarne solamente i divieti. In altre parole, non può fare da garante alle attività a sfondo sessuale ma può almeno tamponare le problematiche da esse generate, e delinearne il tracciato ideale da seguire. La pena per l’illecito in questo caso è la chiusura forzata dell’attività. Tra i vari divieti, oltre agli obblighi (comuni anche con la prima categoria) di fornire alle autorità competenti una serie di informazioni tecniche relativa alla posizione/tipologia dei locali115 con annesse documentazioni varie, troviamo: divieto di vicinanza a meno di 200

metri in circonferenza da luoghi come scuole, edifici governativi, asili e biblioteche o luoghi appositamente vietati dai governi locali116; il divieto di apertura oltre un certo

orario se stabilito appositamente, il divieto di pubblicità in maniera immorale, la pubblicità dell’esercizio verso i minori di 18 anni, il divieto di ingresso per i minori di anni 18, il divieto di far indebitare i dipendenti e il divieto di attività di scouting di potenziali clienti117.

Rispetto invece alla seconda categoria di Attività a sfondo sessuale riconosciute, quelle mancate di un luogo fisico, troviamo un regolamento estremamente simile nella sostanza a quello precedentemente descritto. Trattandosi di attività che non si appoggiano ad uno

114 KUMADA, gendai nihon…, 2010 pag.311. 115 D.l 1948, Fūzoku Eigyō Torishimari hō.

116 Per esempio nel caso di Tōkyō le Attività a sfondo sessuale sono limitate al 4° Chome dell’area

di Senzoku del distretto di Taito. Nello stesso distretto troviamo adiacente a Senzoku anche l’area di Asakusa nota per aver ospitato anticamente lo Yoshiwara, il più famoso quartiere del piacere della storia Giapponese.

spazio fisico, vengono a mancare tutti i divieti di prossimità a luoghi pubblici o esplicitamente vietati.