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CAPITOLO 4. CONFERME E NUOVE ACQUISIZIONI

4.6 BELLCAIRE D‟EMPORDÀ NELLE FONTI

4.6.1 Mapas y planos del 1740

La fonte catalana più importante tra quelle considerate è costituita da una serie di mappe raccolte all‟interno di un registro conservato nel fondo notarile dell‟Archivio Storico di Girona: “Mapas de casas y terras de Bellcaire per justifícar diferentes Señorias directas feta en 1741”89. Queste mappe, sono state realizzate intorno al 1740 su iniziativa del “Señor Pere de Marimon Batlle de la Ballia Real de Verges y demas interesats terratìnientes” i quali incaricano il geometra Ramon Roig di elaborare questo documento “en virtud de carta ordre del molt Ill.sre Señor Intendent General”90.

Roig nelle note iniziali ci dice che queste “foron fetas per ser las capbrevacíon en partícular la de la Camareria de Sant Miquel de Fluvià unita ab la Abadia de Monestir de Sant Pere de Galligans de Gerona”. Il nostro perito disegna quindi tutte le particelle procurando di distinguere le “pessas anticas” da quelle successivamente accorpate tra loro ricorrendo a linee punteggiate, nel primo caso, continue, nel secondo. Sempre Roig nella sua premessa iniziale ci ricorda che all‟interno di ogni particella “està signat lo Sr Directo, qui la cabrerà; la quantitat tenia, lo dia de la caprevaciò (ob la que si posaren); lo folio del llibre”. I documenti che il perito utilizza per realizzare queste mappe sono quegli stessi che i Signori gli forniscono; nel caso dell‟Abadia de Fluvià ci dice consistono in “tres rulls de pergamini deli any, 1334, 1426, 1570”, mentre per gli altri proprietari laici ed ecclesiastici utilizza dei registri.

Queste mappe di Bellcaire sono dunque realizzate da un perito tutt‟altro che super partes, Roig disegna infatti le carte su incarico di un committente che gli fornisce documenti e stipendio.

La verifica finale di questo documento è affidata a una commissione di tre persone: Pedro de Marimon, Bayle de la Bayha de Verges, in rappresentanza della Real Hacienda, Juan Ferrer y Mir quale procuratore dei Signori Diretti e Ramon Roig, sostituito nel 1743 dopo il decesso da Domingo Comas de Brugar, quale Sindico degli enfiteuti. Questa commissione aveva ricevuto l‟incarico dall‟Intendente Generale della Catalugna Antonio de Sartine al quale erano ricorsi nel 1741 gli enfiteuti di Bellcaire a seguito della richiesta di pagamenti di censi e laudemio presentata dai Signori Diretti.

I signori titolari di beni indicati da Roig nelle mappe di Bellcaire sono complessivamente dieci. Oltre a questi, che sono poi coloro che danno mandato al geometra di disegnare le piante, c‟è tutta una serie di Señorias directas dei quali il perito non conosce il nome e per i quali semplicemente indica: “F” fou

89 AHG, Notaria de Verges, protocol 269.

90 Sulla questione domini directe/domini útil si veda R. Congost Colomer, Ignorància o mala

fe? El problema de les signatures dels senyors directes catalans (sigles XVIII-XIX), in Dels cabreus al register de la proprietat. Drets, Títols i usos sociales de la informació a Catalunya (sigles XIV-XX), Girona, 2008, pp. 275 e ss.

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de fulano e “T” tenet fulano. Le mappe ripiegate e incollate a formare un

registro sono complessivamente dodici, mentre le particelle disegnate dal perito sono in tutto 521. Di questo registro si conserva una copia finale, che abbiamo ritrovato durante le ricerche archivistiche, e una seconda copia di lavoro – Borrons –, che era poi quella ritrovata in origine da Congost. Caso vuole che studiando le differenze tra i due registri ci si è resi conto che nel brogliaccio c‟era traccia di Aregall, un piccolo villaggio di cui si era persa traccia e che in realtà era situato fuori dal territorio di Bellcaire, ma direttamente confinante con il lago91. Il fatto dunque che su queste mappe sia attestata la proprietà e quindi i censi (1699) e che negli anni successivi il villaggio sparisca denota come l‟economia di Aregall era inseparabilmente connessa con quella del lago, al punto che dopo il prosciugamento del bacino, del borgo si perse definitivamente notizia.

In totale le particelle vettorializzate occupano una superficie di 7648155,9 metri quadrati. Il geometra disegna complessivamente 809 “pessas”, che con il passare del tempo tendono a essere accorpate tra loro e formare così dei veri e propri conglomerati. I masi, 35 nel 1740, occupano il 79% dell‟intera superficie disegnata da Roig. Di questi appezzamenti il 30,1% si trova fuori dagli attuali limiti amministrativi di Bellcaire – 182 particelle –. Considerando l‟intera superficie del municipio, le particelle disegnate dal geometra nel 1740 coprono il 38,5% del territorio, se poi a questa percentuale sommiamo l‟area dell‟Estanque in via di bonifica – 15,5% –, raggiungiamo la quota del 54%. Una proprietà signorile diretta dalla quale sono esclusi i beni dell‟Estanque, che come vedremo di seguito è frazionata tra Satelò e Sentmenat. Per ciò che riguarda la proprietà, il maggior terratìniente risulta essere la Abadia de Sant Miquel de Fluvià con 145 appezzamenti e il 12,6% del totale delle particelle. Seguono il Priorat de Ullà con il 9%, la Infermeria de Ullà con il 6,9%, il Beneficio de Sant Andreu de Ullà con il 4% e il Señor de Albons con la percentuale del solo 1,4%92. Osservando i dati dell‟Abadia, per la quale disponiamo di informazioni che vanno più lontane nel tempo, si è visto, ancora una volta grazie al GIS, che le proprietà, principalmente a ridosso del borgo, risalgono ai secoli XIV e XV, mentre nelle epoche successive le proprietà tendono a concentrarsi in aree più periferiche.

91 La superficie di Aregall era di 806549,44 metri quadri. 92 Vedi tabella

100 Proprietari

Estensione della superficie in metri quadri Numero di particelle Abadia o Camararia 964273,8 145 Sacristia di Ripoll 33950,54 1 Benefici de Torrella 68386,47 8 Fou de fulano 17113,36 3 Infermeria de Ullà 528986,2 20 Priorat de Ullà 693710,8 91 Tenet fulano 844,55 1 Los Sr Rey 74819,74 10 Los Sr de Albons 106425,1 10 Benefici de St Andreu de Ullà 310306,9 53

Figura 14 – Tabella dei proprietari, superfici e numero di particelle di Bellcaire (1740)

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Figura 16 – Masi presenti nella cartografia del 1740

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