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Licenze di sistema operativo

L’Impresa dovrà provvedere alla fornitura in opera di tutte le licenze di Sistema Operativo “Windows Server 2016” necessarie per tutti i “server virtuali” che dovranno essere implementati per l’aggiornamento tecnologico del sistema di videosorveglianza della Questura.

5. Licenze di "software" di "backup" delle macchine virtuali

L’Impresa dovrà provvedere alla fornitura in opera di una soluzione “software” che consenta di proteggere le “macchine virtuali” ospitate sull’infrastruttura “iperconvergente”, di cui al precedente punto 3, effettuando il “backup” a caldo delle stesse all’interno del sistema di “storage”, di cui al successivo punto 6, con approvvigionamento di licenze per un “software” di “backup” per almeno nr.

20 “Virtual Machine”.

Di seguito, vengono riportate le caratteristiche principali del “software” richiesto:

- Modalità di “backup erestoreagentless”: la soluzione dev’essere in grado di effettuare tutte le operazioni necessarie alla creazione di copie di ”backup” ed al ripristino dei dati delle

“macchine virtuali” di produzione senza utilizzare alcun agente “software” persistente all’interno dei sistemi protetti.

- Funzionalità di “backup” e “restore” per condivisioni di rete (“NAS Share”): il prodotto deve poter effettuare “backup” e ripristino, su “repository” a disco, di file/cartelle da condivisioni di rete (“NAS Share”) di tipo “SMB/CIFS” ed “NFS”. Il funzionamento non deve prevedere l’utilizzo del protocollo “NDMP” e il prodotto deve offrire la possibilità di configurare, da un’unica politica di “backup”, una seconda copia dei dati verso un’altra destinazione. Dev’essere, inoltre, possibile specificare, sempre da un’unica politica di

“backup”, modalità e tempistiche di conservazione diverse per “retention” di tipo “short-term” e “long-“short-term”. Il “backup” di “NAS Share” deve poter utilizzare “object storage” come

“repository” di “backup”, almeno per la “long-term” “retention”.

- Ripristino “istantaneo” con conversione in “macchina virtuale”: la soluzione deve poter pubblicare come “macchine virtuali” in modalità pseudo-istantanea (nell’ordine di alcuni minuti), uno o più “backup” di sistemi fisici o virtuali. Il prodotto deve eseguire in automatico la conversione del formato e la pubblicazione della “VM” nell’ambiente virtuale di destinazione, consentendo all’utente di personalizzare i parametri (ad es. la rete virtuale /

“switch” virtuale a cui collegare le “VM” pubblicate).

- Ripristino “istantaneo” granulare “agentless” a livello file/cartelle: la soluzione deve assicurare la possibilità, a fronte di un unico “backup” a livello immagine eseguito senza l’uso di agenti “software” persistenti all’interno delle “macchine virtuali”, di esplorare il “file system” in modalità pseudo-istantanea (nell’ordine di alcuni minuti) per recuperare “file” e/o cartelle, sia sul sistema originale che su destinazioni diverse.

- Ripristino “istantaneo” granulare “agentless” di singoli oggetti applicativi: la soluzione deve assicurare la possibilità di ripristinare in modalità pseudo-istantanea (nell’ordine di alcuni minuti) singoli oggetti applicativi (“database” / tabelle “SQL”, utenti “Active Directory”, messaggi e contatti “Exchange”, contenuti “Sharepoint”, database “Oracle”, etc.) da un unico

“backup” effettuato a livello immagine (“snapshot hypervisor”), senza l’uso di agenti persistenti né di strumenti “software” specialistici di terze parti.

- Gestione integrata ed unificata del “backup” di “macchine virtuali”, “fisiche” e “share NAS”: la soluzione deve poter integrare, in un’unica interfaccia di gestione, la possibilità di configurare ed eseguire le attività di “data protection” relative alle “macchine virtuali”, a quelle

“fisiche” (sia server che “clien”t, sia “Window”s che “Linux”) ed alle “share NAS”

(“SMB/CIFS/NFS”).

- Ripristino “delegato” per “VM”, “file”/cartelle, elementi applicativi: la soluzione deve consentire la definizione di ruoli, basati su utenti/gruppi locali o integrati in “Active Directory”, per eseguire il ripristino in autonomia di intere “VM”, “file”/cartelle e/o elementi applicativi (“Microsoft Exchange”, “SQL Server”, “Oracle”) tramite portale “web”. A ciascun utente o gruppo si può assegnare un perimetro (“scope”) di ripristino in termini di:

o “Macchine virtuali” o “contenitori” logici / fisici (cartelle,” host”, “cluster”, “data store”, “tag”…);

o Tipi di file (estensioni);

o File/cartelle: possibilità di ripristino esclusivamente nella posizione originale (non in locale o su altra destinazione);

o Elementi applicativi: possibilità di impedire il ripristino su posizione originale (per evitare sovrascritture involontarie).

• Integrazione nativa con “File System” di ultima generazione: il prodotto deve poter utilizzare, come destinazione di “backup” (“media”/“repository”), “file system” di tipo

“ReFS” (“Microsoft Windows”) e “XFS” (“Linux”) sfruttando nativamente le ottimizzazioni offerte da tali “file system” in termini di risparmio spazio disco e prestazioni (“Block cloning”

per “ReFS”, “RefLink” per “XFS”)

- Compressione e deduplicazione dei dati: la soluzione deve fornire tecnologie di compressione e deduplicazione dei dati, per ridurre lo spazio utilizzato su disco dai “backup”

e per ottimizzare il traffico di rete durante il trasferimento dati su collegamenti anche geografici o comunque ad alta latenza/basse prestazioni. La deduplicazione dev’essere eseguita a livello di blocco, in modalità “inline” (così come la compressione), ovvero direttamente durante le operazioni di “backup”/replica e non successivamente in un secondo tempo.

- Ripristino in ambiente virtuale con conversione del formato / ripristino “P2V” o

“V2V”: la piattaforma “software” deve offrire la possibilità di ripristinare come “macchine (o dischi) virtuali”, per almeno due “hypervisor”, qualsiasi “backup” di “macchine virtuali o fisiche” effettuato in precedenza.

- Raggruppamento e gestione intelligente degli spazi di archiviazione: la soluzione deve offrire la possibilità di gestire in modo unificato diversi spazi di archiviazione su disco per i

“backup” (“repository”), creando dei pool in logica “scale-out” all’interno dei quali si possano aggiungere/rimuovere dinamicamente “spazi storage” senza dover riconfigurare i processi e le politiche di “backup”. Dev’essere possibile creare un numero a piacere di spazi logici, contenenti un numero a piacere di spazi disco, in base alle esigenze.

- Architettura scalabile e distribuita: la soluzione deve prevedere la possibilità di utilizzare un qualsiasi numero di “sistemi aggiuntivi (macchine virtuali o fisiche”) ai fini delle operazioni di

“backup” e/o di “replica” dei “sistemi protetti”. Tali sistemi aggiuntivi devono essere gestiti

centralmente dalla console di amministrazione del prodotto, da dove dev’essere anche possibile definire/eliminare sistemi aggiuntivi (installando/rimuovendo componenti software in automatico).

- Monitoraggio e reportistica integrati nella soluzione: il “software” dovrà offrire nativamente funzionalità di monitoraggio, reportistica e “capacity planning”, riguardanti l’infrastruttura di “backup”, lo stato di protezione dei sistemi, “audit” delle attività di ripristino, con evidenza e segnalazione in tempo reale di eventuali allarmi o anomalie.

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