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3.4 Casi studio dei 3 modelli principali nei Paesi Bassi

3.4.2 Maastricht University Green Office

Il Maastricht University Green Office è stato istituito nel Settembre 2010, come prima unità di sostenibilità guidata da studenti e supportata da uno staff qualificato in una università europea.

Figura 3.4: Logo MUGO [24]

Gli sforzi fatti dal Green Office sono stati riconosciuti con il Student Leadership

Award dalla International Sustainable Campus Network (ISCN) - il network

internazionale dei campus sostenibili - e da oikos international - organizzazione improntata sugli studenti volta ad introdurre i concetti di sostenibilità in ambiti dirigenziali, economici e imprenditoriali - nell'estate del 2012. Grazie agli sforzi compiuti, l'Università di Maastricht ha anche ricevuto il Sustainabul Award come l'università olandese che ha riportato i più trasparenti sforzi in ambito sostenibile nel 2012. rootAbility è stata anche definita come un'organizzazione spin-off del MUGO nel Settembre 2012.

Studenti e staff

 8 studenti dipendenti che lavorano come responsabili di progetto (pagati 14 h / settimana). E' generalmente accettato che la sostenibilità nell'educazione superiore sia suddivisa in 5 comparti: istruzione, ricerca, operations, community (o comunicazione) e governance. Il MUGO ha una struttura a portafoglio dove ciascuno di questi elementi è trattato da uno o più studenti dipendenti:

 Istruzione: 1 coordinatore/studente

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 Operations: 3 coordinatori/studenti, uno dei quali specificatamente sull'ICT, e il coordinatore ambientale

 Community: 1 coordinatore/studente che si occupa delle pubbliche relazioni e della comunicazione

 Governance: 2 coordinatori/studenti. Questa funzione include la governance del Green Office, ma anche il tentativo di stabilire il concetto di sostenibilità nella governance generale dell'università. Uno dei coordinatori è responsabile per la gestione del team e altre tematiche amministrative (organization and administration

coordinator nonché l'attuale project leader) e l'altro per la

strategia generale del Green Office (organization and strategy

coordinator).

 Presenza di un coordinatore ambientale (environmental coordinator)  Studente PhD (1 giorno alla settimana)

 Se necessario, ogni coordinatore/studente recluta tra i 2 e i 5 volontari per i propri progetti. Circa 25-35 studenti volontari all'anno.

Mandate

 Il Green Office è un dipartimento universitario gestito da studenti che è responsabile del controllo del portafoglio di sostenibilità della Maastricht University.

Il Green Office avvia e coordina progetti di sostenibilità presso l'Università di Maastricht responsabilizzando studenti e membri dello staff.

 Nel 2011, l'università approvò, su iniziativa del MUGO, la Vision 2030. La mission del Green Office è stata, dall'approvazione del documento, di soddisfare tutti gli obiettivi per quell'anno. La Vision 2030 prevede che il ruolo del coordinatore ambientale si evolva gestendo gli sforzi sostenibili dei diversi dipartimenti e guidi un consiglio con le rappresentanze di questi dipartimenti, includendo quello del Green Office. Il MUGO continuerebbe a incrementare la propria importanza apportando idee

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innovative e avvalendosi di processi di lobby per facilitare il cambiamento, mentre questo consiglio e il capo dell'organismo (nonchè

l'environmental coordinator) coordinerebbero gli sforzi di tutti i

dipartimenti aiutando ad implementare queste idee. Risorse

 Il MUGO riceve tutti i propri fondi direttamente dall'università. Il finanziamento stanziato da questa è pari a 161.500 € / anno (inizialmente il budget stanziato, nel 2010, era di 75.000 € / anno). Di questi, circa 117.000 € sono necessari per pagare l'affitto e i salari (includendo metà dello stipendio dell'advisor ambientale). Ulteriormente ospitando un PhD dall'International Centre for Integrated Assessment (ICIS), l'istituto di ricerca di sostenibilità della MU, il GO supporta un costo di 20.000 € / anno.

 Rimangono circa 24.000 € come budget operativo. I quali sono quasi effettivi per finanziare progetti, in quanto le spese legate alla fornitura degli uffici, i viaggi, gli eventi, i ritiri di lavoro e le pubblicazioni sono pagate in parte da altri dipartimenti, poiché il Green Office si avvale di processi di lobby.

Integrazione

 Dipartimento integrato nei servizi di facility

 Reports alla propria Supervisory Board, presieduta dal rettore dell'Università di Maastricht

Formazione

 Due seminari svolti da rootAbility nel mese di Settembre 2013 e Febbraio 2014

I progetti implementati sono molti e tutti hanno un'importanza rilevante, in questa analisi non sono stati considerati i principali ma bensì quelli più significativi. Per cui osserviamo:

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 Catering Project: sviluppo di una roadmap per un servizio di ristorazione più sostenibile all'università, insieme con i soggetti interessati presso i servizi di facility. Allo stesso tempo, la ricerca è stata condotta tramite il Living Lab del GO per studiare il comportamento dei consumatori appartenenti alla popolazione studentesca, relativo alla ristorazione sostenibile. I numeri non sono ancora noti, quindi è ignoto il grado di successo; tuttavia, la quota di cibo sostenibile è incrementata dal 23,5% a circa il 40% in un solo anno.

 Green Academy: è un progetto educativo e caratteristico gestito da studenti, organizzato dal MUGO. Si compone di sessioni teoriche e pratiche presiedute da esperti del mondo accademico, della società civile e professionisti operanti nel settore. Il programma del Green Academy è tenuto tipicamente ogni due settimane durante un intero semestre.

 Maastricht University Journal of Sustainability Studies: strumento divulgativo con il quale il MUGO intende pubblicizzare i progetti implementati. Questo giornale è stato stampato per la prima volta nel 2013, attualmente dovrebbe essere lanciata la terza edizione.

 Living Lab: lo scopo è quello di mobilitare le capacità di ricerca degli studenti provenienti da vari percorsi di studio, per sostenere sia la transizione verso la sostenibilità dell'università sia potenziali clienti esterni, mentre allo stesso tempo migliorare l'esperienza di apprendimento basata sulla ricerca per gli studenti.

 UCM business case: questo è stato uno dei primi progetti promossi dal MUGO. Esso si rivelò un fallimento, ma permise, tuttavia, agli studenti e allo staff di comprendere meglio le dinamiche in cui operavano. L'idea era quella di rendere più sostenibili molti dei piccoli aspetti operativi legati ad uno specifico edificio (come l'illuminazione, il riscaldamento e gli orari di apertura). Da questo esempio, è stato appreso molto riguardo a ciò che non deve essere svolto in modo procedurale in un progetto. Il risultato finale fu semplicemente che gli orari di apertura erano adeguati. La colpa principale del MUGO è stata quella di non aver comunicato e

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interagito con gli altri dipartimenti universitari, maggiormente con i servizi di facility.