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CAPITOLO 3 - IL SETTORE DEI LIEVITATI DA RICORRENZA IN ITALIA. 45

3.3 Loison – Pasticceri dal 1938

Figura 16: L'homepage del sito www.loison.com (Data di consultazione 21. 10. 2016)

La famiglia Loison conduce l’azienda a Costabissara in provincia di Vicenza da tre generazioni e oggi Dario e la moglie Sonia sono il cuore e la mente dell’impresa.

Dario è il genio imprenditoriale, costantemente alla ricerca di nuove sfide di pro-dotto e mercato tanto che, recentemente, ha voluto elaborare un modo per superare la stagionalità del panettone creando l’“Insolito Panettone”, una formula per portare in ta-vola tutto l’anno il lievitato da ricorrenza. Sonia si occupa del design: dal packaging, elegante e raffinato, che studia per conferirgli una seconda vita dopo il Natale, alla cura dei negozi e degli stand fieristici.

Alla base di questa azienda c’è ancora una volta la tradizione, tutta italiana, dei lievitati da ricorrenza e di altri prodotti dolciari di qualità, come i biscotti, ma ciò che subito colpisce è lo scarto rivoluzionario rispetto ai concorrenti del settore.

Il sito www.loison.com, consultato a ottobre 2016, parte con il raccontare il terri-torio, perché l’impresa ha saputo sapientemente legare la sua storia a quella della cultura enogastronomica veneziana, sottolineando l’importanza delle spezie che già dal tardo Medioevo venivano portate dall’Oriente a Venezia dai mercanti della Serenissima. Zuc-chero di canna, chiodi di garofano, cannella e molti altri sapori sono oggi preziosi in-gredienti per nuove creazioni in ambito pasticcero.

I panettoni Loison sono poi legati all’arte veneta, come confermato dalle confe-zioni delle colleconfe-zioni di Natale 2014 e Pasqua 2015, adornate con il richiamo alle scul-ture di Antonio Canova e le pitscul-ture del Tiepolo e di Zelotti.

Figura 17: Un’immagine del packaging dedicato all’arte veneta tratto dal sito www.loison.com (Data di consultazione 21. 10. 2016)

Per conservare la tradizione e farne memoria anche a coloro che non la conoscono direttamente, Loison ha creato il Museo Loison dedicato all’arte della panificazione e della pasticceria, nel quale ha raccolto dalle antiche monete del pane alla preziosa do-cumentazione sulle antiche lavorazioni. Il museo ha due sale: una dedicata alla didattica universitaria e delle scuole superiori e una dedicata al museo, con l’esposizione di mac-chinari, utensili e un archivio di oltre 1150 documenti, incluse cartoline e litografie a tema natalizio, che sono ancora fonte di ispirazione per la creazione di nuove grafiche nel confezionamento dei panettoni.

Se la tradizione appartiene a questa azienda, lo è anche l’innovazione.

Già negli anni Novanta del secolo scorso Loison ha infatti saputo intravedere le opportunità di business che il web offriva creando nel 1996 il sito www.loison.com al quale seguirono le prime due vendite online: 400 panettoni per l’Associazione Italiani in Svezia e un ordine per la gelateria Pinocchio ad Osaka, in Giappone.

In pochi anni il sito è cresciuto ed è stato migliorato con l’integrazione di catalo-ghi e schede tecniche, insieme alle schede di degustazione che i consumatori potevano completare e inoltrare all’azienda come feedback sul prodotto.

Figura 19: La scheda di degustazione Loison del 2003 con traduzione in inglese a fianco tratta dal sito www.loison.com (Data di consultazione 21. 10. 2016)

Oggi sul sito questa sezione è interattiva e permette ai consumatori che vogliono interagire con l’azienda di inviare la loro valutazione fornendo i propri dati anagrafici e rispondendo a un questionario legato ai cinque sensi, facile da compilare anche per chi non è esperto di pasticceria.

Con l’obiettivo di una maggiore interazione con i consumatori, Loison ha aperto anche il blog “Insolito Panettone”, che unisce chef e appassionati di enogastronomia in un confronto online e che contribuisce a fornire idee sull’utilizzo del panettone fuori dalle festività, inventando nuove ricette per nuovi piatti.

Ma Loison non si è fermato qui e nel 2014 ha avviato lo shop online.

Il sito www.loison.com è frutto di 20 anni di lavoro e oggi si presenta come un contenitore ricco di spunti. Naturalmente propone il prodotto dell’azienda ma è anche in grado di offrire all’utente un’intera esperienza sul mondo dei lievitati.

Ha una veste accattivante con colori e grafiche che richiamano la tradizione della dolcezza italiana ma sono modernamente rivisitati. È ricco di contenuti: ogni prodotto è accompagnato da una scheda tecnica in lingua italiana con traduzione in inglese, sulla quale vengono indicati gli ingredienti del prodotto, le specifiche di confezionamento e anche la conservabilità (per un panettone pari a 8 mesi). Il sito contiene anche una serie di link che inviano l’utente ad altre pagine di approfondimento o a video sul canale Youtube, che raccontano la storia del prodotto e della sua lenta lavorazione.

Avendo intuito il potenziale del web, questa azienda fin da subito ha capito come sfruttarlo a beneficio del business.

Il sito è tradotto in ogni sua parte in lingua inglese e la comunicazione passa an-che attraverso i principali social network (Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram) sui quali vengono pubblicati post in inglese. Il risultato è impressionante: la pagina Fa-cebook ha oltre 7.200 contatti e gli aggiornamenti hanno ricevuto anche oltre 1.500 like!

Continuando a innovare Loison invita costantemente clienti, partner, istituti supe-riori e università a visitare il proprio laboratorio, ed è diventato una case history italiana. Sembrerebbe un “colosso” e invece impiega regolarmente solo fino a 20 dipendenti e altri 30 durante i periodi di alta stagione. Fattura quasi 6 milioni di euro di cui il 50% sul mercato estero, un record rispetto alle aziende del settore, che realizzano circa l’80% dei fatturati sul territorio nazionale.

Dal sito si evince anche che in Germania i panettoni Loison sono distribuiti su ol-tre 40 punti vendita, prevalentemente in salumerie, enoteche e negozi che propongono specialità enogastronomiche.

Loison rappresenta un caso eccezionale nel panorama delle imprese dei lievitati da

ricorrenza. Correndo sui mercati internazionali e puntando su un innovativo piano di marketing e comunicazione da fare invidia alle più grandi multinazionali, ha capito co-me coinvolgere sapienteco-mente il pubblico aggiungendo valore a un prodotto che, altri-menti, sarebbe soltanto l’ennesimo panettone10.

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