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Il connubio tra vino e turismo in provincia di Treviso

S. Maria di Piave Ra

Tempio

Stabiuzzo Visna' Cimavilla Borgo Chiesa

Roverbasso Vallonto CornareRigole Lutrano Brische Lorenzaga Villanova Malintrada Velapiccola Campobernardo Fagare' Pralongo San Pietro Novello Rovare' Vallio Borgo Verde Olmi San Martino Spercenigo Busco San Nicolo Candole Cavrie' Le Marche Cendon S. Elena Santa Bona Fontane Castello Camalò Vacil San Giacomo Mercatelli Parrocchia Colfosco Bidasio S. Cipriano Guizza Nerbon Borgo Bellussi Guizzetta Pra De Roda Rive Navole' Fae' Bavaria Sovilla Santi Angeli San Giovanni Cusignana Santa Mama Santa Croce Santa Maria S. Michele S.Maria Rocchetta Levada Covolo Busta Guia Colbertaldo San Giorgio Salettuol Grave di Pap. Borgo Chiesa Basalghelle Lutrano Mure S. Anastasio Busco Campomolino Biban Vigonovo Carita' Pezzan Guizzetta Navole' Bavaria Il percorso è localmente segnalato da cartelli direzionali

3.6.3 Strada del Vino del Montello e dei Colli Asolani

Il terzo percorso è la Strada del vino del Montello e dei Colli Asolani, che sorge a nord-ovest della provincia. Nella figura 23 il percorso nel dettaglio.

Figura 23: Itinerario Strada del vino del Montello e dei Colli Asolani

(http://turismo.provincia.treviso.it/Engine/RAServePG.php/P/343510070303/T/Strada-del-Prosecco)

Si tratta di un percorso molto semplice e lineare che sorge in luoghi di particolare interesse e che è stato diviso in due tappe. La prima parte da Nervesa della Battaglia fino a Cornuda, passando alle pendici del Montello e si tratta di un percorso bidirezionale. La seconda tratta invece parte da Cornuda e passa per Asolo, per poi tornare a Cornuda formando un anello. Quest’ultimo è unidirezionale e il suo punto di forza è certamente la città di Asolo, un piccolo borgo che fa parte dei “Borghi più belli d’Italia”, associazione nata dall’iniziativa della Consulta del Turismo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Sono state selezionate poi due diramazioni dello stesso percorso principale per dare la possibilità al turista di scegliere cosa visitare, dal momento che le bellezze sarebbero veramente troppe da includerle tutte in un unico percorso. La prima proposta parte da Asolo verso Monfumo e Castelli. La seconda invece da Fonte Alto, alle pendici del colle in cui sorge Asolo, fino a San Zenone degli Ezzelini. Entrambi questi percorsi sono stati segnati da indicazioni stradali. I Colli Asolani sono un bacino collinare di 88 chilometri quadri, in parte ricoperti da viti e da altre piante da frutto, soprattutto ciliegi.

Il Montello, invece, è una grande collina allungata che sorge al centro della zona Pedemontana. Si tratta anche in questo caso di uno scenario molto importante per la nostra storia, teatro della Prima Guerra Mondiale, oltre ad aver anche ottenuto un ruolo dominante nella cultura enogastronomica

99 Piave Musone Barbisano Barcon Bessica Biadene Bigolino Ca' Rainati Camalo' Casella d'Asolo Caselle Catena Ciano

Col San Martino

Crespignaga Falze' Lance Lovadi Merlengo Mosnigo Musano Onigo Paderno Pare' Poggiana

Ponte della Priul

P ll Postioma Rua San Gaetano San Vito di Altivole Sant'Apollinare Santandra' Selva del Montello

Signoressa Soligo

Spineda

Venegazzu'

Villa d'Asolo Visnadello

Borgo di Fontane Pederiva Guarda Bassa Altivole Arcade Borso del Grappa

Caerano di San Marco Castelcucco

Cavaso del Tomba

Cornuda Crocetta del Montello

Farra di Soligo

Giavera del Montello

Loria

Maser Monfumo

Moriago della Battaglia

Nervesa della Battaglia Pederobba Pieve di Soligo Ponzano Veneto Possagno Povegliano Refrontolo Riese Pio X

San Pietro di Feletto

San Zenone degli Ezzelini

Santa Luci di Piave Segusino

Sernaglia della Battaglia

Spresiano Susegana

Trevignano Vidor

Villorba Volpago del Montello

Fonte Crespano del Grappa Paderno del Grappa VALDOBBIADENE ASOLO C MONTEBELLUNA Pagnano Casonetto One' Fonte Alto Sopracastello Liedolo S. Eulalia Semonzo Bassano del Grappa Cassanego Fietta Caniezza Vettorazzi Castelli Curogna Levada S. Urbano S. Vettore La Valle

Madonna della Salute

Lauro Busta Edifizio Borgo Campagnola Villaraspa Caonada Granigo Cima Grappa Stramare S. Vito Funer Barbozza Saccol S. Stefano Guia Colbertaldo Carlot Bosco Piazza Rovere Giussin Posmon Castelletto Boschet Solighetto Castello La Bella Pedeguarda Combai Vergoman Campea Falze' di Piave Collalto O Bagnolo Crevada Collalbrigo S. Barrucchella Bel Giardino Mercatelli Parrocchia Colfosco Bidasio Carita' Guizzetta Pra de Roda Rive Vitipan Bavaria Sovilla Santi Angeli San Giovanni Santa Mama Santa Croce Santa Maria S. Michele S.Maria Molinetto delle Crode

Rocchetta Guizza Castelcies Levada Covolo Coste Villaraspa Caonada Virago S. Stefano Guia Solighetto Combai Vergoman Campea Guizzetta Cusignana M O N TE L L O PROVINCIA DI VICENZA PR PR PR PR PR PR PRR PR PRRRRRRRRRROVOOOOOOVOVOVOVOOOVOININININCICICICICICIAAAAA AA DIDIDDIDIDDIDDDIDIDIDIII BE BE BE BE BE BE BE BE BE BE BE BE BE BE BE B BEELLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLUUNOUNUNUUUUUNUUUNUNUNUNUNUNUOOOOO

locale. In questo luogo si possono trovare funghi, soprattutto la varietà dei chiodini, tipico piatto della cucina Veneta locale, oltre alle varie erbe selvatiche, tra cui gli sciopeti, i bruscandoli o le sparasine e altri prodotti tipici, nonché i vigneti.

Per quanto riguarda in generale la zona DOC del vino, inizia da Nervesa della Battaglia fino a San Zenone degli Ezzelini e comprende sia la collina che la pianura. Il clima è mite e temperato, condizione importante per permettere la cultura della vite, dal momento che anche in queste zone si produce il prosecco, che si distingue da quello di Conegliano e Valdobbiadene per un leggero gusto mandorlato. Oltre al Prosecco l’uva che viene coltivata in queste zone permette la produzione di Chardonnay, Pinot, Merlot e Cabernet.

In queste zone è presente il Consorzio Vini Asolo-Montello, a partire dal 1994, con il compito di essere un punto di riferimento per la valorizzazione dei vini della zona, nonché di promozione e di valorizzazione della vitivinicoltura (Provincia di Treviso).

3.6.4 Strada del Vino Lison-Pramaggiore

L’ultimo percorso, ovvero la Strada del Vino Lison-Pramaggiore sorge nella zona di Motta di Livenza, anche se in parte appartiene alle province di Venezia e di Pordenone. In questa zona è sorta una Denominazione di Origine Controllata e un Consorzio Vini DOC Lison – Pramaggiore per la tutela e il rispetto degli standard qualitativi minimi. Qui prendono luogo varie manifestazioni enologiche e mostre del vino (Provincia di Treviso).

3.7 Le cantine e l’offerta attuale

Analizzando l’offerta enoturistica attuale in Italia emergono varie possibilità per sfruttare il prodotto vino, che possono essere prese come spunto per la progettazione dello sviluppo del territorio vinicolo trevigiano.

Tra i vari servizi che si possono trovare nelle aziende vitivinicole ci può essere l’assaggio del vino in cantina (a pagamento o gratis), che permette la degustazione per capire quale tra tutte le tipologie faccia al caso del cliente, la visita guidata della cantina e l’acquisto dei prodotti presso l’azienda. Altra attività può essere l’organizzazione delle degustazioni particolari legate a delle annate e ad occasioni speciali. Molto interessante inoltre la nuova pratica dell’adozione di una barrique, ovvero di un filare, per poter così fidelizzare il cliente. Durante l’anno gli si inviano foto e storie sulle pratiche che si stanno svolgendo in quel determinato periodo, oppure nei casi di barrique adottati da bambini, si può far fingere loro di essere enologi, grazie all’aiuto di veri enologi e del personale della cantina (Skarso, 2014). Le aziende vitivinicole possono diventare anche delle location per matrimoni ed eventi, valorizzando così il luogo in periodi dell’anno meno frequentati e diventando una possibile attrazione turistica per gli invitati. Possono essere anche utilizzate come ristoranti da aprire in determinati giorni della settimana o periodi dell’anno, legando anche la degustazione dei prodotti gastronomici tipici della zona e permettendo così la valorizzazione del territorio. Si organizzano inoltre delle giornate legate all’assaggio delle botti, quindi un’attività strettamente dedicata ad appassionati ed esperti.

Il Wine club invece è un modo per fidelizzare il cliente e consiste nell’invio periodico di vino e prodotti ad un cliente. Si possono organizzare inoltre dei corsi di degustazione e delle cooking class, dei bike tours, il trekking guidato nelle vigne, le fattorie didattiche per bambini e scuole. Infine la vinoterapia rappresenta un fenomeno in forte crescita, dal momento che grazie ai polifenoli e agli antiossidanti che sono contenuti nella buccia dell’uva rossa si possono realizzare creme e prodotti di bellezza a base di vino (Ibidem, 2014).

Le cantine sono un punto di riferimento importantissimo se si vuole praticare o organizzare dell’enoturismo poiché, oltre ad organizzare per sé stesse

direttamente delle visite guidate all’interno dell’azienda per dare la possibilità di scoprire i propri prodotti, possono dare forma ad un sistema in cui tutte le cantine appartenenti a questa rete possano collaborare per la realizzazione di un prodotto enoturistico ad hoc. Non devono esserci tanti prodotti separati e diversi tra di loro perché ciò sarebbe contro producente, ma anzi è necessario puntare su un prodotto unito e ben definito. Pensare quindi ad un tour guidato tra le varie cantine che producono le stesse o diverse tipologie di vino e situate più o meno vicine è una proposta che potrebbe allettare molti enoturisti in cerca della cantina piccola e familiare piuttosto che di quella grande e ben strutturata. In questo ipotetico sistema quindi è molto importante la collaborazione tra le diverse cantine che possono prendere parte ad associazioni o consorziarsi. Pensare quindi attraverso uno spirito di squadra, collaborativo e sistemico può portare a risultati eccezionali.

Si può concludere il capitolo affermando che le risorse e le materie prime per la realizzazione di attività enoturistiche siano presenti nella zona e che siano anche estremamente sostanziose. Gli abitanti trevigiani hanno infatti una grande cultura del vino, tanto che è diventato un prodotto convivale tra le persone ed estremamente aggregatore di comunità. Il gesto di bere un calice di vino in compagnia di qualcuno, anche se può essere apparentemente un gesto banale, ha di per sé una carica emozionale molto forte per le persone locali e soprattutto per coloro che vivono nelle zone di produzione del vino. Investire in questa tipologia di turismo è quindi molto importante per una zona che è ricca di paesaggi culturali ed enogastronomici, soprattutto nel caso in cui un territorio sia carente dal punto di vista turistico perché circondato da luoghi che godono di maggiore interesse. L’avere nelle zone limitrofe delle destinazioni che agli occhi dei turisti risultano più interessanti, come per esempio Venezia, Padova o le Dolomiti, distoglie chiaramente il loro interesse dal visitare il luogo e dunque dal contribuire all’economia locale e dal diminuire la pressione su alcune delle destinazioni appena menzionate. A tal proposito, un fatto estremamente attuale è quello in cui nell’estate 2020 le Dolomiti sono state completamente assalite dai turisti che hanno preferito visitare la montagna piuttosto che andare al mare o in qualche città, per evitare assembramenti.

Questo pensiero è stato fatto da moltissime persone e purtroppo i percorsi si sono riempiti di escursionisti e ci sono state molte situazioni a rischio, cosa che si sarebbe potuta certamente evitare se alcuni di loro avessero pensato di svolgere attività turistiche alternative, tra cui quelle enogastronomiche nel trevigiano.

CAPITOLO 4

Gastronomia e turismo: come valorizzare il