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Macroscopic Quantum Interference

Nel documento Superconduttori e Teoria BCS (pagine 38-42)

1.8 Effetto Josefson

1.8.3 Macroscopic Quantum Interference

2 ∂n2 ∂t + in1 ∂θ2 ∂t = −iT √ n1n2e−iδ− ieV n1¯h−1 (1.17) ∂n2 ∂t = −2T √ n1n2sin δ (1.18) ∂θ2 ∂t = −  eV ¯ h  − Tr n2 n1 cos δ (1.19) Supponendo n1≈ n2 Si ottiene ∂(θ2− θ1) ∂t = − 2eV ¯ h (1.20)

Quindi la differenza di fase tra i due superconduttori varia come δ(t) − δ(0) = − 2eV ¯ h  t J (t) = J0sin  δ(0) − 2eV t ¯ h t  ω = 2eV ¯ h (1.21)

Misurando il voltaggio e la frequenza otteniamo: e

¯ h

Possiamo misurare le costanti fondamentali della natura grazie alla rigidit`a delle funzioni d’onda macroscopiche del superconduttori.

1.8.3 Macroscopic Quantum Interference

L’interferenza quantistica macroscopica pu`o essere usato per misure molto ac-curate, come per gli SQUID.

Questo si fa usando due giunzioni Josefson θ2− θ1= 2e

¯ hc

 Φ Consideriamo il parallelo di due giunzioni Josefson:

La corrente pu`o fluire o nel cammino Jao Jb. In assenza di campo magentico le due fasi dei superconduttori sono uguali. Poich´e il flusso del campo magnetico `

e quantizzato, non tutte le correnti sono consentite all’interno dell’oggetto: B → Φ

Da cui la differenza di fase deve rispettare la quantizzazione del flusso. δb− δa = 2e ¯ hc  Φ δb = δ0+ e ¯ hcΦ δa= δ0e ¯ hcΦ

Figura 1.23: Due giunzioni Joserfson in parallelo.

A questo punto possiamo calcolare le correnti che scorrono nelle due giunzioni. Jtot= J0 h sinδ0+ e ¯ hcΦ  + sinδ0e ¯ hcΦ i

Jtot= 2J0sin δ0cos ¯ hc

Da cui abbiamo un a corrente che varia con Φ flusso ed ha un valore quantizzato: Jmax=

¯ hc = sπ

Figura 1.24: Misura della corrente massima J , meccanismo dell’interferenza quantistica.

Questa `e l’interferenza.

Un superconduttore ad alta temperatura `e come una infinit`a di giunzioni Josefson accoppiati.

Capitolo 2

Teoria dei fononi

La trattazione che abbiamo visto dei superconduttori nel capitolo introduttivo `e di tipo fenomenologico. Con argomentazioni motivate dai risultati sperimentali abbiamo costruito un modello a gap dello stato superconduttivo, descritto da una funzione d’onda di natura bosonica (condensata nello stato fondamentale). In questo capitolo andremo pi`u affondo, cercando di costruire una teoria microscopica completa della superconduttivit`a.

Grazie alla quantizzazione del flusso e all’effetto Josephson `e possibile dimo-strare che in un superconduttore i portatori di carica sono le coppie di elettroni. Tuttavia costruire una teoria che permetta di far formare a due elettroni uno stato di coppia legato `e molto difficile visto le energie in gioco. Gli elettro-ni hanno energie di repulsione tipiche dell’ordine dell’elettron-volt. Gli stati superconduttori si formano a temperature di pochi gradi Kelvin:

1eV = 11000 K Tc≈ 1 − 20 K

Quindi il processo base della superconduttivit`a `e strano. Ci furono numerosi tentativi errati di descrivere la superconduttivit`a microscopicamente, da eccelsi fisici quali Einstein, Landau, Feynman, Bohr, Heisenberg, Thomson.

La teoria BCS emerge da un intuizione fenomenologica, non dalla dedu-zione della fisica matematica. L’intuidedu-zione che l’interadedu-zione tra elettroni nella coppia fosse mediata da fononi `e dovuta all’effetto isotopico (variazione della temperatura critica in funzione della massa del nucleo, a parit`a di propriet`a elettroniche).

Il problema `e che studiando l’interazione elettrone-fonone con approcci per-turbativi non si arriva all’effetto Meisner.

Il quadro della superconduttivit`a pre BCS `e il seguente: • Deve essere un fenomeno quantistico.

– Metalli normali – Sommerfield – Liquidi di fermi – Teoria di Landau

• Effetto isotopico Tc ∼ M−1

2. Questo indica una interazione elettroni-fononi.

– Energy Gap model – Coppia di Cooper – BCS

L’intera strategia usata fino alla coppia di Cooper `e data dal disperato tenta-tivo di mantenere la singola particella. Si voleva sfruttare qualcosa tipo il teore-ma di Block, se gli atomi sono periodici questi non fanno scattering. La teoria di Landau dei liquidi di Fermi dice che le quasi particelle hanno un tempo di vita, che `e la parte immaginaria della self-energia. Tuttavia questi modelli falliscono nello spiegare la superconduttivit`a. L’effetto isotopico inserisce l’interazione tra fononi ed elettroni, viene sviluppata e porta alle coppie di Cooper.

L’interazione Coulombiana era stata ipotizzata da Heisenberg, tuttavia non si `e andati molto lontani. Sorge un problema: come pu`o l’interazione fonone-elettrone superare la repulsione coulombiana? E una volta che due elettroni si attraggono, come generano la superconduttivit`a.

Esistono anche superconduttori pseudo-BCS, in cui l’interazione mediante non `e data dal fonone ma `e interazione di spin (magnone). I cuprati super-conduttori ancora oggi non hanno chiarificato quale sia l’origine del fenomeno superconduttivo. La Gap pu`o essere creata in modo BCS: un elettrone polarizza il reticolo e l’altro risente di questa polarizzazione.

Figura 2.1: Diagramma della coppia di Cooper, teoria BCS.

La gap `e data da un diagramma (Figura 2.1), gli elettroni interagiscono in spazio k con i fononi. Possiamo cambiare un po di cose, possiamo usare un magnone al posto del fonone per interazioni di spin. L’altra caratterizzazione `

e la condensazione di Bose e Enistein. Questa condensazione avviene anche in assenza di interazione. Se riusciamo accoppiare gli elettroni come potremo fare? Se gli elettroni si legassero in spazio reale, e condensassero in una Bose-Einstein, tutti gli elettroni starebbero nello stato fondamentale, fermi. Una “superconduttivit`a” di questo tipo formerebbe un isolante perfetto.

Anche la condensazione di Bose-Einstein in spazio reale da luogo ad una gap di energia nello spettro degli elettroni. Queste sono le uniche due nature della Gap conosciute fino ad adesso. Il nuovo superconduttore H3S ha una gap di tipo BCS.

Uno dei grandi problemi irrisolti nell’interazione coulombiana `e che non ha saputo esprimere una terza Gap equation e non ha saputo dare un interpreta-zione chiara di chi siano i nuovi protagonisti.

2.1 Seconda quantizzazione dei fononi

Il teorema di Mermin afferma che: 





 Data un parametro d’ordine continuo esiste una di-mensione critica (D = 2) del sistema al di sotto del quale il sistema `e sempre disordinato.

Ora il parametro continuo pu`o essere il displacement rispetto alla posizione di equilibrio di uno ione atomico. Quindi sembra che non possa esistere l’ordine nei sistemi bidimensionali (come il grafene).

Esiste una transizione di fase di Kosteris e Taunes, che funziona solo in due dimensioni. Questo sembra effettivamente violare il teorema di Mermin. Loro hanno preso la funzione di correlazione tra due parametri diversi come parametro d’ordine, e questo pu`o creare dei vortici che portano ad ordinare il sistema facendogli fare una transizione di fase.

Nel documento Superconduttori e Teoria BCS (pagine 38-42)

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