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La maggiorazione di cui al comma 15 trova il suo finanziamento all’interno della quota di risorse assegnata alla performance individuale. Laddove tale quota risulti

incapiente, il relativo finanziamento grava sulla quota di risorse assegnata alla performance organizzativa.

Art. 21 Banca delle ore

1. Al fine di mettere i lavoratori in grado di fruire, in modo retribuito o come permessi compensativi, delle prestazioni di lavoro straordinario di cui al precedente articolo, è istituita la Banca delle ore, con un conto individuale per ciascun lavoratore.

2. Nel conto ore confluiscono, su richiesta del dipendente, le ore di prestazione di lavoro straordinario preventivamente autorizzate, nel limite complessivo annuo individuale stabilito in questa sede di ore 36 (da ridurre proporzionalmente per il personale a part-time), da utilizzarsi entro i sei mesi successivi a quello di maturazione.

3. Le ore accantonate possono essere richieste da ciascun lavoratore o in retribuzione o come permessi compensativi per le proprie attività formative o anche per necessità personali e familiari.

4. L’utilizzo come riposi compensativi, con riferimento ai tempi, alla durata ed al numero dei lavoratori, contemporaneamente ammessi alla fruizione, deve essere reso possibile tenendo conto delle esigenze tecniche, organizzative e di servizio. I riposi compensativi non possono essere fruiti in concomitanza di giornate di ferie, cioè non prima né dopo giorni di ferie. Inoltre i riposi compensativi non possono essere fruiti per due giorni consecutivi di assenza.

5. I Responsabili di ciascuna Area, unitamente al Segretario comunale ed al Responsabile del Servizio Personale, realizzano incontri semestrali finalizzati al monitoraggio dell’andamento della Banca delle ore ed all’assunzione di iniziative tese ad attuarne l’utilizzazione.

6. Le maggiorazioni per le prestazioni di lavoro straordinario prestato nell’anno solare vengono pagate trimestralmente. La liquidazione delle ore accantonate di cui il dipendente chiede la retribuzione avviene entro il mese di gennaio dell’anno successivo.

Art. 22

Welfare integrativo

1. Non sono assegnate risorse alle misure di sostegno di cui all’art. 72.

2. Le somme destinate a finalità assistenziali nell’ambito delle misure del welfare integrativo

23 per la Polizia Locale, potranno essere eventualmente specificate e quantificate nella deliberazione della giunta comunale che definisce la destinazione delle somme, in base all’art. 208 del CdS.

Art. 23

Elevazione del contingente dei rapporti di lavoro a tempo parziale

1. Ai sensi dell’art. 53, commi 2 e 8, le parti concordano che, in presenza di gravi e documentate situazioni familiari, come meglio sotto definite, e tenendo conto delle esigenze organizzative dell’ente, il numero dei rapporti a tempo parziale potrà superare il contingente del 25% della dotazione organica complessiva di ciascuna categoria, fino ad un ulteriore 15%.

2. Le gravi e documentate situazioni familiari sono le seguenti:

 grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente;

 necessità familiari derivanti dal decesso di una delle persone del proprio nucleo familiare;

 situazioni che comportano un impegno particolare del dipendente o della propria famiglia nella cura o nell'assistenza delle persone con handicap;

 situazioni di grave disagio personale, ad esclusione della malattia, nelle quali incorra il dipendente medesimo;

 situazioni, riferite ai soggetti presenti nel nucleo familiare, ad esclusione del richiedente, derivanti dalle seguenti patologie:

a) patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell'autonomia personale, ivi incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche;

b) patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali;

c) patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario;

d) patologie dell'infanzia e dell'età evolutiva aventi le caratteristiche di cui alle precedenti lettere a), b) e c) o per le quali il programma terapeutico e riabilitativo richiede il coinvolgimento dei genitori o del soggetto che esercita la potestà.

3. Nei casi di cui al comma precedente, in deroga alle procedure di cui all’art. 53, comma 4, le domande di trasformazione del rapporto di lavoro sono comunque presentate senza limiti temporali.

4. L’ente, tenuto conto della mansione e della posizione di lavoro ricoperta dal dipendente, sempre che non si determini un pregiudizio alla funzionalità dei servizi, potrà concedere la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, ma per un tempo prestabilito (tempo determinato), indipendentemente dal contingente massimo di categoria, allo scadere del quale il dipendente è tenuto a riprendere servizio a tempo pieno.

Art. 24

Criteri per l’individuazione delle fasce temporali di flessibilità oraria in entrata e in uscita

1. Al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, vengono individuati i seguenti criteri per la determinazione delle fasce temporali di flessibilità oraria:

24 a) la flessibilità consiste nella possibilità di anticipare o posticipare l’orario di entrata e di uscita, nell’orario mattutino e/o pomeridiano, con l’obbligo di recuperare l’eventuale debito orario nell’arco del mese in corso, in accordo con il dirigente/responsabile di servizio;

b) le fasce temporali di flessibilità saranno determinate sulla base dell’orario di servizio e dell’orario di apertura al pubblico;

c) le fasce di flessibilità non potranno sovrapporsi con l’orario di apertura al pubblico degli uffici;

d) possono essere esclusi dalla fruizione della flessibilità i dipendenti/uffici che devono garantire servizi pubblici incompatibili con tale istituto, individuati dai rispettivi Responsabili/Segretario (es: asilo nido; polizia locale; operai in squadra ecc…)

e) la flessibilità dell’orario di lavoro può essere fruita senza bisogno di richiesta alcuna;

2. In relazione a particolari situazioni personali, sociali o familiari, sono favoriti nell'utilizzo dell'orario flessibile, anche con forme di flessibilità ulteriori rispetto al regime orario adottato dall’ufficio di appartenenza, compatibilmente con le esigenze di servizio e su loro richiesta, i dipendenti che:

 beneficino delle tutele connesse alla maternità o paternità di cui al D.Lgs. n. 151/2001;

 assistano familiari portatori di handicap ai sensi della L. n.104/1992;

 siano inseriti in progetti terapeutici di recupero di cui all’art. 44;

 si trovino in situazione di necessità connesse alla frequenza dei propri figli di asili nido, scuole materne e scuole primarie;

 siano impegnati in attività di volontariato in base alle disposizioni di legge vigenti;

 siano dipendenti con nucleo familiare monoparentale e figli minori conviventi Art. 25

Elevazione del periodo di maggiore o minore concentrazione dell’orario multi periodale.

1. Si conferma in 13 settimane il periodo di maggiore o minore concentrazione dell’orario multiperiodale, secondo la disciplina di cui all’art. 25. L’attivazione di tale articolazione oraria sarà comunicata ai sensi dell’art. 4, comma 4.

Art. 26

Individuazione delle ragioni che permettono di elevare l’arco temporale su cui è calcolato il limite delle 48 ore settimanali

L’arco temporale di 6 mesi su cui calcolare il limite delle 48 ore settimanali medie, comprensive del lavoro straordinario, previsto dall’art. 22, comma 2, può essere elevato fino a n. 12 mesi nei seguenti casi:

dipendenti che svolgono servizi in convenzione, ex articolo 30 T.U.E.L. e s.m.i. e con utilizzo congiunto presso altre amministrazioni;

 dipendenti autorizzati per prestazioni di lavoro, ai sensi dell’art. 1, comma 557, della L.n.311/2004;

 dipendenti incaricati di Posizione organizzativa.

25 Art. 27

Innovazioni tecnologiche e qualità del lavoro - Formazione e aggiornamento professionale

1.

2. In applicazione all’art. 7, comma 4, lett. t), le parti si accordano per l’approvazione delle seguenti linee di indirizzo con riferimento ai riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità delle innovazioni tecnologiche inerenti l’organizzazione di servizi:

 l’innovazione tecnologica ha effetto sulla quantità e qualità dell’occupazione. Tale fattore assume rilievo organizzativo anche nella definizione degli obiettivi programmatici dell’Amministrazione, in quanto in grado di migliorare e rendere più efficiente la qualità del sistema produttivo.

 gli interventi che promuovono un nuovo approccio al lavoro rivolto al miglioramento ed accrescimento delle competenze del personale, saranno realizzati mediante opportuni percorsi di formazione e riqualificazione e mediante l’utilizzo dei seguenti strumenti tecnologici.

3. L’ente promuove e favorisce la formazione, l’aggiornamento, la riqualificazione, la qualificazione e la specializzazione professionale del personale inquadrato in tutte le categorie e profili professionali, a ciò destinando un importo annuo complessivo possibilmente non inferiore all’1% del costo complessivo del personale dipendente, comprensivo degli oneri riflessi e tenendo conto dei vincoli di legge.

Art. 28

Integrazione delle situazioni personali e familiari in materia di turni di lavoro notturni.

1. Ad integrazione di quanto previsto dall’art. 23, comma 8 del CCNL e dal precedente art. 11 del presente CCDI, può, a richiesta, essere escluso dall’effettuazione di turni notturni il personale che si trovi in una delle seguenti particolari situazioni personali e/o familiari:

a. dipendenti che rientrano da periodi di assenza non sporadica, connessi a motivi familiari o di salute;

b. dipendenti con nucleo familiare monoparentale e figli minori conviventi

Art. 29 Clausola finale

1. Il presente accordo resta valido anche per l’erogazione dei benefici a valere sulle risorse 2019 e 2020, qualora non modificato o disdettato dalle parti entro il 30 giugno dei rispettivi anni.

26 Delegazione di parte pubblica

Il Presidente - dott. Fabrizio Brambilla __________________________________________________

Delegazione di parte sindacale, composta dai rappresentanti delle seguenti organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL:

Marco Brumana (FP CGIL) ______________________________

Natalino Cosentino (CISL FP) ______________________________

Rappresentanza Sindacale Unitaria

Roberta Brembilla ______________________________

Rosario Marino _________________________________

Stefano Previtali ________________________________

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